16 gennaio 2013

SHIT FROM THE PAST / Il geometra del comune (La Febbre, con Fabio Volo)


Fabio Volo è il solito irritante personaggio simpatico, un po' cazzone e pieno di battute da belloccio imbranato.

Deluso dal livello medio di spillatura della birra servita nei pub della sua città, progetta insieme ai suoi amici falliti di aprire un pub tutto loro, con black jack e squillo di lusso per offrire da bere a tutti i suoi amici e fallire in una settimana.

Non appena hanno trovato il posto (una chiesa sconsacrata mi pare, o forse mi confondo con un pub che hanno aperto dalle mie parti), viene fuori che Fabio Volo lo chiamano a lavorare in comune e parte quindi il dilemma morale tra lavorare come una persona normale o passare le giornate a cazzeggiare con la birra a trentacinque anni suonati.

Siccome però all'epoca del film stava per arrivare la crisi, Fabio decide che è meglio accettare il posto fisso, anche perché così sa già che potrà esibirsi per tutto il film nella sua menata preferita, ossia il conflitto interiore e insanabile tra quello che vorrebbe essere e quello che invece è. Che palle cazzo.

Appena arrivato si accorge che il comune deve tipo riscuotere ottomila decadi arretrate di varie tasse, e allora comincia a fare il giro della città col SUO motorino e il SUO notebook (perché è un eroe che combatte l'inefficienza pubblica rimettendoci del SUO) per chiedere alla gente di pagare 'ste tasse.

Ovviamente tempo trenta minuti vogliono già linciarlo, così decide di applicare il condono alla prima che trova con due tette decenti.

Dà lì scopano un po', poi litiga coi suoi amici, poi arriva pure Napolitano (WTF?!) non ho capito bene a fare cosa perché nel frattempo cazzeggiavo su internet, poi manda affanculo il suo dirigente, poi viene fuori che la graduatoria con la quale è entrato in comune era stata truccata da suo babbo morto con gli ultimi soldi della liquidazione.

Insomma dai, un po' la storia di tutti noi dipendenti pubblici. Tette di Valeria Solarino a parte.




(e ora la valutazione espressa in linee di febbre)





07 gennaio 2013

Idea per il prossimo album di Francesco Guccini







Spero non avrete creduto che davvero quella puttanata epocale de "Ultima Thule" fosse l'album di commiato di Guccini.
Non scherziamo signori, lo spread è ancora molto instabile e Francesco ha un mutuo da pagare per l'acquisto dell'ultima fornitura da 800 cartoni di Sangiovese.

E infatti, grazie alla solita fitta rete di conoscenze, marchette e favori sessuali non richiesti, Satira Sciusciesca può offrirvi in anteprima la trakclist recensita del prossimo album del Guccio. Enjoy!





#1 - Poesia in DO
Incipit parlato con tenue sottofondo musicale di nessun significato

#2 - Autunni
Riflessione su come è cambiato il significato della lotta politica dal '68 ad oggi. Saliente il passaggio nel quale Francesco ricorda che nel '68 ci si faceva le canne, mentre oggi lo stesso però c'è Berlusconi.

#3 - Pendola via
Testo biografico che narra la vita di Jean Bernard Léon Foucault, inventore del famoso pendolo che servì a dimostrare la rotazione terrestre e a scrivere un libro palloso di Eco. Struggente il ritornello "...e pendola, pendola via / innalzato nel mondo e soleste senza mania"

#4 - Bologna mignotta gentile
Il classico tributo alla città amata da Francesco; nella fattispecie, qui il cantautore si lamenta di come il prezzo del palloncino di vino bianco sia sensibilmente aumentato nelle osterie dagli anni '70 ad oggi.

#5 - E intanto noi andiamo chissà dove
Fantasticazione pseudo-visionaria sul destino dell'umanità, il senso della vita, ed altre cose noiosissime.

#6 - Amata che Amore Amai
Ballata introspettiva e romantica dedicata ad un non meglio precisato amore di gioventù che, come sempre, non gliel'ha data

#7 - Tambièn El Comandante, tambièn El Comandante
Ennesimo stracciamento di coglioni in salsa lento-folk su Che Guevara, che due palle, sono proprio contento che lo abbiano sforacchiato per bene in quel giorno d'Ottobre in terra boliviana, Francesco, lo sai?!

#8 - Addio arrivederci e addio
Outro che riprende lo stessa tema musicale dalla intro, riuscendo però a renderlo, se possibile, ancor meno significante e terribilmente fastidioso. Si chiude con contributi parlati di Dario Fo e Roberto Benigni per dare il colpo di grazia all'ascoltatore.




(originariamente pubblicato su Bilehttp://www.scaricabile.it/2011/04/idea-per-il-prossimo-album-di-francesco-guccini/)



03 gennaio 2013

Rieccomi froci


Quasi tre mesi che non scrivo eccetera eccetera.

E' che mi sono trovato un hobby ancora più nerd dell'avere un blog: la mountain bike.

Cioè, in realtà è un hobby che ho sempre avuto, solo che negli ultimi dieci anni me ne ero dimenticato. E' una lunga storia, dubito che ve la racconterò mai.

E vabbe', niente, proverò a stare un pochino più dietro al blog nel 2013, ok?
Nel frattempo, Buon Ano, Felice DuemilaeCredici, e tutte gli altri auguri da cerebrolesi che possano venirvi in mente! Love!




(clicca per ingrandire eccetera)




24 ottobre 2012

Dieci indagini per l'Ispettore Smacchi (4) - Il comico che aveva smesso di ridere







Nella foto, l'Ispettore Smacchi
se fosse stato intrepretato da Clint Eastwood
e si fosse chiamato Ispettore Callaghan




(trovate le precedenti indagini dell'Ispettore cliccando qui)



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"Mi stavo allacciando la fondina inguinale per recarmi in centrale, quand'ecco mia moglie sopraggiungere nella stanza con lo sguardo trasognato, il suo incedere elegante e sul candido gilet un papillon di seta bleu. Questa citazione bislacca di una celeberrima canzone, e la sua puzza di balena in decomposizione.

- Domani dobbiamo portare mamma dalla parrucchiera.

- Ma diocane, non può andarci da sola?! O solo con te?!

- No, non può, perché tu devi restare in macchina per non prendere la multa, visto che non c'è parcheggio.

- Ricordami perché ti ho sposata..?

- Perché sono ricca sfondata e tu eri sul lastrico dopo aver perso tutto ai combattimenti clandestini di criceti surgelati in Messico.

- Giusto. Be', allora ci vediamo stasera, io vado.

Arrivato in centrale, l'acquiescienza di Cordelli mi informò dell'ultimo, intricatissimo caso che ci era stato assegnato: Lelio Danielazzi, il noto comico televisivo, era stato trovato morto di uccisione nella sua camera d'albergo.

- A che punto sono le indagini, Crodelli? - chiesi mentre l'Autore commetteva un errore di battitura.

- Abbiamo fermato tre sospetti principali: il suo agente, Manlio Pizzocchero; la sua compagna, la showgirl Stefania Corsera; ed il cameriere dell'hotel, Antonio Scialìa.

- Qualche dichiarazione?

- Be', sono un po' insoddisfatto della qualità della mensa della centrale, per il resto non mi lamento.

- Intendevo dichiarazione dei sospettati, razza di criceto mal decongelato - lo apostrofai, forse influenzato dalla parole di mia moglie.

- Ah. Dunque... L'agente ha detto di aver sentito la vittima al telefono circa mezz'ora prima dell'ora presunta del decesso, e che sembrava tranquillo. La donna è stata con lui fino a due ore prima, lo hanno fatto tre volte, le prime due a pecora, poi alla terza lui non veniva mai perché lei era troppo dilatata, allora ha finito il lavoro di bocca, ma è stato come spremere il sangue dalle rape. Il ragazzo dell'albergo, invece, gli ha portato un whisky verso le undici e mezza, ricevendo una cospicua mancia.

- Cordelli, come sempre hai la stessa arguzia di un fermacarte in marmo stile neoclassico. Avanti, sbatti dentro il cameriere, è lui il colpevole."





COME HA FATTO IL GENIALE ISPETTORE SMACCHI A CAPIRE CHI ERA IL COLPEVOLE COSI' IN FRETTA?














SOLUZIONE
L'Ispettore ha intelligentemente ragionato per esclusione: siccome l'agente e la showgirl sono due personaggi importanti, e che quindi non possono finire in galera, ha giustamente incolpato quel morto di fame del cameriere, che tanto di lui chi cazzo se ne frega, nientemeno dal cognome sembra pure terrone.







27 giugno 2012

Dieci indagini per l'Ispettore Smacchi (3) - Il caso della morte inspiegabile





(trovate le precedenti indagini dell'Ispettore cliccando qui)




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"Tra  il sonno e la veglia, stavo riflettendo sulla complessità dell'universo e il culo di Irina Shayk, o su una sola di queste due cose, quand'ecco che vibrò il cercapersone del lavoro. Richiamai subito Cordelli in ufficio:

- Cordelli, non credi che sia incredibilmente anacronistico inserire un cercapersone in un racconto ambientato nel 2012?

- Credo che il racconto sia ambientato nel 1980, Ispettore.

- Be', in questo caso non dovremmo parlarci al cellulare.

- Infatti siamo al telefono fisso, Ispettore.

- Uhm, mi può bastare come spiegazione. Qual'è il caso di oggi?

- Forse dovrebbe vederlo coi suoi occhi, Ispettore: è una cosa davvero inspiegabile.

Così, dopo un paio di tequile per svegliarmi del tutto, eravamo sul luogo del delitto. La vittima dell'ennesimo omicidio della mia carriera giaceva davanti a me, morta. Proprio uccisa, ecco.

- Quale sarebbe la parte inspiegabile del caso, Cordelli? A me sembra la solita baldracca schiattata.

- Non è così semplice, Ispettore. Vede, la vittima era chiusa in casa, e non c'è segno di effrazione delle serrature. Inoltre, le telecamere di sorveglianza a circuito chiuso non hanno registrato nulla di spospetto. In più, sul corpo non ci sono segni di violenza, mentre le prime analisi mediche hanno escluso infarti, ictus, ed altre morti naturali che ci possano semplificare l'indagine.

- Cordelli, macaco oleoso, fa' silenzio, ho trovato! Presto, prendi il telefono, o il cellulare, o il cercapersone, o il cazzo che ti pare, e chiama Cristofantini alla centrale!"




QUAL E' STATA L'ILLUMINAZIONE DELL'ISPETTORE SMACCHI?

















SOLUZIONE
L'Ispettore ha capito di essere di fronte ad un caso davvero troppo complesso, così ha pensato bene di rifilare la patata bollente a quello stronzo di Cristofantini. Ben gli sta.