“Una fanciulla che ha ereditato in minima parte sangue non umano. Barista incredibilmente popolare della taverna Coda di Gatto.”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
Ogni volta che un avventore mette piede nella Coda di Gatto, per prima cosa lancia un'occhiata in direzione del bancone.
Dietro a esso, spesso fa capolino una ragazza con un paio di orecchie da gatta sulla testa, uno shaker per cocktail in mano e un'espressione tutt'altro che felice dipinta sul viso.
Si tratta di Diona, la barista, astro nascente dell'industria vinicola di Mondstadt e un'autentica minaccia per i casati tradizionali consolidati.
I suoi cocktail deliziosi però non sono affatto il risultato di una forte dedizione, quanto piuttosto frutto del caso.
Mentre agli occhi di un osservatore esterno le sue tecniche possono apparire "misteriose", lei è ben conscia di aver dato il peggio di sé nel tentativo di rovinare ciascun cocktail oltre ogni speranza.
Eppure sembra proprio non riuscirle, dato che qualunque miscela passi per le sue mani finisce per diventare una bevanda eccellente e amata da tutti.
Questo suo "dono" le rende quindi la vita complicatissima.
Del resto lei stessa si definisce la "morte dell'industria vinicola", poiché, fosse per lei, manderebbe in rovina l'intera tradizione di Mondstadt seppellendola per sempre nel giro di qualche ordine.
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
Quando Diona decise di lavorare come barista alla Coda di Gatto, aveva in mente un piano diabolico, e quello doveva essere solo il primo passo.
Non vedeva l'ora di accogliere gli avventori con un'espressione di disgusto sul volto mentre preparava loro il suo cocktail speciale.
"Tsk. Ecco qui un bel calice di Lucertola col sale... Presto dirai addio alla tua vita da beone..."
Pronunciava frasi di questo tenore nel tentativo di far passare la voglia anche al più incallito bevitore.
Eppure...
"*sorseggia*... *sorseggia*... Wow, che cocktail pazzesco, il migliore della mia vita. Un altro uguale, per piacere!"
"C-Cosa? Un altro...?"
E questa storia va avanti ormai da tempo... con Diona che detiene un vero record nella creazione di bevande deliziose, ma che non abbandona l'idea di riuscire a creare, prima o poi, una miscela davvero raccapricciante.
Una prospettiva quantomeno a lungo termine... considerato che la Coda di Gatto vive grazie a lei un momento di autentica gloria, con avventori soddisfatti che decantano le lodi di una così talentuosa barista.
E Diona? Aggrotta le sopracciglia, trattiene i lacrimoni e mormora:
"Aspettate e vedrete!"
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
Il padre di Diona, Draff, è il miglior cacciatore che si sia mai visto al Villaggio Acquachiara.
È il capo dei cacciatori del villaggio, nonché un esempio per tutti in virtù della sua fermezza, delle raffinate abilità venatorie e del sangue freddo che lo contraddistinguono.
Agli occhi della Diona bambina, Draff rappresentava tutto ciò che lei avrebbe voluto essere. Era il suo idolo.
Proprio per questo, vederlo precipitare dal piedistallo sul quale lo aveva posto fu un'esperienza parecchio dolorosa per lei.
Con gli occhi arrossati dal pianto, balbettava: "Quando beve, sembra un cinghiale impazzito che si insozza nel fango"!
Al contempo, non riusciva a incolparlo per quel brutto vizio di alzare il gomito. Alla fine, non era colpa sua... no?
"È colpa del vino! Strega l'intelletto della gente rendendola stupida!"
Da questa cocente delusione nacque l'ostilità di Diona verso l'alcol... e la svolta fortunata della Coda di Gatto.
Un'evoluzione che Margaret, la proprietaria della taverna, non poteva prevedere. Al momento dell'assunzione non sapeva ancora cosa l'arrivo di Diona avrebbe significato per la Coda di Gatto.
"È troppo carina, come facevo a dirle di no?" aveva argomentato, spiegando le sue ragioni.
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
Gli avventori pensavano che le orecchie e la coda da gatta esibite da Diona fossero parte della sua uniforme lavorativa.
Lo credettero tutti fino al giorno in cui un avventore più sbronzo della media ebbe la brillante idea di tirarle la coda... che non venne via, e che scoprì essere soffice e calda.
Fu lo stesso giorno in cui Diona mise a soqquadro l'intera taverna.
Tutti erano ignari del fatto che quei dettagli felini fossero tratti distintivi degli appartenenti alla stirpe di Kätzlein, che raramente capita di incontrare a Mondstadt.
L'appartenenza a quella discendenza è anche ciò che connota Diona e suo padre Draff come particolarmente agili e versati nella caccia.
Nessuno aveva mai dovuto insegnare a Diona come intrufolarsi di nascosto, come cacciare, arrampicarsi e schivare i colpi... Quelle capacità erano innate in lei.
"Ah, e ha anche occhi in grado di vedere al buio."
"Ma attenzione a stuzzicarla, perché sa anche mordere come un felino."
Così scriveva la dottoressa Edith riguardo a Diona nei suoi appunti per "Studi su linee di sangue singolari e ignote".
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
Il modo di presentarsi di Diona cambiò certamente gli equilibri dell'industria vinicola di Mondstadt.
La Coda di Gatto sbaragliò da un giorno all'altro il monopolio tanto a lungo detenuto dal Vigneto Prima Luce, con enorme disappunto di Elzer, che fino ad allora era stato a capo del settore.
Veterano di innumerevoli guerre a suon di calici, Elzer valutò di soffiare Diona ai rivali, ignorando il fatto che quest'ultima vedeva il Vigneto Prima Luce come il boss finale della sua personale missione.
"Dev'essere il modo avvincente e audace con cui prepari i cocktail a esaltarne il gusto. Dico bene?"
Diona posò lo sguardo su quell'uomo canuto seduto davanti al bancone, guardandolo con disprezzo.
"Non c'è che dire, davvero squisito! Si percepiscono l'amore e la passione per il vino."
A Diona tremavano le mani mentre cercava di mantenere la presa sullo shaker, ma Elzer colse immediatamente quel cambiamento.
"Sarebbe un vero onore per il Vigneto Prima Luce potersi avvalere dei servigi di una barista così brillante. L'occasione giusta per raggiungere vette ancora mai esplorate a Mondstadt!"
Quando Diluc, più tardi, gli chiese spiegazioni riguardo alla sua mano fasciata, Elzer si mostrò stranamente riluttante a parlarne.
"Mi... mi ha morso un gatto."
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6
Nella città natale di Diona circola una leggenda che narra di una "fata della sorgente".
Secondo quanto si tramanda, la fata salvò un tempo una madre e il suo bambino riempendo un pozzo arido con acqua fresca, che formò una sorgente, grazie alla quale il piccolo gravemente ammalato guarì.
Nel tempo, la voce di quel miracolo si diffuse e in tanti accorsero a sperimentare quelle acque, costruendovi intorno un insediamento che diede vita a quello che oggi è noto con il nome di Villaggio Acquachiara.
Negli anni, sono rimasti in pochi coloro che ancora credono alla veridicità di questa storia, mentre altri la trattano alla stregua di un mito creato per favorire il turismo.
La piccola Diona però credeva fermamente nell'esistenza della fata della sorgente. Confidava le sue speranze e le sue paure alla luna riflessa sulla superficie dell'acqua sorgiva, nelle notti in cui suo padre era vittima del torpore alcolico.
La animavano sentimenti sinceri e profondi, nonché domande che meritavano una risposta.
Così pensava la fata della sorgente, guardando quella fanciulla.
Per lei Diona rappresentava un'amica vivace e leale, una compagna alla quale poter aprire il suo cuore e insieme alla quale lenire la sua solitudine.
La notte del suo settimo compleanno, mentre la luna si rifletteva sulla superficie dell'acqua e le illuminava il viso, Diona sentì finalmente la dolce voce della fata della sorgente.
"Ti benedico Diona, figlia dei cacciatori, e lo farò per i giorni a venire da qui all'eternità. Che il tuo calice trabocchi sempre del dolce nettare festivo. Che questo ti disseti con una freschezza pari a quella delle sorgenti di neve pura."
Da quel giorno, la fata della sorgente non comparve mai più, e Diona considerò quelle apparizioni solo sogni d'infanzia.
Ad oggi non ha ancora compreso come la sua peculiare dote abbia a che vedere con quel sogno.
Lo shaker
Livello amicizia 4
Anche a Draff piace creare cocktail ogni tanto.
La coda della piccola Diona si muoveva spontaneamente seguendo il ritmo che suo padre imprimeva allo shaker, quando gli capitava di miscelare... Ne era rapita!
Man mano che cresceva però, Diona si rendeva sempre più conto che quelle erano le stesse sere in cui suo padre saltava la lettura delle storie della buonanotte e si alienava completamente dal mondo.
Così, mentre un giorno Draff era fuori a caccia, Diona si impadronì dello shaker e lo nascose nell'angolo più remoto sotto al suo letto.
Ma Draff era troppo pigro per mettersi a cercarlo, e si limitò a portarne a casa uno nuovo la sera seguente.
Eppure al suo primo giorno di prova alla Coda di Gatto, a Margaret saltò immediatamente all'occhio quello shaker che Diona aveva portato con sé e che poco aveva a che fare con il suo stile.
Grazie alle sue abilità artigianali, Margaret fu in grado di regalare a Diona uno shaker nuovo, dotato di una bellissima coda di gatto, come regalo per la sua assunzione.
"Ecco, questo sì che è adatto a te", aggiunse Margaret annuendo in segno di approvazione.
Visione
Livello amicizia 6
L'ostilità di Diona verso l'alcol non è tanto una forma d'odio, quanto piuttosto una forma di egoismo e avarizia.
Vorrebbe che suo padre fosse l'uomo per il quale pensava di nutrire ammirazione, considera prezioso il tempo che può passare con lui e per questo non vuole "condividerlo" con l'alcol.
Una volta, una tempesta si abbatté sulla loro regione. Durò tre giorni, durante i quali Draff, allontanatosi per andare a caccia, non fece ritorno.
Le condizioni avverse impedivano agli inviati dei Cavalieri di Favonius di avanzare nelle ricerche dei dispersi, e Diona cominciò a un tratto a percepire il peso del terrore legato a una temibile perdita.
Come poteva lei, che non sopportava l'idea di "condividere" suo padre, accettare di perderlo per sempre?
Fu così che aprì d'impeto la porta e corse fuori nella tormenta... ma, al suo incedere, le acque lungo il suo cammino si gelavano per azione di un potere che non sapeva riconoscere.
Grazie al suo talento nella ricerca, riuscì a scovare suo padre sotto alle rovine di un canyon.
Lo riportò a casa insieme agli altri cacciatori, e rimase sospesa nell'angoscia fino al momento in cui le fu chiaro che ce l'avrebbe fatta... Allora, si lasciò andare a un sorriso.
"Ti preparo un cocktail...? L'alcol anestetizzerà il dolore..."
Fu probabilmente la prima volta in cui preparò un cocktail senza miscelarvi cattivi propositi.
"Aaah, che sollievo! È fresco! Fantastico... Ahahah... Ahia!"
Probabilmente ad alleviare il dolore di Draff non era stato l'alcol stavolta, ma vedere sua figlia preparare quel drink apposta per lui.
Tuttavia, la riconciliazione di Diona con il vino non sarebbe stata aiutata dalla sua capacità di controllare Cryo.
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