mercoledì 24 dicembre 2014

Auguri!

A tutte le amiche che con pazienza mi vengono a trovare in questo mio blog auguro un buon Natale ed un nuovo anno ricco di serenità e... di ricami!

 
p.s.: la foto si riferisce alla mia tovaglia di Natale che ho realizzato mettendo insieme tutti i fiocchi di neve pubblicati nel mio blog. In seguito la illustrerò in maniera più dettagliata. A presto.



venerdì 14 novembre 2014

Il set da Messa/2

Qualche anno fa, circa tre ( o quattro? - non ricordo bene) realizzai un set da Messa che pubblicai in questo blog.
Questo che pubblico oggi è il terzo che realizzo, ma questa volta in collaborazione con due signore del gruppo di ricamo di mia sorella Elisabetta . Si tratta di Andreana che ha realizzato l'àjour e di Lucia che ha realizzato il pizzo chiacchierino di finitura.
Un completo da Messa si compone di quattro pezzi: il corporale, il manutergi, il purifichino e la palla.


In questa foto sono presenti tutt'e quattro i pezzi già stirati e piegati, ognuno con una piegatura differente a seconda della finalità a cui è adibito. Quello aperto su cui stanno gli altri pezzi è il capo più grande, il corporale.
Questa invece è la palla, che si posa sul calice. Deve essere un po' rigida e perciò è fatta con un tessuto doppio.


Il set è realizzato in tessuto di lino bianco a trama regolare (11 fili per cm) ed è ricamato con filo da ricamo Anchor n° 25. In tutti i pezzi al centro c'è una croce sfilata racchiusa in una cornice romboidale realizzata a punto filza con, agli apici ed agli angoli interni, un minuscolo motivo a punto piatto e due punti vapore.


L'orlo dei manufatti, a parte quello della palla che è un semplice àjour, è realizzato con una sfilatura doppia, fermata ai due estremi dall'àjour , mentre la parte centrale è realizzata con un motivo 'spinato' già descritto in più post del blog. Il tutto contornato da un semplice chiacchierino: semplice nell'aspetto ma non così tanto nella realizzazione, come ben sa chi lo sa fare!


Nell'angolo: i soliti tre minuscoli punti vapore.





martedì 11 novembre 2014

Il ricamo estense - Elisabetta Holzer.

Oggi voglio parlare dell'ultimo lavoro di Elisabetta Holzer: "Il manuale del Ricamo Estense".
Ho conosciuto Elisabetta H. (così la chiamo io per distinguerla dalle altre Elisabette che conosco, in primis mia sorella) ad 'Italia Invita' la manifestazione che si tiene ogni due anni a Parma (prima era a Rimini). Rimasi subito affascinata dai suoi lavori, così luminosi, colorati, solari. Nel corso del tempo ho approfondito l'amicizia sia attraverso i contatti online come pure nei rari incontri personali a Parma: rari perché - abitando io in un'isola, bella ma pur sempre 'isola', - non sempre ho la possibilità di recarmi ad incontri o convegni sul ricamo.
Tornando al manuale, devo premettere che avevo già quello precedente, pubblicato da Elisabetta H. nel 2007:


 ...e che mi era sembrato ottimo sia per contenuti che per la chiarezza espositiva e la veste grafica.
Ma devo dire che con questa  nuova pubblicazione l'autrice ha superato sé stessa: è veramente, come dice il titolo, un manuale completo.

 
In apertura spiega com'è nata questa tecnica: "... grazie agli spunti forniti...... dalla ceramica graffita ferrarese... dagli affreschi, dai Codici Miniati, da sculture marmoree o lignee e oggetti bronzei rinascimentali".
Segue una prefazione  in cui Bianca Rosa Bellomo  sottolinea come questa tecnica, che lei ha visto nascere e che ha seguito nella sua evoluzione, sia, da parte dell'Autrice, un omaggio a Ferrara, la città dei duchi d' Este.
Quindi una breve presentazione da parte di Elisabetta in cui tra le altre cose spiega come il manuale sia nato "dall'esigenza di documentare il cammino intrapreso e dal desiderio di raggruppare organicamente tutti i punti fin qui adottati...." per "... esprimere con ago e filo le varie particolarità e sfaccettature delle arti fiorenti riguardanti il periodo della Signoria degli Estensi che va dal XIV al XVI secolo".
Il libro è assai ben organizzato, diviso in sezioni, facilmente reperibili anche grazie all'indice consultabile nelle ultime pagine.


Particolarmente utile la sezione 'Consigli pratici' nella quale si forniscono alcuni suggerimenti su come ad esempio fermare i fili o come eseguire determinati punti tenendo conto della torsione del filato.
Gran parte del manuale - abbastanza corposo: più di 200 pagine - è dedicata alla scuola dei punti, raggruppati per categorie a seconda della finalità che con essi si vuole conseguire. L'esecuzione di ciascun punto è spiegata con chiarezza, corredata di schemi ed illustrazioni che ne mostrano l'effetto finale sia sul dritto che sul rovescio.
 
Devo dire la verità: vedere questa sezione del libro fa venir subito voglia di prendere ago e filo... e credo proprio che a breve sfrutterò questa miniera di suggerimenti, informazioni, consigli...
Nell'ultima parte sono proposti alcuni progetti, la cui esecuzione è spiegata in maniera minuziosa e riccamente illustrata. Eccoli qui raggruppati nella pagina introduttiva:
 

ed ecco in primo piano alcuni lavori che definirei meglio capo...lavori!
 
il biscornu...


...il porta aghi...
 ...il puntaspilli...
 
Complimenti Elisabetta H: hai fatto veramente uno splendido lavoro!
 

giovedì 23 ottobre 2014

La corsia per la cassapanca.

Mia sorella, quando si mette d'impegno, è un fulmine di velocità! In poco tempo - un mese o poco più - ha realizzato questa splendida corsia che andrà a coprire una cassapanca sarda (di legno intagliato) a casa di un'altra sorella.


Il motivo, ricamato a punt'e nù, è quello dei galletti alternati alle palmette: chi ha acquistato il manuale di Gioja Ralui, lo può trovare tra gli schemi che compongono l'ultimo dei progetti suggeriti, il cuscino. Eccoli in dettaglio:

 
 
È stato utilizzato, per la realizzazione, il lino Assisi (11 f x cm) ed il cotone ritorto fiorentino di Anchor del n° 12, colore marron bruciato, che si adatta assai bene al colore della cassapanca.
 
Questa è una foto del motivo d'angolo che, come si vede, deve risultare 'a specchio' con un angolo di 45°:


Il lavoro è racchiuso in una cornice a zig-zag, intervallata da due gruxittasa in corrispondenza della cima delle palmette. Nell'angolo, invece, sempre per via del fatto che il motivo deve risultare 'a specchio', i gruxittasa sono tre.
La corsia infine presenta una semplice e veloce sfilatura nell'orlo, sfilatura che ho già illustrato in altri lavori.
 
 
 

Infine una piccola nota: l'angolo della sfilatura è rifinito con tre minuscoli punti vapore.

venerdì 10 ottobre 2014

i fiocchi di neve...

Oggi cedo volentieri lo spazio del mio blog ad un'amica:

Salve! Sono Gioja Ralui, autrice del manuale sul Punto Annodato Sardo, questo qui, per intenderci:



 Voglio innanzi tutto ringraziare tutte le amiche che lo hanno acquistato e soprattutto quelle che hanno pubblicato su Amazon le loro recensioni. Devo riconoscere che mi sono sentita lusingata, in maniera particolare mi ha fatto piacere il fatto che molte di coloro che hanno recensito il libro ne hanno apprezzato la chiarezza espositiva e la ricchezza iconografica.
Aggiungo infine, per coloro che volessero acquistarlo, che il libro è disponibile a questo indirizzo
Bene: dopo questa doverosa premessa passo al motivo per cui ho chiesto ad alcune amiche la disponibilità di questo spazio.
Siamo già in autunno, le vacanze sono ormai un ricordo, si riprendono le attività solite... Così ho pensato: perché non regalare alle amiche appassionate del punto annodato un'idea, un piccolo spunto per un dono per le feste di fine anno?
Ed ecco per voi i miei fiocchi di neve: uno piccolo per chi ancora non se la sente di cimentarsi con un lavoro impegnativo ed uno più grande per coloro che ormai si sentono padrone della tecnica.
Per ogni fiocco presento sia lo schema completo per dare un'idea del risultato finale sia lo schema - ingrandito - di un quarto del motivo così da renderlo più leggibile.
Questo è il fiocco piccolo completo:

 
... e qui sotto lo stesso fiocco in dettaglio nella forma di un quarto:


Questo invece è il fiocco di neve più grande completo:

 
....mentre questo è il suo quarto in dettaglio:


Queste due figure possono essere utilizzate singolarmente, ma anche insieme in un centrino, o possono costituire il motivo per un cuscino, oppure, collegati con un motivo a zig zag (che potete trovare anche nel libro), possono diventare la decorazione di una tovaglietta di Natale....
Ancora un grazie per l'ospitalità e l'attenzione e buon lavoro!
Termino ricordando il mio indirizzo email:[email protected]

lunedì 15 settembre 2014

È nato Marco!


... a lui, alla sua mamma, al papà ed alla sorellina Anna i più affettuosi auguri. E tanti auguri alla zia Anna, che poi è mia cognata (della cui abilità nel cucito ho parlato in vari post di questo blog).
Per Marco io e la zia Anna abbiamo confezionato questa simpaticissima copertina.


Il soggetto è quello degli aristogatti, il disegno - come per le altre copertine di cui ho parlato in questo blog - è ricavato dalla rete: basta digitare 'aristogatti' in Google immagini - disegni e trovate subito ciò che serve.
Eccoli qui di seguito che corrono felici:


... e poi, in dettaglio: l' irruente Matisse...

 
.......... la vezzosa Minù..........

 
......il timido Bizet....
 
 
Devo dire la verità: mi sono divertita a ricamare questi simpaticissimi micetti!
Il tessuto che ho impiegato è un robusto piquet di cotone beige con minuscoli rombi in rilievo. Il filato è il ritorto fiorentino 8 e 12. I colori li ho adattati agli originali così come li ho visti nelle immagini di Google.
Ho ricamato il tutto con il mio punto catenella, la cui esecuzione potete vedere qui. Le parti piene come gli occhi e le linguette sono realizzate con tante passate di punt' erba ravvicinate, mentre a punt'erba semplice sono ricamate le sopracciglia e le vibrisse.
La confezione della copertina è invece opera di Anna,  mia cognata e zia del piccolo Marco. Questa volta ha superato sé stessa con un'idea veramente originale: ha foderato la copertina con un tessuto di cotone bianco con dei minuscoli pois celesti creando poi un risvolto verso il dritto, a simulare quello di un lenzuolino, bordando il tutto con un pizzo guarnito da un nastrino celeste di raso:

 
Fare lavori come questo mi procura sempre un grande piacere!

lunedì 14 luglio 2014

Finito!

... e anche questo è consegnato alla storia ;-)!

 
 ... un'altra 'prova'? Sì! (mi viene in mente quello spot pubblicitario delle poltrone in cui gli artigiani chiedono: un'altra promozione? e la tizia - di cui mi sfugge il nome - risponde: Sì... :D).
All'inizio volevo solo vedere la resa del filo in rapporto a quel tessuto, secondo me un po' troppo fitto.  Poi la faccenda mi ha preso la mano ed è venuto fuori un centrino. Stirato assai male, lo riconosco, ma ormai è universalmente risaputo: io e il ferro da stiro non andiamo proprio d'accordo: io non lo amo di certo e lui mi fa i dispetti.
Comunque un posto dove metterlo lo troverò di sicuro!
Questo è il motivo centrale, in parte inventato su due piedi in corso d'opera, in parte scopiazzato non ricordo più da dove (l'avevo iniziato un sacco di tempo fa e non mi ricordo più da dove avevo tratto l'ispirazione).


 e questi sono i dettagli dei due motivi a reticello: il grande:

 
... ed il piccolo, collegati tra loro da una sfilatura àjour.
 
 
L'orlo è rifinito con il gigliuccio.

 Altri punti utilizzati: punto riccio (non sono ancora molto esperta in questa tecnica e si vede...), punto vapore, che adoro, e punto quadro.


mercoledì 2 luglio 2014

Il segnalibro.

In questi giorni non ho lavori particolarmente impegnativi da fare, per cui dedico il mio tempo a terminare lavori iniziati da tanto tempo e mai finiti - di cui magari parlerò in uno dei miei prossimi post - oppure mi diverto a fare delle cosucce... così: tanto per passare il tempo ;-).
Una di queste cosucce è questo 'segnalibro'. Io adoro leggere, leggo tantissimo: ogni giorno un quotidiano, poi ogni tanto acquisto qualche settimanale di attualità e politica, poi leggo (ed acquisto) una gran quantità di libri... possiedo anche un kindle, ma non riesco ad adattarmi a questa nuova tecnologia di cui, peraltro, riconosco la grande utilità, soprattutto quando, come me, si legge a letto, prima di dormire. È un'abitudine che ho contratto fin dai tempi del liceo e che non ho mai abbandonato. Il kindle è senza dubbio assai comodo, leggero... però: vuoi mettere il piacere di sfogliare le pagine, il profumo della carta? Così per combattere la mia pessima abitudine di fare le 'orecchie' alle pagine per segnare il punto in cui interrompo la lettura, ho deciso di farmi dei segnalibri. Quello che vi mostro è l'ultimo:

 

 

L'ho realizzato a punt'e nù, su tela di cotone beige comunemente chiamata 'cencio della nonna', un tessuto a trama regolare con circa 11 fili per centimetro. Ho utilizzato il ritorto fiorentino 12 in due tonalità di giallo (quanto adoro il giallo!) di cui non vi so dire con precisione il numero perché purtroppo ho smarrito le etichette.
Nella foto seguente è possibile vederlo meglio:

 
 
 
Come si può notare la sommità è appuntita e rifinita con una serie di archetti volanti a punto festone con, al centro, un picot. La parte interna, affinché abbia maggiore consistenza, è imbottita con un po' di pannolenci.
Infine una foto del dettaglio della parte superiore del motivo.

 
Se qualche amica fosse interessata a sapere come si confeziona può consultare il manuale seguente, ora finalmente disponibile su Amazon:
 
 
 

sabato 28 giugno 2014

La tovaglia d'altare.

A più riprese, anche su facebook, ho parlato di un lavoro impegnativo che avrei dovuto fare e per il quale ho fatto diverse prove per vedere quali fili e quali motivi da ricamare potevano essere più adatti per quel particolare tipo di tessuto. Finalmente ho terminato il mio lavoro: si tratta, come ho anticipato nel titolo, di una tovaglia d'altare.


Non avevo mai fatto una cosa del genere: tovaglie ne ho fatte molte, ma per una chiesa mai. In realtà non ho fatto tutto io: il pizzo all'uncinetto è opera delle mani di una signora che collabora nel laboratorio di mia sorella.


Come anche l'orlo a giorno che corre lungo tutto il perimetro della tovaglia è frutto della pazienza di un'altra signora dello stesso laboratorio.
Mio è lo sfilato che sovrasta il bordo con il pizzo



 ed il motivo centrale costituito da una croce ricamata a reticello e da due motivi a 'V' con l'apertura rivolta verso la croce, pure ricamate a reticello.


La croce è contornata da un motivo a rombo a punto filza doppia e da alcuni motivi geometrici a punto piatto con un po' di punto vapore ai quattro vertici.


Ai due lati ancora doppia filza, punto piatto e punto vapore in due motivi geometrici e simmetrici:


Il tutto, infine, è inserito in un rettangolo formato da una sottile sfilatura di doppio àjour con, ai quattro angoli un minuscolo motivo a campanella di reticello:


La tovaglia andrà a coprire l'altare di una chiesa dedicata a S. Giovanni Battista in un paese del centro Sardegna.

martedì 10 giugno 2014

Il centrotavola di Nora.

Mia sorella, ormai, si è perdutamente innamorata del punt'e nù, così tanto che, come potete constatare da voi, è diventata una vera 'esperta'. Eccolo qua il suo ultimo capolavoro!


Certo il punt'e nù richiede pazienza ed impegno, soprattutto nella preparazione e nel calcolo dello spazio disponibile, essendo una tecnica che in qualche modo può essere inclusa nella categoria dei ricami a fili contati. Però dà molte soddisfazioni e le figure geometrizzanti che crea sono molto decorative, oltre che modernissime, pur essendo - nello stesso tempo - assai 'antiche', perché frutto di una tradizione secolare. Io amo moltissimo queste tonalità di azzurro e blu che lei ha utilizzato (Ritorto fiorentino 12 col. 129 e 147).
Nelle foto seguenti vi presento in dettaglio i motivi dei due angoli:

...l'angolo con il motivo maggiore...

 ... e quello con il motivo più piccolo (dei galletti)...
 
La rifinitura del bordo è costituita dalla solita sfilatura che ormai le amiche conoscono già ( e che forse si sono stancate di vedere ;-)!) ma che ha il pregio di essere decorativa e velocissima da eseguire:
 

 

 Infine una foto del motivo d'angolo, con la finitura degli archetti volanti a punto smerlo:


Per coloro che fossero interessate a questa tecnica, posso anticipare che è in fase di pubblicazione un manuale che ne tratta in maniera chiara e dettagliata tutti i passaggi con numerose illustrazioni. A breve sarà disponibile su Amazon ed è in progetto, per il futuro, anche la versione in inglese, oltre a quella in italiano. Ecco la copertina:

 
L'immagine riprodotta è tratta da un murale realizzato nel paese di Sennariolo dall'artista Pina Monne che con le sue opere e la sua bravura ha trasformato tanti piccoli centri come Sennariolo, Tinnura, Noragugume, Suni e Tresnuraghes in veri e propri gioielli.
 
Statistiche gratis