E i tanti motivi per vergognarsene!
Ogni giorno assistiamo a come i media ci trasformano da liberi elettori a impotenti spettatori di un brutto reality,a come entrano nelle nostre case violando le nostre verità,le nostre idee,le nostre credenze,le nostre certezze…e che dire dei tanti conduttori televisivi ( pagati a suon di milioni di euro) che alimentano i dibattiti, che si ostinano a chiamare politici, ma che invece sottolineano impietosamente lo scollamento tra realtà e la sua rappresentazione televisiva? Si sa, la comunicazione nel nostro paese fa acqua,è faziosa e non corretta,i giornalisti divulgano quel che vogliono e ciò che è più vendibile, appetibile,ciò che la massa morbosa ama sapere. La verità non è gradita,si nasconde tra gli anfratti delle bugie,tra i cespugli delle false supposizioni, tra i tanti costrutti in pasto per i più. I telegiornali si vestono con abiti da sera e danno vita a balletti senza senso,raccontano scandali,vizi e viltà dei potenti ma non raccontano i problemi di un paese in agonia. In Italia la verità non la si vuole; si vogliono i “miti” e le “verità” che danno serenità,quelle di comodo,anche se non sono Verità…Come non notare il silenzio dei più sulla manifestazione dell’Aquila? In 20.000 hanno risposto all’SOS della città,hanno sfilato disciplinati,composti,ordinati sotto una pioggia battente,incuranti del freddo ma animati da una solidarietà che va oltre l’immaginario.Hanno percorso le strade del dolore con lo sguardo in su per vedere le ferite inferte ai palazzi di questa città il 6 aprile, ferite ancora aperte,doloranti ma dimenticate dal potere. Tutto in silenzio…ma queste notizie non fanno ascolti…fa ascolto invece il delitto Scalzi. Sono giorni e giorni che tutte le tv e i giornali fanno ipotesi,le disfano,accusano o assolvono il mostro di turno…senza pietà,quella pietas che rende l’uomo una “persona”…e ora esce anche un libro sulla storia di Sara…che altro si deve mettere in piazza?
Lo stato italiano perde i pezzi ma c’è qualcosa di peggio …lo stato così com’è avvelena il piacere di vivere,distrugge la voce del dissenso,opprime l’intelligenza di molti e appiattisce l’ingegno. Vorrei ma non posso…sembra l’assunto più comune.
E allora come non vergognarsi di appartenere a questo paese?
E’ un paese dove la democrazia è sempre più svuotata di contenuti,che si regge su un piedistallo di falsità,mistificazioni volute da una politica dell’inganno,dell’artificio,del bluff…
Un paese dove le disuguaglianze sociali sono realtà pesanti,dove i lavoratori sono costretti a salire sui tetti,sulle gru,a manifestare con digiuni ad oltranza per far valere i propri diritti e per rivendicare uno dei principi della Costituzione,il diritto al lavoro,alla vita. Io mi vergogno…
Mi vergogno perché il 24% dei giovani sono disoccupati, non possono progettare un futuro,non possono essere autonomi, hanno difficoltà con l’Università perché quello che chiamano riforma è l’affossamento del diritto allo studio, perché pagare 180 euro solo di tassa regionale mi sembra di pagare la tassa sulla cultura e non è svuotandola che si risolvono i bilanci dello stato. Mi vergogno perché io e mio marito,dipendenti pubblici,paghiamo la retta universitaria per mia figlia senza esenzioni, invece liberi professionisti con una dichiarazione di redditi fasulla godono di agevolazioni. E la fuga dei cervelli? Perdiamo risorse eccellenti…
Mi vergogno perché la mafia,la camorra e la ‘ndrangheta formano la prima grande industria italiana e non hanno un buon odore...anche perché odorano di politica collusa,corrotta,complice!
Che dire delle laure in architettura ai figli di Boss che ottengono favori agli esami in cambio di “omaggi”?
Mi vergogno perché un signore che fa gesti volgari, che ridicolizza e offende il tricolore,che chiama Roma ladrona ma che a questa attinge soldi e privilegi per sé, la moglie e i figli, diventa ministro dello stato…
Non condivido Montezemolo e le sue esternazioni…dice di non voler entrare in politica con questi partiti,intanto parla della sua associazione con obiettivi civili e invita i giovani a iscriversi…Tanto meno condivido il metalmeccanico da oltre un milione di euro al mese,che offende chi lavora alla catena di montaggio per mille euro…mi vergogno per la minaccia della Fiat e la lotta dei capitalisti per “abbattere”gli operai…
Etica,dignità e morale sono parole vuote…
Mi vergogno perché i casi di violenza contro le donne sono in aumento,nel 2010 i casi di omicidi nei loro confronti sono 119, mentre i fondi per la prevenzione diminuiscono paurosamente…le donne che, nel nostro paese, non vengono apprezzate per il lavoro che fanno,per le idee che difendono,per le proposte che sviluppano…non sono tutte escort o veline…
Perché gli ospedali sono allo sfascio, la cura della salute è al ribasso e ciò non interessa a chi,invece, ha i soldi per cliniche private o di lusso.
Mi vergogno perché nel mio paese sono 70 mila i detenuti,ammassati in anguste celle con spazi inesistenti e perché fino al 20 novembre i detenuti che si sono suicidati sono 60 e nessuno fa qualcosa di concreto, abbiamo un ministro della giustizia che “lavora” per il bene del capo ed in questo lavoro non c’è spazio per i detenuti.
E come non rivolgere il pensiero ai morti sul lavoro,una guerra silenziosa che disonora un paese civile...
Mi vergogno perché ci sono politici che hanno legiferato per i respingimenti e poi fanno discorsi imperniati di idee futuristiche,umanitarie, intanto ordinano sgombri per i Rom,promettono case ma poi dimenticano…
Mi vergogno per quello che hanno fatto alla scuola, distruggendo la sua peculiarità: insegnare alla gente a pensare da sola…Vogliono, invece, premiare la disciplina e l'obbedienza e punire il pensiero indipendente...ma io insisto,”addestro” i miei alunni alla creatività e alla disobbedienza,solo così avremo pensieri critici e menti libere e autonome.
Mi vergogno perché l’idea di giustizia è stata completamente svuotata,sconvolta…e il cittadino non ha più voce…mi offende l’indifferenza e la violenza di chi dovrebbe garantire l’ordine pubblico e il cittadino… mi umilia chi usa il manganello facilmente e chi studia come usarlo per far più male…dimenticando che chi ha davanti è un essere umano, che se manifesta,lo fa per migliorare questo paese.
Mi vergogno di questo e di molto altro…
Il pensiero di due GRANDI…
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!
Dante Alighieri, Purgatorio, Canto VI, 76-78 (1304-1320).
Come cadesti o quando
da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? Non ti difende nessun de’ tuoi?
Giacomo Leopardi, All'Italia (1818).
Sempre vigili