Me ne avevano parlato e avevo visto in rete, ma non immaginavo certo una cosa del genere. Un ampio terreno comunale, in via Esterle traversa di via Padova, strappato al degrado e trasformato in un fantastico orto collettivo da una squadra di appassionati coltivatori di città.
C'è di tutto e di più. Mi sono fatto fare un elenco veloce che senz'altro pecca per difetto perché lì la biodiversità viene rispettata alla lettera e con decisa convinzione, e quindi oltre alle tante specie ci sono anche parecchie varietà della stessa specie. In più, proprio per non fare mancare niente, hanno piazzato anche due alveari, e un'arnia speciale che serve a raccogliere polline la cui analisi rivelerà lo stato dell'aria. E ancora, sapete come fanno a fare il compost? Utilizzano la frutta andata a male del contiguo mercato del lunedì. Niente viene sprecato. Proprio niente.
Ci ritornerò, statene certi. E li ringrazio per la gentilezza nel darmi tutte le informazioni che ho chiesto.
Ecco un elenco, senz'altro incompleto, delle piante (i numeri sono le varietà)
Pomodori 10
Peperoni 5
Peperoncini 30 (!)
Zucche 10 (fra cui le trombette e le violino)
Piante aromatiche e officinali 50 specie circa (anche rabarbaro e liquirizia)
Cetrioli 2
Melanzane 3
Basilico 6 (anche quello viola)
Fragole 3 (tra cui quelle all'ananas)
La pagina su Facebook
Il sito
Buona domenica.
QUI tutte le foto del sabato.
sabato 23 luglio 2016
sabato 16 luglio 2016
Malgrado tutte le nefandezze...
Viticcio di zucchina trombetta (7 millimetri circa)
Malgrado tutte le nefandezze che la nostra specie sta combinando ci sono altre specie che ci regalano negli orti delle meraviglie, come le zucchine trombetta. Eccellenti nelle torte verdi, nelle farciture della focaccia, nelle frittelle.
Buona domenica.
QUI tutte le foto del sabato.
venerdì 15 luglio 2016
mercoledì 13 luglio 2016
Fedele Bisceglie, il frate amico della pornostar, è diventato assessore
Padre Fedele Bisceglie con la pornostar Luana Borgia
La delega che il sindaco di centrodestra di Cosenza Mario Occhiuto ha costruito su misura a frate Fedele Biscegle è lunga e puntigliosa dovendo egli affrontare il «contrasto alla povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale, ambasciatore degli invisibili e degli ultimi.»
Questa è la post-politica che non sa resistere al flauto magico della popolarità e investe di incarichi pubblici personaggi spettacolari e spericolati, quanto mai controversi.
Capo tifoso degli ultrà del Cosenza, a un certo punto si mise in testa di convertire la pornostar Luana Borgia e partecipò pure a Erotica Tour. Ma inciampò in una brutta storia che lo portò anche in carcere. Una suora lo aveva accusato di averla stuprata. Per difendersi mise in campo tutte la sua fantasia. Scioperi della fame, consegna di crisantemi in Procura, un andare e venire con una pesante croce sulle spalle. E si spiaccicò anche sulla tunica immacolata un piatto di maccheroni al pomodoro. Fu assolto.
Chissà adesso se riuscirà ancora a fare spettacolo aiutando i poveri.
martedì 12 luglio 2016
L'«exit» ecologica di Berlino, ossia la «Divexit»
da QUI
Dopo la Brexit ormai il suffisso «exit» si può applicare a qualsivoglia abbandono. Una relazione con all'inizio il nome del partner, per esempio: Susanexit o Leopoldexit. Sarà molto difficile invece, perché in quel campo l'amore è (quasi) per sempre, avere un Milanexit o Interexit o addirittura un Iuvexit.
Berlino, con il ìl suo fondo pensioni da 825 milioni di euro ha deciso la Divexit. E cioè disinvestire (to divest) dalle società che producono energia fossile per investire nelle rinnovabili. Non sono i primi. Hanno seguito l'esempio di Stoccolma, Cambridge, Seattle, Oslo e altre 538 istituzioni che si sono già incamminate per quella strada. Quando dunque l'uscire vuol dire prendere nuovo e salutare slancio.
Chissà. Forse c'è in molti una voglia di qualche exit ma non se ne ha il coraggio.
Dopo la Brexit ormai il suffisso «exit» si può applicare a qualsivoglia abbandono. Una relazione con all'inizio il nome del partner, per esempio: Susanexit o Leopoldexit. Sarà molto difficile invece, perché in quel campo l'amore è (quasi) per sempre, avere un Milanexit o Interexit o addirittura un Iuvexit.
Berlino, con il ìl suo fondo pensioni da 825 milioni di euro ha deciso la Divexit. E cioè disinvestire (to divest) dalle società che producono energia fossile per investire nelle rinnovabili. Non sono i primi. Hanno seguito l'esempio di Stoccolma, Cambridge, Seattle, Oslo e altre 538 istituzioni che si sono già incamminate per quella strada. Quando dunque l'uscire vuol dire prendere nuovo e salutare slancio.
Chissà. Forse c'è in molti una voglia di qualche exit ma non se ne ha il coraggio.
sabato 9 luglio 2016
Bellezze di Natura
Bougainvillea "California Gold"
Potrò sbagliarmi (e sarei anche contento di sbagliarmi) ma sarà difficile che abbiate mai visto questi fiori.
Buon fine settimana.
Alstroemeria Inticancha Imala
QUI tutte le foto del sabato
Potrò sbagliarmi (e sarei anche contento di sbagliarmi) ma sarà difficile che abbiate mai visto questi fiori.
Buon fine settimana.
Alstroemeria Inticancha Imala
QUI tutte le foto del sabato
giovedì 7 luglio 2016
Omicidio Emmanuel Chidi Namdi, la parola razzismo non compare in nessun giornale
Emmanuel Chidi Namdi e la compagna Chinyery
I cattivi maestri del fascista e razzista che ha ucciso Emmanuel Chidi Namdi e picchiato sua moglie Chinyery siedono in Senato: sono quelli che dieci mesi fa hanno negato l'autorizzazione a procedere contro Calderoli quando diede dell'orango a Cecile Kyenge. Era critica politica, affermarono, mica razzismo, e lo dissero senza distinzione di partito, compresi 81 senatori del PD e 3 di Sel che oggi si dichiareranno certamente sconvolti e turbati davanti a tutti i microfoni dei media. Questo succede a pensare che le parole non abbiano conseguenze. Ipocriti.
Michela Murgia
da facebook
E intanto i giornali, tutti i giornali, Corriere della Sera in testa, continuano a chiamare l'assassino un ultrà, non fascista né razzista. Certe parole sono state eliminate dalla lingua italiana?
I cattivi maestri del fascista e razzista che ha ucciso Emmanuel Chidi Namdi e picchiato sua moglie Chinyery siedono in Senato: sono quelli che dieci mesi fa hanno negato l'autorizzazione a procedere contro Calderoli quando diede dell'orango a Cecile Kyenge. Era critica politica, affermarono, mica razzismo, e lo dissero senza distinzione di partito, compresi 81 senatori del PD e 3 di Sel che oggi si dichiareranno certamente sconvolti e turbati davanti a tutti i microfoni dei media. Questo succede a pensare che le parole non abbiano conseguenze. Ipocriti.
Michela Murgia
da facebook
E intanto i giornali, tutti i giornali, Corriere della Sera in testa, continuano a chiamare l'assassino un ultrà, non fascista né razzista. Certe parole sono state eliminate dalla lingua italiana?
sabato 2 luglio 2016
L'ape operaia
Tra enormi colonne d'oro, celle trabordanti di tesori preziosi, si aggira un popolo che può raggiungere, in piena estate, le 100.000 unità tutte rigorosamente di sesso femminile. Questo è il motivo per cui l'alveare è la vera "città" delle donne. Questa enorme comune al femminile è composta da un'unica grande madre (la regina) e dalle sue figlie (le operaie).
La regina si si dedica prima al sesso e poi alla deposizione delle uova mentre le operaie sono delegate al duro lavoro quotidiano. La vita di questi esseri meravigliosi inizia, come in tutti gli insetti superiori, con una semplice larva sgusciata da un uovo deposto da mamma regina in una delle cellette dalle perfette fattezze. Durante i primi tre giorni di vita la microscopica larva viene nutrita, dalle sorelle grandi, solo ed esclusivamente con la pappa reale.
Dal terzo giorno in poi la dieta cambia e il cibo della larva diventa il "pane delle api", un impasto di miele e polline. Bisogna attendere altri venti giorni affinché la larva raggiunga la maturità, allora svuota il suo intestino e inizia a tessere un bozzolo di seta all'interno del quale si trasforma in una pupa. Le sorelle adulte che l'hanno visitata per almeno duemila volte, compiono la loro ultima operazione murando la celletta con un opercolo di cera. Dopo qualche giorno passato in un apparente riposo, dal tumulo di cera si fa largo, a suon di mandibole, l'ape operaia pronta ad affrontare il mondo.
da La meravigliosa vita delle api
da poco stampato e che mi sono letto con grande piacere.
Questo libro mi ha fatto venire la voglia di rimettere qualche alveare. Quelli che avevo anni fa furono tutti sterminati dalla tremenda varroa.
Buona domenica dalla Liguria.
QUI tutte le foto del sabato.
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