FRAGOROSO SILENZIO

mercoledì 14 novembre 2012

...Che democrazia







...come vi sentite forti.... intrappolare gli studenti sul lungo Tevere con un "esercito" all'inizio e uno alla fine...non potevano scappare neanche sugli argini perchè il fiume è in piena...che gioco da ragazzi!!!!!!!!!!!!!!!!! per fare questo capolavoro vi serve la laurea??????????????? Gli avete identificati tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A voi chi vi identifica????????????????????????????????' Coperti e imbacuccati....con i manganelli ben stretti a picchiare come matti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Persino i blindati...vi manca un pò di guerra??????????? Ma gli studenti non sono nemici...protestano per un futuro che non hanno più!!!!!!!!!




venerdì 2 novembre 2012

E la felicità Prof?








Tratto da: “E la felicità Prof?”
Di Giancarlo Vistilli,Einaudi

...e se provassimo a scrivere una lettera di buon inizio d’anno scolastico  alla nostra ministra? La chiamo per nome, come una persona di famiglia. I ragazzi fingono di non capire.
“Professò, e chi è? Una insegnante? Una preside? Neanche. Un’esperta di scuola? Tantomeno.
Questo è stato il risultato:

Gentilissimo ministro della Scuola,
abbiamo scritto con la maiuscola il nome “scuola” perché mai come in questo momento avvertiamo l’urgenza di riporre, nell’istituzione che solitamente odiamo, tanto affetto.
Siamo in un momento in cui gli alunni solidarizzano addirittura con i professori.
E’ triste veder cambiare di continuo gli insegnanti ,anche se per noi studenti può avere i suoi vantaggi: i genitori non si fidano del supplente e quindi se prendiamo un brutto voto è colpa sua. I precari nella scuola sono ammalati che si curano per soli  dieci mesi( sempre se sono fortunati e rimangono un anno intero). Il problema è che la cura avviene sulla nostra pelle. La scuola italiana ha 85.000 ammalati gravi,ci ha detto il nostro prof, che rischiano di diventare incurabili. Come il cancro. La scuola del nostro paese ha il cancro per tanti motivi. Noi studenti abbiamo bisogno di attenzione, di rispetto, di ritornare a una scuola in cui si possano trovare tante persone capaci di ascoltarci,di dedicarsi a noi, di farci piangere e ridere. Insomma, di farci stare bene. Noi, come i nostri professori, al Nord come al Sud, non stiamo bene. Dell’autorità, della gerarchia, della formazione professionale abbiamo tante agenzie che si occupano già: la politica,la Chiesa, i centri sociali e i corsi di avviamento al lavoro. La scuola è altro. Almeno la scuola che frequentiamo noi,quella che,nonostante sia statale, i nostri genitori si spaccano anima e corpo per mantenere.
Gentile ministro,ha mai letto gli scritti di don Milani o dei maestri di Barbiana? Sicuramente si sarà accorto che in quei libri,dove manca la pubblicità che invece si vorrebbe inserire nei nostri ( altra barbarie di cui abbiamo saputo dagli insegnanti), non c’è neanche  una parola che non sia necessaria ancora oggi alla nostra scuola. Per favore, non occupi gli insegnanti precari nel turismo,altrimenti non riusciremo più a lavorare d’estate nei villaggi come cubiste,baristi e animatori. Lasci a noi un altro po’ di tempo per fare gli scemi. Quei poveracci hanno studiato una vita per laurearsi!
Ci permettiamo di chiudere con un pensiero importante. Non sono parole nostre,ma di quel “ministro” della scuola che fu Lorenzo Milani : “ La scuola deve tendere tutto nell’attesa di quel giorno glorioso in cui lo scolaro migliore le dice:” Povera vecchia,non ti intendi più di nulla”, e la scuola risponde con la rinuncia a conoscere i segreti del suo figliolo, felice solo che il suo figliolo sia vivo e ribelle”.


Il libro di Vistilli ci fa conoscere adolescenti che non si arrendono ad una vita difficile e incasinata; adolescenti che  chiedono,ad adulti ed insegnanti, di crederci ancora, di alimentare la fiamma della conoscenza, di non abbandonare il campo e vincere le sfide che, a volte, appaiono impossibili.  E in nome dell’aiuto reciproco,ci implorano  di non distruggere il loro sogno e di aiutarli a cercare la felicità.Lo sappiamo fare?

Sempre vigili



martedì 23 ottobre 2012

Porta a scuola I tuoi sogni…








E ora basta!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono VERAMENTE arrabbiata!!!!!!!!!!
Ma la finite o no di prenderci in giro?

Luci soffuse, musica accattivante, banchi nuovi e puliti,Pc nuovissimi,tablet, parco esterno per le diverse attività sportive...Quale scuola?Dove si trova?

Al peggio non c’è mai fine...è una vergogna!!!!!!!!

Da : Corriere della sera.itFine modulo

Dallo scorso 10 ottobre in tv e su Youtube circola un nuovo spot del Miur, il ministero dell’Istruzione. Un filmato dalle luci soffuse e le musiche toccanti. La voce di Roberto Vecchioni, che oltre ad essere un noto cantautore è un insegnante in pensione, accompagna le immagini di una scuola pulita, funzionale, dalle pareti bianche e i computer d’ultima generazione. «Cerchiamo di cambiare quello che non va», dice l'interprete di Luci a San Siro. Oggi però il Fatto Quotidiano scopre che la location dello spot èuna scuola privata, la Deutsche Schule Mailand, l’istituto tedesco di Milano. Il che non è il massimo, se l'intento era pubblicizzare l'istruzione pubblica. Inoltre, il governo sta per stanziare un finanziamento di 223 milioni alle scuole private. Mentre le scuole pubbliche subiranno, per un altro anno, pesanti tagli.


«POLEMICHE PRIVE DI FONDAMENTO» - Il ministero parla di «polemiche prive di fondamento» e spiega che il Miur ha affidato la realizzazione dello spot a un curatore che ha scelto autonomamente i luoghi, la colonna sonora e le persone, compresa la partecipazione di Vecchioni. Quanto al fatto che lo spot sia stato girato in una scuola privata, da Viale Trastevere fanno notare che il video racconta la scuola italiana nel suo complesso. Scuola che, per legge, è composta da scuola pubblica e dalla privata parificata, tanto che è cambiato il nome stesso del ministero che non si chiama più «pubblica istruzione» ma «dell'istruzione».


Indignarsi e ribellarsi non basta, è obbligo agire!!!!!!!!!!


Sempre vigili




martedì 16 ottobre 2012

E la scuola s'infiamma!





Leggo e pubblico...

Fare cassa sugli insegnanti

La proposta del ministro Profumo di aumentare di un terzo l'orario di lezioni frontali degli insegnanti senza alcuna retribuzione è un intervento demagogico, che cavalca (e alimenta) il luogo comune dei docenti fannulloni. Un irragionevole accanimento sulla scuola.

di Marina Boscaino

Leggere nero su bianco l’art. 3 della bozza della legge di stabilità fa una certa impressione: aumento di 1/3 dell’orario contrattuale a medie e superiori, senza corrispettivo salariale. Qualora venisse portata davvero in porto, si tratta di un’operazione da “un tanto al chilo”, quasi il diritto al lavoro dignitoso e – soprattutto – all’apprendimento per gli studenti fosse merce scadente, sulla quale fare approssimazioni e arrotondamenti sommari. C’è da chiedersi quante volte nella storia della nostra democrazia si sia proposta e concretizzata un’ipotesi simile. Assurda, umiliante. Una proposta indecente.

Tra gli interventi a gamba tesa sugli insegnanti, questo è certamente uno dei più clamorosi che il Demagogo 2.0 potesse inventare; ma forse ha toccato il tasto sbagliato: sulla Rete in fermento la parola “follia” è la più gettonata nei commenti. Con piglio da padrone delle ferriere che nessun predecessore ha mai usato (il che è tutto dire), il garbato Profumo, con un 1-2 sorprendente (conferma del blocco contrattuale e aumento di un terzo dell’orario di lavoro a costo zero), ha concluso un processo iniziato molti anni fa, ormai; quando Ichino, Panebianco e Galli Della Loggia diffondevano l’epica del fannullonismo dei prof, culminato concretamente nel muscolare Brunetta-pensiero; assecondato da perle di saggezza che soprattutto la destra italiana ha gentilmente rivolto alla nostra categoria, in una stigmatizzazione etica, politica, professionale non esente dal dileggio.

Si cominciò con Berlusconi che, dopo aver promesso con la consueta raffinatezza durante la campagna elettorale che ci avrebbe “riempiti d’oro”, additava le scuole superiori, nel 2005, come “poteri forti organizzati che sono nelle mani della sinistra”; concludendo, nel 2011, con un’apologia delle scuole private per sottrarre i ragazzi a “quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia”; e Brunetta, che apostrofava i precari come “l’Italia peggiore”. Non dimentichiamo un Fini non ancora ripulito, che nel 2007 rilasciava al Corriere della Sera la seguente dichiarazione: «I nostri figli sono in mano ad un manipolo di frustrati che incitano all’eversione».

In che Paese viviamo? Ecco, infine, il frutto – forse il più beffardo, perché subdolo – di questo processo partito da lontano. La richiesta che falsamente nobilitante: “Chiediamo alla scuola un atto di generosità. Di più, un patto che rifondi questo mestiere così importante”; così Profumo, che si ostina a trattare i docenti italiani come un ricco manipolo (siamo quasi un milione, ricordiamolo) di ottusi. Con le buone o le cattive, interessa fare cassa. Dunque, ben venga cavalcare un pregiudizio popolare – pompato dalle esternazioni dei Soloni di turno - che ci vuole tutti sottoimpiegati, ferie illimitate, propensione all’inerzia, responsabilità impunite.

Qualora il provvedimento diventasse legge, concluderà l’operazione iniziata nel 2008 con la “cura da cavallo” Gelmini, che ha tagliato 85mila cattedre; con l’aumento di un punto percentuale del rapporto alunni-docente, che ha intasato le aule, violando diritti e norme di sicurezza; con il dimensionamento, che ha accorpato scuole a scuole. Far fuori 35mila precari, umiliando la categoria: ecco come gli ormai solo sedicenti tecnici concludono lo zelante lavoro di più di un decennio. Missione compiuta.

L’accanimento irragionevole e cieco che bersaglia la scuola vuol dire qualcosa. Si preferisce affossare chi ha in affidamento bambini e ragazzi, chi è responsabile della loro formazione e cittadinanza, invece di perseguire evasione fiscale, diritti di casta, privilegi acquisiti. Vuol dire tentare di mettere in ginocchio, senza possibilità di risollevarsi, una parte operosa del Paese che, nonostante l’arroganza della politica e il silenzio colpevole dell’intellighenzia, ha portato avanti responsabilmente la scuola italiana, precari o di ruolo non importa. È un progetto strategico; che ha le proprie matrici nella miope trasformazione, dalla legge sull’autonomia in poi, della scuola da luogo dell’interesse generale a risposta a domanda individuale; da risorsa per la collettività e progresso per il Paese mediante cultura e cittadinanza a bacino improduttivo, perché i frutti che rende non sono quantizzabili subito.

È ora che non solo gli insegnanti, ma tutta la società civile si sveglino davanti a questa scelta. Al ministro che ha impudicamente dichiarato che «Il Paese va allenato. Dobbiamo usare un po' di bastone e un po' di carota e qualche volta dobbiamo utilizzare un po' di più il bastone e un po' meno la carota. In altri momenti bisogna dare più carote, ma mai troppe» consigliamo (al di là di facili ironie che verrebbero da fare rispetto ad un’affermazione letteralmente delirante) di allenare se stesso ad un principio che finisce allo stesso modo di demagogia: democrazia.

(16 olttobre 2012)

Da MicroMega


Profumo ...fatti più in là...sento puzza di guai...




sabato 13 ottobre 2012

Il ministro del bastone e delle carote...Profumo di uno scenario tragico





Ministro Profumo,tu chiamala se vuoi... presa per i fondelli ,ma non chiamarla riforma!

Ma di cosa parli?


Da Repubblica.it


ROMA - Nessun disordine, nessuno scontro. E carote al posto di lacrimogeni. È stata questa la risposta degli studenti all'affermazione del ministro Profumo 1, secondo cui con loro ci vorrebbe il bastone e la carota. "Abbiamo visto solo il bastone, le carote ce le siamo portate da casa" 

I tagli alla scuola. "Pensavamo di avere già dato - scrive nel volantino la Flc Cgil - ma con la spending review vengono sforbiciati altri 200 milioni di euro", cui occorre aggiungere altri 184 milioni previsti dalla legge di stabilità".

Le retribuzioni degli insegnanti. Il contratto del personale scolastico è bloccato dal 2009, gli scatti stipendiali automatici non sono stati erogati, "le retribuzioni sono tra le più basse d'Europa. In più si chiede ai docenti di 
lavorare più ore 2 senza compenso aggiuntivo".




E così l’ha fatto!!!!!!!

Cosa? Il taglio al personale della scuola,taglio agli insegnanti!!!!!!!!!!!!!!!

Come? Facendolo passare per una riforma,facendolo passare per un allineamento ai dettami dell’Europa, per adeguare il nostro sistema a quello di altri paesi...dice lui!( gli stipendi però non si adeguano all’Europa)

La realtà è ben diversa.

Così facendo però ha dato la carota a quei ben pensanti italioti che urlano contro i nulla facenti professori che hanno poche ore e tante ferie!!!

Ha accontentato chi denigra i professori e la scuola e ha arricchito le casse dello Stato.

Nulla di nuovo,solo arroganza,ignoranza e tagli...intanto loro con il denaro pubblico fanno vacanze, cene, comprano ville,suv,barche e donne,gelati e sigarette...

Il problema, però, non è di così semplice gestione ...perchè occorre fare due conti,quelli della serva, e leggere correttamente la proposta del ministro,alcuni conti sono già indicati, ma non sono solo quelli...ce ne sono di più preoccupanti!

Lui sostiene di conoscere la delicatezza di questo lavoro perché lo ha fatto,ma io ho i miei dubbi visto le sue proposte...

 La proposta delle 24 ore... nessuno gli ha fatto i calcoli di quanti insegnanti si ritroveranno senza lavoro? E non parlo dei supplenti,quelli a parte, ma di insegnanti di ruolo da 30 anni e oltre...Da quello che mi è stato spiegato le 6 ore in più non sono a disposizione per le supplenze ma ore frontali...significa che io, per esempio, oltre alle tre classi dove opero, ne avrò ancora un’altra per sei ore . E l’insegnante che operava su quella classe? 

Di fatto, senza scomodare economisti,ragionieri o commercialisti, ogni tre insegnanti se ne perde QUASI uno!!!!!!!!!!!!

6X3=18... +6....

E le chiacchiere se le porta il vento!!!!

L’organico di fatto di ciascuna scuola sarà ridotto e il servizio?

Legge di stabilità?

A cosa serve il concorsone?

Perché continuare a far spendere soldi ai giovani e ad illuderli?

Classi pollaio, mancanza di insegnanti di sostegno,niente soldi per il normale funzionamento della scuola;siamo tornati a RIFARE gli schemi e le mappe concettuali alla lavagna...quella nera!!!!!!!!!!!! Ma bada ad usare bene il gesso perché non c’è!!!!!!!!!!!!!!! Dov’è il tablet? Dove le LIM? Dove i computer??????? E da settembre 2013 sono obbligatori registri e pagelle online...se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere!!!!!!


La scuola è il luogo dove nasce e cresce la cultura;è il luogo dove si coltivano i sogni, le speranze,le aspettative dei ragazzi,dove  crescono e pensano,ma voi non volete teste pensanti,volete solo ignoranti perchè così solo li potete raggirare!!!!!!!!!!
Io non mi arrenderò mai!!!!!!!!!

Sempre vigili


sabato 6 ottobre 2012

Niki Aprile Gatti e le strade della vergogna






[La Tribuna] Ora nuove informazioni sulla vergogna del traffico internazionale di dati e l’omicidio di Niki Gatti . Banca Centrale mette sotto commissariamento la società finanziaria Sibi ex Sofisa sa. Dallo studio del Presidente della finanziaria, indicato come collaboratore del Sismi, fu inviato l’avvocato che assistette Gatti durante l’ultimo interrogatorio. Sibi uguale Sofisa, Sofisa uguale Oroscop, Oroscop uguale Operazione Premium, Premium uguale Niki Aprile Gatti.

Forse questa volta Banca Centrale ha l’occasione di scoprire uno dei segreti più vergognosi della storia sammarinese, quello che portò alla morte (apparentemente per suicidio, ma sul quale si nutrono fortissimi dubbi) del giovane di 26 anni che lavorava come esperto informatico alla Oroscop di San Marino. Ieri l’autorità di vigilanza, ai sensi della legge 165/2005 ha disposto la procedura di amministrazione straordinaria perla SIBI Finanziaria Spa (…)

Fra il 19 e il 23 giugno a 2008 accade però qualcosa di inquietante: sebbene in isolamento e nell’impossibilità di comunicare con chiunque, il 20 giugno Niki ricevette in carcere un telegramma inviato da casa sua in cui veniva indicato il nome dell’avvocato che avrebbe dovuto nominare perla sua difesa in sostituzione di quello che lo aveva assistito fino a quel momento. L’avvocato era collaboratore dello studio di Bologna di Umberto Guerini, noto in Repubblica per la difesa di Antonio Toniolo, e meno noto, ma ufficialmente presente quale presidente del Consiglio di Amministrazione della Sofisa, la società che nel 2009 cambiò denominazione in Sibi Finaziaria, la stessa che ieri Banca Centrale ha posto sotto commissariamento. (…)

La Tribuna Sammarinese

La maggior parte di noi non ascolta veramente.

Siamo distratti da tante cose... o siamo prevenuti oppure abbiamo qualche preconcetto che ci impedisce di ascoltare davvero ciò che ci viene detto. L’ascoltare però è una cosa preziosa ,specialmente quando ci viene detta una verità.

E la verità sulla vicenda di Niki Aprile Gatti la famiglia la grida da quattro anni.

Una verità scomoda per molti che preferiscono il silenzio, quel silenzio non turbato da alcun rumore, incapace di scuotere l’anima e squarciare la mente di fronte ad una violenza...

Ma la violenza, legalizzata da uno stato ancor più violento, dovrebbe far tanto rumore. Un rumore così assordante da provocare la rivolta.

Ma la rivolta non c’è mai...

La verità va scoperta e capita in ogni azione, in ogni momento del giorno e invece molte volte si scappa,ma scappare non mette a posto le cose.

E le cose nella storia di Niki non sono affatto a posto. Troppe le incongruenze, troppe le ambiguità delle persone coinvolte, troppe le falsità...

E allora come non indignarsi? Come non cercare a tutti i costi la verità? Ma troppe sono le strade della vergogna nel nostro paese, strade lastricate di  ingiustizie, di indagini superficiali e di sentenze  discutibili. Allora ci viene il dubbio...

Il  dubbio è uno strumento di ricerca! Senza dubbi non ci sono domande, ma

solo risposte! Quindi non c’è alcuna ricerca.

Noi invece dobbiamo continuare a cercare ...a cercare tra le tante falsità la verità che tanti cercano di insabbiare sempre per salvare il proprio benessere...

Le strade della vergogna in questa vicenda sono tante, strade che portano alle persone vicino a Niki, strade che portano ai tribunali, strade percorse da avvocati spregiudicati,strade che non raccontano i fatti ...

Dopo l'articolo della Tribuna Sammarinese le domande sono aumentate...Vogliamo sapere il perchè di questo commissariamento per esempio,vogliamo sapere la posizione delle persone citate...e altro ancora! 
La famiglia ha bisogno della verità...

Sempre vigili



mercoledì 26 settembre 2012

Così fan tutti? Penso di sì...

Che contessa...


La Costituzione italiana...Art.121
Sono organi della Regione:il Consiglio regionale,la Giunta e il suo Presidente.
IL Consiglio regionale  esercita le potestà legislative attribuite alla Regione e le e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi.
...........
La Giunta regionale è l'organo esecutivo delle Regioni.
Il Presidente della Giunta rappresenta la Regione; dirige la politica della Giunta e ne è responsabile ; promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali; dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione,conformandosi alle istruzioni del Governo  della Repubblica.

Che dire?
Fate voi...


Sempre vigili...
Ma basta????????????