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“Valdagno, Arizona”

In Senza Categoria on agosto 28, 2011 at 9:09 am

Carissime lettrici.
Illustri lettori.

E’ con enorme piacere che mi permetto di invitarvi, il 9 settembre anno corrente, presso il Lido di Venezia, e più precisamente al Festival del Cinema, sezione Giornate degli Autori, presso la Pagoda dell’Hotel Des Bains, alle 21,30, dove potrete assistere alla prima mondiale del docufilm

“Valdagno, Arizona”

nel quale mi sento onorato di essere presente in un paio di spezzoni.

Accorrete numerosi.

Per ogni delucidazione mandatemi un email a [email protected]

Astenersi leghisti, pidiellini,  fascistelli e pretacci vari.

Vs.
Zac

Seguirà ottimo concerto dei nativi americani con danze annesse.

Ragazzini Ucraini

In Politica on agosto 28, 2011 at 7:32 am

Volevo scrivere della finanziaria, che non più tardi di dieci giorni fa’ veniva enunciata da Tremonti, che doveva azzerare i piccoli comuni, e così non sara’, che doveva imporre una tassazione ai redditi superiori ai 90mila euro, e così non sara’, che doveva sopprimere le province al di sotto dei trecentomila abitanti, e così non sara’, che doveva lasciare invariata l’Iva e le pensioni, e così non sara’.

Tremonti poteva anche risparmiare il tempo dedicato alla conferenza stampa.

Volevo.

Poi apro il giornale e trovo un trafiletto:

“Al Billionaire, tre ventenni ucraini, con le loro fidanzatine, ordinano 92 bottiglie di champagne e pagano 86mila euro di conto, il 4 agosto.”

Non saldano il conto, tornano nello yacht di papi, che il giorno seguente molla gli ormeggi.

Il responsabile di quel covo di cocainomani denuncia gli ucraini, e ieri arriva il bonifico riparatore.

Arriva perché a bordo del natante si vocifera che ci fossero ospiti dodici personaggi pubblici italiani, perlopiù politici, che vogliono mantenere l’anonimato.

92 bottiglie in sei.
Vi garantisco, essendo un eccelso bevitore, che ne’ io, ne’ Charles Bukowsky, saremmo riusciti a scolare un così copioso numero di litri.
Si saranno sciacquati le ascelle, sti ucraini.

Roba da far rimpiangere i gulag di staliniana memoria.

Ma dov’è finita la decenza?

E, soprattutto, dov’è finita la cara Anonima Sequestri Sarda?

Nel paese in cui vivo vige un detto, che vale più di mille elucubrazioni:

“Un vero signore miliardario, se vede cento lire a terra, si china e le raccoglie”

Questi ragazzini ucraini, nonostante il paparino oligarca, non meritano la galera, sarebbe sufficiente infliggere loro un compito più lieve,
un mesetto di turno notturno presso una qualsiasi acciaieria ucraina.

Poi che si bevano tutto lo champagne che desiderano.

Il Sellers de ‘noantri.

In Politica on agosto 24, 2011 at 2:17 PM

Domani assisteremo al pagliaccio che si dichiarerà come il miglior amico dei ribelli libici.

In quel di Milano Egli incontrerà il neo primo ministro Libico, e ci rifilerà la solita tiritera sulla vicinanza storica fra i due popoli.

Ometterà il baciamano che fece con Gheddafi.

Eviterà di ricordare come, alla faccia dell’amicizia, l’Italia abbia invaso due volte la Libia, e non si hanno ricordi di un’occupazione libica dello stivale.

Si scorderà del pacco di miliardi donati alla famiglia Gheddafi come risarcimento post colonizzazione.

Dirà che e’ merito suo se i ribelli hanno vinto.

Infine, preso com’è da sindrome di nana onnipotenza, si proporrà come garante del nuovo percorso democratico in tripolitania.

Con tutto il rispetto per un mostro sacro come Peter Sellers,  il dottor Stranamore, capace di interpretare alla perfezione tre ruoli diversi nella stessa pellicola, diretto da un altro mostro, Stanley Kubrik, l’attuale nanopriapo cerca una faccia per ogni occasione, da mandrillo con Ruby, da chierichetto con Formigoni, da compagnone con Putin, da giullare con la Merkel, da mafioso con Dell’Utri.

I compianti Peter e Stanley ne avrebbero ricavato un serial.

Senza titolo, altro non mi sovviene.

In Politica on agosto 19, 2011 at 5:47 PM

Il 75% degli spagnoli sono cattolici, ma solo il 18% si reca a messa.

Il restante 25, quello laico o agnostico, viene caricato dalla polizia in tenuta antisommossa per sgomberare Puerta del Sol, che Natzinger deve ammirare ripulita da quei quattro indignados sporchi e fannulloni.

Come quando il gabbiano, al secolo Woijtila Karol, si presento’, manina con manina, sul balcone del palazzo presidenziale cileno in compagnia di Pinochet, così per l’ennesima volta il Vaticano organizza una farsa da 220 euro a kit (bandana, bandiera e santini vari) nel luogo dove sino agli anni settanta e pure poi, e’ andato a braccetto con Francisco Franco.

Il Vaticano.

Il cancro di questo paese.

Nessuna norma presentata in finanziaria per avere un contributo alla crisi dalla Santa Sede, uno scandalo di cui nessuno parla.

Sara’ capitato a chiunque di voi, pensateci:

Muore la vecchietta ricca del paese o del quartiere in cui abitate e la tale lascia tutti gli averi in beneficenza, perlopiù immobiliari, alla diocesi.

Appunto, beneficenza.

Poi passano gli anni e, fateci caso, gli immobili non vengono dati ai bisognosi, quando mai, anzi, vengono misteriosamente  affittati o aquistati da famiglie più che facoltose.

Mentre per i conti correnti il discorso e’ diverso, essi vengono presi in carico, sempre a scopo di beneficenza, dallo IOR, che letteralmente significa Istituto Opere Religiose, ma nella pratica e’ una delle banche più potenti del pianeta.

Il Bisignani proviene da li’, e come esempio dovrebbe bastare per comprenderne il grado di beneficenza.

“Auspico lavoro per i giovani” ha detto il pontefice.

Forse non si riveriva a quelli che nello stesso istante venivano manganellati dai gendarmi e da gruppi di estrema destra finanziati dall’Opus Dei.

Forse non si riferiva a quelli che si battono contro la pena di morte (la Santa Sede non ha mai sottoscritto alcuna moratoria a riguardo), o contro l’omofobia, o contro i matrimoni predefiniti che impestano un terzo del pianeta.

No.

Si riferiva ai giovani che predicano la castità, la purezza di spirito, la evangelizzazione delle pecorelle smarrite, le gite a Medjugorie.

Se avessi ancora vent’anni, 
gradirei essere disoccupato.

P.S.
Si noti come siano
COMPLETAMENTE spariti dalle cronache mondiali i preti pedofili.

Puff.

Svaniti.

Fra un po’ ci racconteranno che non sono mai esistiti.

“Il più grande inganno che il diavolo ha fatto all’umanità, è stato fargli credere di non esistere e, di colpo, 
svanisce”
Verbal Kint, da “I soliti sospetti”

Vieni a fare un bagno, Emma.

In Politica on agosto 14, 2011 at 10:09 am

La dottoressa Marcegaglia Emma ci fa’ sapere che e’ ingiusto tassare i redditi sopra i 90mila perché i manager, poveretti, cercherebbero sistemazioni all’estero.

Pero’ i finanziamenti ai suoi inceneritori nessuno li ha toccati.

Subito dopo il nanopriapo ribadisce il concetto, contro la superirpef e a favore di aumento di IVA e rimodulazione del welfare.

Ah, l’obolo degli over90mila sara’ conteggiato solo sulla cifra eccedente, e, e, e, e, e, e, dai che ce faccio, e sara’

DEDUCIBILE.

Una tassa che genera un rimborso l’anno seguente.

Roba da mettersi a vomitare.

Vuoi vedere che la tolgono?

Per pararsi il culo, purtroppo da entrambe le parti politiche, si sostiene quanto segue:

E’ ingiusto far pagare i redditi alti in quanto non vengono toccati i redditi non dichiarati.

Ah pero’, visto che ci sono i vermi miliardari che evadono, allora una tassazione detraibile, del 5 o 10%, a chi passa la pausa pranzo in beauty farm con geisha servizievole, e’ ingiusta.

Questa e’ una cosa che dovevamo fare noi.
Da decenni.
E’ che noi abbiamo D’Alema e cortigiani che sono  inseriti nei CDA e ricadono nella norma fiscale.

 Stavo passeggiando e un gruppo di ragazzi, seduti in riva al mare, che ieri  era così multicolor da farmi poi consumare diversi tubetti di colore a olio, chiacchieravano.

Una ragazza ha in mano la settimana enigmistica e chiede:

“Finisce quando si muore”

Un ragazzo, sulla ventina, secco,risponde:

“Il Mutuo”.

In quel preciso istante avrei voluto avere fra le mani la dottoressa Marcegaglia Emma, come diceva un tale che una volta conobbi:

“Andiamo a fare un bel bagno, ci divertiamo, magari si fa’ anche del sesso, cavalchiamo le onde, poi uno solo tra noi due tornerà a riva.”

Un futuro bruciato.

In Politica on agosto 10, 2011 at 11:22 am

E cosi’ Londra brucia.

Tutto esplode dopo l’ammazzamento di un ragazzo di colore.

In Tunisia, pochi mesi orsono, tutto esplose per un altro ragazzo, autoincendiatosi per le continue vessazioni della polizia corrotta.

In Israele ci sono trecentomila persone in piazza, incazzate per l’improvviso aumento di un formaggio, si’, un formaggio.

A Puerta del Sol, centro storico di Madrid e luogo pulsante da decenni, gli Indignados urlano il loro disprezzo verso i banchieri e la corruzione.

Sono episodi singoli, punta di un iceberg che non puo’piu’ restare silente.

Tutti a blaterare della crisi delle borse, ieri in spiaggia pareva di essere a Wall Street, e nessuno che si accorge della piu’ evidente delle realta’:

LA GENTE NON HA PIU’ DA MANGIARE.

E dello spread non gliene frega un cazzo.

Libero li definisce “Mantenuti statali”, ignorando la vera essenza delle proteste globali, che hanno diverse tipologie di manifestazioni, dal pacifismo spagnolo sino a le spranghe londinesi, ma che raccolgono il disagio di milioni di giovani che hanno visto i loro padri sgobbare come cani in miniera, che hanno studiato nella speranza e nella certezza di vivere in modo piu’ dignitoso dei genitori.

Quando non riesci a scorgere un futuro, la reazione e’ incontrollabile e va’ dallo scoramento fino all’assassinio, tutto e’ lecito.

Nel Veneto, nel ricco Veneto, ci sono 150mila ragazzi fra i 20 e i 25 anni che non hanno di che sognare, sono diplomati e laureati, ma non sono figli di papa’ e nemmeno paraculati dal leghista locale, e per il momento stanno fermi, quasi ipnotizzati da cotanta disparita’ sociale.
Ma la loro protesta si fara’ sentire, statene certi, e qualsiasi sara’ la forma, io saro’ al loro fianco, con la spranga o con la colomba, poco importa.

Hanno intervistato un signore inglese, vittima delle proteste, al quale hanno raso al suolo il negozio che esisteva da trent’anni:

“Se si e’ verificato un episodio cosi’, vuol dire che c’e’ qualcosa di profondamente sbagliato nella nostra societa’”

E non si e’ manco lamentato del danno subito.

I responsabili di questa macrosituazione si conoscono, da noi spaziano da Mussolini al Nanopriapo, passando per le mura trasteverine.

Ma la chiave di volta risiede in un unico dato, incontrovertibile:
Il denaro che fluttua nelle borse e’ dodici volte superiore al denaro effettivamente presente in tutto il globo.

A Parma, dove il sindaco non si fa’ vedere in centro da mesi, si sono inventati di cambiare il nome del parco cittadino, da Falcone e Borsellino a Sandra e Raimondo Vianello.
I parmigiani, quelli intelligenti, hanno protestato, sono scesi in piazza, e il comune ha ritirato la delibera.

Cosi’ si fa’.

Lui sa’

In Politica on agosto 4, 2011 at 11:07 PM

Non c’è niente da fare.

Egli sa’.

Sa’ di football,
Sa’ di donne,
Sa’ di affari,
Sa’ di piante,
Sa’ di poesia applicata alla musica,
Sa’ di design,
Sa’ di G8, G20 e punto G.

Sa’ di mafia
Sa’ di tappo.
Sa’ di Numero Uno (riferito al protagonista del Gruppo TNT).

Sa’di BASTA.

E, dato che “ho tre aziende quotate in borsa” e “Le borse sono come un orologio rotto, segnano l’ora esatta due volte al giorno”, e su questa vorrei proprio sapere il genio che gliel’ha suggerita, la scrisse Kafka, no Apicella, perdio!!!, dicevo, sa’ anche di macroeconomia.

Kafka.
Il nano cita Franz.
Roba da marziani.

Una volta gli economisti mondiali fecero un conto.
Ne’ risulto’ che Soros, se un mattino si alza con le palle girate, può far saltare in tre ore l’intera economia delle Filippine.
Se lo dicono al nanoflamenco (un omaggio ai tacchi delle ballerine di quest’arte), ci dirà che le sue sei filippine a servizio, non può comprarle nessuno.

Seriamente:
L’apocalisse nelle quale sprofonderà questo Paese non e’ fra le sinapsi di Egli.

Non gli riesce.

E ha ragione.
Lui, e altre migliaia di persone come Lui, mica se ne accorgono, se vivono nella condizione di dover imparare l’idioma delle Bahamas per parlare con il loro banchiere.

Vi sara’ una frana, cancellerà molti di quelli che stanno a valle, sara’ spinta giù da quelli che stanno in alto.
A quelli sopra, e’ evidente, non capita alcunché, forse ci godono pure.

La soluzione?

Se lo scrivo mi vengono a prendere con il cellulare, quello con le sirene.

La chicca:
“Scusatemi, parlo io che dopo devo andare via”.
Tremonti Giulio, conferenza stampa, togliendo la parola a  Egli, che ha assunto per un secondo l’espressione di Berbick quando venne suonato da Tyson.

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