Dicono che il mestiere della prostituta fosse già in voga all'alba dei secoli. Ho i miei dubbi. Meno ne ho di dubbi sul fatto che nel campo il lavoro non manchi, anche se la crisi dovrebbe avere diminuito il movimento pure qui. E comunque i guadagni vengono fuori, tutti in nero.
Così quell'intelligentone di Fabrizio Cecchetti della Lega, già presidente del consiglio regionale della Lombardia e adesso capolista alle elezioni per Milano e provincia tira fuori dalla manica la sua carta elettorale "Tassare le puttane in Lombardia e destinare i ricavati a un fondo per l’occupazione e il mondo delle imprese"
Intento lodevole ma come si fa a stanare le signore? Semplice gongola il leghista "Tramite la mappatura che verrà fornita dai Comandi della polizia locale dei nostri Comuni". Mi immagino già un probabile ammutinamento dei vigili costretti a chiedere i documenti nei viali alle puttane oppure sempre costretti a suonare ai citofoni e chiedere con linguaggio di sottintesi "Che lei sappia ci sono donne che esercitano il mestiere in questo palazzo?".
Niente paura di fronte ai vigili felloni. Ci penseranno le ronde padane. Ve le ricordate? Ebbene che qualcuno lo ricordi anche a Maroni che, per inciso, quando i suoi compari sparavano questa cazzata delle ronde ed era ministro dell'Interno mica paglia annuiva col sorriso compiaciuto del barbaro sognante.
E Maroni è il candidato governatore della Lombardia per il centro-destra, degno successore del celeste Formigoni, costretto adesso a sparire dalla circolazione.