Negli ultimi anni la psicologia ha invaso ogni settore dell’umano, sia esso noto che ignoto, spiega anche quello che uno non sa e vivrebbe benissimo senza sapere, insomma, tenta di fare la conta dei peli pubici all’intera umanità.
Ascoltando le esternazioni di Calderoli, Brunetta, Bossi, Maroni, Gasparri, Berlusconi, Binetti, D’Alema, Franceschini, mi sono chiesta:
“come mai, questi signori del tutto, non scendono in campo a descriverci da cosa sono affetti gli appartenenti alla classe politica del paese”?
Sarebbe interessante conoscere il loro pensiero su cosa ha spinto Berlusconi a definirsi appartenente al “partito dell’amore”, sarebbe, ma tacciono, eppure le griglie comportamentali non sono ancora andate in pensione.
Osservando le teorie di Freud, Jung, Carotenuto, Galimberti (per la parte storico/filosofica), preferisco il mio ex prof. Giorgio Girard e James Hillman.
Giorgio Girard si presentò col seguente biglietto da visita:
“se siamo qua è perché abbiamo la pancia piena…”
Un pragmatico che non ha mai usato l’inconscio come causa, ma le situazioni del momento, il che è tutto.
Hillman per descrivere il comportamento della mente umana si è avvalso (non so se continua ad avvalersene ancora) abbondantemente della mitologia, materia che adoro e reputo “archeologia pre Omerica”.
Durante una conferenza ha scatenato le fazioni con il suo enunciato “Ermes portatore e Vesta raccoglitrice”, dove Ermes moderno è il portatore di notizie e l’odierna Vesta è colei che le raccoglie e distribuisce a suo insindacabile giudizio.
Il DSM IV è stato aggiornato inserendo nuovi disturbi della mente, una delle ragioni che mi fanno detestare la materia è proprio questa autoctona possibilità di inventarsi nuove patologie, hanno la pancia piena.
Domanda, ma questi continui aggiornamenti avvengono al solo scopo di sopravvivere a se stessa come disciplina?
E ancora, prima di stabilire che un soggetto è affetto da una qualsiasi patologia mentale, non è il caso di controllare che non abbia battuto la testa da piccolo?