FRAGOROSO SILENZIO

sabato 20 marzo 2010

La marcia su Roma,il Sultano cerca compagni di Piazza…



E che cavolo…non vi vergognate di niente?!?!?!

Neanche di manifestare contro voi stessi…

Ecco come si organizzano gli incontri di Piazza!!!!!!!!!!!!!!!!



L'ordine di Verdini in Abruzzo: portate i terremotati. Polemica sugli sms del premier
Il Pd protesta: metro gratis lungo il percorso dei cortei. Il Comune: paga il Pdl

"Gli abbiamo dato le case
vengano a S.Giovanni"

di GIUSEPPE CAPORALE e GIOVANNA CASADIO

"GLI ABBIAMO dato le case, non posso credere che gli abruzzesi beneficiati non vengano in piazza a San Giovanni". Denis Verdini il coordinatore del Pdl, ha scritto al partito in Abruzzo, al "governatore" Gianni Chiodi, ai parlamentari e consiglieri regionali. Gli ha dato una strigliata-choc. La lettera di Verdini è partita giovedì. Il coordinatore a ogni regione ha dato un "target-pullman". Una sorta di competition. Come si fa per ottimizzare il marketing.

E agli abruzzesi scrive: "Trovo che avete difficoltà a raggiungere l'obiettivo fissato di 50 pullman per l'Abruzzo". Non va. Bacchetta: "Un gruppo così folto di deputati, senatori e consiglieri regionali" deve quantomeno andare "nei quartieri ricostruiti dove sono state consegnate le case a 40 mila persone, con un semplice megafono, reclamizzando la manifestazione romana e sollecitando quelle persone a ringraziare Berlusconi venendo in piazza San Giovanni", perché il governo ha fatto per l'Abruzzo "qualcosa che non è mai stato fatto nella storia del paese".

Dagli aquilani ancora piagati dal terremoto, Verdini vuole gratitudine tangibile: "Non posso credere che quella popolazione beneficiata non riempia cento pullman oltre a quelli già organizzati". La casa, infatti, è un bene primario e una casa ricostruita "vale almeno il doppio". Per concludere: "La classe dirigente di un grande partito si misura anche su questo. Se non risponde l'Abruzzo non vale niente governare!". Chiodi ha sentito Verdini al telefono e ridimensiona la vicenda che però, alla vigilia delle elezioni provinciali, rischia di esacerbare gli animi degli aquilani.

CARISSIMI….GLI ANIMI DEGLI AQUILANI SONO GIA’ ESACERBATI…DAL PARTITO DEL FARE…GLI INTERESSI PROPRI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E ANCORA….

Campagna del partito del premier, nonostante le disposizioni del Garante
La protesta dei lettori: "E' possibile ricevere questi messaggi sul posto di lavoro?"

"Ti aspetto sabato al Circo Massimo"
Valanga di sms. "Violazione della privacy"

Moltissime anche le email, ricevute anche sulla posta aziendale. La firma è del premier Berlusconi

di ROSARIA AMATO

ROMA - Una valanga di sms d'invito alla manifestazione di sabato 20 firmati dal premier Silvio Berlusconi inviati a cellulari privati e aziendali, tutti utenti che non avevano dato alcun consenso. Messaggi ed estratti dalle interviste del premier finite nella posta aziendale. "E' mai possibile ricevere sul posto di lavoro questo tipo di messaggi?", si chiede un nostro lettore. In effetti no, non è possibile: per inviare sms e email di propaganda elettorale occorre il consenso degli interessati, come ha ribadito meno di un mese fa il Garante della Privacy in un provvedimento pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale.

Ma il 'decalogo' del Garante non ha fermato il dilagare di email e sms. "Oggi pomeriggio mi è arrivato sul telefono cellulare aziendale un messaggio di invito alla manifestazione di sabato prossimo a Roma. - scrive un lettore, Domenico Milesi - Aggiungo che si tratta di un numero riservato. Ho provato a rispondere che il messaggio violava la mia privacy ma mi è apparsa la crocetta che indica che la risposta non può essere inoltrata al mittente. Si può fare qualcosa? Se siamo in molti sì".

Questo il testo del messaggio inviato per sms a un gran numero di cittadini: "Ti aspetto sabato alle 14 a Roma Circo Massimo. Un grande corteo fino a San Giovanni per difendere la libertà e la democrazia. Silvio Berlusconi". Più articolato il testo delle email: "Noi scendiamo raramente in piazza. Ma - come dicono a Roma - quando ci vuole, ci vuole. E questa volta è doveroso farlo per difendere la nostra libertà e la nostra democrazia", esordisce il messaggio.

Per poi denunciare "un gioco sempre più scoperto e sempre più pericoloso che vede alleati la sinistra, i suoi giornali e i magistrati politicizzati di sinistra. Si sono inventati una tangentopoli che non c'era e non c'è. Hanno provato a schizzare del fango anche sul miracolo che abbiamo realizzato in Abruzzo. Hanno cercato di estromettere le liste del Popolo della libertà in Lombardia e nel Lazio, dando la colpa ai nostri delegati che invece non hanno nessuna colpa, per poter vincere la partita elettorale chiudendo la squadra avversaria negli spogliatoi con l'aiuto di un arbitro amico".