“Un genio conosciuto come Kreideprinz, è capo alchimista e capitano della squadra investigativa dei Cavalieri di Favonius.”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
Le origini dell'alchimia come disciplina si perdono nei meandri della storia. I pochi espedienti alchemici tramandatisi fino a oggi servono al più a rimettere insieme pezzi rotti di cianfrusaglie risparmiando colla, altrimenti perfettamente adatta allo scopo.
"L'alchimia non è una disciplina ignobile", asserivano quasi tutti gli alchimisti.
Ma qualunque cittadino medio di Mondstadt avrebbe dato tutt'altra risposta.
Almeno fino al giorno in cui Albedo non mise piede a Mondstadt... per restarci.
Quel giovane uomo fu in grado di dimostrare a tutti il vero valore dell'alchimia, forte di una saggezza che non conosceva pari neanche all'Akademiya di Sumeru.
"L'universo è il cielo rovesciato, e la terra è un sogno smarrito nel tempo. Questa è polvere, la forma più elementare della vita complessa."
A riprova delle sue parole, Albedo sollevò le ceneri bruciate del fiore che prima cresceva in cima alla testa di un Melmoso di Dendro.
Un attimo dopo, da quelle ceneri germogliava una Cecilia.
"Ed ecco... la vita che rinasce."
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
Nonostante Albedo ricopra un ruolo importante per i Cavalieri di Favonius, solo di rado appare in pubblico.
Non ha il carattere eccentrico e inusuale che la gente si aspetta dagli intellettuali, anzi gestisce con la massima serietà ogni sua questione.
Ritiene che una delle cose più complicate sia coltivare le relazioni che nascono da un eccesso di entusiasmo.
Ecco perché la sua definizione di un rapporto di amicizia implica sempre il mantenimento di un certo grado di distanza.
Nei giorni in cui si chiude nel suo laboratorio per concentrarsi sul lavoro, o quando si allontana a raccogliere materiali, non c'è nessuno a Mondstadt che sappia dove si trovi.
Eppure, la sua mancata inclinazione per le relazioni sociali non è dovuta a una freddezza caratteriale.
Anzi, è sempre lieto di offrire consigli e una guida ai suoi assistenti, Timaeus e Sucrose.
Adora poter mettere i suoi bozzetti al servizio della gente di Mondstadt.
Albedo non riesce a nascondere la delusione che prova per il fatto che Lisa, nonostante sia così talentuosa, abbia deciso di rimanere una semplice bibliotecaria.
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
"Albedo ha avuto la possibilità di entrare a Mondstadt, grazie alla lettera di raccomandazione della sua maestra."
La storia della lettera è senz'altro vera, come è vero che le porte di Mondstadt sono aperte a tutti e che non ne avrebbe avuto bisogno.
Anzi, a dirla tutta, se non l'avesse mai esibita, la sua vita sarebbe stata persino più semplice.
La destinataria della lettera era infatti la famosa scrittrice di letteratura da viaggio Alice, amica di vecchia data della maestra di Albedo, Rhinedottir.
Alice interpretò a suo modo le richieste contenute nella lettera.
"Dunque, Rhine dice che per te ci vuole un laboratorio... e non una struttura realizzabile da una persona qualunque... Mmmh, sì, ci sono!"
E fu così che decise di farlo unire ai Cavalieri di Favonius.
Ma il lavoro affidatogli dai Cavalieri non impegnava più del cinque per cento delle energie di Albedo.
Pensò, a quel punto, che avrebbe potuto sfruttare tutte le energie residue per condurre i suoi esperimenti, usando gli strumenti ai quali aveva accesso attraverso i Cavalieri di Favonius.
Eppure...
Non fu così. Perché Alice aveva una figlia, Klee.
Sì, proprio "quella" Klee.
"Da oggi siamo una famiglia, trattala come se fosse la tua sorellina!"
E fu così che, da quel giorno, ogni briciolo delle energie di Albedo venne dedicato a risolvere i pasticci combinati da Klee.
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
Albedo non ha memoria di alcun legame di sangue. Fin dai suoi primi ricordi si rivede andare all'avventura con la sua maestra.
Anche se Alice, i Cavalieri di Favonius e quel( viaggiatore/
Albedo considera solo lei un membro della sua famiglia.
Una donna fredda e severa che lo ha cresciuto impartendogli tutti i segreti alchemici.
"L'universo è l'essenza buia del vero cielo stellato... La terra è la somma dei ricordi del tempo e dell'essere...
Tu non sei che del gesso. L'alchimia prende il suo nome dal suolo, che è all'origine della vita. E questa..."
Davanti a lui dava dimostrazione della sua tecnica, intanto che un'enorme forma di vita esplodeva in una vasca di contenimento, originando una pioggia di frammenti.
"Questa si chiama rinascita.
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
Un tempo, Albedo conduceva una vita semplice e tranquilla.
Non aveva l'esigenza di riflettere su nulla. La sua esistenza trascorreva priva di eventi e di sorprese, a fianco della sua maestra, intento a esaudirne le richieste e a soddisfarne le aspettative.
Ma un giorno, mentre si muovevano nelle profondità di un labirinto, maestra e allievo scoprirono un manufatto noto come il Cuore di Naberius.
E fu in quel momento che la sua maestra sparì per sempre, lasciando unicamente un biglietto, una lettera di raccomandazione e un testo classico.
Il biglietto diceva: "Albedo, recati a Mondstadt, trova la mia cara amica Alice e consegnale questa lettera di raccomandazione. Poi, porta a compimento il tuo incarico finale."
Il testo classico era uno degli ultimi manoscritti esistenti dell'Opus Magnum, preso dalla collezione della sua maestra.
Ma quelli non erano i soli "doni" che la sua maestra gli aveva lasciato, poiché lei gli conferì anche il titolo di Kreideprinz e, con questo, la dichiarazione scritta di avergli già insegnato tutto quello che poteva.
In precedenza, gli incarichi affidati ad Albedo erano tutti stati molto impegnativi.
Aveva sempre creduto fermamente che la sua maestra avrebbe tenuto fede alla sua minaccia di abbandonarlo, qualora avesse fallito.
Ma questo ultimo incarico che gli aveva lasciato era incredibilmente difficile, molto al di sopra delle sue capacità.
Poteva voler dire che era destinato a fallire, precludendosi per sempre la possibilità di rivedere la sua maestra?
"Il tuo incarico finale: mostrami la verità e il senso che albergano in questo mondo."
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6
L'alchimia praticata da Albedo è molto diversa da qualunque altra arte praticata nelle sette nazioni di Teyvat.
Le sue origini sono riconducibili alla nazione di Khaenri'ah.
Khaenri'ah era un regno sotterraneo, con poche e rare specie animali ad abitarlo. Ecco perché la sua alchimia si concentrava soprattutto sull'arte della creazione della vita.
Quest'arte della creazione era nota con il nome di "Arte di Khemia."
Albedo l'aveva appreso da giovane, leggendo gli appunti della sua maestra.
Dopo il "suolo" veniva il "gesso", anche questo un elemento menzionato dalla sua maestra.
"Il gesso è il suolo incontaminato, usato per la creazione dell'essere umano primordiale."
La comprensione che Albedo ha dell'alchimia è adesso decisamente più approfondita e anche la sua conoscenza della materia è molto più estesa rispetto agli inizi.
"Dal suolo è nato il gesso."
Finalmente Albedo riesce a comprendere la profondità di questa affermazione.
Si tratta di segreti impronunciabili che custodisce insieme agli altri bei ricordi della sua maestra.
Non importa che non sia stata la sua madre naturale, è comunque a lei che sente di dovere la vita.
"Spero di non star solo facendomi illusioni, ma quando i genitori parlano ai loro figli del 'senso del mondo'... cosa intendono se non la ricerca della felicità?"
Di tanto in tanto, Albedo si sofferma proprio su queste sensazioni.
Le opere di Albedo
Livello amicizia 4
La passione per il disegno e per la pittura sbocciò in Albedo già ai tempi delle avventure con la sua maestra.
Inizialmente si limitava a realizzare degli schizzi a completamento dei suoi appunti. Col passare del tempo, si rese però conto che la resa grafica di ciò che osservava lo aiutava a capirne meglio la composizione fisica, fornendo un valido supporto ai suoi studi alchemici.
Lo aiutava inoltre a raggiungere una piacevole condizione di limpidezza nei pensieri, uno stato nel quale gli era concesso concentrarsi sulla sola osservazione e creazione delle sue opere.
Col tempo, Albedo divenne un vero maestro, sebbene non fosse mai stato formato nelle discipline artistiche.
Durante le sue passeggiate per le vie di Mondstadt, gli piace riprodurre mediante il disegno e la pittura scene di vita quotidiana, e in particolar modo catturare le espressioni di gioia della gente.
Gli capita inoltre di regalare qualcuna delle sue opere ai suoi ignari modelli, nella convinzione che gli autentici momenti di felicità vadano custoditi da chi li ha vissuti.
Albedo ha così continuato ad affinare le sue abilità, migliorandosi quotidianamente... Fino al giorno in cui fu profondamente colpito da alcune illustrazioni di Inazuma.
Come potevano delle semplici illustrazioni sprigionare un potere narrativo così forte?
Catturato da quella vista, decise di cimentarsi a sua volta.
Da quella svolta nacque una collaborazione con lo scrittore di nome Xingqiu, e da quest'ultima derivò la stampa e la pubblicazione di "Leggenda di una spada".
Il libro fu accolto però con un tiepido entusiasmo e definito "un dizionario con bellissime illustrazioni".
Visione
Livello amicizia 6
Albedo non si stupì quando ricevette una Visione.
Nello stesso momento in cui la scorse, le diede una semplice occhiata, prima di tornare a immergersi nel suo lavoro.
Non percepì quasi nessuna emozione, come se il fatto stesso di ricevere una Visione fosse un evento scontato.
Del resto, dal canto suo, non è che un ulteriore strumento utile ai fini della sua ricerca.
Una delle poche cose che lo fa gioire è rivelare gli aspetti ignoti degli elementi attraverso i suoi studi.
Si aspetta di riuscire un giorno a possedere la piena comprensione di ciò che popola il mondo, Visioni comprese.
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