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venerdì 31 maggio 2013

Le città invisibili


Ho un caro amico, Marco Cassini, che ogni tanto mi manda una cartolina. Non le compra dal tabaccaio o da un negozio di souvenir ma le costruisce lui con svariate tecniche, sbizzarrendosi.

L'ultima è questa, e rappresenta il mio paesello, che di nome fa Isolabona, trasformato nell'isola che c'è, come lui mi scrive
Seconda stella a destra
questo è il cammino
eppoi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all'Isola che c'è
Appena l'ho presa dalla buca delle lettere, l'intrigante immagine (e Marco intrigante lo è, e anche un po' brigante) mi ha fatto andare diretto diretto a Le città invisibili di Calvino, che ho regalato più volte e se non l'avete letto non sapete cosa vi siete persi ma siete sempre in tempo.

Riporto un passo della presentazione al libro scritta dall'autore stesso

Le città invisibili si presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan imperatore dei Tartari. A questo imperatore melanconico, che ha capito che il suo sterminato potere conta ben poco perché tanto il mondo sta andando in rovina, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili. Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che potranno valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d'un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell'economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.
Italo Calvino

giovedì 30 maggio 2013

L'exploit della Lega

Sono quei pennivendoli di regime ad aver scritto delle "mazzate" prese dalla Lega nelle sue roccaforti alle ultime amministrative.. Qualcuno di questi venduti si è azzardato anche a ipotizzare un declino inarrestabile del movimento. Menzogne, nient'altro che menzogne, per aver ignorato la magnifica performance del Carroccio. Ci ha pensato ieri La Padania a ristabilire la verità.

La Lega «è andata bene», e non sono bruscolini, a Castelcovati e Agnosine nel Bresciano, a Venegono Superiore nel Varesotto, a Nervesa della Battaglia in provincia di Treviso. A San Mauro di Saline nel Veronese addirittura «boom di voti» esulta il giornale, e continua «il partito tiene, conferma un legame privilegiato col territorio e si gode il nuovo exploit».

Un dettaglio insignificante è la catastrofe a Sondrio, tanto per fare un nome, da non tenere in nessuna considerazione.

Ma chi cazzo lo legge questo foglio?

martedì 28 maggio 2013

Manca il vino per la Messa


Nel Venezuela del dopo Chavez morde la penuria. Scarseggiano latte, farina, olio, carta igienica, e adesso anche il vino per celebrare la messa. Da qualche mese infatti l'azienda che rifornisce la Chiesa del prodotto certificato e garantito è in crisi e la mancanza di valuta pregiata impedisce di approvvigionarsi all'estero. La Conferenza episcopale del Paese ha lanciato l'allarme e preparato un vademecum rivolto ai preti perché sappiano come regolarsi in casi di «estrema difficoltà» per l'assenza di vino adeguato.

Tra l'altro vi si ribadisce che «deve essere il più puro e naturale possibile non mescolato con altre sostanze» e si aggiunge che «non può essere vino spumoso, aromatizzato o ottenuto da frutti diversi dall'uva».

E poi un consiglio. Acquistare, vista l'emergenza, vini cileni e argentini «di buona qualità» ed evitare invece «vini francesi, spagnoli o italiani» che andrebbero benissimo ma troppo cari.

Mi sono sempre chiesto (e non avrò mai risposta certa) che razza di vino bevvero quei dodici più uno nell'ultima cena, e anche in che quantità.

lunedì 27 maggio 2013

Altra occasione persa per il Pd a essere di sinistra nel referendum a Bologna

Articolo 33 della Costituzione
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.


Erano due le opzioni al referendum sulle scuole materne di Bologna:
A per riportare i finanziamenti statali solo alla scuola pubblica.
B per mantenerli anche alla scuola privata.

Il Pd aveva scelto di andare a braccetto col Pdl, la Lega e la Curia, simbolo della Bologna che ha sempre contato, dentro e fuori le chiese, malgrado i comunisti.. E perciò aveva indicato di votare l'opzione B.

Ha vinto l'opzione A col 59% contro il 41%.

sabato 25 maggio 2013

Don Gallo e Faber

don gallo e faber

Chissà se in qualche parte dell'universo si sono rincontrati e riabbracciati. Chissà.  Mi piace pensare di sì.

Tutte le foto del sabato

venerdì 24 maggio 2013

Italiano vs inglese

Il Tar ha accolto il ricorso presentato da 150 professori contro il provvedimento approvato a maggio dello scorso anno dal Senato accademico del Politecnico di Milano, che prevedeva l’inglese come unica lingua delle lauree di secondo livello (ovvero i due anni dopo la triennale) e dei dottorati a partire dal 2014.

La sentenza è molto complessa e articolata per un semplice motivo: in tutta la Costituzione non è scritto da nessuna parte che la lingua ufficiale è l'italiano.

Che sia anche questo uno dei motivi per cui il nostro bello idioma sta andando a ramengo? Naturalmente no, ma chissà perché i padri fondatori della Repubblica se la sono dimenticata.

giovedì 23 maggio 2013

Genitori che inseguono figli

Mamme e papà ansiosi fanno carte false per poter controllare i loro figliuoli. Carte false vere, non metaforiche, perché entrano in Facebook con identità fasulle e poi chiedono l'amicizia ai pargoli per vedere cosa combinano.

Ma qualcuno si è accorto del trucco e come l'influenza la notizia di questi gendarmi sotto mentite spoglie è dilagata. Così adesso è iniziato un fuggi fuggi verso Twitter, tanto che ormai i cinguettii degli implumi hanno superato quelli che le piume ce l'hanno e anche le stanno perdendo.

Fino a che questi genitori si accorgeranno della fuga e andranno a rincorrerli anche là. E allora? E allora forse qualcuno si inventerà un social network blindato, solo per adolescenti. Non saprei dire come, ma la fantasia è grande. Subito dopo le azioni di Facebook avranno un tracollo.

Eravamo nomadi al tempo della pietra, sempre a caccia di animali da infilzare e a stupefarsi della varietà degli orizzonti. Poi ci fermammo a coltivare la terra, a costruire città, a tracciare confini. Ma quella primordiale scintilla del non potere stare mai fermi ha sempre covato sotto la cenere dei secoli e delle generazioni. Adesso questo nomadismo si sta rinvigorendo in varie forme, soprattutto psichiche, e ribaltamenti di ruoli.


martedì 21 maggio 2013

Battaglie contro le slot machine

contro le slot machine
Pavia - Manifestazione contro il gioco d'azzardo sabato scorso


Ne avevo già parlato quando c'era Monti (e mi sembra passato un secolo), perché sembrava che il governo avesse intenzione di mettere un argine alla tracimazione delle slot machine in ogni luogo pubblico. Poi, e non tanto per insipienza, ma perché (mi autocito)
a questo rigoglioso fiume di denaro ciucciano lo Stato la mafia la camorra la 'ndràngheta le infinite bande di quartiere ormai multirazziali e buoni ultimi i gestori dei bar che ci guadagnano di più con la bisca legalizzata che con i caffè e gli aperitivi
non se ne fece niente. Da allora hanno tracimato e poi esondato in ogni dove. I clienti non mancano, polli da dissanguare con la benedizione delle leggi che permette di far baluginare miraggi. E in questi periodi di grande crisi per molti i miraggi sembrano realtà possibili da acchiappare. Intere famiglie passano così dal bisogno alla disperazione.

Adesso le iene scoprono che ci sono parlamentari, oh sorpresa sorpresa, che prendono mazzette dalla lobby delle slot machine. Avvoltoi. E il presidente del senato Grasso (che sembra cadere dal pero) si strappa le vesti e grida allo scandalo.

In tutta Italia le macchinette nei bar e nelle sale giochi sono, cifra di sicuro in difetto, 380.000, e circa 60.000 nella sola Lombardia, per un giro di soldi complessivo che nel 2012 è arrivato a 9,9 miliardi.

Così comincia la mobilitazione. Sabato scorso a Pavia cìnquecento persone hanno manifestato contro il gioco d'azzardo legalizzato. E L'Eco di Bergamo ha lanciato la campagna «No slot» a cui hanno già aderito 344 bar.

Roberto Maroni, il governatore succeduto all'altro Roberto, ha dichiarato fra rulli di tamburi che farà entro tre mesi una legge per contrastare il gioco d'azzardo in Lombardia. Aspettiamo. E poi vedremo se sarà come la bufala del parlamento Padano.

sabato 18 maggio 2013

Avena fatua

avena selvatica, avena fatua

Avena selvatica, avena fatua (Avena fatua L.)
Nel mio dialetto ligure avenässu, e le spighette spigheiöre




Rugiada

Ho attraversato i continenti
per vedere il più alto dei monti.

Ho speso una fortuna
per navigare sui sette mari

e non avevo avuto il tempo di notare
a due passi dalla porta di casa
una goccia di rugiada su un filo d'erba.

Rabindranath Tagore
রবীন্দ্রনাথ ঠাকুর, रवीन्द्रनाथ ठाकुर



Un grazie all'amica Filo che ha abbinato questa poesia all'immagine.

Tutte le foto del sabato

venerdì 17 maggio 2013

Furto aggravato

Si era infilate nel giubbotto due cosce di pollo e un tocchetto di parmigiano. Valore sette euro e cinquanta. La cassiera del supermercato se n'è accorta e ha chiamato la polizia. La signora «Ho una pensione di 350 euro ma non mi è arrivato l'accredito. Vi pago subito appena ricevo i soldi. Avevo bisogno di quel cibo». Il titolare non ha accettato l'offerta e ha invitato gli agenti a procedere per furto aggravato perché la poveretta aveva tolto il cellophane del formaggio.

Al di là di ogni considerazione di carattere umano (e ce ne sarebbe da dire) penso al pachiderma della giustizia che adesso si metterà in moto: notifiche, cancellieri, avvocati, giudici, raccomandate, testimoni. Lo ripeto. Sette euro e cinquanta.

Notizia vista su Il Piccolo di Trieste.

giovedì 16 maggio 2013

Florido il futuro

gianni florido

È questo il manifesto dell'ultima campagna elettorale di Gianni Florido (Pd), presidente della provincia di Taranto arrestato ieri mattina per concussione. L'accusa è di aver dato il via libera a una discarica di rifiuti speciali dentro l'Ilva contro ogni legge, rimuovendo tra l'altro dall'incarico il dirigente del settore ecologia che si era sempre opposto a rilasciare l'autorizzazione. Non ho altro da aggiungere.

la foto da qui

sabato 11 maggio 2013

Terra e pietre


Se non siete di queste parti, della Liguria estrema di ponente attaccata alla Francia, non potete capire. Qui la terra è sempre stata conquistata in una lotta continua con le colline e le montagne. Una lotta poi anche per mantenere il conquistato.

E quindi stamani ho avuto la fortuna unica che due uomini, lo storico Paolo Veziano e lo scultore Renato Ausenda, ripristinassero il muretto a secco del mio orto.

Non si diceva contro la divisione tra lavoro intellettuale e manuale? Stamani è successo, e so che è piccola cosa questo lavoro. Ma quando da una pietra si arriva a parlare di Pietro e delle tavole di Mosè di pietra mentre si maneggiano pietre è volare alto. Abbiamo volato alto stamani, e un po' di Rossese ci ha aiutato a volare, ma abbiamo attitudine al volo noi tre quando siamo assieme. René Paolo ed io. Buon fine settimana.

Tutte le foto del sabato



giovedì 9 maggio 2013

mercoledì 8 maggio 2013

Andreotti: qualcuno fuori del coro c'è

Umberto Ambrosoli, il coordinatore del centrosinistra alla Regione Lombardia e figlio di Giorgio, l'avvocato assassinato da un sicario ingaggiato dal banchiere mafioso Michele Sindona, non ha voluto unirsi al minuto di raccoglimento  per la scomparsa dell'ex senatore a vita ed è uscito dall'aula.

Nel 2010 Giulio Andreotti, intervistato da "La storia siamo noi", a proposito dell'omicidio commentò: «Ambrosoli se l'era cercata». Ricordo, per chi se lo fosse dimenticato, che l'«l'uomo di Stato» di cui tanti spandono lodi in questi giorni fu di Sindona amico e protettore.

martedì 7 maggio 2013

Le "giornate speciali" hanno debordato

Il troppo stroppia, e mi sembra abbia stroppiato. Ormai i 365 giorni non bastano più per contenere le oltre 400 giornate speciali indette da associazioni, fondazioni, circoli, bocciofile e congreghe varie.

Ad aprile hanno festeggiato, anche se non ve ne siete accorti, le rane. Per gli Ufo bisognerà aspettare la canicola di luglio, mentre il gatto, sornione, ha già dato. Accanto a quelle che pur qualche merito hanno ce n'è una processione di strampalate e campate in aria che annacquano il tutto nell'indistinto. Ne elenco alcune
  • 17 febbraio - Giornata mondiale del gatto
  • 26 marzo - Giornata internazionale della lentezza
  • 28 aprile - Giornata  mondiale per la salvaguardia delle rane
  • 14 maggio - Giornata mondiale della risata
  • 25 maggio - Giornata nazionale dell'aquilone
  • 29 maggio - Giornata nazionale del respiro
  • 7 giugno - Giornata mondiale contro le carrozze trainate da cavalli
  • 2 luglio - Giornata mondiale degli Ufo
  • 22 luglio - Giornata mondiale per il boicottaggio della Coca Cola
  • 26 ottobre - Giornata mondiale di GNU-Linux e del software libero

A fare di queste giornate un evento speciale contribuisce una marea di enti, da quelli internazionali, come l'Onu l'Unesco l'Unione europea, ai singoli Stati. In Italia, per esempio, fra la varie chi sa che il 7 gennaio è dedicato alla bandiera? E nemmeno il Vaticano si sottrae, tra la giornata delle vocazioni e quella dei cresimandi e cresimati. Se poi si fa a finire nelle associazioni è un diluvio.

Su Twitter AlbertoLupis proclama solennemente «la giornata mondiale delle assistenti di maghi col numero della donna segata». Gli risponde Asino morto che «oggi è la Giornata mondiale del dubbio. O almeno credo».

Sto pensando di lanciare anch'io una giornata mondiale di qualcosa, ma lì per lì non mi viene. Forse voi che avete la mente più fervida...

sabato 4 maggio 2013

Bici da donna 9 (mobilità nuova)

mobilità nuova

Oggi dunque alle 14.30 appuntamento sul piazzale davanti alla stazione Centrale e poi via verso il centro, pedoni, pedali, pendolari. Sul sito tutte le informazioni. Sarà una grande manifestazione.
Il 4 maggio a Milano si terrà la manifestazione nazionale indetta dalla Rete per la Mobilità Nuova: una cordata di cittadini impegnati per la promozione di un modello di mobilità che metta al centro della progettazione delle infrastrutture del Paese non più la circolazione delle auto, ma i bisogni delle persone.

E quindi ne approfitto per pubblicare un'altra infornata di foto sulla bici da donna. C'è come al solito da dire quale preferite.

bici da donna

Fra qualche ora uscirò da questo portone e poi via sulla pista ciclabile della Martesana. In una quindicina di minuti raggiungerò la stazione Centrale. Sulla sinistra della bici un grande oleandro che quando fiorisce è uno spettacolo. Quest'anno ha subito una robusta potatura ma ne aveva proprio bisogno.

bici da donna
Passerò davanti a questa cascina ristrutturata al cui interno c'è anche un ciclista...

bici da donna

... e poi anche davanti a questa singolare costruzione che non ho mai capito di chi sia.

bici da donna

Qui invece siamo dentro l'Arena. Andò così, che transitando all'esterno e vedendo i portoni spalancati sono entrato e ho fatto i gradini con la bici a spalla senza che nessuno mi fermasse. Sarebbe stato da scendere sulla pista ma ho pensato che forse era meglio non esagerare.

bici da donna

Porta Volta. Oltre c'è corso Como, una via corta che finisce alla stazione Garibaldi. Me la ricordo questa via simpaticamente popolare e adesso, sia a destra che a manca, è una sequela di locali alla moda frequentati da modelle e bellimbusti vestiti come manichini. Sulla sinistra c'è viale Pasubio che porta a Cinatown. Una curiosità: in questa via esiste ancora l'Antica Trattoria della Pesa dove lavorò Ho Chi Minh (ve lo ricordate?). Ci feci un post.

bici da donna
Parco Lambro. Un'inesauribile fonte di scorci e di situazioni di luce. Qui siamo vicini alla pista degli skateboard.

bici da donna

Galleria Vittorio Emanuele.

Tutti i post bici da donna.




Domenica mattina
Aggiungo tre foto di ieri a Mobilità Nuova



giovedì 2 maggio 2013

Un gesto insano

Nel Pdl lo sanno anche i sassi che mister B non vuole nella maniera più assoluta essere chiamato "il Dottore" né "il Cavaliere" e neppure "l'Onorevole". Infatti tutti i suoi lo evocano puntualmente, facendo anche prima una piccola pausa di leccaculaggine rispetto, come il "presidente Berlusconi". Ma martedì, l'altro ieri, il capogruppo Renato Schifani al Senato, arrivato nel suo discorso al momento di citare il leader, ha detto "Silvio Berlusconi", nudo e crudo. Proprio quello Schifani che nel parlare pesa e medita le parole come un alto e grigio burocrate dello Stato sempre pavido delle conseguenze.

E tutti, amici e nemici, hanno avuto un soprassalto e si sono chiesti quale mai imperdonabile sgarbo, quale offesa infame, quale ingiustizia irreparabile, avesse mai subito per arrivare a quel gesto insano. Immagino abbia già chiesto scusa perché là dentro col capo c'è poco da scherzare. Altroché Grillo.

mercoledì 1 maggio 2013

Buon primo maggio




‘A fatica

È una necessità, un’ambizione, una passione, una vocazione, una missione, una fortuna . A volte frustrazione e rinuncia. Una sfida. Indipendenza e dipendenza, flessibilità, mobilità, sedentarietà, movimento, lontananza. Crescita, progresso, relazione, interesse, confronto, competizione, creatività, ingegno, manualità, talento, concentrazione, soddisfazione o scontento, ripetitività, alienazione, allenamento e resistenza. Operosità. Responsabilità.

Assorbe, sfibra, motiva, gratifica, stanca, logora, stressa, arricchisce, sfrutta, condiziona, orienta. Tempra. Mette in gioco… a volte in discussione. Costruisce un progetto di vita più ampio, dà dignità e identità sociale, nobilita, talvolta abbrutisce.

Qualunque esso sia, è il lavoro: investimento di tempo, energie, risorse, capacità, competenze, potenzialità, impegno, costanza, fatica. Diritto della persona e dovere sociale.

Morire sul lavoro è cadere con onore sul fronte di una quotidianità che appartiene a tutti.La morte bianca assolve nel martirio ma ci condanna a un intimo dolore.

Oggi aggiungo che  i suicidi dei nuovi martiri del lavoro  ci marchiano a fuoco  con un bruciante  senso di colpa di fronte a tanta impotenza e negazione di questo basilare diritto-dovere. Sono tempi difficili in cui c’è ben poco da festeggiare; è tempo di aiutare concretamente i disoccupati e coloro che vivono il lavoro in condizioni di precarietà e di sfruttamento. È tempo  di dare  risposte sociali più concrete, di garantire ‘a fatica.

 Rubato alla cara Skip


Aggiungo alcune foto scattate oggi pomeriggio al MayDay Parade