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sabato 11 luglio 2015

Il cuscino ed il centrotavola.

In questi giorni di canicola non è consigliabile in certe ore, specie nel pomeriggio, mettere il naso fuori... la soluzione è quella di restare tappate in casa, imposte socchiuse, aria condizionata, una bella bibita fresca, un libro o, meglio ancora, un lavoretto tra le mani.... È in questo modo che sono nati i due lavori che presento.
Si tratta di un cuscino e di un centro tavola a punt'e nù, realizzati: il primo da mia sorella ed il secondo da me. Entrambi contribuiranno ad arredare la casa nuova di mia nipote in quel di Firenze.

 
Il cuscino, in tessuto di lino del tipo assisi, ad armatura regolare, presenta, come si vede dalla foto, su due lati una fascia ricamata con motivi di galletti in coppia, mentre gli altri due lati sono interessati da una serie di strisce ricamate in diagonale.
Ecco in dettaglio i motivi:

la fascia laterale con i galletti in coppia...
 
l'angolo: il punto di incontro delle due fasce...
 
Le amiche che hanno acquistato il manuale di Gioja Ralui avranno senz'altro riconosciuto il motivo che ne decora alla base le pagine dell'indice e della bibliografia.
I due lati con le decorazioni in diagonale comprendono una serie di strisce con doversi motivi:
 
in totale sei strisce diverse...
 
... e nell'angolo ancora due galletti.
 
Il tutto è incorniciato da uno zig zag. Il filato utilizzato è il ritorto fiorentino di Anchor n° 12, il colore è verde oliva (non ricordo il numero :-)!)
Abbinato al cuscino è il centro tavola, realizzato da me con lo stesso filato ma con un tessuto diverso: un lino rustico quasi certamente filato e tessuto a mano. Dico 'quasi' perché le sue misure non sono quelle standard ed è piuttosto grossolano e molto rigido, difficile da lavorare, ma mia sorella, che me l'ha fornito, non mi ha saputo spiegare come ne sia entrata in possesso.
All'inizio avevo delle perplessità sulla riuscita del lavoro su un tessuto del genere, ma mia sorella ha comunque insistito sostenendo che era questo lo stile che piaceva a sua figlia.  Alla fine però mi sono dovuta ricredere:
 
 
Le due strisce laterali comprendono diversi motivi: s'arrosa al centro, e due arenaras ai due lati con motivi di riempimento all'interno e, alle estremità, due cuori:
 
 

Al centro dei due lati lunghi, invece, tre motivi a cuore:

 
Il tutto racchiuso in una cornicetta a dentelli.

L'orlo è completato dal punto a giorno e dal punto quadro alternato con un motivetto di punto vapore negli angoli.

 
Da quest'ultima foto si può constatare quanto sia rustico il tessuto....:D!

martedì 5 maggio 2015

La tovaglietta 'antica'.

Oggi voglio parlare di una tovaglietta che, come ho anticipato nel titolo del post, è 'antica'. Infatti molto probabilmente venne ricamata negli ultimi decenni dell' '800.
Appartiene ad una cara amica, Bruna, di cui ho parlato in altri post perché è bravissima in tanti lavori di bricolage. Su di lei e sui suoi bellissimi lavori avrei dovuto scrivere, la scorsa estate, un post con un ricco corredo fotografico, ma poi tutto andò a monte perché la frattura di una vertebra mi obbligò ad un lungo periodo di inattività...
Ritorno alla tovaglia e spiego come siamo risalite all'ipotetica data di produzione. Bruna la ricevette in eredità da sua madre, la quale, a sua volta, la ricevette da una sua zia che era colei che l'aveva ricamata come parte del suo corredo da sposa. Ora: dato che la zia era nata nel 1882 e che si era sposata giovanissima, come usava a quei tempi, possiamo datare la tovaglietta all'incirca nell'ultimo quinquennio del secolo XIX.


Come si può constatare dalla foto, la tovaglietta è decorata con due cornici a punt'e nù: una, larga, che corre lungo il bordo, ed una, più stretta, che costituisce il riquadro centrale.
I motivi di entrambe le fasce sono gli stessi, ma quelli del riquadro centrale sono un po' più semplici. Eccoli a confronto:


motivo denominato "carira" (=sedia) del riquadro esterno

motivo più piccolo denominato "carira" (=sedia) del riquadro centrale.
 

La stessa cosa accade per 's'arrosa' (=la rosa) l'altro motivo che, insieme a 'sa carira', forma la fascia ricamata:

motivo de "s'arrosa" nella fascia esterna.
 
Al centro di questo motivo c'è la figura de 'su caboniscu' (=il galletto). Nel riquadro centrale, per motivi di spazio 's'arrosa' è in parte interrotta ma si può comunque vedere come il motivo consti di un numero inferiore di elementi rispetto a quello della foto precedente.


Anche i quattro angoli presentano lo stesso motivo che, nella fascia centrale è semplificato: una coppia di galletti con al centro una palmetta (=sa prama) dentro una cornice di 'spronisi' (=sproni) che, nella fascia più larga, è doppia.

motivo d'angolo fascia esterna.
 

motivo d'angolo fascia interna.
 
I riquadri infine sono bordati, sia all'esterno che nella parte interna da una doppia striscia a zig zag intervallata da due motivi di foglioline (=follittasa).

 
La tovaglietta, infine, presenta nell'orlo esterno, gli archetti volanti con picot ed un sottile sfilato àjour:

ed, all'angolo 3 pendenti realizzati ad ago secondo la tecnica con cui nel passato si realizzavano i bottoni per le camicie del costume tradizionale.:
 
Un'ultima curiosità: la tovaglietta, anche secondo quanto mi ha riferito Bruna, è stata utilizzata, non è stata, cioè, uno di quegli oggetti preziosi che, una volta che li hai, li tieni chiusi nel cassetto per paura di rovinarli. Lo attestano alcuni rammendi pazienti con cui sono stato riparati alcuni punti in cui la tovaglia è stata logorata dall'uso. Eccone un esempio:






mercoledì 9 giugno 2010

S'arrosa (=la rosa)

Un altro motivo tipico del punt'e nù è 's'arrosa': a me piace molto, come anche il motivo de 's'arenara' che mostrerò in seguito. Essendo un motivo simmetrico, va bene anche per riempire una parte centrale di un bordo. La linea blu che indica il percorso del ricamo è segnata solo su un quarto del disegno: per il resto si procede in maniera analoga ma 'riflettendo' (nel senso di 'riflettere come in uno specchio') il precorso.
 
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