“La capace e affidabile vice capo della Banda di Arataki. Ricorda: capace e affidabile non sono aggettivi che generalmente si addicono ai membri della Banda di Arataki, ma solo ed esclusivamente alla loro vice capo.”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
Poiché fare gli spacconi, creare scompiglio ed essere rumorosi è nello stile dei membri della Banda di Arataki, Kuki Shinobu, ovvero la loro seconda in comando, sempre mascherata e dal basso profilo, spicca particolarmente.
Non importa in che pasticcio si ficchino i suoi compagni, la vice capo riesce a risolvere ogni problema in modo professionale ed estremamente efficiente: prepara altri spuntini per i bambini a cui sono stati rubati, dà una nuova passata di lacca agli oggetti graffiati e fa da avvocato difensore ai suoi compagni arrestati...
Osservandola, non ci si può che chiedere se esista qualcosa che non sappia fare.
"Non sono certificata in tutti i campi, perché ci sono delle industrie che non hanno un vero sistema di valutazione, ed è quindi impossibile sostenerne gli esami."
Nonostante la maschera, la sua espressione dispiaciuta è ben visibile.
"Ma com'è possibile che ci siano dei campi di lavoro dove ti assumono senza qualifiche? Mi sconvolge questa cosa."
Forse, un'altra cosa altrettanto sconvolgente è quanto contagiosa sia la sua profonda confusione.
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
La gente dice spesso che i biglietti da visita siano il modo per entrare in società.
Ovviamente, il fatto di ricamarli in oro e argento va oltre ogni comprensione, ma è pur sempre vero che è molto efficiente dare agli altri un piccolo biglietto con su scritto il proprio nome, la propria posizione lavorativa e i propri contatti.
Quando Kuki Shinobu fece il proprio ingresso in società, era molto preoccupata riguardo a cosa scrivere sul proprio biglietto da visita.
Forse ex-sacerdotessa del Gran Santuario di Narukami? Scacciò via subito quel pensiero.
Forse poteva scrivere solo "Kuki Shinobu"? No, così sarebbe sembrata una scansafatiche disoccupata senza alcun tipo di capacità.
Magari poteva prendere una qualche certificazione, com'era spesso consigliato.
Le certificazioni dimostrano perfettamente i propri sforzi, e sono un ottimo modo per far bella figura quando ci si presenta. Sono davvero utilissime.
Dopo averne prese un paio con estrema facilità, Shinobu pensò di poter aggiungere un titolo al proprio biglietto da visita ancora vuoto.
Sfortunatamente, poiché per curiosità e come tentativo di testare le sue capacità aveva ottenuto tantissime certificazioni in una botta sola, prima del suo nome c'erano fin troppi titoli, il che era un bell'inconveniente.
"Chef tirocinante, sarta, contabile, direttrice sanitaria, direttrice delle risorse umane..."
Non è male avere tante capacità, ma averne troppe porta a non capire quale sia il tuo vero titolo, proprio come è accaduto a Shinobu.
Tutt'ora, non sa quanti biglietti da visita abbia fatto.
Tuttavia, da quando si è unita alla Banda di Arataki, il primo titolo inserito è sempre "vice capo".
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
Dopo aver provato lo speciale Melonlavanda arrosto di Kuki Shinobu, tutti i membri della Banda di Arataki si commossero ed esclamarono di non aver mai immaginato che arrostire il Melonlavanda potesse renderlo così buono.
Lo avevano provato cucinato in svariati modi, ma in questo modo il sapore era diversissimo. Forse per superare gli esami di cucina raffinata bisognava anche imparare a cucinare il Melonlavanda in un certo modo?
Per rispondere a questa domanda, Shinobu posò il melone che stava arrostendo e iniziò a raccontare.
All'epoca, si era diretta nella lontanissima Liyue per studiare legge, e nel tempo libero andava al Ristorante Wanmin, dove servivano pietanze molto particolari e cucinate in modo unico e geniale.
Nonostante avesse già ottenuto la licenza in cucina raffinata, quei piatti non riuscivano a non sorprenderla.
Fettine di carne saltate in padella e sommerse dalla salsa, cavolo bollito ma con lo stesso profumo di brodo di pollo... Il mondo era davvero grande e pieno di sorprese.
Non è saggio dormire sugli allori, per quanto qualcuno possa saper svolgere ogni professione e aver preso ottimi voti in ogni certificazione. Avere il coraggio di continuare a provare e scoprire cose nuove è l'unico modo per superare i limiti imposti da chi ci ha preceduto.
La Banda di Arataki non la capì appieno, ma l'acclamarono comunque, e di sicuro i loro brindisi non rovinarono il sapore dei meloni.
Avendo notato quanto stessero apprezzando il pasto, Shinobu decise di non raccontare loro la fine della storia.
Sentendola pronunciare queste parole, infatti, il cuoco del Ristorante Wanmin aveva convinto lo chef Mao a tirar fuori il sale e il pepe di Melmoso...
Lei sapeva bene che ingredienti del genere non sarebbero mai stati presenti in nessun esame di cucina al mondo.
E la Banda di Arataki non avrebbe mai voluto sapere che, prima di arrostirli, Shinobu aveva ricoperto i Melonlavanda di fanghiglia di Melmoso...
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
Il clan Kuki è una stirpe di sacerdotesse da numerose generazioni. I membri di questo clan ritengono che prestare servizio a Narukami sia un grandissimo onore.
La stessa cosa accadde nella generazione di Shinobu che, al seguito di sua sorella Miyuki, fu mandata da piccolissima al Gran Santuario per prepararsi a sostituire un'altra sacerdotessa.
Ovviamente, questa tradizione antichissima si porta con sé una lunga serie di regole e regolamentazioni come, ad esempio, quanti giorni digiunare per dimostrare la propria onestà e devozione, o quante abluzioni eseguire per evitare di profanare ciò che è divino...
Nessuno le aveva mai detto perché esistessero queste regole e da dove derivassero. All'epoca, le dissero solo che esistevano da tantissimo tempo e che andavano seguite.
Lavorando al santuario, Shinobu rimaneva sulla montagna di notte, per cui spesso si ammalava. In quel periodo, la sua famiglia viveva distante dal santuario e sua sorella stava sbrigando una faccenda in un luogo lontano.
Poiché era molto determinata, non chiese aiuto alle altre sacerdotesse, anzi strappò una per volta delle piante spinose, poi se le avvolse intorno al corpo.
Era tradizione dire che un'azione del genere garantisse la protezione di Narukami e la guarigione. Quindi, a notte fonda continuò ad attorcigliare quel cappio di spine, tremando e pregando Narukami di proteggerla.
Ma quando giunse la mattina seguente, non solo era ancora raffreddata, ma sul corpo aveva dei segni rossi che prudevano.
Col passare dei giorni, Shinobu notò sempre di più che le regole non erano invincibili come le avevano fatte sembrare i suoi antenati, e che il ruolo di una sacerdotessa non è tanto indispensabile quanto dicessero i suoi parenti.
Allora, forse, si poteva mettere in discussione la necessità per i membri del clan Kuki di diventare sacerdotesse?
Qualche anno dopo, quando ormai se n'era andata dal santuario già da un po' di tempo, un giorno in cui non aveva niente da fare, iniziò a sfogliare un libro di botanica.
Al suo interno, era chiaramente spiegato come i rovi montani hanno delle proprietà paralitiche con cui si immobilizzavano uccelli e bestie, e come questa proprietà avesse portato le persone del passato a inserirli negli antidolorifici per migliorarli.
Lei rimase... senza parole.
Shinobu pensò tra sé e sé che forse dietro a quelle regole c'era della logica, ma che bisognasse smetterla di seguirle ciecamente.
Ci ragionò ancora un po', e non poté non notare quanto fosse più felice ora rispetto a quando era una sacerdotessa.
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
Pur di trovare un lavoro dove potesse essere davvero libera, Kuki Shinobu rifiutò ogni genere di offerta, e accettò solo di venire assunta con contratto part-time e come aiutante esterna.
Uno di questi incarichi le fu dato da un anziano artigiano di porcellane, che si era fatto male all'anca. Poiché aveva ottenuto una certificazione avanzata in questo campo, il lavoro di per sé non fu difficile per Shinobu, ma l'indirizzo a cui consegnare l'opera era un po'... particolare.
Quando portò la statuetta appena restaurata alla stazione di polizia, s'imbatté in un ladro meschino che stava scappando velocemente proprio da lì. Lui la spintonò, e la bambola volò in aria.
Quando capì che tutti quei giorni di lavoro stavano per andare sprecati, Shinobu roteò fulminea, colpendo il sospetto e facendolo inciampare, e riuscendo nel mentre a prendere la statuetta prima che toccasse terra.
All'improvviso, tutti i passanti si avvicinarono e sopraffecero il furfante. In seguito, Kujou Sara, ossia la persona che aveva commissionato l'opera, andò a ringraziarla di persona.
La merce non si era fatta neanche un graffio, il che sorprese enormemente Sara. Chi avrebbe mai pensato che un'artigiana di porcellane potesse essere così brava nelle arti marziali!
Shinobu le raccontò della propria situazione e del desiderio di trovare un lavoro dove potesse essere davvero libera. Sara ci pensò un attimo su, poi la invitò a unirsi alla Commissione Tenryou.
"Mmmh... No, grazie. Il servizio civile mi sembra troppo vincolante..." A quel punto, Shinobu esitò. "Però posso prendere in considerazione l'offerta di insegnare legge e arti marziali se posso farlo part-time."
Quel giorno iniziò un nuovo lavoro part-time.
Fu sorpresa dal fatto che la generale della Commissione Tenryou assisteva sempre alle sue lezioni e dimostrazioni pratiche.
"È normale che chi fa rispettare la legge debba anche conoscerla", disse Sara onestamente.
"Non ho spesso la possibilità di addestrarmi con guerrieri bravi circa quanto me", le rispose Shinobu.
Sara le dava spesso l'incarico di restaurare le statuette, e il suo carattere schietto e il comportamento deciso erano molto apprezzati da Shinobu. Di conseguenza, ben presto divennero amiche.
Sara le ripeté spesso la sua offerta di lavoro, ma Shinobu non l'accettò mai, pur credendo che non avrebbe mai trovato un lavoro che la rendesse davvero libera.
Un giorno, però, Sara arrivò in ritardo all'izakaya dove dovevano incontrarsi. Si incontravano spesso lì per passarsi le statuette, e poi Shinobu rimaneva lì a bere fino a mezzanotte.
"Non me l'aspettavo, visto che non credevo tu fossi in grado di far tardi, Sara."
"Scusami, sono stata trattenuta da una banda casinista..."
"Una banda? Ma che banda può mai crearti tanti problemi?"
"Beh, non direi che hanno creato dei 'problemi'. Comunque, si fanno chiamare la Banda di Arataki..."
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6
La notizia che ora la Banda di Arataki aveva una seconda in comando generò un po' di trambusto ad Hanamizaka.
Girava voce che questa vice capo conoscesse benissimo il galateo, la legge e che fosse anche abbastanza forte fisicamente, tant'è che a pochi giorni dal suo arrivo aveva già messo in ginocchio gli altri membri della banda.
Chiunque avesse visto di persona le azioni di questa vice non aveva che elogi per lei, sottolineando come finalmente la Banda di Arataki avesse trovato un membro educato e ragionevole.
Tuttavia, questo sviluppo preoccupò alcuni, poiché la Banda di Arataki non era assolutamente una vera e propria organizzazione.
Tutto il caos che aveva seminato in passato non era niente di che in realtà, ma l'arrivo di qualcuno nella banda che potesse diventarne la mente e disciplinarne i membri rischiava di scatenare incidenti più gravi.
Senza contare le loro attività giornaliere: oltre al trasporto e alla logistica, alla sicurezza, alla ristrutturazione e agli spettacoli musicali, ora si occupavano anche di riscossione delle tasse, aiuto legale, gestione eventi e numerose altre operazioni che richiedevano importanti investimenti di capitale e pericoli di un certo spessore.
Non volevano di certo far tutto ciò senza le licenze necessarie... giusto?
E anche lasciando perdere le licenze, se avessero compiuto delle frodi con queste nuove attività, sarebbero sicuramente stati arrestati dalla Commissione Tenryou!
In ogni caso, tutti questi dubbi e voci maligne svanirono presto perché le azioni dei membri bastarono e avanzarono a dimostrare che erano ancora una vera e propria banda.
Chi ha provato ad affidarsi ai loro nuovi servizi finanziari ha visto un netto miglioramento della propria situazione, meravigliandosi della trasparenza e dell'integrità mostrate dalla Banda di Arataki.
Ovviamente, è un peccato che la banda sia pur sempre una banda: i bambini di Hanamizaka continuano a vivere nel terrore che Arataki Itto venga all'ora di cena a rubare i loro spuntini, e spesso tornano a casa fumanti di rabbia.
Sembra che anche questa leggendaria seconda in comando impiegherà un bel po' di tempo per correggere i comportamenti più "liberi" della Banda di Arataki.
Maschera da oni
Livello amicizia 4
Quando Kuki Shinobu si unì alla Banda di Arataki, non indossava ancora la maschera.
Un giorno, era impegnata in una discussione seria per concludere un ottimo affare. Gli altri membri della banda, con le mani dietro alla schiena ed espressione seria sul volto, erano ordinatamente in fila dietro di lei.
"Rimanete fermi così e non aprite bocca", aveva ordinato loro Shinobu con pochissimo preavviso. "Questo modo è il più efficiente per negoziare... O almeno, lo è per voi."
La conversazione stava andando esattamente come previsto, quando un bambino di passaggio la indicò all'improvviso ed esclamò:
"Mamma, guarda! Quella è la sacerdotessa del Gran Santuario che non ricambiava mai i sorrisi! Wow, sembra una tipa tosta!"
La madre, terrorizzata, lo portò velocemente via, ma il viso di Shinobu non smise di essere rosso dall'imbarazzo e dalla rassegnazione, quasi come se non vedesse l'ora di scappare verso le colline e la foresta.
Sembrava che sul volto di Itto ci fossero due Onikabuto che lottavano per il predominio. Genta e gli altri, invece, fecero di tutto per rimanere impassibili, ma alla fine esplosero in fragorose risate.
Ovviamente, alla lezione di arti marziali successiva, sarebbero stati picchiati con tanta forza che i loro volti sarebbero diventati ancora più rossi di quello di Shinobu in quel momento. Se solo avessero saputo cosa li aspettava, forse non avrebbero riso così di gusto.
Da quel giorno, Shinobu indossa sempre quella maschera nera come la pece e con le zanne in evidenza che le conferisce l'aspetto di un demone.
Inoltre, fu proprio la suddetta lezione di arti marziali a dar origine al suo soprannome: la vice demoniaca.
Visione
Livello amicizia 6
Il giorno che Kuki Shinobu andò via dal santuario, si lasciò dietro tutto ciò che possedeva come sacerdotessa per ricominciare da zero col minimo indispensabile.
Fu per questo che si accorse subito che il peso della sua borsa era sospetto: non ci aveva lasciato dentro soltanto degli asciugamani?
Rovistò dentro la borsa e vi trovò nientemeno che una Visione scintillante. Era così bella che sua sorella Miyuki non riuscì a non sussultare.
Era decisamente ironico che la sacerdotessa in fuga dalle proprie mansioni fosse appena stata ricompensata con una Visione.
Ovviamente, questa non fu altro che la prima "certificazione" ottenuta da Shinobu: una divinità le aveva appena dato la licenza di essere libera.
Alla vista di questo segno, Miyuki, che all'inizio pianificava di fermarla, cambiò idea e accettò di aiutare la sorella a convincere i loro genitori.
Fu anche per questo motivo che Shinobu consegnò di sua spontanea volontà la propria Visione durante il Decreto di caccia alle Visioni.
Da un lato, non voleva mettere in difficoltà la sua amica nella Commissione Tenryou. Dall'altro, per lei la Visione non era altro che una delle tante, tantissime certificazioni in suo possesso.
Poteva sistemare tantissime faccende anche senza una Visione, e i problemi più difficili non potevano essere risolti semplicemente usandola.
Ad esempio, non era utile a eliminare generazioni e generazioni di pregiudizi, o a cercare la vera libertà.
O a fermare quegli sciocchi della Banda di Arataki dallo scalpitare per "aiutarla" a recuperare la sua Visione.
[]
|