FedVal’s review published on Letterboxd:
In definitiva, Nolan racconta la storia di un impotente. Un uomo che non solo riesce a soddisfare le aspettative delle donne al suo fianco (in particolare Jean Tatlock per la quale non ci sarà neanche nei suoi ultimi momenti; un fato che ricorda quello della Rebecca Hall di The Prestige). Non è un caso che la famosa frase di Oppenheimer “Sono diventato Morte…” venga pronunciata sia durante una scena d’amore con Jean sia nel momento in cui la bomba del progetto Trinity esplode, forse il più grande e autentico orgasmo che abbia mai avuto.
Oppenheimer alla fine come in una sua relazione non riuscirà a gestire il dopo, ossia le aspettative del governo e di chi vuole sfruttare la sua creazione. L’incontro con Truman/Gary Oldman ricorda molto il tipo di rimprovero che facevano a James Stewart in Vertigo. Come Oppenheimer era un uomo accusato di debolezza e di scarsa motivazione.
Sesso e atomica…Kubrick aveva già questi due temi e Nolan sembra riprenderli appieno.
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Finally, Nolan tells the story of an impotent. A man who not only manages to meet the expectations of the women by his side (in particular Jean Tatlock for whom he will not be present even in his last moments; a fate reminiscent of Rebecca Hall from The Prestige). It is no coincidence that Oppenheimer's famous phrase "I am become Death..." is pronounced both during a love scene with Jean and when the bomb of the Trinity project explodes, perhaps the greatest and most authentic orgasm he has ever felt.
Oppenheimer in the end, as in his report, will not be able to manage the consequences, that is, the expectations of the government and those who want to exploit his creation. The meeting with Truman/Gary Oldman is very reminiscent of the type of rebuke addressed to James Stewart in Vertigo. Like Oppenheimer he was a man blamed for weakness and lack of motivation.
Sex and atomic bombs… Kubrick already had put these two themes together and Nolan seems to take them up in full.