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giovedì 4 giugno 2020

Si allarga la rivolta dentro Facebook

mark zuckerberg
Mark Zuckerberg

Scioperano in centinaia contro Mark Zuckerberg che non ha preso posizione nei confronti del presidente Donald Trump e dei suoi messaggi violenti. I numeri esatti non si sanno, ma sembra abbiano incrociato le braccia circa 600 dipendenti.

La misura è stata superata quando Trump ha pubblicato sul social "Quando iniziano i saccheggi, si inizia a sparare” e Zuckerberg non aveva mosso un dito malgrado le proteste. Lo stesso messaggio era stato pubblicato anche su Twitter che però lo aveva prontamente segnalato come messaggio violento. Non è la prima volta che il padrone di Facebook, senza farsi scrupolo alcuno, sta dalla parte del potente di turno.
Non è così che si fanno i soldi?

mercoledì 1 aprile 2020

Ai tempi del coronavirus una nuova vita per "Second Life"?

second life

Qualcuno forse si ricorderà di Second life, quella piattaforma che aveva spopolato nel 2003 e che si eclissò quasi subito così come si spegne un fuoco artificiale. Ora sembra che stia rinascendo a nuova vita in forme simili. In  questi tempi di forzata asocialità, isolati da familiari amici conoscenti, ci si dà la nostra identità e si entra in una realtà virtuale per incontrare altre identità che conosciamo nel mondo reale con cui interagire in maniere che i soliti social non consentono, Speriamo che sia un fuoco di paglia che si spegnerà quando ritorneremo alla realtà reale e daremo un calcio nel didietro a quella virtuale.

Alcuni studenti di New York hanno ricreato la loro scuola su Minecraft...

giovedì 23 gennaio 2020

Windows 7 costerà caro alla Germania

Windows 7



Sembra strano che questi tedeschi così efficienti abbiano 33.000 computer degli uffici governativi ancora fermi a Windows 7. Ora la scorsa settimana Microsoft ha interrotto gli aggiornamenti a questo sistema operativo, ma pagando, per poter operare in sicurezza, si potrà sottoscrivere  Extended Security Update. Per quest'anno Berlino pagherà 800.000 euro, pari a 25 dollari per ogni unità nei primi dodici mesi. La cifra salirà poi a 50 dollari nel 2021 e raddoppierà nuovamente fino a toccare i 100 dollari nel 2022. Ma credo che per quella data saranno passati a Windows 10.

Sarebbe interessante sapere quali sistemi operativi adoperano gli uffici governativi italiani, e più in generale i nostri uffici pubblici.

A proposito voi, se adoperate il pc e non solo lo smartphone, che sistema operativo avete?

martedì 15 gennaio 2019

Oggi Wikipedia compie 18 anni

Wikipedia compie 18 anni

Così oggi Wikipedia è diventata maggiorenne. Chi ci avrebbe scommesso quel 15 gennaio del 2001 quando nacque questo progetto che a tanti parve velleitario. Ma come? Rubare il posto alle tadizionali enciclopedie a pagamento che intanto si erano trasferite sul web? Eppure dopo 18 anni questa enciclopedia online è diventata un unicum nel panorama della rete mondiale. E certe volte ancora mi stupisco quando leggo una voce particolarmente esaustiva e mi viene da pensare all'esperto anonimo che mi ha dato gratis quel contenuto. Ci sono i maledetti leoni da tastiera e ci sono questi benemeriti angeli.

Lunga vita a Wikipedia.

Il 3 luglio 2018 gli utenti italiani hanno avuto un assaggio di come sarebbe la vita su internet senza Wikipedia. Per protestare contro la direttiva sul copyright in votazione al Parlamento europeo, la comunità italiana di Wikipedia aveva deciso di oscurare le pagine dell’enciclopedia online, causando parecchio smarrimento e facendoci così rendere conto di quanto, per tutti noi, la ricerca di informazioni in rete dipenda in larghissima parte da Wikipedia.

martedì 12 settembre 2017

Gli imbecilli di facebook


Gira su facebook questa foto che è evidentemente un falso, visto che delle due studentesse americane coinvolte nel fattaccio non si sa né il nome né tantomeno si conosce il volto. Eppure l'immagine è stata condivisa da più di tremila utenti. Imbecilli o che altro?

Ecco, ci vorrebbe questo. Che le due ragazze della foto si affidassero a un buon avvocato. E che questo avvocato querelasse, uno ad uno, tutti quelli che hanno pubblicato sui loro profili l'immagine chiedendo una bella sommetta di risarcimento. Si sveglierebbero forse dalla loro imbecillità?

venerdì 13 gennaio 2017

Le bufale di Repubblica


La didascalia firmata da Marzia Papagna finisce "... si ammira l'Architiello di San Felice innevata. Non succedeva da più di trent'anni".

Peccato che la foto non sia la Puglia di questi giorni ma Ginevra di otto anni fa. Qualcuno l'ha scoperto e così il giornale ha cominciato a ricevere email di sberleffi tanto che la giornalista ha dovuto cambiare il finale della didascalia.

Ora sarebbe interessante sapere cosa ne pensa Mario Calabresi, il direttore, che in questo articolo scriveva "nel dibattito sui falsi che circolano in rete non siamo noi i colpevoli". Ah no?

mercoledì 21 dicembre 2016

Privacy sì, privacy no


La foto sopra l'ho scaricata da facebook dove l'ha pubblicata un amico e si riferisce a una encomiabile manifestazione della Protezione Civile dei paesini liguri di Vallebona Seborga Perinaldo.

La foto sotto l'avevo pubblicata assieme ad alcune altre e si riferiva al saggio di fine anno. Non chiesi allora nessuna autorizzazione alle mamme o ai papà. E anzi alcuni di loro mi ringraziarono.

Credo che per questa sbandierata privacy ci vorrebbe un bel pizzico di buon senso.

giovedì 15 settembre 2016

La legge del contrappasso colpisce di brutto uno sciacallo di Facebook

Selvaggia Lucarelli prende uno, uno dei tanti mentecatti che insultano la memoria della ragazza suicidatasi l'altro ieri. Non ne prende uno famoso, non prende un personaggio pubblico: prende un signor Tal dei Tali, fra le migliaia di ignobili che scrivono cose tipo "zoccola" e "te lo sei meritato", e decide di metterlo alla gogna.

Il ragionamento è: vuoi sapere cosa si prova? Bene, accomodati! Poteva segnalarlo, poteva denunciarlo. No: sceglie il contrappasso. Come all'Inferno. Il profilo e il post di questo idiota (che non è l'unico, eh: è un uomo-massa tra i tanti, ma che la Lucarelli ha deciso che doveva diventare un ESEMPIO per tutti gli altri) diventa virale, come la Lucarelli voleva.

Viene coperto di insulti, come la Lucarelli voleva. Lui scrive due goffi post di scuse, ma la gente gli scrive: "Muori! Soffri! Impiccati! Fai schifo!" Non perché lo conoscano, ma perché lui è diventato un SIMBOLO.

L'orchestra per cui suona (visto che è un musicista) scrive che prenderà provvedimenti: in altre parole, forse perderà il lavoro. Ma d'altronde è giusto: deve provare ciò che provava lei, no? E deve soffrire, ricevere il bullismo, essere vessato, deve essere rovinato, così da capire cosa si passa, come si arrivi al suicidio, perché deve fare da esempio a tutti gli altri!

Ora abbiamo fatto giustizia, no?

da facebook

martedì 5 gennaio 2016

HTTP Error 451 come Fahrenheit 451

Fahrenheit 451
L'IETF, organismo internazionale che sovrintende agli standard della Rete, ha approvato un nuovo codice di stato del protocollo HTTP, error 451. Dovrebbe apparire sui vostri monitor quando la pagina che avete richiesto è bloccata per "ragioni legali": un linguaggio diplomatico per dire che il governo di qualche Stato quella pagina l'ha censurata.

Non mi addentro nei meandri della censura in rete, ché il discorso ci porterebbe troppo lontano, ma mi compiaccio del riferimento letterario e anche filmico di quel numero, 451. Era la temperatura a cui bruciavano i libri nel libro di Ray Bradbury e anche nel bel film di Truffaut, appunto "Fahrenheit 451".

Ho letto da qualche parte che "come la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai generali così internet è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai tecnici".

E allora il governo di internet a chi lo lasciamo? Propongo ai poeti.


Buona Befana.

mercoledì 9 dicembre 2015

Oggi questo blog compie 10 anni

Dopo il primo post nel dicembre 2005 l'avvio fu lento e nel 2006 di post ne pubblicai solo 32. Poi prese l'abbrivio e sono arrivato fin qui. Ne sono successe di tutti i colori. Zuffe tra commentatori che ci mancava poco si sfidassero a duello, pretese di qualcuno di togliere quel determinato commento che gli dava fastidio, e poi anche una denuncia. Denuncia per diffamazione, e non per quello che avevo scritto io ma per i contenuti di un commento anonimo. Tutto finì in niente ma mi dovetti sorbire due interrogatori al tribunale di Sanremo.

C'è una stanca adesso nei blog. Ma io penso, pur frequentando i social network, che il blog sia ancora una bella forma per esprimere opinioni e pensieri articolati, rispetto ai social dove nella stragrande maggioranza l'articolazione del ragionamento non esiste e la semplificazione del linguaggio porta all'appiattimento della mente che diventa molto più plasmabile.

Ringrazio tutti gli amici, soprattutto le amiche che sono la maggioranza, per farsi sentire qui.

 

venerdì 6 novembre 2015

Twitter sostituisce la stella con il cuore

stella cuore
Belinate direbbe un mio amico ligure, cioè cose di poco o nulla conto. Però quando le belinate riguardano centinaia e centinaia di milioni di persone allora forse tanto belinate non sono.

Dunque Twitter sostituisce la stella, che era l'icona sotto il cinguettio da cliccare se era piaciuto, con il simbolo  universale dell'amore.

La stella richiama un universo di servizi, di ristoranti e alberghi, anche di sceriffi.

Il cuore invece richiama i sentimenti, i "valori caldi" si diceva una volta. Anche se è difficile entrare nel labirinto emotivo che questo organo rappresenta.

Chissà quanti guru della rete, o supposti tali, stanno studiando queste due icone per l'impressione istantanea e contrastante che fanno sugli individui della rete.

Per finire. Vi piace più la stella o il cuore? Magari poi non vi piace nessuna delle due, eh eh.

venerdì 25 settembre 2015

Totale fallimento della mail certificata del governo. Chissà quanti milioni di euro al vento

Me ne sono accorto per caso. Dovendo instaurare un colloquio con la Pubblica Amministrazione, causa un bollettino della Tari del tutto sballato, sono andato sul sito della posta certificata del governo per avere una casella. Ricordo, per chi non lo sapesse, che la posta certificata ha valore legale solo se parte da una casella certificata e va in una casella certificata anche lei. Sul sito ho avuto la bella sorpresa che potete vedere nello screenshot qui sotto
posta certificata
E quindi ho ripiegato su una casella che mi ha fornito Aruba al costo di 5 euro l'anno più iva.

Mi piacerebbe che qualcuno, magari a sorpresa, in qualche trasmissione televisiva, chiedesse a quell'omuncolo di Brunetta che di questo suo progetto si era vantato a destra e a manca quanto ci è costato il giocattolo.


giovedì 11 giugno 2015

Umberto Eco: «Con i social parola a legioni di imbecilli»

umberto eco

«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».

Umberto Eco ieri dopo aver ricevuto a Torino la laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media”.

Non so voi ma io sono stradaccordo frequentandoli.

venerdì 6 febbraio 2015

Oh oh, ma questa foto di Enigma sul Corriere della Sera è mia

Turing Enigma

Tempo fa documentai una interessante dimostrazione sul funzionamento di Enigma, l'apparecchio usato dai tedeschi per criptare e decrittare i dispacci nella seconda guerra mondiale. Fu Alan Turing, genio visionario e concreto nello stesso tempo, che riuscì a carpirne i segreti, e quindi dare la possibilità agli inglesi di prevedere le azioni militari dei nazisti.

Adesso su questo personaggio è stato fatto un film e quindi è ritornato alla grande di attualità.

Ne parla il Corriere della Sera che pubblica anche la foto che vedete sopra apparsa su quel mio post. Neanche grazie.

Aggiunta 7 febbraio
Come ho già detto nel commento ringrazio tutti dei consigli ma soprassiedo. Soprassiedo perché non è la prima volta che questo succede e che mi sono accorto, e figuriamoci tutte la altre che mi sono sfuggite, e anche tutte le altre che ho visto e ho lasciato correre. Cambiano i tempi e i mezzi (nel senso di media) e forse sarebbe ora di stabilire un nuovo metodo internazionale per i diritti d'autore sulle foto. Soprassiedo dunque perché sarebbe tempo perso.

QUI il Corriere della Sera mi aveva fregato una foto che poi era diventata quasi virale.

QUI il Secolo XIX avevo preso altra foto e poi...

Turing Enigma

giovedì 18 settembre 2014

Chiude il portale Italia.it, una delle tante vergogne italiane


Forse qualcuno si ricorda di questo post del 22 febbraio 2007 che cominciava così "Ha aperto i battenti italia.it. Il grande portale, costato 45 (quaranticinque) milioni di euro che il governo Berlusconi ha fortissimamente voluto, da oggi è finalmente online."
E se nessuno si ricorda forse si ricorderà delle colossali castronerie e imprecisioni che quel portale aveva pubblicato. Per ovviare a quei contenuti che erano finiti lì chissà come fu messa in piedi una redazione che redigesse articoli e controllasse la fondatezza di tutto quello che andava sul sito.

Ora il decreto sul riordino dell'Enit (l'Agenzia nazionale del turismo), appena trasformato in legge, promette di cogliere l'occasione del semestre di presidenza italiana in Europa e dell'Expo di Milano per lanciare in orbita il Pil del settore, anche «attraverso il potenziamento del portale Italia.it»
Peccato che la redazione del sito non stia ricevendo un euro da febbraio: il pagamento dovrebbe partire dalla società (ora in liquidazione) Promuovi Italia Spa, di proprietà al 100 per cento di Enit. Il direttore editoriale Arturo di Corinto preannuncia le dimissioni.

Intanto quei 45 milioni di euro iniziali sono diventati oltre 60.

E questo a una manciata di mesi dall'Expo. Dite pure.

mercoledì 7 maggio 2014

Imbecillità o che altro?

5 domeniche 5 sabati 5 venerdì
Al momento in cui scrivo questo "cartello" su facebook è già stato condiviso da 78.568 persone. È stato pubblicato il 5 maggio.

Per tutti loro il fatto che il mese di luglio abbia 4 venerdì, 4 sabati, 4 domeniche (sorvolo sul resto) è un dettaglio insignificante.

Ripeto il titolo. Imbecillità o che altro?

giovedì 6 febbraio 2014

FeedBurner ormai è come le montagne russe

feedburner

Questo è il grafico che si riferisce al mio blog. Se non sapete cos'è FeedBurner lasciate perdere. Se lo sapete e magari avete un blog con questo servizio potreste dire la vostra.

E comunque Google se ne sta lavando le mani.

martedì 7 gennaio 2014

La bulimia dei social network

Sono collegato a internet dal 1994, quando per navigare c'era Mosaic e per cercare Altavista. Un'era, proprio un'era fa. Da allora, ogni tanto, mi prendo una pausa. Che non è di riflessione, ma di estraniamento felice dalla rete. Niente bit, solo atomi. Estraniamento dalla rete  perché può facilmente trasformarsi in ragnatela appiccicosa e bulimica che ti accalappia e vuole in continuazione del cibo. Non importa quale.

In questa pausa, come in quelle precedenti, non ho avuto quindi crisi di astinenza. Come quella che prende i tipi e le tipe a cui si è scaricata la batteria dello smartphone o che si trovano in un cono d'ombra e non riuscendo assolutamente a collegarsi si disperano perché non possono dar da mangiare al loro social network. Forse noi blogger siamo un po' diversi, perché per quanto riguarda il cibo che  mettiamo in tavola dobbiamo trovare la materia prima, poi cucinarlo, poi presentarlo in maniera che faccia bella figura. Non basta il facile e veloce clic di una condivisione.

Un po' in ritardo, buon anno.
Si ricomincia.

venerdì 6 dicembre 2013

Il cibo del vicino è sempre più buono

cookisto
Di questi tempi ci si arrabatta in mille maniere. E sulla rete ancora di più. Così a Michalis Gkontas, giovane greco di 26 anni totalmente negato per la cucina è venuta l'idea: condividere il cibo con i vicini. Basta un clic e il gioco è fatto. Il piatto è online pronto a essere venduto per un prezzo economico a qualche abitante della zona. La comunità ha avuto grande successo ad Atene (12.000 cuochi negli ultimi mesi), e adesso il modello è stato esportato a Londra.

Ai clienti si chiede di dare una valutazione alla pietanza, tenendo presente il  servizio, la generosità della porzione e il prezzo, per stilare poi una classifica dei migliori cuochi.

Ci guadagnano tutti dice il creatore del sito «Chi cucina con qualche entrata in più e chi ama il cibo genuino ed economico». E ci guadagna anche lui che si prende il 15 per cento su ogni operazione andata a buon fine.

Ce l'avreste una parte di piatto da mettere in vendita?

Il sito Cookisto