Genshin Impact Wiki

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“Un'alchimista dalla vivace curiosità verso ogni cosa e ricercatrice bioalchemica.”

— Testo in-game nelle schermate degli attributi e del profilo.

Storie del personaggio[]

Informazioni sul personaggio

Sucrose sarà anche l'assistente del geniale alchimista Albedo, ma i loro metodi di condurre ricerche non potrebbero essere più diversi.

Anziché privilegiare l'essenza dell'alchimia e la capacità di creare nuova vita, Sucrose è molto più interessata a modificare forme di vita già esistenti al fine di donare ancora più varietà e colore a questo mondo.

Nonostante la giovane età, ha già ottenuto brillanti risultati. Per esempio, è riuscita ad aumentare del 70% la produzione di nettare del Fiordolce utilizzando una pozione speciale per l'irrigazione. Ha anche creato uno spray che permette ai Tramontini di mantenere la loro freschezza per un mese intero dopo essere stati raccolti.

Di fronte a simili risultati, anche le persone che all'inizio guardavano con sospetto la direzione delle sue ricerche hanno dovuto poi riconoscere il suo talento eccezionale nel campo dell'alchimia.

Tuttavia, Sucrose non li considera dei successi a sé stanti, bensì delle conseguenze accidentali di un percorso mirato al successo di un unico esperimento. Il suo obiettivo finale è ben più ambizioso.

Si tratta tanto di un segreto, quanto di un suo piccolo sogno nel cassetto.

Storia del personaggio (1)

Item Companionship EXP Livello amicizia 2


La bioalchimia esplora numerosi percorsi di ricerca, tutti originati dalle domande che Sucrose si pone sugli esseri viventi che popolano il mondo. Tali domande nascono a loro volta dalla sua infinita curiosità, una caratteristica che ben poche persone vantano in così grande abbondanza.

Per esempio, una volta Sucrose venne incuriosita dal Fiordolce, una pianta ritenuta da gran parte delle persone una semplice fonte di zucchero.

Si chiese se il sapore del Fiordolce, indubbiamente la sua caratteristica più evidente, fosse di per sé un motivo sufficiente a limitarne l'uso alle pratiche correnti o se, invece, la pianta meritasse ulteriori studi.

Pertanto, dopo averne esaminato le varie caratteristiche, la giovane ricercatrice delineò una trentina di modalità di coltivazione diverse e numerosi gruppi di controllo atti a tenere traccia della temperatura e di altre condizioni ambientali.

Nonostante ciò, tale risultato si dimostrò essere comunque una sottostima di tutte le possibili variazioni. Dopo aver avviato l'esperimento, Sucrose si ritrovò davanti ancora più domande di prima e le nuove scoperte non fecero altro che spingerla ad avviare ulteriori ricerche.

Lasciare un quesito insoluto è inconcepibile per la giovane ricercatrice: finirebbe per sentirsi irrequieta o addirittura in colpa. A causa di questa sua indole, aggiunse altri piani di coltivazione, portandone il numero a quasi trecento.

Il risultato fu tutta una serie di nuove specie di Fiordolce: alcune vantavano il triplo dei fiori, altre una testa cinque o sei volte più grande, in grado addirittura di fluttuare nel vento, e altre ancora generavano un frutto dal sapore dolce.

Dopo alcuni mesi di sperimentazione, Sucrose aveva finalmente soddisfatto tutte le sue curiosità sul Fiordolce. Ultimata la relazione scritta della sua ricerca, tirò un lungo sospiro di sollievo.

Nonostante fosse fisicamente e mentalmente esausta, la vista di quelle pile di tomi ricolmi di ricerche alchemiche, accatastati giorno dopo giorno lungo le tre pareti della sala, le diede grande gioia e soddisfazione.

Storia del personaggio (2)

Item Companionship EXP Livello amicizia 3


Chiunque collabori con Sucrose la giudica una ricercatrice riservata e introversa, poco interessata alle vite degli altri.

In verità, è esattamente il contrario: Sucrose è affascinata da qualsiasi cosa esistente in questo mondo. È solo che ha appreso con molta più facilità l'alchimia rispetto alle mille sfaccettature delle interazioni sociali.

In campo alchemico, una serie sistematica di prove ed esperimenti, unita alla ferma volontà di giungere alla verità, sono sufficienti a ottenere prima o poi un risultato. Nelle relazioni interpersonali, però, si aggiungono complicazioni dovute a maniere, stati d'animo e altre variabili non quantificabili. A peggiorare le cose, poi, è la mancanza di un approccio ampiamente basato sulla possibilità di errore.

Di conseguenza, Sucrose ha deciso di evitare a tutti i costi tali variabili e preferisce invece soddisfare la sua curiosità attraverso metodi a lei familiari.

Una volta, per esempio, la giovane ricercatrice si chiese se lei e Diona, la barista della Coda di Gatto, avessero un antenato in comune, visto che entrambe possiedono orecchie da animale.

A dire il vero, non erano informazioni troppo sensibili e molti avrebbero semplicemente chiesto all'interessata. Sucrose, però, temeva di apparire indelicata, poiché lei stessa non gradiva che le sue orecchie fossero oggetto di attenzioni.

Decise quindi di affidarsi al metodo che conosceva meglio: l'osservazione.

Per un mese intero, Diona ebbe continuamente la sensazione che qualcuno la stesse osservando di nascosto. Ipotizzò che uno dei clienti della taverna la stesse pedinando, il che non la fece affatto contenta.

"Genoma simile, ma, in conclusione, discendenza diversa. La connessione felina merita ulteriori studi. Nota: finora non è stato possibile ottenere un campione osseo."

Questa era la conclusione che Sucrose annotò nel suo taccuino, in base ai risultati della ricerca.

Bioalchimia a parte, in questa occasione Sucrose fece un'altra scoperta.

A giudicare dal paio di occhiali a "orecchie di gatto" che ha realizzato poco dopo, si direbbe che abbia finalmente imparato ad apprezzare un certo tipo di bellezza dai tratti esclusivamente felini. Tuttavia, è troppo timida per portarli in pubblico e li indossa solo quando è da sola.

Storia del personaggio (3)

Item Companionship EXP Livello amicizia 4


Una volta ogni tre giorni, Sucrose si avventura nel mondo reale facendo brevi escursioni alle prime luci dell'alba, che vive come eventi tanto speciali quanto importantissimi.

In tali occasioni, si reca dal macellaio, dalla Gilda degli avventurieri e dai cacciatori del Villaggio Acquachiara in cerca di un materiale alquanto speciale.

"S-Salve... Scusi... Vorrei... ehm... le ossa migliori e più fresche che avete... Sì, con ancora un po' di carne e sangue."

All'inizio, il suo comportamento fu ritenuto molto strano, ma poi la gente ci fece l'abitudine e decise di aiutarla, mettendo persino da parte le ossa migliori apposta per lei.

Questa svolta fu una vera manna dal cielo. Sucrose poté non solo ricevere in abbondanza le consuete ossa di pollo e cinghiale, ma riuscì anche a mettere le mani su un intero scheletro di lucertola e persino su un frammento di tibia di un Hilichurl, ancora coperto di sangue fresco.

Alla vista di ossa così rare e curiose, i suoi occhi brillavano per l'entusiasmo. Ringraziava sempre di cuore Katheryne della Gilda degli avventurieri, inchinandosi davanti a lei a più riprese.

Nell'intento di soddisfare la propria curiosità, Sucrose scoprì che combinare insieme nuove ossa era per lei una nuova fonte d'ispirazione.

Inoltre, cosa ancora più importante, il suo hobby era quello di collezionare scheletri e ne andava davvero pazza.

Un giorno, la ricercatrice udì per caso una madre intenta a sgridare suo figlio.

"Se non fai quello che ti dico, la strega cattiva con il sacco di stoffa entrerà in camera tua e si porterà con sé tutte le tue ossa!"

Sucrose fu talmente incuriosita che decise di indagare. Scoprì che si trattava di una storiella spaventosa risalente a molto tempo prima della sua nascita, usata dalle madri per impaurire i bambini in modo da renderli ubbidienti.

Non appena scoprì la verità, tirò un sospiro di sollievo.

Poco dopo questo episodio, la gente notò che Sucrose aveva cambiato il suo sacco di stoffa con uno di pelle. Forse lo fece per insicurezza personale, o forse per non destare sospetti...

Storia del personaggio (4)

Item Companionship EXP Livello amicizia 5


In quanto assistente di Albedo, Sucrose fa il possibile per aiutarlo e, sebbene le ricerche alchemiche di quest'ultimo tendano più verso l'astruso, si ritrova sempre ad apprendere cose nuove.

Alla fine di un esperimento durato cinque giorni e cinque notti consecutive, Albedo si accorse che Sucrose stava per collassare per la stanchezza e organizzò subito per lei una vacanza obbligatoria di sette giorni.

La ricercatrice era determinata a sfruttare quell'occasione per riposarsi adeguatamente e riprendere le forze. Tuttavia, dopo il suo risveglio al primo giorno, incontrò alcune difficoltà ad adattarsi allo stile di vita vacanziero.

La giornata iniziò con la colazione: uova strapazzate, salcicce e una tazza di caffè. In questo caso, niente di nuovo da segnalare: erano cibi e bevande su cui aveva già fatto ampie ricerche, dopotutto.

Successivamente, pensò di riposarsi e rilassarsi un po' sotto il sole con un buon libro. Anche in questo caso, nulla da segnalare: diverse ricerche dimostrano come questa pratica sia il modo migliore per rilassarsi. Non c'era alcun libro che non avesse già letto, né alcun quesito che non avesse già evidenziato, indagato e poi annotato per ulteriori chiarimenti.

Decise allora di sbrigare un po' di faccende di casa: il bucato, spolverare e mettere in ordine. Nessun problema, ancora una volta, nulla di nuovo da segnalare: era inconfutabile che un ambiente pulito e ordinato contribuisse alla salute mentale.

Era passata mezza giornata e Sucrose non aveva mai avuto l'occasione di chiedersi "perché" o "come" riguardo a qualcosa.

Era annoiata, agitata, angosciata e non riusciva a calmarsi.

Aveva un bisogno disperato di trovare un problema da indagare. Non importava di cosa si trattasse. Sarebbe stata contenta anche di fare una ricerca sulle piante del balcone, anche se non avesse fornito alcun risultato. Le serviva un diversivo.

Tuttavia, qualunque cosa vedesse, che fosse la Lampadulina alla sua sinistra, il Fiordolce davanti a lei o la Cecilia alla sua destra, non trovava altro che soggetti su cui aveva già fatto ampie e dettagliate ricerche.

Infine, alzò bandiera bianca e si impose di andare a dormire. Il giorno dopo, si presentò di prima mattina in laboratorio.

"Un giorno intero senza nulla su cui fare ricerche e nessun quesito da risolvere. Questo non è riposo, è una tortura!"

Storia del personaggio (5)

Item Companionship EXP Livello amicizia 6


L'infanzia di Sucrose non fu diversa da quella di chiunque altro a Mondstadt. I suoi genitori le volevano bene e aveva amici affezionati. La vita era semplice e meravigliosa.

Il ricordo più vivo che ha di quel periodo è una favola su uno splendido paradiso del quale aveva sentito parlare.

Da qualche parte, in un angolo remoto di Teyvat, c'era un regno nascosto dove crescevano fiori rosa alti cento volte una persona, piccole fate che volavano ovunque e unicorni bellissimi, l'apice della perfezione.

Sucrose e le sue due migliori amiche credevano che, se solo fossero riuscite a raggiungere quel luogo magico, avrebbero senz'altro vissuto felici per sempre.

Passarono gli anni e una delle due amiche partì per un viaggio insieme ai suoi genitori, degli avventurieri, e non fece più ritorno.

L'altra amica fu colpita da una terribile tragedia familiare: il padre si ammalò e morì. Da quel momento, la sua personalità cambiò e chiuse ogni rapporto con Sucrose. La promessa che un giorno le tre amiche si sarebbero riunite non aveva più alcun valore.

Fino a quel momento, Sucrose non si era mai sentita tanto sola in vita sua. Non aveva più le sue amiche e quel paradiso che sognavano non l'avevano visto neanche da lontano...

In ogni caso, anche se non erano più destinate a rivedersi, Sucrose desiderava disperatamente onorare in qualche modo l'amicizia di un tempo. Fu in quel periodo che, leggendo un libro, scoprì l'esistenza dell'alchimia.

Sucrose realizzò che, sebbene non avesse mai avuto la possibilità di trovare l'ingresso di quel luogo meraviglioso, ora aveva l'occasione di dare vita al proprio paradiso.

Pertanto, cominciò i suoi studi di bioalchimia, riversando su di essi tutta la sua curiosità e la sua passione.

Ancora oggi, non ha mai detto a nessuno della favola del paradiso e delle sue migliori amiche del passato.

Forse, un giorno, quando quel posto di cui sentì parlare in un libro di storie per bambini diventerà realtà, le sue amiche faranno ritorno.

Fiordinebbia, progetto n. 3, versione 17, tentativo di ingrandimento

Item Companionship EXP Livello amicizia 6


Sucrose seleziona le specie del suo paradiso personale secondo una serie di requisiti ben precisi. Una volta terminati gli esperimenti, attacca una bella etichetta sugli esemplari che hanno soddisfatto tali requisiti.

Inizialmente, desiderava dare a ciascuna delle sue piante dei nomi dal sapore esotico, come quelli che sentiva nelle favole, ma ogni volta che tentava di trovare il nome giusto, si ritrovava completamente priva di idee.

Dopo così tanti anni di lavoro come ricercatrice, non riusciva a esimersi dall'adottare una logica inconfutabile anche per cose banali come scegliere un nome.

La sua prima lista includeva nomi come "Fiorerba", un fiore che cresce sull'erba.

"Erbafiore", un tipo di erba che cresce sotto i fiori.

"Multifiorerba", un fiore che cresce sull'erba fitta. La lista continuava con altri nomi simili.

L'invenzione di questi nomi, decisamente poco paradisiaci, costava a Sucrose tantissimo tempo, superiore persino alla durata dei suoi esperimenti.

Alla fine, abbandonò l'idea di inventare dei nomi, limitandosi semplicemente a usare gli identificatori di specie presenti nei suoi appunti. Naturalmente si tratta di nomi ben più lunghi...

In ogni caso, la fautrice di quel paradiso è Sucrose, quindi ha tutto il diritto di chiamare le cose come vuole, no?

Visione

Item Companionship EXP Livello amicizia 6


Sucrose ricevette la sua Visione nel corso di un pomeriggio qualsiasi.

La ricercatrice era pronta a iniziare l'esperimento numero 159 sulla cottura dei semi di dente di leone, quindi versò nel calderone la soluzione alchemica preparata.

Il recipiente raggiunse istantaneamente il punto di ebollizione e tutta la sala si riempì di vapore. Sucrose corse al calderone, ansiosa di vedere se questa volta la nuova trasmutazione fosse avvenuta, e, presa dall'eccitazione, finì per scottarsi le mani sul bordo.

Tuttavia, con suo grande disappunto, i semi di dente di leone erano stati bruciati un'altra volta. Nel calderone, però, c'era anche qualcos'altro: tra i semi anneriti era comparsa una Visione.

Non appena la ricercatrice la notò, anziché sbarazzarsi del liquido e prendere il dono divino, si fermò a riflettere. Poi, accese nuovamente il fuoco e continuò a cuocere il contenuto del calderone.

Era curiosa di vedere quali altre reazioni potessero verificarsi tra le Visioni e i semi di dente di leone.

Purtroppo, questa ulteriore prova, dopo tre ore di cottura a fuoco lento, non portò ad alcun risultato.

In ogni caso, era innegabile che l'esperimento avesse dato ottimi frutti, poiché l'energia elementale fornita dalla Visione era destinata a diventare la risorsa più importante di Sucrose per tutte le sue future ricerche bioalchemiche.


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