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“Viviamo in una fase di bassa qualità
della democrazia...
La democrazia non mantiene le sue
promesse,la democrazia può deludere
quando non produce buona politica e buon governo...” Zagrebelsky
Ma chi è il guardiano della democrazia?
Chi la deve nutrire? Chi deve difenderla?
NOI!!! Tutti insieme,tutti affiancati in
file strette e compatte!
I giovani stanno facendo la loro parte
...quando glielo consentono,quando non li picchiano, quando non li arrestano,
quando non li deridono, quando non li umiliano facendoli lavorare per cinque
euro l’ora,se fortunati...
Li hanno chiamati bamboccioni,sfigati,generazione
perduta e tanto altro ancora...ma sono i nostri giovani...giovani che tentano
disperatamente di riappropriarsi di ciò che noi gli abbiamo tolto:il futuro!
Dopo il 14 novembre sono state dette
tante assurdità dai rappresentanti delle istituzioni e visto scene
di violenza inaudita perpetrata da uno
stato che non ha più credibilità e autorevolezza, ma dire che ai giovani
manifestanti si applicherà il daspo e l’arresto differito mi sembra l’apoteosi
della irrazionalità e il disconoscimento della Costituzione che,nonostante
tutto, continua ad essere la nostra Carta che tenta di sopravvivere agli
attacchi barbari dei politicanti beceri e ignoranti.
Minacce che diventeranno realtà perché lo
stato non fa sconti a chi dissente,non fa sconti a chi non si allinea al suo
modo di pensare e agire...
E domani ci sarà ancora una
manifestazione e i giovani hanno dichiarato di voler arrivare sotto i palazzi
del potere...in strada ci saranno migliaia e migliaia di agenti...I giovani... Con l'ombrello aperto sotto le finestre del ministero della Giustizia in via Arenula
"per paura cadano lacrimogeni".
Intanto si vedono altri video del 14
novembre che fanno riflettere...
Da Repubblica.it
Agenti:
manganellate e calci sui ragazzi
Un altro video che documenta
gli scontri di mercoledì 14 novembre durante la manifestazione degli
studenti a Roma: una nostra lettrice, ferma su un autobus in via di Porta
Portese, davanti a Ponte Sublicio, riprende con la telecamera la scena: un
gruppo di ragazzi si sta allontanando dal teatro degli scontri. Quando,
all'improvviso, parte una carica di una decina di poliziotti che sorprende alle
spalle alcuni giovani colpiti con manganellate e calci
ROMA - "Dialogo con gli studenti, ma i palazzi della
democrazia devono rimanere inviolabili". E ancora: "Chi indosserà un
casco, verrà identificato". Il prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro
annuncia fermezza nel gestire la manifestazione della scuola, che domani
attraverserà la capitale. Alla vigilia della protesta dice: Vogliamo che
"ci sia la possibilità di manifestare il proprio dissenso e far conoscere
i motivi delle proteste, ma deve avvenire conformemente alle regole e alla
legge". "Sappiamo che qualcuno non ha presentato un preavviso per la
manifestazione: è ovvio che i luoghi sacri della democrazia saranno
inviolabili", ha detto Pecoraro. "Se ci saranno problemi di ordine
pubblico è ovvio che le forze dell'ordine non potranno non intervenire". E
poi puntualizza: Chi indosserà il casco "è punibile". E dunque chi
indosserà caschi durante i cortei di domani "sarà invitato a toglierlo
altrimenti sarà identificato e denunciato".
Vogliamo fare un secondo 14
novembre????????????????
“Polizia, chi stai difendendo? Chi è colui che
colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? E' quello il tuo
compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un
mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al
supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel
traffico, a protezione di condannati in
giacca e cravatta, di cosiddetti
onorevoli, dei responsabili dello sfascio sociale
che invece di occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge
elettorale per salvarsi il culo e passano le serate nei talk show. Di
improbabili leader a cui non affideresti neppure la gestione di un condominio
che partecipano a grotteschi confronti televisivi per le primarie. Loro
"non tengono" vergogna, tu forse sì. Lo spero. Soldato blu, tu...
...hai il dovere di proteggere i cittadini, non il Potere. Non puoi farlo a
qualunque costo, non scagliando il manganello sulla testa di un ragazzino o di
un padre di famiglia. Non con fumogeni ad altezza d'uomo. Chi ti paga è colui
che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. Paga per tutti,
animale da macello che nessuno considera e la cui protesta, ultimo atto di
disobbedienza civile, scatena una repressione esagerata. Soldato blu, ci hanno
messi uno contro l'altro, non lo capisci? I nostri ragazzi non hanno più alcuna
speranza, dovranno emigrare o fare i polli di allevamento in un call center. Tu
che hai spesso la loro età e difendi la tua posizione sotto pagata dovresti
saperlo. E' una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una
in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando
il tè, carichi di mega pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit.
Soldato blu non ti senti preso per i fondelli a difendere l'indifendibile, a
non schierarti con i cittadini? Togliti il casco e abbraccia chi protesta,
cammina al suo fianco. E' un italiano, un'italiana come te, è tuo fratello. è
tua sorella, qualche volta, come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che
ha sputato sangue per farti studiare. Sarà un atto rivoluzionario.
Parole di un amico di Alberto Salvucci