“Lady Guuji del Gran Santuario di Narukami e caporedattrice della Casa editrice Yae. Dietro alla sua bellezza si celano un'intelligenza e un'astuzia incredibili.”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
La gran sacerdotessa del Gran Santuario di Narukami, discendente della stirpe degli Hakushin, amica e servitrice dell'Eternità, nonché intimidatoria caporedattrice della Casa editrice Yae, che pubblica light novel?
A pensarci bene, i soprannomi di Yae Miko sono tanto numerosi quanto i suoi mutevoli stati d'animo.
Se mettessimo in fila tutte le persone che, per un motivo o per l'altro, hanno cercato di comprenderla appieno, le strade che vanno dal maniero della Commissione Tenryou alla Casa editrice Yae traboccherebbero di gente. Eppure, ben pochi sono riusciti in tale impresa.
Ovviamente, Miko non ha mai voluto nascondere nulla: sembra volubile perché fa sempre e solo ciò che vuole, e un indovinello senza soluzione non è un vero indovinello!
Non devi far altro che ricordare che lei sarà sempre nientemeno che la saggia e bellissima Yae Miko.
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
Una volta, i redattori della Casa editrice Yae presentarono un certo manoscritto all'attenzione della caporedattrice.
Quell'opera era scritta molto bene, la sua trama era delineata con chiarezza e raccontava una storia d'amore con qualche accenno d'ironia: era un ottimo spaccato dello spirito dell'epoca.
A una gemma di tale calibro sarebbero mancate solo poche rifiniture e qualche bella illustrazione per avere successo!
Eppure, al contrario delle aspettative, Yae Miko non sembrò apprezzarla, e anzi tirò un profondo sospiro prima di convocare i vari caporedattori.
Esitante, uno di loro le domandò: "Lady Yae, io... Ecco, sì, gli ho chiesto io di scrivere di quest'argomento, ma sbaglio o è il genere del momento?"
Il redattore osservò Miko dubbioso, e lei rispose con franchezza che, dal suo punto di vista, se un libro all'apparenza interessante viene incatenato a un certo argomento, finisce per non avere "abbastanza libertà".
I libri più venduti e la narrativa di genere non sono altro che mode passeggere destinate a cambiare ogni decennio.
Di sicuro, stare al passo coi tempi è una scorciatoia per il successo, ma perché seguire la corrente quando puoi dominarla?
"Dite a questo nostro nuovo autore che non c'è bisogno di preoccuparsi dei generi letterari, e che non deve far altro che scrivere ciò che desidera in maniera eccellente."
A sentire quelle parole, l'autore smise di scrivere per un po', come se avesse avuto un'illuminazione. Svariati mesi dopo, inviò un nuovo manoscritto a Yae Miko e ai suoi redattori.
Questi ultimi rimasero attoniti, e persino lei, a cui poco importava dei tabù, aggrottò leggermente le sopracciglia, cosa che faceva di rado.
"Ehm... E ora che facciamo? Non va bene..."
"Infatti! Cioè, un conto è 'non preoccuparsi dei generi letterari', un altro è scrivere qualcosa come 'Shogun onnipotente: Rinato come la Raiden'... Quando è troppo è troppo!"
"Mmm? No, no, non c'è nessun problema col genere letterario... È il suo pseudonimo a turbarmi: è troppo normale per un libro come questo."
"Ah, quindi era questo a preoccuparvi? Ehm, no, come non detto. L'importante è che sia felice, Lady Yae."
Poco tempo dopo, l'autore di questo libro finì sotto i riflettori con lo pseudonimo (esageratamente lungo) approvato da Yae Miko di "Kadenokouji Kenzaburou".
Un'altra volta si racconterà di come la caporedattrice ebbe l'idea di organizzare un concorso di scrittura, "Rinato come la Guuji Yae".
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
Lo svantaggio dell'essere la Guuji è l'obbligo di partecipare a ogni cerimonia del santuario vestita di tutto punto e rimanendo sempre al proprio posto.
Sbocciando, i fuochi d'artificio colorano il cielo notturno, e le risate degli esseri umani riempiono il santuario. Tuttavia, lei deve rimanere seduta al suo interno, mantenendo sul volto un sorriso solenne...
Tragedie di questo calibro spaventano Miko persino più dell'eventualità che il tofu fritto sparisca da Teyvat.
I servitori dell'Archon di Electro vivono più a lungo dei mortali. Di conseguenza, per loro un secolo passa in un batter d'occhio e, col tempo, la noia diventa il loro peggior nemico.
Non sia mai, ma anche se un giorno dovesse accettare di rimanere seduta in silenzio, caparbia quanto il legno secco, di sicuro al mondo mancherebbe profondamente una persona intelligente, abile nel divertirsi e nel cogliere ogni opportunità come lei.
Quindi nulla è più ragionevole e necessario che setacciare ogni angolo in cerca di qualcosa di divertente da fare.
E se, per esempio, dovesse sfruttare il proprio ruolo di Guuji per far accadere qualcosa di divertente... Beh, alcune cose sono inevitabili, no?
Il giorno del festival, Guuji Yae annuì soddisfatta quando ricevette dalla Commissione Yashiro un carico di fuochi d'artificio realizzati per l'occasione dai Naganohara.
Naturalmente, la cerimonia di quella notte fu eseguita nel rispetto di ogni protocollo e tradizione.
Tutte le sacerdotesse rimasero sbalordite alla vista di "Lady Guuji" elegantemente inginocchiata per tutta la notte.
Nel frattempo, Yae Miko sedeva sotto il cielo illuminato da una pioggia di meteore e osservava le persone che andavano e venivano.
Il frastuono dei fuochi d'artificio coprì la frase che mormorò masticando una mela caramellata.
"Sai, quando mi hai chiesto di diventare la Guuji, non mi avevi detto che da quel momento in poi l'unico modo per osservare i festeggiamenti sarebbe stato quello di sgattaiolare via."
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
Miko vive ogni giorno divertendosi e cercando la felicità.
Nonostante ami studiare gli esseri umani, per lei "prospettive" e "virtù" sono subordinate al "divertimento".
Persino una gran sacerdotessa di un'altra religione o un generale nemico potrebbe incuriosirla.
...In ogni caso, talvolta questo suo interesse può causare qualche innocuo problemino.
Tra tutte le persone del santuario, la preferita di Miko non è una sua sottoposta rigorosa o riverente, bensì è una sacerdotessa chiamata Kano Nana.
Sì, esatto, la stessa Kano Nana che, proprio come Miko, ama i romanzi ed è sempre agitata a causa di Sayu.
Oziando al chiuso, Miko vedeva spesso Sayu correre davanti alla finestra, seguita a ruota da un'adirata Kano Nana.
Erano come cane e gatto, il che attirava l'attenzione di Miko che, ogni tanto, dava loro delle indicazioni sbagliate solo per far continuare il trambusto un altro po'.
Una volta, Miko aiutò Sayu a ritagliarsi un po' di tempo per fare un pisolino, e lei le rivelò che il sole pomeridiano era il più piacevole in assoluto.
Forse spronata da queste parole, un assolato pomeriggio, Miko si trasformò in una fanciulla comune di Inazuma e scese dalla montagna per fare una gita.
Visitò ogni singola attività commerciale, tra cui le Terme Aisa in città, il Ristorante Kiminami di Hanamizaka e il negozio Tessuti e kimono Ogura lungo la strada, e si divertì in ognuna di esse.
Quella sera si recò presso l'Agenzia investigativa Bantan Sango, per riferire di un caso di animali scomparsi di cui aveva sentito parlare in giro.
"Detective, dovete dare una mano. Cioè, come si può rimanere a guardare mentre i proprietari di quegli animaletti piangono disperati?"
Una volta fatto tutto ciò, non poté che sorridere soddisfatta.
Assumere quell'identità per partecipare alla vita comune di Inazuma era stato molto divertente.
Beh, tranne per lo sguardo sospetto lanciatole da Kujou Sara quando le era passata vicino.
Ah, giusto, poi forse doveva delle scuse al capo delle Terme Aisa... Aveva molto apprezzato lo stile peculiare delle terme ma, mentre era in ammollo, forse aveva involontariamente perso qualche pelo di volpe.
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
In un passato remoto, introdurre i racconti sugli youkai con l'espressione "tanto tempo fa" non era necessario.
All'epoca, i tengu governavano il cielo, gli oni si spargevano rapidamente sui campi di battaglia, i tanuki venivano avvistati sui sentieri e le kitsune camminavano tra gli umani.
Sotto il vessillo di Narukami, gli youkai usavano i propri incredibili poteri per aiutare gli esseri umani durante un'epoca segnata da conflitti e povertà.
Si rifugiarono tra le montagne e costruirono una città sul mare, fondando così Inazuma.
Tra tutte le stirpi di youkai, la più venerata era quella delle kitsune di Hakushin, tant'è che molti racconti tramandati dagli umani parlano di questo lignaggio.
Ogni volta che s'incontravano per banchettare e bere, gli youkai si vantavano di come le loro ultime imprese fossero già divenute leggenda.
Ovviamente, visto e considerato quanto bevevano, molti racconti narrati successivamente si discostavano leggermente dalla realtà dei fatti. Tuttavia, a loro importava solo che il racconto fosse interessante. Col passare del tempo, quest'evento venne chiamato "hyakumonogatari daikai", ossia "il grande incontro di cento racconti".
Non era raro vedere Urakusai alzare il calice e iniziare a narrare un racconto, stregando gli youkai presenti e riuscendo a far sorridere persino l'organizzatrice dell'evento, ossia la Saiguu Kitsune.
Miko, invece, che all'epoca non era altro che una giovane kitsune, si appollaiava sulla spalla della Saiguu Kitsune e beccava accanitamente ogni buco di trama nel racconto che lui stava narrando.
Urakusai era un gentiluomo razionale e intelligente, e le spiegava tutto arricciandosi la barba.
Tuttavia, Miko riusciva sempre a trovare il pelo nell'uovo, così il botta e risposta continuava finché non interveniva la Saiguu Kitsune che, sorridendo, gli ricordava che il pubblico voleva ascoltare il resto del racconto.
Dopo altri tre drink e svariati racconti, il gruppo non riusciva più a mettere due parole in fila, figurarsi un'intera storia!
E così gli youkai lasciavano perdere le gare di racconti, per sfidarsi a chi, tramite i propri poteri, sarebbe stato il migliore per coprire il cielo e la luna.
Pertanto, si cominciò a dire che "cento youkai sfilano nella notte senza luna".
Cinquecento anni dopo, quella piccola kitsune è ormai diventata una potentissima youkai.
Col passare del tempo e l'infuriare della guerra, quegli youkai sparirono e le loro stirpi si indebolirono sempre di più.
E fu così che la Hyakkiyakou, ossia la loro "grande parata", divenne un fatto di "tanto tempo fa".
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6
Le spade di Inazuma sono sempre state famose in tutto il mondo e, in particolare, le opere migliori dei Raiden Gokaden sono considerate tesori nazionali.
Tuttavia, non molto tempo fa, le cinque stirpi di artigiani vennero quasi tutte spezzate.
Numerosi individui importanti si ritrovarono implicati in quella congiura, e chiunque fu trovato colpevole dovette ammettere la propria colpa e andare in esilio.
Persino il clan Kamisato della Commissione Yashiro si ritrovò coinvolto a causa di un supervisore dei sottoposti incompetente.
Ma all'improvviso, prima che la Shogun potesse emanare il proprio verdetto, Lady Guuji, che di solito non si immischiava negli affari del governo, intervenne e salvò il clan Kamisato.
Quindi, pur avendo subito un brutto colpo, il clan Kamisato riuscì a rimanere in carica.
Negli anni a venire, nacquero numerose congetture in merito alle azioni della Guuji.
Alcuni notarono lo stretto legame tra la Commissione Yashiro e il Gran Santuario di Narukami, e ipotizzarono che la sua intenzione fosse quella di ottenere dei sostenitori fedeli.
Eppure, fino a quel momento il santuario era sempre stato un'entità a sé stante e, come già detto, la Lady Guuji non si era quasi mai intromessa negli affari del governo, quindi tale azione sembrò un sacrificio ben più grande della ricompensa ottenuta. Non sarebbe stata, quindi, una scelta particolarmente saggia.
Altri credono che la Guuji non fosse del tutto convinta della faccenda e che ritenesse che, vista la lunghissima lista di individui coinvolti, riorganizzare drasticamente la Commissione Yashiro avrebbe destabilizzato la stessa nazione di Inazuma stessa.
A livello superficiale, anche questo ragionamento sembra logico. Tuttavia, l'ascesa e la caduta di casate importanti è qualcosa di poco conto nel grande schema degli affari mortali e, anche se il clan Kamisato fosse caduto in disgrazia, la Commissione Yashiro avrebbe di sicuro trovato un nuovo leader.
Altri ancora credono che, non appena si furono calmati i primi disordini, Miko intavolò delle trattative segrete col clan Kamisato.
Ma come poteva quel clan ferito cambiare la situazione, se ormai era come una candela in balia del vento?
A tutt'oggi, nessuna di queste ipotesi ha dato dei risultati, né si sono avute risposte in merito alle ragioni dietro alle azioni di Miko.
Tuttavia, nessuno sa che le parole pronunciate da lei quel giorno sarebbero state incise nel clan Kamisato al pari dello stemma della loro casata.
"Il clan Kamisato è sopravvissuto a quest'incidente solo e soltanto grazie alla misericordia della Shogun. Non dimenticatelo mai."
Queste parole divennero il seme del destino e presagirono il ruolo che la Commissione Yashiro avrebbe avuto in futuro.
Se, un giorno, la tempesta scenderà su Inazuma, il clan Kamisato non dovrà dimenticare la grazia a loro concessa e dovrà rimanere sulla via verso l'Eternità delineata dalla Shogun, anche se ciò dovesse significare entrare in contrasto con le altre due commissioni.
La Guuji non provò alcun rimorso nel fare questa mossa.
Il comitato per il Festival Placafiamme
Livello amicizia 4
Tempo fa esisteva il comitato per il Festival Placafiamme, un'organizzazione comandata dalla Commissione Tenryou e gestita dal Gran Santuario di Narukami il cui compito era quello di pregare per ricevere protezione dagli incendi nell'anno a venire.
All'epoca, le case di Inazuma erano realizzate perlopiù in legno, e anche il più piccolo errore di distrazione commesso maneggiando il fuoco poteva causare un disastro.
Fu per questo motivo che la Shogun incaricò la Commissione Tenryou di fondare varie stazioni di vigili del fuoco per soccorrere e limitare i danni causati dagli incendi. Inoltre, la Commissione Tenryou chiese al Gran Santuario di Narukami di istituire il comitato per il Festival Placafiamme per dare conforto alla popolazione impaurita.
Sebbene col tempo divenne naturale seguire le precauzioni per prevenire gli incendi, con conseguente riduzione degli incidenti più gravi, questo festival annuale rimase.
Le sacerdotesse danzavano con eleganza e il popolo faceva donazioni molto generose. Il 40% del ricavato veniva incassato dalla Commissione Tenryou, mentre il restante 60% dal santuario.
Quando Yae Miko stava ancora cercando di fondare la Casa editrice Yae, attraversò problemi economici ed esaminò tutti i servizi offerti dal santuario, concentrandosi su questo comitato antico.
"È il Gran Santuario di Narukami a fare tutta la fatica, quindi perché dovremmo dividere gli incassi con la Commissione Tenryou?"
"Senza contare che tutti quei Mora finiscono direttamente nelle tasche del vecchio Kujou. I vigili del fuoco non hanno mai ottenuto nessun bonus di fine anno o cose simili."
Quindi riorganizzò il Festival Placafiamme di quell'anno, sostituendo lo spettacolo di danza delle sacerdotesse con un concorso di light novel spensierato ma grandioso.
L'ente che avrebbe gestito sia questa che ogni successiva pubblicazione, ossia la "Casa editrice Yae", avrebbe anche "preso in prestito" i Mora stanziati dal comitato per il Festival Placafiamme.
E i profitti, ovviamente, sarebbero finiti nelle casse del santuario.
"Beh, ormai non ci sono più chissà quanti incendi, eppure i Mora stanziati non fanno che aumentare. Una riorganizzazione come questa allevia l'onere finanziario posto sulle spalle del popolo."
"Inoltre, anche studiare la storia e scrivere opere di letteratura e poesia sono modi per rendere grazie alla nostra Archon... Di sicuro non penserai di saperne più di me di rituali e cerimonie religiose, no?"
Tale fu il solenne discorso di Yae Miko a Kujou Takayuki quando si presentò lì senza preavviso.
Alla fine, l'adirato commissario Tenryou fu costretto ad andarsene via seguito dai propri scagnozzi.
Mai avrebbero potuto immaginare che, nel momento esatto in cui uscirono dal santuario, Lady Miko tirasse fuori un manoscritto da una vicina cassetta delle offerte e riprendesse a scriverci sopra dei commenti.
Visione
Livello amicizia 6
"Quello scontro magico fu indimenticabile! Volando, il nemico separò le acque del mare e, man mano che si avvicinava, il colore del cielo e della terra mutò!"
"Impugnando il gohei, Lady Guuji salì solenne sul Monte Yougou."
"Era circondata dalle sacerdotesse che cantavano i propri mantra. Intanto, le nuvole occultarono il sole e il fulmine nascosto tra esse rimase in attesa del momento adatto per colpire!"
"..."
"Lo scontro fu lunghissimo ed estenuante. Col passare del tempo, persino la Guuji iniziò a vacillare e il nemico colse l'occasione per scattare contro di lei!"
"In quel momento, un lampo si abbatté come una meteora davanti alla Guuji: era una splendente Visione!"
"La Guuji l'afferrò e, rinvigorita, mostrò tutto il suo potere e..."
"Aspetta un attimo! Niente di ciò che hai detto è accaduto davvero, giusto?"
"Mm? Beh, allora che ne dici di quest'altra storia? Tutto è cominciato il giorno in cui mi scontrai in un ferocissimo "duello di ramen" ad Hanamizaka..."
"Oh, andiamo! Nessuno ha mai ottenuto una Visione semplicemente mangiando del ramen!"
"Ma non ti interesserebbe ascoltarlo? Voglio dire, questo tipo di racconto è il tuo preferito, no?"
Di fronte alla curiosità (del/
"Dopotutto, (piccoletto,/
[]
|