Ieri mattina
Ieri sera
Stamattina
Un po' come la vita, tra alti e bassi. Ma io che tendenzialmente sono un ottimista mi soffermo sull'ultima immagine. Che è un po' il riprendersi dopo una batosta.
(Nel mio giardino che è anche un po' orto).
Buona domenica.
QUI tutte le foto del sabato-
sabato 24 giugno 2017
giovedì 22 giugno 2017
Biglietto lasciato prima di non andar via
Ieri tra le tracce dell'esame di maturità c'era anche quella su Giorgio Caproni, uno tra i poeti che più amo. Tanto che, quando il 16 giugno 2007 cominciai a pubblicare le poesie del sabato, la prima fu quella che segue, una delle sue.
Biglietto
Biglietto
lasciato prima di non andar via
martedì 20 giugno 2017
La sedia da spostare
La sedia da spostare
- Secondo me quella sedia lì va spostata.
- Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
- Facile dirlo quando lo han detto gli altri.
- Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
- Da un'approfondita analisi storica e sociologica, viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai dieci chili
- Non sono d’accordo. Dai sondaggi il due per cento degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il tre per cento dai sei ai sette chili, il novantacinque per cento non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.
- Secondo me per spostarla, bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera, e metterla da un’altra parte.
- Eccesso di garantismo, al punto in cui siamo, non resta che affidarsi a una figura autorevole e competente. Forse un tecnico. Magari di destra, appoggiato dalle sinistre.
- Un tecnico? No, un tecnico non può garantire la stabilità della sedia. E poi costituisce un’anomalia antidemocratica e anticostituzionale.
- Se è così cambiamo la Costituzione.
- Non è una cosa che si può fare da un giorno all’altro.
- Nel frattempo propongo di indire un referendum.
- Non si troveranno mai cinquecentomila firme per spostare una sedia.
- E allora non c'è scelta: elezioni anticipate.
- No, le elezioni oggi no, sarebbe troppo grave per il paese, forse domani.
- Rimane il problema urgente della sedia da spostare.
- Su questo sono d’accordo. Può essere un punto d’incontro.
- Parliamone.
- Parliamone.
- Parliamone.
Giorgio Gaber
1995/1996
Gli artisti, quelli veri, vedono le cose sempre prima degli altri.
- Secondo me quella sedia lì va spostata.
- Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
- Facile dirlo quando lo han detto gli altri.
- Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
- Da un'approfondita analisi storica e sociologica, viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai dieci chili
- Non sono d’accordo. Dai sondaggi il due per cento degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il tre per cento dai sei ai sette chili, il novantacinque per cento non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.
- Secondo me per spostarla, bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera, e metterla da un’altra parte.
- Eccesso di garantismo, al punto in cui siamo, non resta che affidarsi a una figura autorevole e competente. Forse un tecnico. Magari di destra, appoggiato dalle sinistre.
- Un tecnico? No, un tecnico non può garantire la stabilità della sedia. E poi costituisce un’anomalia antidemocratica e anticostituzionale.
- Se è così cambiamo la Costituzione.
- Non è una cosa che si può fare da un giorno all’altro.
- Nel frattempo propongo di indire un referendum.
- Non si troveranno mai cinquecentomila firme per spostare una sedia.
- E allora non c'è scelta: elezioni anticipate.
- No, le elezioni oggi no, sarebbe troppo grave per il paese, forse domani.
- Rimane il problema urgente della sedia da spostare.
- Su questo sono d’accordo. Può essere un punto d’incontro.
- Parliamone.
- Parliamone.
- Parliamone.
Giorgio Gaber
1995/1996
Gli artisti, quelli veri, vedono le cose sempre prima degli altri.
venerdì 16 giugno 2017
Le foto della performance sul Barone rampante
Ecco le foto della performance sul Barone rampante svoltasi ieri ad Apricale di cui parlavo nel post precedente.
Grazie molte a Simone Caridi che è l'autore di queste belle immagini.
Il video
Questa settimana le foto del sabato vengono pubblicate oggi.
QUI tutte le foto del sabato.
Grazie molte a Simone Caridi che è l'autore di queste belle immagini.
Il video
Questa settimana le foto del sabato vengono pubblicate oggi.
QUI tutte le foto del sabato.
mercoledì 14 giugno 2017
Fu il 15 di giugno del 1767...
"Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi."
È l'incipit questo de "Il barone rampante" di Italo Calvino, e quindi domani saranno 250 anni da quando Cosimo decise che avrebbe passato tutta la vita sugli alberi.
Poteva l'amico Marco Cassini lasciarsi sfuggire un anniversario così? al diamante direi. Non poteva no. E quindi ha organizzato per domani un incontro a mezzogiorno preciso (essendo quella l'ora in cui Cosimo rifiutò di mangiare quel piatto di lumache che gli determinò l'esistenza) ad Apricale, sul sagrato della chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Dice Marco
Purtroppo io non ci sarò. Grrrr.
Nella foto di gruppo i partecipanti alla performance del Barone rampante svoltasi il 24 agosto 2008 con grande presenza di pubblico. Allora feci la parte del brigante Gian dei Brughi. È visibile Libereso che impersonò Arminio Piovasco di Rondò il padre di Cosimo. Il tutto nacque su impulso di Nico Orengo, partendo dal fatto che il Barone faceva i suoi bisogni da un ontano nel Merdanzo, un torrentello che scorre nei pressi di Apricale.
QUI la galleria di foto. E QUI tutti i post che dedicai all'evento.
È l'incipit questo de "Il barone rampante" di Italo Calvino, e quindi domani saranno 250 anni da quando Cosimo decise che avrebbe passato tutta la vita sugli alberi.
Poteva l'amico Marco Cassini lasciarsi sfuggire un anniversario così? al diamante direi. Non poteva no. E quindi ha organizzato per domani un incontro a mezzogiorno preciso (essendo quella l'ora in cui Cosimo rifiutò di mangiare quel piatto di lumache che gli determinò l'esistenza) ad Apricale, sul sagrato della chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Dice Marco
Non sappiamo come definire questa commemorazione: rievocazione storica. bravata, divertissement, performance o altro ancora, dipenderà molto dall'ispirazione, estro, stato di forma e numero dei partecipanti, protagonisti comparse e improvvisati.
Si prevede la lettura di brani e il passaggio in scena di personaggi del romanzo quali Violante, Napoleone o Gian dei Brughi "il bandito, bandito dagli stessi banditi perché aveva abbandonato il banditismo" per darsi alla lettura.
È d’obbligo indossare costume settecentesco eccezion fatta per le cinque signore che volessero prendere posto sulla quercia delle cinque passere alle quali è concesso il costume adamitico.
Purtroppo io non ci sarò. Grrrr.
Nella foto di gruppo i partecipanti alla performance del Barone rampante svoltasi il 24 agosto 2008 con grande presenza di pubblico. Allora feci la parte del brigante Gian dei Brughi. È visibile Libereso che impersonò Arminio Piovasco di Rondò il padre di Cosimo. Il tutto nacque su impulso di Nico Orengo, partendo dal fatto che il Barone faceva i suoi bisogni da un ontano nel Merdanzo, un torrentello che scorre nei pressi di Apricale.
QUI la galleria di foto. E QUI tutti i post che dedicai all'evento.
sabato 10 giugno 2017
Genova, gonna lunga
Genova, palazzo San Giorgio
Chiedo a voi donne, ma gonne del genere, in cui si può anche inciampare, a che pro?
Buona domenica.
QUI tutte le foto del sabato.
martedì 6 giugno 2017
Tutti mi dicevano...
Ieri, dopo dieci giorni di Liguria (scollegato per mia pacifica scelta dalla rete) sono ritornato a Milano. E cosa vai a fare in quel forno tutti mi dicevano. Non era un forno ieri sera quando sono arrivato dopo un bel temporalone. Ecco l'oleandro del giardino di casa che ha dovuto cedere a Giove pluvio parte dei suoi petali. E stamani quasi tutti con la giacchetta.
Piccolo messaggio privato per Gianpaolo. Sulla destra in un vaso c'è l'aloe vera figlia della figlia, quindi la nipotina, di quella che mi avevi dato.
Piccolo messaggio privato per Gianpaolo. Sulla destra in un vaso c'è l'aloe vera figlia della figlia, quindi la nipotina, di quella che mi avevi dato.
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