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“Cavaliere dell'Onda danzante, discendente dell'antica aristocrazia e capitana della compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius. Il motivo per cui una giovane nobile abbia voluto unirsi ai Cavalieri rimane tuttora un grande mistero in tutta Mondstadt.”

— Testo in-game nelle schermate degli attributi e del profilo.

Storie del personaggio[]

Informazioni sul personaggio

Eula ricopre il ruolo di capitana della compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius.

A causa del lavoro che svolge, solo di rado si reca in città. Passa la maggior parte del tempo a guidare la sua squadra di esploratori, che perlustra i boschi circostanti a caccia di mostri e di agenti dell'Ordine dell'Abisso.

La Cavaliere dell'Onda danzante, questo il nome con cui è conosciuta Eula, brandisce la spada con grande abilità, ed è ancor più nota per le sue doti di stratega, per il coraggio e per il suo ineguagliabile intuito. Il Gran Maestro Varka ne ha lodato le abilità in svariate occasioni, dichiarando, tra le altre cose, che sul campo di battaglia Eula non è seconda neanche alla Cavaliere del Dente di leone.

Avere due professioniste del genere impegnate nella difesa dei confini di Mondstadt dovrebbe essere fonte di grande sollievo, eppure scrutando più a fondo emergono delle differenze sostanziali tra Jean ed Eula.

Eula discende da una famiglia un tempo aristocratica, il clan Lawrence. Il sangue che le scorre nelle vene un tempo scorreva in quelle degli oppressori di Mondstadt, in uno dei periodi più bui della storia della città.

Di conseguenza, nessuno del luogo l'ha mai vista di buon occhio, poiché il nome dei Lawrence è sinonimo di depravazione e dispotismo, e i ricordi associati a quel periodo hanno segnato irreversibilmente le menti e i cuori dei cittadini di Mondstadt.

Ogni volta che il nome di Eula viene fuori o che lei appare in pubblico, le vecchie ferite si riaprono. La gente disprezza l'aristocrazia, e anche questo non giova alla sua reputazione.

D'altra parte, nulla di questo ha intimorito Eula che si è impegnata al massimo, unendosi ai Cavalieri di Favonius e diventandone addirittura una capitana.

A chi osava avanzare riserve sul suo operato, Eula ha sempre risposto convintamente di essere alimentata da un vero "desiderio di vendetta". Probabilmente la scelta delle parole poteva essere più oculata, poiché non ha fatto altro che fomentare gli allarmismi, portando in tanti a pensare addirittura che Eula potesse essere "una talpa" infiltrata tra i Cavalieri di Favonius.

Ma c'è una persona che l'ha sempre difesa e che non ha mai smesso di spendere parole positive per lei, ed è la Gran Maestra Reggente Jean.

"Sono tutte voci senza fondamento. La Cavaliere dell'Onda danzante viene spesso fraintesa, tutto qui."

Storia del personaggio (1)

Item Companionship EXP Livello amicizia 2


La discendente del clan Lawrence, simbolo dell'aristocrazia corrotta e caduta in disgrazia, ma anche una delle due migliori spadaccine che Mondstadt possa vantare.

In poche parole, Eula somma in sé sangue contaminato e maestria con la spada.

Nessuno sa prevedere quando colpirà, né come lo farà... Agli occhi dei cittadini di Mondstadt, la capitana della compagnia di ricognizione è imprevedibile e tumultuosa come il mare in tempesta.

Eula replica con alterigia alle critiche di questo genere. A coloro che la accusano apertamente risponde solo: "Come osate... Me ne ricorderò".

Ciò che le brucia dentro è un forte sentimento di vendetta. Passa la maggior parte del tempo fuori città, ma, quando fa ritorno a Mondstadt, spesso impugna il suo spadone e, con aria decisa, si avvia a grandi passi verso il quartier generale dei Cavalieri di Favonius.

Un giorno, due nuove reclute che erano di guardia videro svolgersi una scena simile proprio sotto ai loro occhi. Non sapendo come agire, speravano che le cose si chiarissero da sole, ma fu allora che videro Eula puntare diritto in direzione dell'ufficio della maestra Jean.

Tesero l'orecchio ma, nonostante il passare delle ore, non udirono nulla che facesse pensare a uno scontro.

Ancora preoccupate, le guardie si rivolsero al capitano di cavalleria Kaeya e alla bibliotecaria Lisa, che passavano da quelle parti.

"La capitana della compagnia di ricognizione è tornata? Per caso l'avete vista dirigersi verso l'ufficio di Jean col suo spadone tra le mani e con l'aria di una che si prepara a una resa dei conti?"

"Accidenti, devo affrettarmi. Pensano di poter prendere il tè senza nemmeno invitarmi?"

Lisa non aveva neanche finito di parlare che già correva verso l'ufficio di Jean. Nel frattempo, Kaeya prese da parte le due guardie e, trattenendo a stento le risate, provò a spiegare loro la situazione:

"La Gran Maestra Reggente sa giudicare bene le persone. Ai Cavalieri di Favonius non importa la storia familiare dei singoli, ma la loro abilità. Ecco perché Jean dedica parte del suo tempo ad allenarsi con la capitana della compagnia di ricognizione. Così facendo, mantiene inalterato l'onore dei Cavalieri di Favonius mentre seppellisce antichi rancori che non hanno più ragione di esistere. Un approccio geniale, non credete?"

"Aaah... E-Ecco, dunque... Q-Quindi 'tè' v-vuol dire... 'allenamento'...?"

Questa scena si ripete quasi una volta al mese... Ma se sono impegnate in questo strano rituale di allenamento con la spada, anche solo per seppellire vecchi rancori e affinare le loro abilità, com'è possibile che non facciano neanche il minimo rumore?

Storia del personaggio (2)

Item Companionship EXP Livello amicizia 3


In realtà, Eula non è affatto la temibile predatrice che molti immaginano. Al contrario: dovendo affrontare pregiudizi a ogni angolo, si ritrova spesso a essere la vittima.

Le sono capitati negozianti che si sono rifiutati di venderle della merce, ristoranti dove i suoi ordini non hanno ricevuto alcuna cura o attenzione, e persone incontrate lungo la ronda che hanno preferito di non collaborare con lei. Insomma, il lavoro di Eula non è affatto facile.

Di fronte ai conflitti, Eula risponde con una ferma minaccia verbale, a indicare che si ricorderà dell'affronto e un giorno la farà pagare a chi l'ha offesa. Le sue parole sembrano funzionare come un incantesimo, perché subito il conflitto si risolve senza inasprirsi né arrivare a un vero e proprio scontro.

La cosa buffa è che, nonostante le persone siano sempre diffidenti nei suoi confronti, Eula è una cittadina modello e in vita sua non ha mai fatto del male a nessun abitante di Mondstadt. Il suo atteggiamento potrà anche risultare un po' gelido, ma il suo eloquio e la sua condotta sono impeccabili.

È impossibile trovare delle colpe nelle sue azioni. Man mano che le persone imparano a conoscerla, la loro tremenda paura nei suoi confronti sparisce, perché si rendono conto che le sue minacce di vendetta non sono che un semplice modo di dire che serve da avvertimento.

Eula, che magari sta tramando per rovesciare i Cavalieri di Favonius dall'interno... Eula, che potrebbe essere una talpa degli aristocratici... Le nuove reclute dei Cavalieri di Favonius la giudicano la persona più difficile con cui avere a che fare.

Quando Jean manda una nuova recluta a rintracciare Eula nella foresta per impartirle una nuova serie di ordini, riceve sempre la stessa risposta: "Se deve ridursi a dare incarichi alla discendente di chi è stato suo oppressore, allora forse non è così forte come sembra".

Nonostante l'ostilità nelle sue parole, Eula porta a termine alla perfezione ogni nuovo incarico. Puntualmente, la nuova recluta è costretta ad ammettere che Eula, con le sue capacità, si è davvero meritata il titolo di capitana, anche se appartiene ai Cavalieri da pochi anni.

Eula è conosciuta da tutti come la gelida e insofferente Cavaliere dell'Onda danzante, l'aristocratica con un conto da regolare con i Cavalieri di Favonius, una persona apertamente ostile e potenzialmente pericolosa... ma è davvero così?

Mentre è di ritorno, la nuova recluta pondera ogni azione compiuta da Eula.

"Cos'è stato quello sguardo di gentilezza e resilienza che le ho visto negli occhi, mentre guardava altrove? Sembra prendere sul serio il suo lavoro... Forse ci si può fidare di lei, in fondo?"

Storia del personaggio (3)

Item Companionship EXP Livello amicizia 4


Mondstadt è una città di gioia e libertà, un luogo dove anche i discendenti di una classe dominante caduta in disgrazia possono ancora farsi dei veri amici.

Eula può inoltre contare sull'appoggio di una persona che funge da sua portavoce a Mondstadt, ovvero Amber la Vigilante.

Amber è molto amata in città e, se c'è lei ad accompagnare Eula, i mercanti non proveranno a farle pagare di più la loro merce, e potrebbero persino scambiare due chiacchiere se sono dell'umore giusto. In momenti come questo, anche Eula si rilassa ed è in grado di mostrare il suo lato migliore.

Capita molto spesso che Amber accompagni Eula nelle sue commissioni. Dopotutto è molto disponibile e gentile. Altre volte, invece, Amber svolge le commissioni in maniera indipendente per poi recapitarle tutto a casa.

È sempre grazie a lei che la gente di Mondstadt viene a conoscenza dei successi della capitana della compagnia di ricognizione: quando Amber narra dei risultati di Eula negli scontri, la gente trasalisce.

Una mattina di un fine settimana, di buon'ora, Amber salì su un palchetto improvvisato con delle casse di legno e iniziò a proclamare le imprese più recenti di Eula: "Poco tempo fa, la capitana della compagnia di ricognizione dei Cavalieri di Favonius ha salvato la vita di una donna al Porto di Dornman e poi, con l'aiuto della stessa, ha catturato gli agenti dell'Ordine dell'Abisso che si nascondevano nei paraggi. La donna in questione è una famosa consulente legale di Liyue, e da allora il loro Ufficio Comunicazioni ha scritto più volte ai Cavalieri di Favonius per ringraziare la capitana per le sue gesta..."

La vita di Eula è cambiata in meglio negli ultimi anni, sia grazie al modo in cui Amber si è prodigata in sua difesa che in virtù dei suoi successi in battaglia: la gente ha superato le proprie paure e cessato di mostrare ostilità nei confronti di Eula. Tali risultati, poi, hanno fatto sì che ottenesse la fiducia dei Cavalieri di Favonius.

Per non parlare dei suoi sottoposti: i membri della compagnia di ricognizione le riconoscono un supporto incondizionato. Eula può sempre contare su di loro, quando si dirigono fuori dalle mura di Mondstadt in missione.

Il mondo adesso le è meno ostile, e questo lo deve innanzitutto ad Amber, che ha sempre creduto in lei. Quest'ultima è felice di vedere che la gente abbia cambiato opinione sul conto di Eula; si conoscono da ben prima che Eula entrasse a far parte dei Cavalieri di Favonius e lei gode della sua completa fiducia, anche in qualità di allieva del nonno di Amber, il primo Vigilante.

Storia del personaggio (4)

Item Companionship EXP Livello amicizia 5


Eula è un vero talento in cucina, anche se nessuno lo sospetterebbe considerando la sua apparente freddezza e scontrosità.

La compagnia di ricognizione può vantare le razioni più deliziose fra tutte le compagnie dei Cavalieri di Favonius. I loro rifornimenti includono sempre, tra le altre cose, una tortina a forma di luna, la cui bontà ha superato i confini dei campi di battaglia per approdare sulle tavole dei cittadini di Mondstadt.

La chef designata della compagnia di ricognizione ha ammesso di essersi ispirata alla cucina della capitana per questo prodotto. Ne ha semplicemente prolungato il tempo di cottura, per rendere la crosta più dura, e ha sostituito alcuni ingredienti facilmente deperibili con altri in grado di produrre una razione più economica e duratura nel tempo.

Le modifiche non hanno in alcun modo compromesso il gusto, anzi gli stessi esploratori continuano a chiedersi quanto deliziosa debba essere la ricetta originale della capitana, vista la qualità sopraffina della versione da campo.

La risposta a questa domanda è custodita tra le pagine di un antico libro polveroso che si trova nella biblioteca. Sebbene sia passato tanto tempo da quando il clan Lawrence è stato rovesciato, la famiglia non ha mai del tutto abbandonato la speranza di risorgere, un giorno o l'altro. Un momento così importante non dovrà trovarli impreparati, ed ecco perché la loro discendenza è tenuta a seguire un regime educativo talmente severo da essere considerato ai limiti dell'abuso.

I nobili obblighi ai quali devono attendere sono di svariata natura e comprendono il galateo, lo studio dei rituali e delle diverse discipline, la cucina e la cura della casa.

Agli occhi del clan Lawrence, Mondstadt sorta sulle ceneri del loro impero è abitata da gente priva di gusto e digiuna di buone maniere... Chi sarà in grado di servirli quando torneranno in auge? Occorre cautela per non rischiare di cadere al livello della plebaglia e rimanere invischiati nella volgarità.

Anche l'insegnate di arte culinaria del clan Lawrence si mostra rigidamente aderente a quel punto di vista e non ammette divergenze: un impasto al quale manca mezzo cucchiaio di farina, un condimento appena scarso di sale o un ritardo minimo nell'estrarre una pietanza dal forno possono sfociare nell'umiliazione o in una punizione severa. Eula, in questo senso, si discosta fortemente dal resto del clan e trova quei rituali così cari agli aristocratici datati e inutili.

Per questa ragione Eula non farebbe mai provare la sua cucina a qualcuno per cui lei non provi... rispetto? No, forse non è esattamente così. Probabilmente lascerebbe assaggiare le sue pietanze solo a qualcuno che, in fin dei conti, tollera volentieri e che "non smette di seguirla e importunarla, indifferente ai suoi rimbrotti, nonostante l'abbia già esasperata più e più volte".

Storia del personaggio (5)

Item Companionship EXP Livello amicizia 6


Gli aristocratici non tengono unicamente alle buone maniere e al galateo, ma anche all'arte, che definiscono "seconda anima".

La "Danza del sacrificio", un rituale con il quale le famiglie più illustri ostentavano il loro nobile lignaggio, rappresenta la forma più tangibile di quell'anima, al pari della gemma preziosa incastonata nello scettro del sovrano.

Questo a dispetto delle narrazioni popolari, che sostengono che la Danza del sacrificio sia stata creata dai clan più illustri di Mondstadt, ben prima che iniziasse il dominio sanguinario dell'aristocrazia.

Ma c'è un altro elemento che rappresenta il clan Lawrence, una danza individuale nota con il nome di "Fiamma tremolante". Si tratta di una parte della Danza del sacrificio, eseguita tradizionalmente dalla figlia più anziana presente nel clan.

I membri del clan Lawrence ci tenevano al tal punto da ingaggiare i migliori ballerini affinché insegnassero alle loro figlie. Le dita dei piedi che sanguinavano erano testimonianza tangibile di questo rito d'iniziazione e un elemento da esibire con orgoglio.

Il clan Lawrence continua a onorare questa storica tradizione anche oggi, nonostante sia passato molto tempo dalla loro espulsione da Mondstadt.

È vero però che, a livello di aspettative, la Danza del sacrificio è passata dall'essere un requisito curriculare al diventare un passatempo artistico nell'agenda del clan Lawrence. Del resto, in assenza dei grandi banchetti e dei palcoscenici che in passato venivano allestiti per le esibizioni cerimoniali, ha oggi perso gran parte della sua maestosità. Anche tutti i requisiti relativi alla postura della ballerina e ai suoi movimenti sono oramai meno stringenti, principalmente a causa della mancanza di insegnanti idonei.

Non che l'esito sia stato necessariamente negativo, poiché questa forma artistica si è anche spogliata di ogni elemento pregiudiziale ed elitista facendo entrare la Danza del sacrificio a pieno titolo tra le esibizioni di danza più eleganti e ben recepite.

Da ragazza, Eula, in qualità di figlia più grande del clan Lawrence, ha vissuto questa danza come un passatempo rilassante e una boccata d'ossigeno rispetto ai programmi serrati dei suoi corsi tradizionali.

Ma è rimasto per l'appunto un passatempo di gioventù, e nessuno oggi immagina la Cavaliere dell'Onda danzante nelle vesti di ballerina.

Ciononostante, quando usa la sua spada e si muove in combattimento, sembra quasi seguire un ritmo e ispira una musicalità che non è facile esprimere a parole.

Basta guardare il suo profilo mentre agita lo spadone in tutte le direzioni: è elegante e aggraziato come quello di una ballerina al chiaro di luna. La si percepisce distante, pura e sublime.

Onde e ghiacciai

Item Companionship EXP Livello amicizia 4


Eula è la portatrice dello stemma della famiglia Lawrence, il "Sigillo glaciale". Si tratta del simbolo marziale più elevato del clan Lawrence e ne rappresenta lo spirito, quello dei nobili di Mondstadt prima della loro disfatta. Il simbolo appare come lei, freddo e senza macchia, indifferente a qualsiasi fiamma, elegante e imperturbabile.

Sono pochi coloro che hanno superato l'esame del clan nei millenni, e le speranze della famiglia si tramandano da un portatore di sigillo al successivo.

Eula ha superato quel rito di iniziazione quando era molto giovane aggiudicandosi con facilità il sigillo. Lasciò il clan poco dopo, tagliando quasi del tutto i rapporti con la famiglia, ma lo custodisce ancora.

La sua spada glaciale è a sua volta testimone della forza di quel sigillo: sa colpire con la furia di una tormenta glaciale e inarrestabile, costringendo i nemici alla fuga.

Nonostante anche lei sia spigolosa e luminosa come il ghiaccio, Eula porta il nome di Cavaliere dell'Onda danzante, il che induce molti a pensare che controlli l'elemento Hydro piuttosto che quello Cryo.

C'è una storia che si cela dietro a questo malinteso, dovuto più che altro all'abitudine.

Eula porta sempre con sé un fischietto d'ossa di eccellente fattura. Ogni volta che ci fischia dentro, si sente risuonare il rumore delle onde dell'oceano, chiaro, forte e senza fine.

Poiché la sua compagnia presidia un'area proprio in riva al mare, il fischietto costituisce un eccellente espediente per confondere i nemici o portare i mostri meno evoluti a credere che uno tsunami si stia abbattendo sulle coste, spingendoli così alla fuga.

In svariate occasioni, quell'espediente ha permesso a Eula di sovrastare nemici imponenti e nel tempo le è valso il soprannome di Cavaliere dell'Onda danzante.

Non che il fischietto non permetta di riprodurre altri suoni, ma Eula ha i suoi motivi per volere imitare il rumore delle onde dell'oceano.

Sicuramente esiste qualcosa di più appropriato per una "Cavaliere glaciale".

Ma sembra che Eula stessa preferisca il frangersi delle onde al ghiaccio freddo e immobile...

Le onde vagano libere per il mondo, e sono gentili ma decise quando raggiungono le scogliere e le spiagge di sabbia...

A chi piace la rigidità del ghiaccio, se si può essere liberi e leggeri come la spuma marina?

Visione

Item Companionship EXP Livello amicizia 6


Da dove derivano i "rancori"?

Dalle difficoltà del presente? O dalle disgrazie del passato?

Che significato assume la "vendetta"?

Quello di rimediare a un'ingiustizia e pareggiare i conti? O quello di far patire il nemico?

A Eula non è mai interessato "restaurare la gloria passata del clan, assoggettare il popolo e tornare al vertice del dominio".

Lei non ha mai provato sulla sua pelle l'umiliazione patita dal clan e, se ha dovuto patire qualcosa in vita sua, è stato principalmente a causa di esso. Ha persino provato a scrollarsi di dosso l'appartenenza ai Lawrence, ma ciò non l'ha aiutata a farsi accettare dal resto del mondo.

Il suo parlare di rancori e vendette è più legato all'abitudine e a un'identità imposta.

Ma si chiede allo stesso tempo quali siano le cose che una persona nella sua posizione dovrebbe ignorare e quali invece i princìpi ai quali mantenersi salda.

Come farà a combattere per liberarsi definitivamente dal vincolo dato dal sangue che le scorre nelle vene?

Nella sua mente si affollavano domande e congetture senza fine, quando venne presa sotto la tutela di un vecchio Vigilante del passato. Da lui imparò a essere aperta e resiliente, come mai lo era stata prima.

Capì che la prima sfida era la scoperta di sé stessa: ancor prima di poter distinguere tra rancori e vendetta, appartenenza e rifiuto, doveva capire chi era.

Doveva attingere al suo istinto di sopravvivenza... di autoconservazione, nonché al suo coraggio e alla sua determinazione.

Poteva parlare di "rancori" e di "vendetta" quanto le pareva... Ma nulla sarebbe stato chiaro, finché non fosse entrata in contatto con la sua parte forte e al contempo gentile.

Solo dopo quel suo percorso personale poté intraprendere l'altra strada, fino ad allora sconosciuta, quella della vendetta personale... tutta sua. E fu allora che le apparve dinanzi agli occhi la sua Visione.


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