“Instancabile giornalista dell'Uccello a vapore, sempre a caccia della "verità".”
Storie del personaggio[]
Informazioni sul personaggio
Alla Corte di Fontaine, le storie non mancano mai.
Eccone degli esempi: Porto Romaritime è pieno di imbarcazioni, molte delle quali di origine straniera; un pescatore di Poisson acquista una scorta di pesce per tre mesi nell'arco di un unico mese; nel frattempo, un gran numero di volantini pubblicizza un certo posto presso la Corte di Fontaine dove pare sia possibile acquistare del pesce squisito...
Agli occhi dei giornalisti più ingenui o dei comuni cittadini, si tratta di storie del tutto "isolate", che hanno lo stesso valore delle onde che increspano la superficie del mare: eventi talmente ordinari che nessuno gli presterebbe mai particolare attenzione.
I giornalisti più maldestri potrebbero anche provare a concentrarsi su quelle onde, ma finirebbero solo per sfinirsi inutilmente, seguendo il monotono andamento dell'acqua e facendo emergere soltanto storie superficiali e di scarso interesse.
Agli occhi di Charlotte, tuttavia, le onde non sono che la punta dell'iceberg. Ciò che lei vuole davvero sapere è perché quelle onde si agitano in un certo modo.
Sarà a causa del vento in tempesta? Oppure della particolare conformazione del Canyon sottomarino di Thalatta? O magari per effetto delle leggere scosse della Fossa di Elton?
È questo il genere di storie in cui Charlotte adora "immergersi".
Un bravo giornalista dev'essere un abile "cercatore", più che un mero "cronista".
Per Charlotte, questa è una "regola" sacra del suo lavoro.
E se volete sapere come fa a non farsi trascinare via dalla risacca, beh... è tutto merito di Euphrasie e dei suoi amici in città!
Storia del personaggio (1)
Livello amicizia 2
Charlotte è rimasta affascinata dal mondo fin dalla tenera età.
Un interesse nato osservando il primo fiore che sboccia in cortile durante la primavera, superando tutti gli altri per vivacità e colore; o i bambini che calpestano le pozzanghere in mezzo alle strade cosparse di foglie dopo una tempesta, accompagnati dalle loro sventurate e ridenti famiglie; o la bellezza isolata di una conchiglia sulla spiaggia, e del piccolo paguro che osserva il mondo intero protetto da essa; o i Blobboprofiteroles che ha mangiato una volta insieme alla sua famiglia il giorno del suo compleanno, col loro colore burroso, mai troppo chiaro e mai troppo scuro...
Per gran parte delle persone, un fiore è solo un fiore, una conchiglia è solo una conchiglia, un profiterole (a prescindere da quanto sia dolce) è solo un profiterole... e persino il mondo intero non è nulla di così speciale.
Per Charlotte, invece, dettagli come questi, tralasciati dai più, sono la chiave per comprendere il mondo nella sua interezza.
Non ci volle molto prima che suo padre, un giornalista veterano che si occupava di animali selvatici, notasse l'interesse e le capacità di osservazione della figlia. Fu così che, per il suo decimo compleanno, le regalò una Fotokamera personalizzata, le cui dimensioni e la disposizione dei tasti erano state pensate appositamente per lei.
"Non tutti sono disposti a scovare anche le differenze più minuscole, ma questo, Charlotte, è il tuo talento speciale."
Queste furono le parole di suo padre, Galanopoulo, il "Reporter degli idilli".
Da quel momento, il giornalista esperto venne affiancato da una giovanissima reporter in erba. Padre e figlia percorrevano insieme strade, vicoli, sentieri e sponde dei fiumi, in lungo e in largo, come una vera squadra. Ciascuno di loro usava la sua Fotokamera, una grande e l'altra piccola, scattando fotografie a ogni traccia di bellezza in movimento.
Anche se la pacata ma esigente Madame Gagnepetit aveva sempre da ridire sugli esiti delle loro "interviste", bastava una risata di Charlotte per far sciogliere completamente sua madre. E per quanto riguardava i vestiti sporchi di terra e il cappello lercio... beh, se ne sarebbe occupato il sempre affidabilissimo Monsieur Galanopoulo.
Per lei, il mondo è un gigantesco forziere pieno di oggetti preziosi.
E quelle immagini costituiscono la sua speciale mappa del tesoro.
Storia del personaggio (2)
Livello amicizia 3
C'è una cosa che Galanopoulo ripeteva sempre a Charlotte: "Quando un'immagine è particolarmente bella, ignorarla è difficile per chiunque".
Col permesso della figlia, inviò all'Uccello a vapore le foto che avevano scattato entrambi. I redattori le trovarono estremamente accattivanti, specialmente quelle scattate da Charlotte, e non si risparmiarono nel complimentarsi con Galanopoulo per le sue capacità fotografiche in continuo miglioramento, riservando come sempre un posto d'onore a quelle immagini nelle loro pubblicazioni.
Quelle fotografie scatenarono un certo clamore, tanto che i critici non trovavano le parole giuste per complimentarsi e i collezionisti si contendevano le copie dei giornali per poter dare un tocco di colore alle loro collezioni di ritagli.
Tuttavia, quando qualcuno provò a chiedergli come avesse fatto Galanopoulo a fare simili passi da gigante nella sua sensibilità estetica... il giornalista veterano, con la massima disinvoltura, rivolse la loro attenzione verso Charlotte: "Ah, ma quelle foto non sono opera mia. È tutta farina del sacco di mia figlia!"
Gli uomini e le donne lì raccolti, tutta gente colta ed esperta nei propri settori, restarono dapprima senza parole, lasciando poi spazio a versi, espressioni di sorpresa, bisbigli e, infine, anche a qualche domanda.
Charlotte sbatté le palpebre. Gli adulti sbalorditi di fronte a lei avevano tutta l'aria di insetti in cerca di rifugio durante una tempesta, che scuotono nel panico le loro antenne gridando: "Dove sono le foglie? Dove sono le foglie?"
"Ehi, guardate di qua!"
Tutti trasalirono al grido improvviso della giovane, si girarono a guardare e si trovarono davanti una Fotokamera personalizzata accompagnata dal rumore di uno scatto.
Sopracciglia corrucciate, labbra sbilenche, facce rosse, capelli arruffati, braccia agitate... In un singolo istante, gli insetti nella tempesta erano stati immortalati su pellicola.
La piccola reporter diede una carezza alla sua Fotokamera e sorrise:
"Questa la intitolerò 'No, no, non ci siamo proprio!'
Storia del personaggio (3)
Livello amicizia 4
Dopo aver raggiunto la fama per le sue straordinarie doti fotografiche, Charlotte iniziò a ricevere visite frequenti da parte di autori, redattori di riviste, collezionisti di ritagli e giornalisti colleghi di suo padre. Tra le varie persone c'era anche Euphrasie, la caporedattrice dell'Uccello a vapore.
Quest'ultima si dimostrò piuttosto diretta nel suo intento: sperava che Charlotte accettasse di diventare uno dei suoi "inviati speciali", ovvero una giornalista che si occupa anche della conduzione di interviste e della stesura di articoli, oltre che dei servizi fotografici.
Suo padre, tuttavia, nonostante il suo solito buon carattere, era fortemente contrario alla cosa. Non voleva che sua figlia avesse a che fare con persone guidate da ipocrisia e secondi fini.
"La natura è feroce, ma non ha nulla da nascondere: una tempesta non si scatena senza una ragione; e una belva non scopre le zanne se non ne ha motivo.
Ma la gente è bugiarda, non fa che raccontare menzogne. Una Fotokamera è in grado soltanto di immortalare le loro facce, ma la sua lente non mostra ciò che si nasconde in fondo al loro cuore."
Avrebbe rispettato le scelte di Charlotte, ovviamente, ma ciò che voleva per sua figlia era una vita semplice e serena, e l'ultima cosa che desiderava era che finisse invischiata nelle beghe umane.
Charlotte vedeva il mondo come un gigantesco forziere pieno di oggetti preziosi, e le immagini costituivano la sua mappa del tesoro...
Ma, per la prima volta, capì che quel forziere era circondato da un gran numero di "verità" nascoste.
Tali verità non facevano parte del tesoro, ed erano più simili a una sequela di memorie oscure: venivano celate, scartate, occultate e abbandonate nel tentativo di consegnarle all'oblio, insieme a tutti gli eventi a esse connessi.
Charlotte sapeva di essere in grado di scovarle: poteva riportare alla luce quelle verità come si dissotterrano i bulbi di tulipano in un giardino, come si aiutano i paguri a uscire dalle proprie conchiglie, o come si trovano le pigne abilmente nascoste dagli scoiattoli.
...Ma si sentiva anche come un uccello che preannuncia un'inondazione improvvisa, un ratto di caverna che prevede un terremoto o un pesce che percepisce l'arrivo di un'onda anomala.
Da un grande potere, derivano grandi responsabilità.
Chi ha le capacità di scovare la "verità" è anche responsabile di svelarla.
Restava solo un'ultima domanda: lei ne aveva il coraggio necessario?
I suoi genitori le risposero con un silenzio, poiché sapevano che la loro figlioletta aveva già preso una decisione. Charlotte era ormai cresciuta, ed era come un uccellino che si prepara a spiegare le ali per lasciare il nido materno.
Il mattino seguente, Euphrasie andò al lavoro come suo solito, e lì, davanti all'ingresso del giornale, vide Charlotte con tanto di Fotokamera e taccuino in mano.
"Benvenuta all'Uccello a vapore, Charlotte."
Euphrasie le tese la mano.
"Sono certa che sarai tu a vincere il prossimo Premio La vérité."
Storia del personaggio (4)
Livello amicizia 5
Il Premio La vérité, istituito e sovvenzionato dall'Uccello a vapore, è il premio giornalistico più ambito di tutta Fontaine.
Solo i migliori dei migliori sono stati in grado di ottenerlo: Hirailles, col suo infaticabile lavoro di divulgazione investigativa per la Maison de la Garde; il solitario Hobereau, coi suoi servizi sulla fauna acquatica, realizzati grazie alle abilità fotografiche che aveva perfezionato in anni di vita vicino al mare; e ovviamente Dieuleveux, famigerato per la sua tempra schietta e granitica, che gli ha permesso di farsi scivolare addosso qualunque accusa o minaccia senza influenzare minimamente il suo lavoro di scrittura.
Ovviamente, la famosa e geniale reporter Charlotte si è ritrovata rapidamente annoverata tra i nomi di cui sopra. Le sue abilità giornalistiche le hanno infatti permesso di vincere il premio ben più di una volta di fila.
I critici hanno lodato i suoi lavori definendoli "stesure impareggiabili", "una prospettiva fresca", "innegabilmente imparziali" e "senza precedenti"...
I detrattori, al contrario, reputavano che le sue vittorie consecutive fossero state frutto della collusione tra l'Uccello a vapore e la commissione giudicatrice. In fondo, come poteva una giornalista così giovane e poco ortodossa ricoprirsi di gloria, se non per permettere al suo giornale di bearsi nella sua luce riflessa? Senza contare che Charlotte era molto vicina a certi membri della commissione stessa.
A ogni modo, il suo talento è sempre stato fuori discussione. Mentre un altro turno di selezione per il Premio La vérité si avvicinava, tutti i suoi colleghi erano convinti che avrebbe vinto ancora una volta.
Avevano visto come riusciva a infiltrarsi in totale autonomia nei circoli criminali e a visitare negozi clandestini in gran segreto... Indagine dopo indagine, Charlotte aveva affrontato pericoli indescrivibili e difficoltà inimmaginabili, tutto al fine di divulgare la verità ai suoi lettori... Che si trattasse di dedizione al lavoro, di grande perizia nella stesura degli articoli o del suo atteggiamento nei confronti della professione, Charlotte era degna dei favori dei giudici.
Ma la domanda che frullava nella testa di tutti, specialmente in quella degli sponsor, era una soltanto: "Quale servizio vorrà sottoporre alla commissione?"
Era una domanda importante, dato che si trattava del suo biglietto per il Premio La vérité, che a sua volta sarebbe stato un oggetto da collezione dal valore... senza dubbio notevole.
Inaspettatamente, però, Charlotte dichiarò che il lavoro che avrebbe inviato sarebbe stato completamente nuovo, un'inchiesta che avrebbe mostrato una "verità" di cui tutti erano ancora all'oscuro.
Questo, ovviamente, stimolò la curiosità dei lettori, spingendoli ad acquistare l'edizione successiva dell'Uccello a vapore.
Storia del personaggio (5)
Livello amicizia 6
"La verità sul 'La vérité': parzialità e favoritismi nel prestigioso premio giornalistico"
Così recitava l'articolo in prima pagina il giorno della pubblicazione dei risultati.
All'interno dell'articolo, Charlotte descriveva nel dettaglio tutte le transazioni monetarie che i membri anziani della commissione giudicatrice del Premio La vérité avevano compiuto nel corso di decine di anni e le iniquità nei loro giudizi, fornendo una corposa lista di giornalisti e articoli a cui il premio era stato ingiustamente sottratto.
La notizia ebbe un'eco devastante nella Corte di Fontaine: centinaia di giornalisti invasero la sede della commissione, e tra essi, ovviamente, era compresa anche Charlotte.
Immersa nel suono degli scatti delle Fotokamere, Charlotte procedette a scatenare un lungo elenco di domande che aveva meticolosamente preparato per i frastornati membri della commissione. Col volto rosso e colmo di vergogna, questi ultimi non riuscirono ad articolare che spiegazioni incerte e traballanti. Per togliersi dai guai, dichiararono che le domande erano totalmente fuori luogo e si dileguarono davanti agli occhi dei giornalisti lì raccolti.
L'"inchiesta" di Charlotte, tuttavia, era solo all'inizio.
La ragazza continuò a pubblicare sull'Uccello a vapore articoli riguardanti il Premio La vérité, puntando la sua penna anche contro figure interne al giornale stesso e direttamente connesse alla commissione giudicatrice, esponendo le modalità con cui avevano raccomandato i giornalisti in base a vantaggi reciproci, e come tali giornalisti avevano ricambiato il favore...
Gli articoli di Charlotte si scaraventarono sulla sfera mediatica di Fontaine come un'autentica onda anomala e, in risposta all'indignazione pubblica, la Maison de la Garde aprì un'inchiesta ufficiale sul comitato organizzativo del premio, interrompendone ogni attività e indagando su tutti i vincitori ritenuti sospetti.
Charlotte, dal canto suo, si stabilì per qualche tempo all'interno degli uffici dell'Uccello a vapore, e tutti i visitatori che "desideravano scambiare una parola con lei" vennero mandati via da Euphrasie con estremo pregiudizio. La situazione degenerò al punto tale da spingere la Garde a disporre un presidio di sorveglianza di fronte all'ingresso del giornale.
Charlotte aveva lanciato nello stagno un sasso semplicemente gigantesco, che nessuno aveva mai osato sollevare, e tutti coloro che fino ad allora vi avevano strisciato al di sotto dovettero affrontare la scottante "verità".
Le indagini della Garde vennero chiuse nell'arco di tre mesi: i giudici che avevano fornito verdetti iniqui, i partecipanti che avevano ottenuto vittorie immeritate e i redattori che avevano agito per tornaconto personale ricevettero tutti la punizione che meritavano.
La commissione giudicatrice del Premio La vérité venne completamente riorganizzata per includere varie forme di supervisione esterna. Una volta concluso il processo, la prima azione della nuova commissione fu consegnare a Charlotte il premio, ormai del tutto privo dell'autorevolezza che l'aveva contraddistinto fino a poco tempo prima.
Ovviamente, quel trofeo per lei non era che inutile paccottiglia.
Il vero onore che aveva ricevuto era che la "verità", e tutti coloro che ne seguivano la scia, ora potevano risplendere alla luce del sole.
Monsieur Vérité
Livello amicizia 4
Un dono che Charlotte ha ricevuto da suo padre, e che si porta dietro ancora oggi.
Pur non volendo che si dedicasse a qualcosa di così complicato, suo padre ha rispettato la sua scelta di diventare corrispondente speciale per l'Uccello a vapore.
Aveva incaricato un amico esperto di macchinari e di modifiche di effettuare diverse migliorie alla piccola Fotokamera.
Per esempio: facilitare il cambio dei rullini, per permettere a Charlotte di cambiare la pellicola con una mano sola; rendere il comparto fotografico resistente ad acqua, fuoco, urti ed esplosioni, di modo da tenere intatto il comparto contenente la pellicola anche in caso di distruzione dell'involucro esterno...
Suo padre aveva insistito su diverse modifiche, a cui il suo amico si era inizialmente opposto: "Ma non è poi così necessario, no...?", diceva con un sorriso amaro. Tuttavia, l'amico aveva in seguito accettato di applicare le modifiche desiderate, fra cui un altoparlante ad alta potenza, che, quando attivato, sprigiona un allarme assordante, e un sistema invisibile di autodifesa sul lato della Fotokamera, che permette di estrarre un coltello nascosto a elevata velocità. Il tutto tramite la comoda pressione di un tasto...
Poi un "rallentatore di chiusura per l'otturatore", un "sistema di autoabbinamento delle lenti", e tanto altro ancora...
Tutte le preoccupazioni del padre avevano preso forma in uno dei congegni installati nel dispositivo, che è così diventato un'affidabilissima e impareggiabile... super Fotokamera, l'oggetto giusto per la sua proprietaria.
Al completamento delle modifiche, Charlotte gli ha dato un nuovo nome: "Vérité", che ovviamente significa "verità".
Visione
Livello amicizia 6
Charlotte, in realtà, non sa esattamente quando ha ottenuto la sua Visione.
Aveva iniziato a scrivere un articolo sul maltrattamento dei sommozzatori di recupero, e aveva perfino intervistato Dollander, per il quale lavorava un gran numero dei suddetti sommozzatori. Il paffuto magnate non sembrava particolarmente disposto a dichiarare il vero, ed era interessato solo alle domande che poteva ridirigere su altri argomenti. Anche i suoi sommozzatori sembravano fermi nel tenere l'acqua in bocca.
Nonostante il grave danno subito a polmoni e timpani, le lunghe ed estenuanti ore di lavoro, le tute da immersione vecchie e logore, e il cibo immangiabile, tennero il silenzio davanti a Dollander. Il loro capo sorrise compiaciuto, dato che Charlotte non era riuscita a ottenere alcuna informazione.
Il giorno successivo, la ragazza si procurò una tuta da immersione tramite dei contatti personali. Era pronta ad avvicinarsi ai sommozzatori in segreto, mentre lavoravano, e servirsi della sua Fotokamera per ottenere delle prove schiaccianti e dirette circa il maltrattamento attuato da Dollander. Erano in una spaccatura sottomarina, un luogo in cui era completamente vietato lavorare, secondo il regolamento sulle immersioni di Fontaine.
In quel periodo, Charlotte non si vide al lavoro per un bel po' di tempo. Ciò che notarono tutti gli altri giornalisti dell'Uccello a vapore fu un flusso continuo di ufficiali della Maison de la Garde che entravano e uscivano dagli uffici del giornale, e una Euphrasie insolitamente trasandata che ogni giorno lavorava fino a tardi.
Alcuni giornalisti dichiararono di aver visto qualcuno vestito non proprio all'ultima moda, zuppo d'acqua e tremante, che occupava l'entrata dell'ufficio.
Alcuni raccontarono che si era verificato un maremoto nel Canyon sottomarino di Thalatta, dove alcuni sommozzatori dipendenti di un certo Dollander avevano rischiato per un pelo di restare gravemente feriti.
Altri giornalisti dichiararono perfino che quel tale Dollander aveva segretamente messo in palio una ricompensa per chiunque gli avesse portato una Fotokamera che si presumeva contenesse fotografie incriminanti.
In tutto questo, nessuno sapeva ancora dove fosse Charlotte.
I giornalisti però non se ne stanno mai con le mani in mano. Quelli dell'Uccello a vapore iniziarono ad agire in maniera silenziosa e furtiva. Alcuni di loro si servirono dei propri collegamenti personali per dare uno sguardo agli affari di Dollander, altri seguirono i sommozzatori, e altri ancora scrivevano articoli dal tono accusatorio verso Dollander...
Con l'Uccello a vapore impegnato a pieno regime, tutto successe con estrema rapidità e, in men che non si dica, venne portato a termine un rapporto esteso sulle pratiche illecite di Dollander.
Tuttavia, senza alcuna prova fotografica a conferma di ciò che era stato scritto, ai giornalisti sembrò che tutto fosse inutile...
Proprio in quel momento, le porte dell'entrata principale si spalancarono, ed ecco Charlotte, vestita di stracci e priva di occhiali e scarpe. Dopo aver messo Monsieur Vérité sul tavolo, esclamò con un ghigno: "Ecco le fotografie!"
Nessuna domanda le venne fatta circa quello che le era successo. Tutti lavorarono come un unico corpo, concentrandosi sull'inserimento di ogni immagine all'interno del rapporto.
Il giorno dopo, sulla prima pagina dell'Uccello a vapore giganteggiava il titolo "Dollander: Lo spilorcio sottomarino". L'articolo elencava per filo e per segno tutte le sue pratiche criminali: assunzione illegale, detrazioni delle paghe, danni alla salute degli impiegati e tanto altro. L'articolo portava la firma collettiva dei "Giornalisti dell'Uccello a vapore".
La sera prima della pubblicazione dell'articolo, Charlotte era, come al suo solito, in tipografia, per un'ultimissima correzione della bozza.
Dopo aver completato la lettura del manoscritto, si trovò davanti all'improvviso una Visione di colore blu ghiaccio, lì di fianco alla sua mano.
Mentre la scrutava, riuscì a mormorare solo una frase.
"Forse è meglio non menzionare questo piccolo dettaglio..."
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