“Un uccello rinchiuso tra le mura del Santuario di Surasthana che può vedere il mondo solo attraverso i suoi sogni.”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
Sua Eccellenza Maggiore Rukkhadevata creò la foresta pluviale di Sumeru e concesse il dono della saggezza al popolo di Sumeru attraverso l'Akademiya. Nonostante sia scomparsa da tempo, il suo nome è ancora lodato in storie che si raccontano di famiglia in famiglia.
D'altro canto, Sua Eccellenza Minore Kusanali, che è stata riportata dai saggi al Santuario di Surasthana in seguito alla caduta di Sua Eccellenza Maggiore Rukkhadevata, è considerata più che altro un simbolo, il segno che la protezione divina non ha mai cessato di esistere su questa terra.
Ma le risposte su chi sia, come sia scesa in terra e quali siano i suoi poteri sono pressoché sconosciute.
Dalle vaghe risposte del sommo saggio e dall'atteggiamento schivo nei confronti delle domande della gente riguardo a Sua Eccellenza Minore Kusanali, la gente ha dedotto che non possono più aspettarsi atti di misericordiosa saggezza dalla loro divinità.
L'Akasha, la sublime eredità lasciata da Sua Eccellenza Maggiore Rukkhadevata, è semplicemente utile e pratico come lo è sempre stato. Ciò che la gente non sa è che l'Akasha ora costituisce gli occhi e le orecchie della nuova divinità.
Attraverso l'Akasha può osservare ogni piccola emozione e comportamento della gente. Lei è al corrente della loro devozione alla vecchia divinità, della loro delusione nei confronti di quella nuova e dei commenti come: "La Dea della Saggezza non tornerà mai più".
In cuor suo, sa che deve continuare a imparare e crescere il più veloce possibile per affrontare le minacce provenienti dagli angoli più oscuri del mondo. È questa la sua ineluttabile missione.
Per quanto sia incompresa o sottovalutata, Nahida continuerà per la sua strada.
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
Il processo di apprendimento e crescita è felice, la conoscenza riguardo a questo mondo soddisfa sempre l'esuberante curiosità di Nahida.
Gradualmente, Nahida è arrivata a cogliere i principi della natura e degli elementi e ha compreso il mondo del cielo e del mare. È persino riuscita a trasformare ciò che ha appreso in incredibili sogni che sorpassano ogni immaginazione.
Questi sogni sono in sostanza identici alle magnifiche metafore di Nahida, e conducono tutti alla comprensione delle similitudini tra due cose altrimenti non correlate.
Tuttavia, ci sono volte in cui Nahida medita su aspetti che solitamente riguardano fatti collegati alla gente e alla società, faticando a comprenderli.
Per esempio, quando onestà e verità possono esentare una persona dalla punizione, alcuni individui possono diventare silenziosi e bugiardi; altri, quando sono con coloro a cui tengono, potrebbero comunque ferirli con parole brutali.
È come se tutta la contraddizione di questo mondo fosse incentrata sugli esseri umani e da essi manifestata, e le loro emozioni volubili tendono a confondere Nahida.
In momenti simili, le sue metafore non funzionano più, ed è incapace di trovare sistemi di riferimento in grado di spiegare un tale caos.
Riesce a darsi una spiegazione solo pensando al fatto che, quando si manifestano emozioni del genere, siano le interazioni tra le unicità di ogni singolo a creare le diverse reazioni.
Ma questa non è una risposta soddisfacente per Nahida. Per comprendere meglio gli esseri umani, la pura conoscenza e i princìpi non saranno mai sufficienti.
Forse è grazie a questa conclusione che Nahida ha capito perché "lei" doveva restare incessantemente al fianco degli esseri umani e persino compiere enormi sacrifici per loro.
Perché ognuno di "loro" è un'esistenza unica in questo mondo.
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
La vita di Nahida potrebbe sembrare banale, ma lei possiede i sogni più fantastici e vivaci di tutta Sumeru.
La conoscenza che apprende attraverso l'Akasha durante il giorno viene presentata in modo vivido nei suoi sogni notturni. Man mano che apprende altre conoscenze, i suoi sogni diventano ancora più intricati e pieni di vita.
I sogni non solo rilassano la sua mente, ma le danno anche la possibilità di esaminare le nuove conoscenze per vedere se sono contrarie al buon senso o se mancano di dettagli.
Quando gli Uccelli del crepuscolo apparvero per la prima volta nei sogni di Nahida, si librarono nel cielo in posizione eretta con le ali ripiegate.
Sembrava un fenomeno anomalo, che attirò immediatamente la sua attenzione. Nahida imparò così a capire come funzionavano le ali, e gli Uccelli del crepuscolo poterono volare liberamente nei suoi sogni.
Successivamente, adottò metodi simili per sistemare i Funginghiali che dormivano sott'acqua, i ravanelli che crescevano sugli alberi di mele e i Cristallotteri con colori delle ali spaiati.
La conoscenza non deve essere un mero approccio per giustificare le cose di questo mondo, ma può essere usata anche per puro divertimento infantile.
Tecnicamente, i Funginghiali possono solo camminare sul terreno: ora che Nahida sa come funzionano le ali, se anche i Funginghiali ne fossero dotati sarebbero in grado di volare?
E se ci fossero Funginghiali volanti, sarebbe naturale avere coccodrilli che camminano sulle zampe posteriori e frutti di Harra parlanti che parlano lingue umane...
Il modo in cui Nahida sviluppa il suo sistema di conoscenza ha dunque creato per lei un piccolo e pacifico parco dei divertimenti, e, all'interno dei suoi sogni, viene accolta nell'abbraccio di una felicità senza fine.
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
I bambini non sono certamente molto informati e sono facilmente sopraffatti dalle emozioni, ma ciò non significa che si possa mancargli di rispetto o prenderli in giro.
La frustrazione e le delusioni li portano infatti a capire la realtà, ma a costo di privarli dei loro pensieri innocenti e delle loro entusiaste emozioni.
I bambini che si imbattono in queste cose spiacevoli sentiranno sempre una voce gentile in una notte come le altre.
Questa voce ascolta attentamente i bambini, usa le sue fantastiche metafore per ragionare insieme a loro, si intrattiene con loro e parla dei loro giochi e spuntini preferiti... fino all'alba.
Sebbene la notte sia breve, avere questo genere di compagnia permette ai bambini di credere che ci siano ancora persone in questo mondo in grado di capirli.
Odio e frustrazione vengono sciolti dal calore dei loro cuori e, nel corso della loro vita, i bambini avranno di nuovo l'opportunità di cambiare e diventare felici e sicuri di sé.
Ma nessuno di loro riesce a capire a chi appartenga la calda voce che sentono di notte. D'altronde, tutti sanno che Sua Eccellenza Maggiore Rukkhadevata è sparita da ormai molto tempo.
Un gruppo di bambini si è riunito di nascosto e ha discusso di questo magico fenomeno. All'improvviso, un bambino che sembrava saperne molto più degli altri ha menzionato uno strano nome: "Sua Eccellenza Minore Kusanali".
Così, tutti hanno accettato la sua teoria ma, ovviamente, nessuno dei loro genitori la pensa allo stesso modo. Ma che importanza ha? Sua Eccellenza Minore Kusanali è già loro amica.
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
Tempo fa, il personale addetto alla pianificazione del verde della Città di Sumeru ricevette una lettera misteriosa. Il mittente apparentemente era "un agiato ed entusiasta cittadino della Città di Sumeru".
La lettera conteneva suggerimenti dettagliati e una pianificazione ponderata che teneva conto sia del tempo che della praticabilità.
A giudicare dalla qualità professionale del contenuto della lettera, era naturale supporre che il mittente fosse un noto ricercatore dell'Amurta che aveva preferito non esporsi pubblicamente.
Nonostante l'anonimato dell'autore, il personale addetto alla pianificazione del verde seguì per filo e per segno le indicazioni contenute nella lettera, come fossero gli ordini di un loro superiore.
Il risultato raccolse molte lodi. Più avanti, quando riuscì finalmente a prendersi un giorno di pausa, Nahida prese in prestito il corpo di Katheryne e fece una passeggiata per le strade della Città di Sumeru. Con sua grande meraviglia scoprì che la disposizione delle piante era proprio quella che si aspettava.
La lettera era ovviamente opera sua. L'aveva scritta perché riteneva che la pratica fosse tanto importante quanto la teoria.
Ma dato il controllo estremamente severo dei saggi, Nahida dovette sforzarsi a lungo per convincerli a lasciarla inviare quella lettera anonima apparentemente inutile.
Si sentiva così incoraggiata dal grande successo del suo primo tentativo di mettere in pratica le sue conoscenze che nei giorni seguenti, anche quando camminava per strada, era piena di fiducia ed euforia a non finire.
Poi, in un angolo, notò inaspettatamente che erano stati piantati insieme diversi fiori di colori completamente diversi.
Dopo un attento esame, scoprì che ciò era dovuto al fatto che non si era resa conto della possibilità di mutazione dei colori dei fiori, e durante la stesura del progetto non aveva specificato un ambiente di coltivazione preciso.
Poi le venne in mente che quel ciuffo di fiori probabilmente si trovava lì da decine di giorni, nel corso delle quali tutti avrebbero potuto valutarne la "totale insensatezza estetica"...
Quel giorno, molti affermarono di aver visto Katheryne, che di solito se ne rimane dietro al banco della reception con un sorriso spigliato, accovacciata accanto a un vaso di fiori, con le mani che le coprivano il viso arrossito.
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6 • L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
Come si può eradicare la minaccia della conoscenza proibita che incombe sull'Irminsul?
Nahida aveva sempre pensato di essere in possesso della risposta, ma non si era mai resa conto di essere lei stessa la risposta.
Coloro che agiscono lasciano sicuramente delle tracce dietro di sé. Quando qualcuno vuole porre fine alla sua esistenza si verifica un paradosso.
È per questo che, per portare a compimento un certo obiettivo, è inevitabile dipendere dagli altri.
Quando Nahida si rese conto di questo, il tempo era ormai agli sgoccioli, e non era possibile rifletterci oltre. La conoscenza accumulata attraverso gli anni non le era stata sufficiente a trovare una soluzione allo stringente dilemma che si era ritrovata ad affrontare.
Tuttavia, come diceva ████, una persona saggia dovrebbe provare piacere nella scoperta della risposta.
Lei non era nata solo per compiere simili crudeltà. Solo dopo aver annientato la conoscenza proibita avrebbe potuto concentrarsi sul futuro di Sumeru e fare progetti ai fini della prosperità e della felicità della sua nazione.
Una nazione che cammina verso il futuro ricorderà ancora un nome che non esiste più? Non importa.
"Non importa?"
Nahida avrebbe sicuramente proposto il contrario. È un vero peccato che il tempo fosse troppo poco. In quel batter d'occhio, ████ non le aveva lasciato nemmeno la possibilità di replicare.
La "scatola dei giocattoli" di Nahida
Livello amicizia 4
Sebbene non sembri qualcosa di diverso da una normale scatola dei giocattoli, questo contenitore racchiude invece una grande quantità di repliche sperimentali.
Nahida nutre un grande interesse per ogni tipo di gioco popolare: le loro regole sono semplici, ma allo stesso tempo divertenti e piene di significato. Che siano rompicapi o giochi di battaglia, sono dotati di un fascino che perdura nel tempo.
I giochi sono semplici, ma non semplicistici, il che dimostra la saggezza dei loro creatori. Smontare e ridare forma al mondo naturale è anch'essa una preziosa opportunità per imparare.
Tuttavia, l'Akademiya non ha mai appoggiato le sue idee innovative, né ha accolto il suo desiderio di avere più giocattoli. Così, scese a un compromesso e chiese solo del legno e alcuni attrezzi.
Seguendo le indicazioni fornitele dall'Akasha e usando la sua immaginazione è riuscita a creare diversi giocattoli, come scacchi, carte, pezzi di puzzle e lucchetti tridimensionali...
La sensazione di soddisfazione nell'aver dato forma a tali oggetti non è durata a lungo, ma l'ha portata a una certa scoperta...
Quando si tratta di un gioco in cui bisogna affrontarsi, non è in grado di trovare un avversario, poiché, in quanto creatrice del gioco stesso, conosce già tutte le soluzioni.
"Se solo ci fosse qualcuno a cui farli provare..."
È questa una speranza che Nahida non ha mai abbandonato. Nel frattempo, in attesa che quel qualcuno arrivi, quei giochi resteranno conservati nella scatola dei giocattoli.
Gnosi
Livello amicizia 6 • L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
L'Akasha è il mezzo, non il fine ultimo. Il momento in cui la conoscenza proibita è stata distrutta è stata anche il momento in cui l'Akasha ha compiuto la sua missione.
Colui che bramava il potere della Gnosi ha tramato l'intero piano e ha svelato le sue carte al calare del sipario.
Nahida ha sfruttato la Gnosi di una terra lontana a suo vantaggio e ha privato l'astuto nemico dei suoi "segmenti" come garanzia.
Ma il nemico ha immediatamente richiesto uno scambio offrendo una conoscenza chiave sulla "verità" del mondo.
La sua comprensione dei valori radicati in questa terra era senza pari, e il suo piano è sempre stato quello di fare leva sulla curiosità e sul senso di responsabilità di Nahida. Dal suo punto di vista, la conoscenza è la merce più adatta a essere scambiata.
Con una Gnosi ancora tra le mani, Nahida non poteva fare altro che esitare. Conosceva a malapena le Gnosi più di quanto conoscesse la "verità" del mondo.
La Gnosi non è che un nucleo che raccoglie una massa di potere elementale permettendo di controllarla. Ma se la Gnosi non è davvero altro che questo, perché una divinità dovrebbe essere così ansiosa di averle tutte?
Stringersi le mani in uno scambio significa scendere a compromessi da entrambe le parti, il che è molto distante da una vittoria. D'altro canto, rifiutare uno scambio è una sorta di segnale di "ignoranza", che ovviamente porterebbe più facilmente alla perdita di controllo.
La "Dea della Saggezza" ha trovato immediatamente la sua risposta...
Alterazioni[]
Dopo aver completato la Missione dell'Archon Capitolo III: Atto V - L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge, le storie del personaggio di Nahida verranno sostituite dalle versioni sottostanti.
Informazioni sul personaggio
L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
Molto tempo fa, l'Archon di Dendro creò la foresta pluviale di Sumeru e concesse il dono della saggezza al suo popolo attraverso l'Akademiya. Il suo nome è oggetto di lode in migliaia di storie, scritte appositamente per commemorare le sue gesta e le sue virtù.
Agli occhi del popolo di Sumeru, l'esistenza dell'Archon di Dendro è, più che altro, un simbolo che li rassicura circa la protezione divina su questa terra che persiste sin dall'antichità.
L'Archon di Dendro è stimata dai sommi saggi della Città di Sumeru e venerata fermamente dai cittadini.
E il potente sistema dell'Akasha costituisce gli occhi e le orecchie di Sua Eccellenza Minore Kusanali.
L'Akasha le permette di osservare e imparare le emozioni delle persone, dandole vista e udito onnipresenti per distinguere le voci che non pronunciano lodi.
Più osserva, più capisce di aver bisogno di un apprendimento costante. Solo così potrà arricchire la propria esperienza, affinare le sue abilità e diventare abbastanza forte per affrontare le minacce provenienti dagli angoli più oscuri del mondo.
È un dovere inesorabile da cui non c'è scampo.
Anche se sono pochi quelli che non sono soddisfatti dello stato delle cose, Nahida rimane incrollabile. La sua tenacia ha origine dalla sua sicurezza. Sa meglio di chiunque altro che, in questo posto, è di lei che tutti si fidano e su cui fanno affidamento.
Storia del personaggio (1)
L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
Il processo di apprendimento e crescita è felice, la conoscenza riguardo a questo mondo soddisfa sempre l'esuberante curiosità di Nahida.
Gradualmente, Nahida è arrivata a cogliere i principi della natura e degli elementi e ha compreso il mondo del cielo e del mare. È persino riuscita a trasformare ciò che ha appreso in incredibili sogni che sorpassano ogni immaginazione.
Questi sogni sono in sostanza identici alle magnifiche metafore di Nahida, e conducono tutti alla comprensione delle similitudini tra due cose altrimenti non correlate.
Tuttavia, ci sono volte in cui Nahida medita su aspetti che solitamente riguardano fatti collegati alla gente e alla società, faticando a comprenderli.
Per esempio, quando onestà e verità possono esentare una persona dalla punizione, alcuni individui possono diventare silenziosi e bugiardi; altri, quando sono con coloro a cui tengono, potrebbero comunque ferirli con parole brutali.
È come se tutta la contraddizione di questo mondo fosse incentrata sugli esseri umani e da essi manifestata, e le loro emozioni volubili tendono a confondere Nahida.
In momenti simili, le sue metafore non funzionano più, ed è incapace di trovare sistemi di riferimento in grado di spiegare un tale caos.
Riesce a darsi una spiegazione solo pensando al fatto che, quando si manifestano emozioni del genere, siano le interazioni tra le unicità di ogni singolo a creare le diverse reazioni.
Ma questa non è una risposta soddisfacente per Nahida. Per comprendere meglio gli esseri umani, la pura conoscenza e i princìpi non saranno mai sufficienti.
Forse è grazie a questa conclusione che Nahida ha capito perché "████" doveva restare incessantemente al fianco degli esseri umani e persino compiere enormi sacrifici per loro.
Perché ognuno di "loro" è un'esistenza unica in questo mondo.
Storia del personaggio (3)
L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
I bambini non sono certamente molto informati e sono facilmente sopraffatti dalle emozioni, ma ciò non significa che si possa mancargli di rispetto o prenderli in giro.
La frustrazione e le delusioni li portano infatti a capire la realtà, ma a costo di privarli dei loro pensieri innocenti e delle loro entusiaste emozioni.
I bambini che si imbattono in queste cose spiacevoli sentiranno sempre una voce gentile in una notte qualunque.
Questa voce ascolta attentamente i bambini, usa le sue fantastiche metafore per ragionare insieme aloro, si intrattiene con loro e parla dei loro giochi e spuntini preferiti... fino all'alba.
Sebbene la notte sia breve, avere questo genere di compagnia permette ai bambini di credere che ci siano ancora persone in questo mondo in grado di capirli.
Odio e frustrazione vengono sciolti dal calore dei loro cuori e, nel corso della loro vita, i bambini avranno di nuovo l'opportunità di cambiare e diventare felici e sicuri di sé.
Ma nessuno di loro riesce a capire a chi appartenga la calda voce che sentono di notte. L'Archon di Dendro è potente, ma ha di certo questioni più importanti da sbrigare. Davvero si prenderebbe la briga di occuparsi personalmente di alcuni bambini?
Così, i bambini si sono riuniti di nascosto e hanno discusso di questo magico fenomeno. Hanno pensato a numerose possibilità e riflettuto a lungo sulle spiegazioni più fantasiose.
Ma, infine, la loro sorprendente conclusione è stata che solo Sua Eccellenza Minore Kusanali sarebbe capace di un'azione tanto gentile e premurosa. O, per meglio dire, è l'unica conclusione a cui i bambini sono disposti a credere.
Tuttavia, com'è ovvio, nessuno dei loro genitori la pensa così. Ma che importanza ha? Sua Eccellenza Minore Kusanali è già loro amica.
Storia del personaggio (4)
L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
Tempo fa, il personale addetto alla pianificazione del verde della Città di Sumeru ricevette una lettera misteriosa. Il mittente apparentemente era "un agiato ed entusiasta cittadino della Città di Sumeru".
La lettera conteneva suggerimenti dettagliati e una pianificazione ponderata che teneva conto sia del tempo che della praticabilità.
A giudicare dalla qualità professionale del contenuto della lettera, era naturale supporre che il mittente fosse un noto ricercatore dell'Amurta che aveva preferito non esporsi pubblicamente.
Nonostante l'anonimato dell'autore, il personale addetto alla pianificazione del verde seguì per filo e per segno le indicazioni contenute nella lettera, come fossero gli ordini di un loro superiore.
Il risultato raccolse molte lodi. Più avanti, quando Nahida riuscì finalmente a prendersi una pausa, prese in prestito il corpo di Katheryne e fece una passeggiata per le strade della Città di Sumeru. Con sua grande meraviglia scoprì che la disposizione delle piante era proprio quella che si aspettava.
La lettera era ovviamente opera sua. L'aveva scritta perché riteneva che la pratica fosse tanto importante quanto la teoria.
In quanto dea, Nahida ha ben altre priorità rispetto al pianificare come disporre delle piante. Tuttavia, dopo un'attenta considerazione, decise comunque di inviare quella lettera anonima apparentemente inutile.
Si sentiva così incoraggiata dal grande successo del suo primo tentativo di mettere in pratica le sue conoscenze che nei giorni seguenti, anche quando camminava per strada, era piena di fiducia ed euforia a non finire.
Poi, in un angolo, notò inaspettatamente che erano stati piantati insieme diversi fiori di colori completamente diversi.
Dopo un attento esame, scoprì che ciò era dovuto al fatto che non si era resa conto della possibilità di mutazione dei colori dei fiori, e durante la stesura del progetto non aveva specificato un ambiente di coltivazione preciso.
Poi le venne in mente che quel ciuffo di fiori probabilmente si trovava lì da decine di giorni, nel corso delle quali tutti avrebbero potuto valutarne la "totale insensatezza estetica"...
Quel giorno, molti affermarono di aver visto Sua Eccellenza Minore Kusanali accovacciata accanto a un vaso di fiori, con le mani che le coprivano il viso arrossito.
La "scatola dei giocattoli" di Nahida
L'Akasha batte, la fiamma del kalpa sorge
Sebbene non sembri qualcosa di diverso da una normale scatola dei giocattoli, questo contenitore racchiude invece una grande quantità di repliche sperimentali.
Nahida nutre un grande interesse per ogni tipo di gioco popolare: le loro regole sono semplici, ma allo stesso tempo divertenti e piene di significato. Che siano rompicapi o giochi di battaglia, sono dotati di un fascino che perdura nel tempo.
I giochi sono semplici, ma non semplicistici, il che dimostra la saggezza dei loro creatori. Smontare e ridare forma al mondo naturale è anch'essa una preziosa opportunità per imparare.
Invece di acquistare giocattoli dal bazaar, Nahida ritiene che costruirne uno partendo dalle basi permetta di capire a fondo la sua logica. A tal fine, ha raccolto della legna e reperito alcuni attrezzi.
Seguendo le indicazioni fornitele dall'Akasha e usando la sua immaginazione è riuscita a creare diversi giocattoli, come scacchi, carte, pezzi di puzzle e lucchetti tridimensionali...
La sensazione di soddisfazione nell'aver dato forma a tali oggetti non è durata a lungo, ma l'ha portata a una certa scoperta...
Quando si tratta di un gioco in cui bisogna affrontarsi, non è in grado di trovare un avversario, poiché, in quanto creatrice del gioco stesso, conosce già tutte le soluzioni.
"Se solo ci fosse qualcuno a cui farli provare..."
È questa una speranza che Nahida non ha mai abbandonato. Nel frattempo, in attesa che quel qualcuno arrivi, quei giochi resteranno conservati nella scatola dei giocattoli.
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