Genshin Impact Wiki

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“La protagonista assoluta della scena del giudizio, fino all'applauso finale.”

— Testo in-game nelle schermate degli attributi e del profilo.

Storie del personaggio[]

Informazioni sul personaggio

Per un forestiero che non ha ancora messo piede all'Opéra Épiclèse, comprendere perché la dea di queste terre sia considerata una "superstar" risulta indubbiamente difficile.

Che si tratti di esibizioni o processi, sarà sempre possibile trovarla seduta al posto riservato a lei, al di sopra degli altri spettatori, intenta a ridere, redarguire e dare di matto; spesso e volentieri, a restare impresse negli spettatori sono le azioni sue piuttosto che quelle che avvengono sul palco.

La gente è disposta ad acquistare il biglietto per vivere un'esperienza sensoriale senza precedenti, e da questo punto di vista Furina è decisamente molto più popolare della giustizia assoluta che Neuvillette rappresenta.

Il rispetto può assumere le forme più diverse, e non si limita a una semplice alzata di sguardo verso qualcuno che si trova più in alto; la forma di rispetto che gli abitanti di Fontaine nutrono nei confronti di Furina si può plausibilmente descrivere con le parole "affetto e tenerezza".

Nonostante sia tutt'altro che perfetta, e malgrado non sia nemmeno particolarmente potente, è lei il personaggio di cui il popolo si fida di più in assoluto: durante gli spettacoli, la sua presenza non ha mai deluso nessuno, e probabilmente mai lo farà.

Nei circoli letterari di Fontaine c'è un detto molto diffuso, secondo cui Furina è il ricordo di una primavera eterna e imperitura che vive nel cuore di tutti. Ed effettivamente a chi non piacerebbe una primavera che dura in eterno?

Ma se la primavera prima o poi svanisce, Furina è sempre presente. E, se vuoi trovarla, tutto ciò che devi fare è seguire le luci del palcoscenico.

Storia del personaggio (1)

Item Companionship EXP Livello amicizia 2


In quanto icona dell'Opéra Épiclèse, Furina ha diritto di parola durante ogni fase del processo.

La maggior parte delle sue domande nasce dalla mera curiosità e, dato che tali quesiti hanno spesso scarsa, se non nessuna, attinenza al caso in esame, è piuttosto comune che scatenino l'ilarità generale in mezzo al pubblico.

Tuttavia, proprio quando si potrebbe iniziare a pensare che Furina si trovi lì solo in veste di simpatica umorista, completamente incapace di comprendere la vicenda nella sua totalità, ecco che la si vede intervenire con opinioni competenti e incredibilmente puntuali.

Ovviamente, ci sono volte in cui tenderà a mostrare ben poco interesse nella vicenda processuale, specie dopo aver mangiato qualche spuntino non di suo gradimento o essersi persa qualche corteo particolare, ma il pubblico si dimostra sempre piuttosto soddisfatto. Per molti, una dea in grado di esprimere rabbia risulta decisamente intrigante.

C'è soltanto una circostanza in cui Furina non ama mostrarsi in pubblico, ovvero quando le capita di recitare all'interno di un musical.

Fontaine vanta una grande e antica tradizione di spettacoli musicali, che di tanto in tanto vengono messi in scena sul palco dell'Opéra Épiclèse con la partecipazione degli attori più popolari del momento.

Per questo genere di eventi, esiste una fase di preparazione che ha tutta l'aria di una lotteria, durante la quale la compagnia teatrale di turno invia a Furina un invito a partecipare al proprio spettacolo. Se Furina decide di accettare, per gli attori della compagnia significa poter condividere il palcoscenico con una dea.

Superata con successo questa fase, la data dello spettacolo assume per tutta Fontaine i connotati di una vera e propria festività, al punto tale che l'Opéra Épiclèse non è spesso in grado di soddisfare le richieste di tutti i suoi appassionati spettatori, ritrovandosi a prenotare fino all'ultimo posto disponibile, inclusi quelli in piedi.

E, mentre la musica accompagna l'arrivo della dea sulla scena, il pubblico non vede più la sua divinità, che fa ciò che vuole quando e come le pare, bensì il personaggio dello spettacolo nella sua forma più autentica.

Che si tratti di personaggi solenni, valorosi, infidi o cupidi, Furina li interpreta in maniera impeccabile fino all'ultimo gesto, come se la recitazione fosse sempre stata il suo destino.

Ed è proprio la sua lunga serie di formidabili interpretazioni ad averle valso il titolo di "superstar".

Una famosa giornalista dell'Uccello a vapore era rimasta talmente stregata dalla sua interpretazione che ci aveva messo diversi minuti per ricordarsi delle domande per l'intervista che si era annotata nel suo taccuino.

"Madame Furina, posso chiederle com'è riuscita a maturare le sue straordinarie doti attoriali? Dopotutto, credo che nessuno l'abbia mai vista esercitarsi."

Furina aveva risposto con fierezza, anche se in un modo insolitamente semplice: "Mi sembra ovvio, perché sono una dea. Prossima domanda!"

Storia del personaggio (2)

Item Companionship EXP Livello amicizia 3


I casi e le esibizioni riempiono le giornate di Furina e, anche se non ci fossero quelle due cose, sarebbe comunque coinvolta in varie attività sociali e cene ufficiali a carattere diplomatico e governativo.

Ovviamente, le relazioni sociali sono di solito il limite del suo ambito lavorativo: il vero lavoro viene svolto dietro le quinte, e a volte perfino alcuni discorsi importanti fatti durante queste interazioni vengono presi in mano da altri.

Furina è molto grata a questi delegati, perché sa che, in un mondo in cui la maggior parte degli altri dèi ha una fila infinita di doveri, la sua vita oziosa è un raro privilegio.

In passato pensava che sarebbe stato giusto fare da... esempio divino, per così dire, e tentò di contribuire al lavoro giornaliero del Palais Mermonia ogniqualvolta avesse avuto molto tempo libero...

Tuttavia, sia gli umani che le Melusine declinarono l'offerta, ribadendo che al momento non c'erano doveri importanti da delegare alla loro divinità.

Tali parole la resero felice, ovviamente, ma la resero anche cosciente del fatto che il lavoro al Palais non era un passatempo molto pratico.

Furina, in realtà, ha un hobby che conoscono in pochi, ovvero giocare con gli animaletti.

Gli specchi d'acqua di Fontaine sono immensi, i suoi scenari bellissimi, la fauna è davvero molto ricca, e rappresenta la distrazione perfetta per qualcuno che interagisce continuamente con gli umani.

Tuttavia, le abitudini degli animali sono spesso incoerenti e imprevedibili, e l'atteggiamento spensierato di Furina sembra farli sempre innervosire. Qualche esempio: se una Medusa cappellaia non la sta colpendo in volto, allora sicuramente delle Razze cacciatrici le staranno dando la caccia!

Si può ben dire che il mondo subacqueo sia più primordiale e selvaggio di quello che si trova in superficie, tenendo conto di quanto poco importi agli animali di una divinità solo sulla base del suo status.

Tuttavia, Furina ha infine scoperto il suo animale ideale: la Blobbofoca, che prende il sole, ama la spiaggia e adora starsene in panciolle.

Se gli dai dei buffetti sulle guance, gli massaggi il pancino o gli fai le coccole rigirandole su sé stesse, le Blobbofoche non reagiscono più di tanto. Tutt'al più voltano la testa dall'altra parte o emettono un verso in segno di protesta.

"Mmh? Ti piace? Eheh, piace anche a me!"

A parte qualche fraintendimento, nulla di grave comunque, da allora sono amiche per la pelle.

Storia del personaggio (3)

Item Companionship EXP Livello amicizia 4


Sebbene Furina dia l'impressione di essere sempre sul punto di divagare e di non preoccuparsi più di tanto delle regole, ha degli standard rigorosi, perlomeno in alcune circostanze, e specialmente prima o dopo le esibizioni.

Tutto deve soddisfare le sue richieste, dal materiale e dal colore degli oggetti di scena, al momento dell'alzata o dell'abbassamento delle luci, fino al ritmo della musica.

Condividere il palco con una dea non è una scorciatoia per la gloria, quanto più una strada piena di sangue, sudore e lacrime, al punto tale che le leggende attorno a una incontentabile primadonna superstar, amante degli spettacoli e con teatralità da vendere, hanno raggiunto perfino gli ambulanti in strada.

Una volta c'era una troupe famosa che si era guadagnata l'occasione di esibirsi con lei, e fece finta di accettare le sue richieste snervanti, per poi ritornare ai metodi usuali durante le vere prove e la preparazione dell'esibizione.

Il capocomico credeva molto in questo metodo, ed era convinto che, data la personalità di Furina, sarebbe stata disposta a fare un passo indietro se lusingata a dovere e vedendo che era troppo tardi per cambiare: un modo davvero eccellente per risparmiare le forze ed evitare grane inutili.

Ma, quando il capocomico iniziò a spostare gli oggetti di scena all'Opéra Épiclèse, vi trovò Furina che dirigeva un'altra troupe nel sistemare altri oggetti sul palcoscenico.

"Oh, salve. Non mi sembrava che il mio parere vi interessasse, così ho deciso di ingaggiare una nuova compagnia."

Il capocomico era stupefatto. Secondo il suo piano, Furina doveva scoprire i "difetti" solo dopo il completamento del palco.

Ma si era già reso conto che le sezioni del palcoscenico tirate su esattamente come richiesto da Furina erano di gran lunga superiori. Per gli spettatori comuni ovviamente non avrebbe fatto differenza; ma, per i professionisti, la differenza era sempre visibile nei dettagli, che erano evidentissimi.

Tuttavia, il capocomico non era molto disposto a fare marcia indietro, e criticò Furina per non aver aderito allo spirito dell'obbligo contrattuale, non avendoli informati in anticipo del suo piano d'emergenza.

Furina non gli avrebbe mai permesso di scagliare la prima pietra, e accartocciò la faccia in un'espressione di incredulità.

"Credi davvero che sia una sciocca credulona? Guardie! Mandateli via!"

Storia del personaggio (4)

Item Companionship EXP Livello amicizia 5  • UI Quest La maschera della colpa


L'esibizione si protraeva interminabilmente, e il momento in cui il sipario sarebbe finalmente calato sembrava allontanarsi sempre più... Ma, fin quando la profezia fosse stata imminente, la storia di questa dea sarebbe dovuta continuare.

Sebbene gli abitanti di Fontaine non avessero mai avuto nessun vero motivo per dubitare di Furina nel corso degli anni, lei sapeva che sarebbe bastato un nonnulla per perdere la loro fiducia, e che le conseguenze sarebbero state irreversibili.

Se fosse stata smascherata, il duro lavoro di anni sarebbe andato distrutto, e Fontaine sarebbe caduta inesorabilmente... Questo era inaccettabile!

Pertanto, fece del suo meglio per ridere sonoramente quando c'era da mostrare allegria, piangere amaramente quando c'era da esternare dolore, e mantenere il portamento divino di un'Archon per ottenere rispetto. Gli errori o il riposo non erano ammissibili.

Sapeva che si trattava di uno spettacolo. Se avesse resistito fin quando il pericolo fosse passato, avrebbe finalmente potuto levarsi la maschera ed essere di nuovo libera di esprimere i propri sentimenti.

Ciononostante, cominciò lentamente a rendersi conto che il ruolo che stava interpretando la stava divorando dall'interno.

Un dubbio raccapricciante iniziò a farsi strada dentro di lei: come avrebbe dovuto reagire per mostrare allegria, se non ridendo sonoramente?

Magari un tempo era stata una ragazza non particolarmente incline alla risata. Forse in passato era stata una di quelli che si arrendono alla prima difficoltà... Ma tali emozioni erano già scivolate via, una dopo l'altra...

Secondo gli artisti della recitazione, per interpretare un personaggio è necessario innanzitutto diventare un tutt'uno con esso.

Da questa prospettiva, l'interpretazione del ruolo di Archon di Hydro da parte di Furina era stata impeccabile, grazie alla sua perseveranza.

Ma nessuno aveva mai parlato di cosa sarebbe potuto succedere una volta che l'ultima luce si fosse spenta, dato che, per tutti gli altri, la scena non è che un istante effimero.

Per qualcuno come Furina, che aveva recitato tanto a lungo, persino il cammino per tornare dietro le quinte si era ridotto in polvere, sepolto dalle sabbie del tempo.

Storia del personaggio (5)

Item Companionship EXP Livello amicizia 6  • UI Quest La maschera della colpa


La crisi del peccato originale era stata risolta e Fontaine aveva un nuovo ordine. Le aree colpite furono lentamente ricostruite e la gente aveva grandi aspettative per il futuro.

Furina era l'unica senza un posto in questo nuovo mondo. Fece le valigie in fretta e furia, lasciò il Palais Mermonia e non tornò all'Opéra Épiclèse.

Voleva solo lasciarsi il più possibile alle spalle quei ricordi che tanto la facevano soffrire, non provava interesse per le discussioni che la riguardavano. La storia dell'Archon di Hydro era finita, com'era giusto che fosse.

Ma dove dovrebbe andare un'attrice che ha terminato la propria parte e che ha compiuto il suo dovere? Nessuno può dirlo, e il concetto di "libertà" suona come un qualcosa di vuoto.

Le valigie di Furina rimasero ammucchiate nel suo nuovo appartamento in affitto, le mancava la forza di volontà anche solo per pulire e trasferircisi definitivamente. Tutto quello che riusciva a fare era starsene a letto a fissare il soffitto.

Quelli che conosceva avevano trovato in poco tempo il loro posticino nel nuovo ordine. Che fosse per la loro forza, i loro doveri o le loro amicizie, erano abbastanza importanti da essere insostituibili.

In circostanze del genere, essere "liberi" forse significa solo essere qualcuno di cui non si ha bisogno?

Proprio mentre giungeva a questa conclusione, ricevette a casa il suo primo ospite: Clorinde, la campionessa duellante.

Clorinde era sconcertata dalle condizioni in cui viveva Furina ed espresse subito la propria disponibilità a pagarle una sistemazione migliore, un'idea a cui Furina stava facendo di tutto per disabituarsi. Seppur con riluttanza, si lasciò convincere almeno a disfare le valigie e a pulire la stanza.

Successivamente Clorinde le spiegò che era venuta per invitarla a un incontro. La duellante di rado prendeva parte agli eventi sociali, ma si trattava di un incontro tra vecchi amici, i quali conoscevano Furina. Clorinde non li vedeva da molto tempo, per cui colse l'occasione per estendere l'invito anche a lei.

In passato, Furina avrebbe sicuramente declinato l'offerta, poiché maggiore sarebbe stata la confidenza con gli altri, più sarebbe stato difficile nascondere la sua vera identità.

La duellante sorrise mentre Furina alzava gli occhi al cielo con aria colpevole, poiché aveva apparentemente già indovinato i sentimenti di quest'ultima, così come le ragioni storiche per cui evitava eventi simili.

"Immagino che adesso non ci sia alcun motivo per rifiutare, vero?"

"Beh... Non sono granché brava in questo genere di cose, quindi, ehm... Non pensi che sarei, sai, un po' una guastafeste?"

Quella notte, Furina finalmente ebbe occasione di sperimentare cosa si provava a divertirsi e bere con gente amica. In verità, all'inizio era stata cauta, ma bastarono un paio di bicchieri per tornare sé stessa, al punto che Clorinde dovette trattenerla per evitare che saltasse sopra al tavolo.

Per un tipo reticente come la duellante, l'esplosività della vera Furina era un'autentica sorpresa.

Per quanto riguarda Furina, non sapeva ancora dove andare ma, se non altro, ora sapeva che "libertà" non significa "solitudine".

Salon Solitaire

Item Companionship EXP Livello amicizia 4


Una volta Furina trovò un libro relativamente sconosciuto in una biblioteca di Fontaine, la cui protagonista era una domestica a servizio in una villa sfarzosa.

La giovane e idealista Mademoiselle Granchilette, a seguito di un annuncio di lavoro sul giornale, si recò in una villa sperduta tra le montagne per candidarsi alla posizione e, nonostante la sua goffaggine, fu assunta immediatamente come cameriera.

Il padrone di casa di quella villa non si faceva vedere molto spesso e, sebbene in sua assenza i responsabili fossero la sua loquace sovrintendente e un gentiluomo ossessionato dalle regole del galateo, la giovane conduceva una vita tranquilla.

Nessuno dei dipendenti andava in città da diverso tempo, quindi Granchilette insegnò loro le ultime canzoni e i giochi da tavolo più recenti. I dipendenti iniziarono così a familiarizzare tra loro e a passare più tempo assieme.

Non vi era che un'unica regola ferrea: nessuno doveva avvicinarsi alla pesante porta di legno al terzo piano interrato, che custodiva un segreto noto solamente al padrone di casa.

Nonostante la sua curiosità, la giovinetta teneva troppo alla propria vita briosa per violare quella regola. Il tempo scorreva lentamente, fin quando un giorno ai dipendenti venne detto che il padrone di casa avrebbe fatto loro visita, al che tutti iniziarono a prepararsi per l'occasione.

Il banchetto era degno di un festival, e le risate riempivano ogni angolo della villa... Il secondo giorno, tuttavia, notando che il padrone di casa era in ritardo, Granchilette decise di indagare e scoprì il corpo di lui, ormai gelido.

Gli agenti della Garde restrinsero la lista dei sospettati ai dipendenti, ma la giovane, convinta che la morte del padrone avesse a che fare con il segreto della villa, decise infine di aprire quella porta proibita.

Con sua grande sorpresa si ritrovò davanti il salone principale della villa, dove in cima alla scala centrale si trovava la fin troppo familiare sovrintendente della casa. Le parole che quest'ultima proferì suonarono stranamente note alla ragazza.

"Ah, tu devi essere la nostra ultima assunta. Granchilette, dico bene?"

Furina rimase di stucco nel leggere questo passaggio, poiché le fece tornare in mente alcuni eventi del suo passato.

Lei provava una forte ammirazione per le vite gioiose della ragazza e degli altri dipendenti, nonché il coraggio mostrato dalla cameriera nell'affrontare l'antico segreto al fine di difendere quelle vite.

Quella notte, Furina sognò di quella stessa villa. Nel suo sogno, lei era Granchilette, che si affannava a correre verso la porta dei segreti e, dopo aver fatto un respiro profondo, la spalancava.

Al di là della porta scorreva un torrente d'acqua di mare che sommerse la villa in un istante, dissolvendo tutto al suo passaggio: gli agenti della Garde, la sovrintendente, il gentiluomo e persino lei stessa.

Furina si svegliò di soprassalto, guardandosi intorno per riprendere i sensi, e il resto della storia le balenò in testa spontaneamente...

Granchilette usò il loop temporale innescato dall'apertura della porta per risolvere il mistero della morte del padrone di casa e svelare il segreto della villa, liberando tutti i suoi residenti da un'antica maledizione.

"Grazie, Granchilette."

Ringraziò la prode fanciulla per aver dato a quella storia un lieto fine.

Fu così che diversi dei personaggi di quella storia adottarono una forma adorabile, rimanendo al fianco di Furina per tutta la vita.

Visione

Item Companionship EXP Livello amicizia 6  • UI Quest La piccola Oceanide


"Se diventerai umana, non potrai rivelare il segreto a nessuno. Patirai interminabili sofferenze e solitudine... È davvero questo che vuoi?"

Per un gioco del destino, il musical intitolato La piccola Oceanide, che era stato dato per spacciato prima ancora di andare in scena, è stato messo in scena sul palco dell'Opéra Épiclèse, dimostrandosi un successo clamoroso.

Furina, che si trovava lì per sostituire la vera attrice protagonista, recitava la parte dell'eroina Clio, la quale si sacrifica per riportare agli umani le acque cristalline di cui hanno bisogno per sopravvivere.

Stando al copione, Furina doveva svanire lasciando cadere nelle profondità dell'oceano la Visione che sarebbe apparsa di fronte a lei.

Tuttavia, durante l'esibizione, Furina si ritrovò davanti agli occhi una Visione autentica, che era lì apposta per lei.

Le Visioni sono oggetti che appaiono in risposta ai desideri più genuini dell'umanità, ma in questo caso sembrava una sorta di ricompensa per le imprese passate della fanciulla.

Quando Furina l'afferrò, il bagliore del suo riflesso sembrò racchiudere tutta l'essenza del suo cuore, il quale era stato nuovamente colmato grazie a quell'esibizione.

In passato, la recitazione aveva inflitto a Furina un dolore incommensurabile, al punto tale da spingerla a rinunciarvi completamente; tuttavia, nessuno meglio di lei era in grado di apprezzare la gloria e lo splendore del palcoscenico, ed era ben disposta a offrire la sua guida e il suo sostegno a tutti coloro che desideravano usarlo per inseguire i propri sogni.

Da tempo si chiedeva cosa ne sarebbe stato del suo futuro, e finalmente aveva trovato una risposta: vedere il mondo dal punto di vista del pubblico e dare vita alle esibizioni più sontuose di sempre, ma senza calcare il palcoscenico.

E non si sarebbe limitata ai soli musical: finché si trattava di arti performative, Furina aveva ogni interesse a trovarsi dietro le quinte dello spettacolo.

Vale la pena aggiungere che, nonostante Furina sembrasse perfettamente padrona di sé nel momento in cui ricevette la Visione, al punto da riuscire a proferire soavi parole, una volta salutata la troupe non ci pensò due volte a partire per vendicarsi della "Leggenda locale" che tempo prima aveva fatto innervosire per errore... Peccato che la faccenda non sia comunque finita bene per lei.

Dopo una vana sconfitta, Furina era ancora determinata a non darla per vinta al suo avversario. Trascorse l'intera notte a studiare la propria Visione, i cui effetti finirono per allagare l'intero edificio.

Dopo aver ripulito tutto grazie alla collaborazione dei Membri del Salon, ricevette un'ultima comunicazione da parte dell'amministratore dello stabile: "Che si tratti di gentiluomini o di sovrintendenti, nei nostri appartamenti non sono ammessi animali domestici".

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