“a)Mi spiegate perché, davvero, stiamo facendo un altro governo con questi signori, preoccupati solo di non discutere di unioni civili e di ius soli?
b)Perché stiamo facendo un altro governo che non solo non ha il mandato degli elettori ma non rappresenta nemmeno il 50% dei suffragi dello scorso febbraio?
c)Perché stiamo facendo un altro governo frutto di un ribaltamento della linea, poi di una scissione, poi di un ribaltone e infine di una staffetta “sul posto”?
d)Perché stiamo facendo un altro governo dopo avere escluso di farlo, preoccupati soltanto di fare una velocissima legge elettorale di cui ora tutti dicono che non è poi così veloce, che bisogna completarla con le riforme e che poi non siamo mica sicuri che passa, dopo aver giurato che passava nel giro di due settimane e che era una mossa geniale perché tutti avrebbero dovuto farla passare così senza fare una piega?
e)Mi spiegate perché abbiamo celebrato l’uscita di scena di Berlusconi e poi abbiamo celebrato il suo ritorno?
f)Mi spiegate perché ci siamo detti ufficialmente contrari alle larghe intese (era ora) e per tutta risposta ne facciamo delle altre, che sono solo più lunghe delle precedenti?
Me lo spiegate voi, perché io non ce la faccio?”
Avete appena letto i quesiti che Pippo ha lanciato qualche giorno fa’.
Azzardo alcune risposte, caro Pippo:
a, b, c) Stanno rifacendo un governo con gli alfano boys solo e soltanto per merito dei 101 anonimi deputati del PD che hanno affossato Prodi e Rodota’.
d) La risposta e’ insita nella domanda, NESSUNO vuole una nuova legge elettorale votata da gran parte dell’emiciclo e, se mai si fara’, sara’ una legge votata solo da una parte, come il porcellum insegna.
e, f) Qui e’ piu’ semplice, non si tratta di far resciuscitare il calvoamesialterni, bensi’ di non smettere di immaginare un futuro come il suo, dato che negli anni si e’ dimostrato come piu’ di un’eminenza del PD abbia nel cassetto il recondito sogno di emulazione.
A tal proposito dovrebbe insegnare qualcosa l’oramai celeberrima bicamerale del 97 dove un ancora giovane Cuperlo era il braccio operativo di D’Alema.
Segnalo inoltre che i gangli di potere e affari dove sguazzano le societa’ dell’impero Fininvest sono estirpabili in decenni, non certo con una condanna per frode.
E non mi si dica che stavolta il governo non si fa’ con il watussomancato, che di barzellette sarei stufo, senza il beneplacito dell’arcoriano non vi sarebbe alcun accordo con gli alfaniani, lo comprende anche un cerebroleso.
Per ultimo, vorrei sottolineare una frase detta da Squinzi qualche giorno fa’:
“dateci un paese normale e vi faremo vedere di cosa siamo capaci”
E’ una frase che mi ha commosso, da decenni parlo con dirigenti di aziende, con capireparto, con operai specializzati, ebbene, care lettrici e cari lettori, potrei dire di non averne mai trovato uno impreparato nel proprio campo, tutti preparati, quasi tutti con una voglia tangibile di innovazione, di progresso, di fare cose nuove e farle bene.
Ecco, il desiderio del presidente di Confindustria e’ anche il mio, che navigo sull’altra sponda, che tocco ogni giorno il Paese Normale, che c’e’ gia’, che compete con chiunque, che premia i capaci, che non ha paura di nessuna sfida.
Fra le varie, questo tema mi pare il piu’ lontano dall’aula, con mio sommo dispiacere.