Salve!
riprendo, dopo tanto tempo di inattività a pubblicare qualcosa sul mio blog e ringrazio tutte le amiche che, nonostante la prolungata assenza dovuta a molte ragioni di carattere personale e familiare, non mi hanno dimenticata.
In questi mesi mi sto dando al recupero dei vari ritagli di tessuto che si erano accumulati e che erano avanzati dalla realizzazione di altri lavori più impegnativi, come, ad esempio, la tovaglia d'altare su cui ho realizzato un post qualche tempo fa. La mia filosofia in materia è che non si butta niente ed anche un piccolo ritaglio, utilizzato per sperimentare una nuova tecnica, può essere utile come centrino, anche piccolo, sul quale magari depositare le chiavi di casa quando si rientra per evitare di graffiare il mobile 😃.
Un esempio può essere questo con cui ho fatto i miei primi passi nella tecnica del ricamo estense di Elisabetta Holzer:
Così qualche mese fa acquistai un manuale sul ricamo antico di Bruna Gubbini : "Il settimo libro del punto antico"... questa tecnica mi ha sempre affascinato ma non ci avevo mai provato, anche perché mi sembrava troppo al di sopra delle mie capacità.
In quel manuale era presente un bellissimo centro quadrato, completo di spiegazioni. Molti dei punti in esso contenuti li sapevo fare, ma la mia perplessità riguardava sopratutto le parti relative alla sfilatura centrale: sarei riuscita a realizzarle in maniera decente senza rovinare tutto?
Allora ho preso un altro piccolo ritaglio di stoffa ed ho provato: tutt'al più - mi son detta - se non riesco, avrò sprecato un pezzetto di lino ed un po' di filo.
Il risultato fu per me incoraggiante, eccolo:
e ciò mi spinse a tentare su qualcosa di più impegnativo.
A questo punto però si presentava un nuovo problema: io non avevo un pezzo di lino delle misure indicate dal centrotavola proposto dal manuale; quello è quadrato mentre il mio era rettangolare. Allora, come mi accade spesso, ho dovuto reinventarmi il disegno per adattarlo alle dimensioni del taglio di tessuto di cui disponevo, aggiungendo qualche tocco personale 😃...
Ecco quindi il risultato finale:
che, devo ammettere, mi ha pienamente soddisfatto.
La sfilatura del bordo è costituita dal classico gigliuccio, contornato da due file di punto quadro e, nell'angolo un semplice motivo a palmetta.
La parte centrale è costituita da un motivo a stella realizzato prevalentemente a punto piatto o reale:
Ed ecco il motivo sfilato che tanto mi preoccupava:
Il contorno della sfilatura è costituito da una successione di fiorellini a punto reale con, al centro, una 'X' a punto vapore:
con questo motivo d'angolo, che mi sono dovuta inventare:
perché le dimensioni della sfilatura erano diverse da quelle della fila di fiori e tra la fila ed il fiore d'angolo avanzava troppo spazio che ho riempito in questo modo.
Infine - al centro della parte sfilata - ho inserito un motivo che avevo visto in un post di un'amica su fb (mi spiace, non ho più trovato il post e perciò non posso citarla):
punto quadro e punto piatto per la cornice dei fiorellini col cuore a festone ed i petali a punto vapore.