7 dicembre 2012

Lo Shabby a modo mio

Ogni volta che riguardo nei miei archivi scopro cose che non vi ho ancora mostrato.
A volte non so come definirle e allora le guardo le riguardo 
e poi non le ritengo sufficienti e le lascio lì come sempre per pudore.
Sapete erano i primi abbozzi di un mio stile
che come sempre assomigliava a qualche altro... 
ma era solo mio diciamo indefinibile.
Quello che poi definii Gustavian Chic un mix o fusion come dicono adesso dei due stili

Ora... io non sono una professionista ma a volte non so come scatto belle foto
ma mi piace da matti fotografare quindi ho accettato la sfida
e ho buttato li due scattucci  di questo lavoro iniziato anni fa...
ora riguardandole penso...allo Shabby e a cos'è Shabby
ancooora direte...si ancora.


Ormai sappiamo, ma mai abbastanza,
che Shabby significa insomma che Sciupato è bello.
Quando anni fa cominciai ad imbiancare i vecchi mobili
 lasciatemi in eredità da mia nonna
non sapevo che si potesse farlo...
ma lo feci...


nel 1995 Cercavo disperatamente 
riviste o libri che me ne parlassero e non trovavo niente
poi scoprii Rache Aswell ma non era del tutto di mio gusto
Avevo visto un negozio
bellissimo nel centro di Hamburg in una stupenda galleria
e mi ero innamorata  di un tavolo che vi era
in vetrina...



il tavolo era bianco sporco usato consumato ...ma bello
anzi bellissimo e aveva un bordo di foglia oro 
antico... direi a questo punto che era perfettamente French Style
che è la cosa che amo di più insieme ai miei mix Gustaviani


A quei tempi eroici io importavo cose dalla Toscana
e tutte le cose nei miei negozi erano in perfetto stile
cinquecentesco Fiorentino Vasi di murano 
Bicchieri a coppa con profili in oro
cuscini della passamaneria toscana...e vetri colorati
terracotte marmi alabastri di Volterra... Nel mio negozio i tavoli erano fatti con delle
bianche colonne di graniglia con un vetro sopra a sostener  le cose
ma avevo voglia di cambiare dopo anni e anni. Era il 1995..


chiesi a mio zio Pittore, fratello di mia madre, una vera autorità in materia
visitai laboratori in Oltrarno a Firenze e riprodussi esattamente quello che avevo visto 
nella vetrina in quel negozio di Brocanterie Francesi in Germania,
  sul vecchio tavolo ereditato da mia nonna
con una tecnica a cera che poi negli anni avrei molte volte cambiato


Mentre vedevo stupefatta la trasformazione  mi dicevo Wooowww
Era bellissimo  quasi come VERO. 
nell' ultimo negozio appena aperto cominciai a proporre
queste cose che prendevo nei mercatini dell' usato di tutta la toscana
allora si comprava BENE..


Ero ammaliata dal cambiamento
la cantina della villetta dove abitavo 
nella prima periferia di Hamburg era un museo delle cere.
Ne producevo a decine fino ad intossicarmi... 
fino a correre di notte in Farmacia urlando di loro per una tendinite alla mano
Fu così che cominciai a proporre un mio preciso stile
imbiancavo i mobili li patinavo a cera ma prima ci scrivevo su a pennello vecchie poesie 
o romanze liriche e ne doravo i bordi a foglia antica
e li personalizzavo con tutto quando la mia creatività mi imponeva.


Spesso ci scrivevo sopra  frasi dall' Aida la mia preferita, su un secretaire o un comò
e poi li contornavo con dei girigori classici, fatti a mano in maniera non precisa istintiva.
Roba che ora si trova anche su Pinterest ma allora era solo su vecchie immagini di libri
e la Germania reagiva li compravano ancora non finiti me li strappavano letteralmente dalla vetrina



Eppure continuavo a non trovare nulla sull' argomento 
nonostante mi documentassi
dettagliatamente cercando ovunque Google non c'era, 
o almeno non alla portata di tutti...
Allora,comperavo giornali tipo Elle Decoration 
il quale mi aveva dedicato anche un paio di servizi nel 93 e nel 94. 
Opppure acquistavo Shoner Wohnen 
che apparteneva alla più grande catena di Editrici
tedesca la Gruner und Jahr poichè la sua direttrice 
e altri della sua famiglia erano miei clienti.


Non trovavo nulla di simile a quello che facevo
lo chiamavo stile Louis Seize
Quando mi accorsi che avevo inventato un mio stile???
mai .... in realtà nemmeno me lo chiedevo, andavo libera...
non me ne sono  mai accorta
in me ha sempre prevalso il pudore
l' insicurezza il Dubbio
ma cosa starò facendo??? mi dicevo
Voi tutte ed i giornalisti italiani
che mi hanno etichettata con questo esagerato 
La regina del Gustaviano erano bel lontano da venire
Ho iniziato a frequentare internet solo nel 2009 e i Blog nel 2010
Solo dopo un periodo in cui questa fu la mia camera..
un breve periodo ma indelebile.



Questa periodo brevissimo è cosa determinante nella mia vita
come tante  altre... ma questa forse di più
 La persona che a casa sua ha questa camera degli ospiti
 però ci ha sempre creduto in me..
Non so se per eccessivo ottimismo o per vero convincimento
so solo che è  a lei  che devo l' inizio di questo mio lavoro...
fare l' arredatrice... nel lontano 82 la conobbi e fu lei che mi
indirizzò verso quel lavoro che oltre lo scrivere 
le pareva almeno possibile, a lei devo 
tante speranze tanti tentativi di darmi sicurezza e forza
tante consolanti tante parole tanto Coraggio...
e in questa camera io ho vissuto cose inenarrabili su di un Blog
come il mio nel quale in fondo dico tutto... e niente
In questa camera proprio in questa sono accadute cose

che nemmeno un romanziere  con la più fervida fantasia potrebbe narrare
o forse basterebbe che io ne avessi il coraggio di rivelarle...
 Tanto ci ho persino scritto su un romanzo per cui basterebbe leggerlo



Ora non so se vi piacerà, ma io la definisco 
Il mio pre Gustaviano il MIO Shabby
non so se sarete d' accordo, ma questo è il mio percorso
ciascuno ha il suo... dipende da come ci è arrivato


io ci sono arrivata anche passando da questa camera
una cameretta da bambina
come la bambina che ero quando ci dormivo all' inizio
trent' anni fa e la donna bambina che ero venti anni fa
quando ci venivo in Vacanza ogni anno...
e la donna che son diventata trent' anni dopo
dormendoci esattamente
in una notte dell' otto Dicembre 2008 


in una situazione così Kafkiana e imprevedibile 
da farmi pensare che se il futuro mi riserverà altre sorprese
anche solo un quarto sorprendenti come questa
spero ci vada piano che il mio cuore..si sa
non è più di primo pelo...


Quando faccio un bilancio della mia vita
sorrido a me stessa ai miei sudati coraggi alla mia decisioni sofferte...
a tutto ciò che mi è caduto addosso a volte, travolgendomi
 Al mio essere contro corrente sempre...pur
 cercando sempre di nuotare verso la corrente...
 ma mai uniformandomi restando quella che sono
anche cosciente del fatto che chi mi conosce mi ama
e che ci saranno pure quelli che mi detestano,,, ma io non li vedo
che ho sempre una scusa per dirmi poverini stanno solo male loro
che io non ce la faccio ad odiare nessuno
 anche se certe persone mi fanno proprio inc...
anche se do sempre una chanche
Ma la mia Toscanità mi fa sempre parlare più di quanto dovrei


lo so lo so, ho ancora scritto troppo
ma io sono così e anche se ogni volta mi metto in testa di cambiare
la vera me esce sempre da qualche parte...
Sono schitta sincera sempre...tanto che a volte posso sembrare perfino maldicente
da quanto sono cruda e come diceva mia nonna "non reggo nemmeno il semolino!"
Eppure anche se qualcuno dice e pensa che sono troppo concentrata su me stessa
(e io ci ho riflettuto sia chiaro, è anche un pò vero)
io mi sento fortunata di essere come sono e mi diverto ad esserlo
perchè ho trovato sempre persone che mi hanno amato

e a quelle persone devo il mio rispetto eterno  che lo so non è facile sono piena di difetti
di grattature di sgraffiature di angoli consumati
Come sono non è facile sopportarmi... Sono proprio shabby anche io
eppure risulto Chic e non so ancora come mai....

La vostra Regina ...
l'avvocatessa delle cause perse



La perfezione, questa sconosciuta.

L’ IDEA DI PERFEZIONE è IL PROBLEMA. Dicono LA Perfezione non esiste. Semplicemente perfetta è la nostra perfetta imperfezione… Che co...