L'estate ha lasciato il posto a giornate un po' più fresche e settembre, col suo interregno tra la calura agostana e le prime brume autunnali, ci sta regalando aria trasparente e colori sfumati.
C'è una grande morbidezza in questo digradare della stagione verso l'autunno, una morbidezza che la natura mette in evidenza soprattutto all'alba e sul finire del giorno. A sera in particolare, l'intensità della luce che si smorza ci fa cogliere con maggiore dolcezza quell'istante in cui il sole tramonta e "le cose diventano tutte d'un colore", in attesa di un buio che le avvolga come una tenda leggera e protettiva.
Per questo, mi sembra adatto al momento un canto come "Improvviso" di Bepi De Marzi anche se, forse, non è stato pensato proprio per la fine dell'estate.
Il testo - con tratti di vera poesia - lascia immaginare il calar della sera mentre, nei prati, i fiori chiudono le loro corolle e le ombre scendono a velare i monti di azzurro.
Ma sono ombre che non fanno paura perchè segno della natura che si addormenta vegliata da Chi "conosce i nostri sogni".
E' l'immagine di un mondo che chiude la propria giornata sotto un manto di protezione di cui essere consapevoli e grati ("Dalle contrade si mandano la voce: tutta la valle racconta il nostro bene").
Ci si può abbandonare così alla certezza che Chi ha creato tutto ciò partecipa dal profondo ai desideri dell'uomo arricchendoli di splendore e di speranza ("Chi spegne il giorno colora i nostri sogni").
Sembra quasi di sentire nel testo l'eco del Salmo 19 : "I cieli narrano la gloria di Dio e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento...". Ma vengono in mente anche i versetti del Salmo 36: "Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo e segue con amore il suo cammino": non un Dio che aspetta al varco l'umanità, ma un padre dallo sguardo sorridente e attento, che si compiace della gioia dei suoi figli per i quali ha creato un cosmo pieno di meraviglie.
"Improvviso" è cantato dalla "Corale Esseti Major" di Scandiano che offre una pregevolissima esecuzione.
Buon ascolto !
L'ombra che viene azzurra le colline
giù nella valle si chiudono le rose.
Chi spegne il giorno conosce bene il sole,
chi spegne il giorno colora i nostri sogni.
Dalle contrade si mandano la voce:
tutta la valle racconta il nostro bene.
L'ombra che viene azzurra le colline,
chi spegne il giorno conosce i nostri sogni.
L'ombra che viene. Oh........
C'è una grande morbidezza in questo digradare della stagione verso l'autunno, una morbidezza che la natura mette in evidenza soprattutto all'alba e sul finire del giorno. A sera in particolare, l'intensità della luce che si smorza ci fa cogliere con maggiore dolcezza quell'istante in cui il sole tramonta e "le cose diventano tutte d'un colore", in attesa di un buio che le avvolga come una tenda leggera e protettiva.
Per questo, mi sembra adatto al momento un canto come "Improvviso" di Bepi De Marzi anche se, forse, non è stato pensato proprio per la fine dell'estate.
Il testo - con tratti di vera poesia - lascia immaginare il calar della sera mentre, nei prati, i fiori chiudono le loro corolle e le ombre scendono a velare i monti di azzurro.
Ma sono ombre che non fanno paura perchè segno della natura che si addormenta vegliata da Chi "conosce i nostri sogni".
E' l'immagine di un mondo che chiude la propria giornata sotto un manto di protezione di cui essere consapevoli e grati ("Dalle contrade si mandano la voce: tutta la valle racconta il nostro bene").
Ci si può abbandonare così alla certezza che Chi ha creato tutto ciò partecipa dal profondo ai desideri dell'uomo arricchendoli di splendore e di speranza ("Chi spegne il giorno colora i nostri sogni").
Sembra quasi di sentire nel testo l'eco del Salmo 19 : "I cieli narrano la gloria di Dio e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento...". Ma vengono in mente anche i versetti del Salmo 36: "Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo e segue con amore il suo cammino": non un Dio che aspetta al varco l'umanità, ma un padre dallo sguardo sorridente e attento, che si compiace della gioia dei suoi figli per i quali ha creato un cosmo pieno di meraviglie.
"Improvviso" è cantato dalla "Corale Esseti Major" di Scandiano che offre una pregevolissima esecuzione.
Buon ascolto !
L'ombra che viene azzurra le colline
giù nella valle si chiudono le rose.
Chi spegne il giorno conosce bene il sole,
chi spegne il giorno colora i nostri sogni.
Dalle contrade si mandano la voce:
tutta la valle racconta il nostro bene.
L'ombra che viene azzurra le colline,
chi spegne il giorno conosce i nostri sogni.
L'ombra che viene. Oh........
10 commenti:
da tagliarsi le vene
Questi giorni sono meravigliosi. Belli, da passare in terrazzo o nella natura. Uno spettacolo. Grazie tante e ... bacini!
Buonasera Annamaria,un post meraviglioso!Adoro l'autunno, è la mia stagione preferita!Anch'io facevo parte del coro della mia Parrocchia, ed era sempre un'emozione quando cantavo la canzone con le parole del Salmo 19 "I cieli narrano la gloria di Dio..... Felice notte
Luci@
Oddio, Anonimo...non è il caso!
Grazie a te carissima Flautista di essere passata di qui.
Ti abbraccio!
Grazie Lucia di questa tua sensibilità!
A presto!
Meraviglioso autunno.
Come sempre lettura e poi ascolto e rilettura in contemporanea: volume basso,data l'ora.
E'davvero una bella notte.
Sandra, mi fa piacere questo tuo ascolto!
Ti abbraccio!
Mi ha fatto conoscere qualcosa di veramente nuovo. Questa, cara prof., è una chicca: creatività per un'armonia non scontata. Mi ha veramente emozionato. Grazie.
Carissimo Alberto, sono io che ringrazio te per essere passato da questo blog, per il tuo apprezzamento e la tua grande sensibilità.
Un grande abbraccio!!!
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