G.Balla (1871 - 1958): "Dinamismo di un cane al guinzaglio" |
Il fatto è che, dopo aver dato il benvenuto qui a George Gershwin col pezzo pubblicato otto giorni fa, me ne sono andata un po' a zonzo tra le sue note.
Conosciamo tutti "Rapsodia in blu", "Un americano a Parigi", le musiche per l'opera "Porgy and Bess" tra cui "Summertime" per citare alcuni dei suoi brani più famosi, senza dimenticare il celebre "Concerto in Fa". Tuttavia, la produzione del compositore americano, nonostante sia vissuto solo 38 anni, è molto più vasta e poliedrica. Se la volta scorsa ho pubblicato un pezzo scritto da Gershwin a soli 19 anni, quello di oggi manco a farlo apposta è uno degli ultimi, composto un anno prima della sua morte per la colonna sonora del film "Shall We Dance".
Si tratta di "Promenade - Walking the dog", brano nato per clarinetto e orchestra e poi oggetto di svariati arrangiamenti.
È una musica scorrevole, ritmata e spensierata che sembra proprio voler riprodurre l'atteggiamento talora meditabondo, talaltra un po' svagatello di chi porta a spasso il cane: un'abitudine che consente infatti di abbandonarsi ai propri pensieri, ma anche di lasciar correre l'occhio intorno cogliendo tanti particolari della realtà circostante.
Lo dimostra la gustosissima sequenza tratta proprio dal film che citavo, con protagonisti Fred Astaire, Ginger Rogers e...i cani appunto, dove la musica di Gershwin - nell'adattamento per piano solo fatto successivamente da Jack Gibbons - s'innesta all'azione scenica in modo che la mimica degli attori, cani compresi, si fonda perfettamente con l'andamento delle note.
Ma al di là della simpatica sequenza del film, confesso che mi prende molto anche l'interpretazione del brano per clarinetto e pianoforte.
È il solista a modulare il tema sull'onda di un' accattivante ispirazione jazz, mentre il piano lo fa riecheggiare sottolineandone marcatamente il ritmo un po' scanzonato. Una musica grintosa, ma non priva di qualche parentesi più languida, che ci conduce - per così dire - un po' qua e un po' là, come seguendo il fiuto di un cane che corre dietro a svariate sollecitazioni.
Un brano leggero ma irresistibile, che testimonia quanto sono vari gli argomenti che la musica può interpretare, soprattutto se si tratta della colonna sonora di un film del quale - come in questo caso - deve seguire la trama mettendone in luce il sorridente umorismo.
Una melodia che, nel suo ironico e ammiccante intreccio di note, è ricca di armonia imitativa e al tempo stesso di quella svagata spensieratezza che fa bella la vita.
Buona visione e buon ascolto!