La sentenza assolutoria di Genova relativa agli episodi della scuola Diaz ha sdoganato la "macelleria di Stato"
Lo hanno preso così...
La sentenza assolutoria di Genova relativa agli episodi della scuola Diaz ha sdoganato la "macelleria di Stato"
Lo hanno preso così...
…quando non si schiera e mette in luce un fatto, la satira per me è lo zucchero nel caffè del mattino.
NICO PILLILINI
http://nicopillinini.blogspot.com/
MARCO CAREDDU (MARCOCAR)
…ovvero, quando la cacca sale.
Una premessa, nella mia vita di studentessa ho incontrato “baroni illuminati” e “esimie dinastie di laureati a causa della buona memoria, occupanti la cattedra universitaria per trasmissione ereditaria del titolo baronale”, con tutti i guasti che questo comportava e comporta.
Uno dei Baroni illuminati che ha lasciato il segno (per me positivo), è stato il Professore Silvio Romano, Docente di “Istituzioni di diritto romano”, il sapere con la S maiuscola, ma anche il piacere che mostrava nel condividere con noi il suo sapere, porgeva la materia ostica in modo semplice, tra noi e lui si era creato un filing che trasformava le lezioni in reciproci baccanali mentali.
Di una lezione ho tratto un passaggio che, per me, è diventato regola di vita e la applico ancora oggi.
Suo enunciato: “un fatto accade, è immodificabile, è accaduto e basta, ma, se analizziamo tutte le circostanze che hanno portato a quel fatto, si possono modificare le conseguenze.
Vengo al fatto, il governatore del lazio si proclama “vittima di vizi privati” (sono sicura che gli psicologi hanno avuto orgasmi reali, un nuovo filone giustificativo da inserire nel manuale) ma come uomo politico, ha sempre esercitato “le pubbliche virtù”.
Bontà sua, manca solo l’applauso di solidarietà a far finire tutto a “tarallucci e vino”.
Diciamo che non volevo scrivere niente sul “caso”, ma … mentre mi gustavo le vignette di Inserto Satirico, sono finita dentro un dibattito sul tema:
“e’ giusto o no fare satira su Marrazzo”?
i toni sono stati accesi ma civili fino a quando il solito anonimo ha preso a usare gli escrementi come massima espressione per indicare la gente di sinistra…un vaffa…mi è scappato, mi sono scusata col condominio, da queste parti non gli avrei lasciato spazio e tempo, gli anonimi in questo blog non troveranno mai visibilità…
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=6323047198069348406&postID=1481508008205604978
…sono andata a rileggere i 60 interventi e rimango del parere che l’episodio sta subendo un trattamento soft “bipartisan” credo di aver individuato le ragioni.
Una ipotesi, se Marrazzo fosse stato pizzicato con un trans e basta, la stampa si sarebbe scatenata a 360° sulla sinistra intera (come a suo tempo fece con Sircana) e sui valori morali che sventola a ogni occasione buona per dire “siamo diversi”.
Ma la vicenda boccaccesca (alla fine è tale) ha dei risvolti penali, 4 appartenenti alla benemerita sono finiti dentro per ricatto, furto e credo altre amenità, La Russa deve aver schiumato veleno da ogni orifizio, per una volta che una “carica politica di sinistra” permette un attacco a tappeto si scopre che senza i suoi 4 “sempre fedeli” la storia sarebbe rimasta tra “i vizi segreti” d’alto bordo.
Quindi i toni si abbassano, i riflettori si affievoliscono e una “salutare depressione” certificata dal medico curante permette alla “vittima del ricatto” di andare in “ritiro spirituale nel convento di Montecassino”…la scelta del posto ha scatenato la mia allegria, ho pensato
“unisce l’utile al dilettevole”.
Finirà pari e patta, lui cadrà nel dimenticatoio e i 4 si vedranno alleggerita la posizione processuale, a me resterà il disgusto per la posizione dei trans ghettizzati ancora una volta a favore del potere, ancora una volta li si inserisce nella prostituzione come unico mezzo di sostentamento.
Mi fermo, le analisi delle circostanze che portano al “fatto Marrazzo” sono tante e dalla mia ottica, nemmeno una depone a suo favore, non perché sia una bacchettona, ma perché il suo goffo tentativo di negare prima e chiedere compassione per le “debolezze private” dopo, non cancella che ha proseguito il suo tran tran, se mi si viene a dire che di mezzo ci sono i servizi…ok, poniamo che sia così, ma quanto ci ha messo di suo?
Se la cacca sale non si può pretendere di non sentirne la puzza, non può pretendere di pulire usando uno straccio sporco, per inciso, lo straccio è quello dei valori abusati nelle campagne elettorali, un minimo di dignità non guasterebbe.
Bertoli cantava: ma non si sta poi male in questa fogna, se sai nasconder bene la vergogna. O: future abilità, speranze umane, riuscire a galleggiare sul letame.
La dignità non è essere casto e puro, la dignità è mostrarsi per quello che si è sempre, qualcuno ha arricciato il naso per Vladimir Luxuria? Sapevamo che era un trans, ma abbiamo avuto fiducia nel suo agire politico non nel suo scegliere con chi andare a letto, questa è dignità e rispetto del SE’, chiudo con
Niki Vendola, ti adoro ;-))
Il tormentone delle primarie si è chiuso con un risultato scontato, Massimo D’Alema torna alla segreteria del PD…dite che sto toppando? Che è stato eletto Bersani?
A me continua a mancare il partito della sinistra, c’e’ il contenuto (la base elettorale), manca il contenitore (il partito).
LUIGI ALFIERI http://vadelfio.splinder.com/
Chiunque tra: Marino, Bersani, Franceschini vinca quella che io definisco “buffonata quaternaria”, i due qui sotto hanno battuto il banco, loro due hanno vinto su tutti.
Rocco Grieco, Coriandoli http://www.coriandoli.it/
EL SUENO DE LA RAZON PRODUCE MONSTRUOS...
…e Francisco Goya y Lucientes così aggiunge:
La fantasia ABBANDONATA dalla ragione, produce
mostri impossibili: CON ESSA è madre delle arti
e origine delle sue meraviglie…
…illustra quello che in questo momento penso del PD e delle sue primarie…MNCH… ridatemi la sinistra!!!
SEGUITE QUESTO CONSIGLIO
...la cassetta delle lettere da svuotare, un fascio di carta inutile, volantini pubblicitari saturi di “offerte imperdibili”, li lascio cadere nel cestone della raccolta carta e sbircio il resto, bolletta del telefono, estratto conto e … Franceschini???
e si, il destrorso Franceschini manda una circolare alla sinistrorsa Tina.
La leggo e una serie di moccoli prende a salire, ma non fa fine, eppure qualcosa che illustri il mio “pensiero sul chierichetto” senza essere triviale deve esserci…quella che segue per me va bene, non so voi.
CAZZI VOBIS!!!
Mille vignette di Ignazio Piscitelli http://millevignette.blogspot.com/
Uno sguardo distratto ai giornali, un giro per blog amici e finisco sempre per leggere con attenzione i commenti, tema del giorno: pro o contro l’ora di religione musulmana a scuola?
Pochi quelli che spiegano la propria posizione, molti quelli arroccati sul credo e tra questi mi ha colpito un commento che esalta personaggi alla rinfusa “farli santi subito” per l’opera meritoria di tutta una vita, tralascio i personaggi che stimo e che mediamente si defilano dalle scene mediatiche, uno mi ha colpito: l’ex Don Pierino Gelmini.
Mi sono chiesta se chi ha lasciato il commento è a conoscenza del “triumvirato” ex don Gelmini – Giovanardi – Meluzzi, fautore il primo e difensori i secondi, della “cristoterapia”, nuovo protocollo farmacologico da applicare contro la tossicodipendenza.
A mandarmi in bestia a marzo fu un articolo che riportava il “botta e risposta” tra Giovanardi e un gruppo di contestatori, lo riporto (per chi non lo sapesse, Pierino Gelmini è o era, un silenzio omertoso è calato sulla vicenda, indagato per abusi sessuali su ragazzi a lui affidati nelle comunità da lui fondate).
Durante il summit che si e' tenuto a marzo 2009, a una contestazione sulla figura del Gelmini, il ministro Giovanardi, oltre che difendere a spada tratta questa "terapia fantasiosa" ha esclamato:
MEGLIO ABUSATO CHE DROGATO.
La frase spiega l'anima cristianamente nera del Giovanardi, le comunità ricevono sovvenzioni da capogiro e chi le dirige non molla l’osso polposo facilmente, sette mesi fa mi sono posta la domanda:
Che tipo di protocollo adotta la ”cristoterapia”? ancora oggi non ho risposte, ma solo ipotesi:
Volendo essere ironica penso a una serie ripetitiva di “cristonate”, magari in varie lingue e dialetti per non annoiarsi.
Volendo essere sadica penso se per caso non consista nell’ inchiodarli alla croce in senso reale per impedire loro di usare le mani per farsi.
Volendo essere civilmente realista, mi chiedo se, nel caso di morte di un paziente in crisi di astinenza sottoposto all'abbandono (perché di fatto, alla lunga di questo si tratta) non scatti l'accusa di omicidio preterintenzionale per omissione di soccorso, se il Gelmini, nella malaugurata ipotesi di decesso, può nascondersi dietro alla scusa "Non sono un medico" (visti i suoi precedenti da rullo compressore non mi stupirei) il Meluzzi ha la conoscenza bastante a sapere che la cristoteparia e' solo una allucinazione verbale, non la si può nemmeno definire placebo, mentre la si può definire ennesima truffa.
Mi chiedo, da 18 anni si fanno guerre preventive agli stati canaglia, guerre alla malavita, non si può cercare di prevenire qualche morto che collassa durante una crisi di astinenza?
Si e' fatta una battaglia sfrenata al protocollo Di Bella, si basava sulla somministrazione di farmaci inibitori, un po' di prevenzione sulla somministrazione di balle per alleggerire le nostre tasche non sarebbe male.
Per non lasciare vuoti sulla figura che qualcuno vuole santificare ho fatto un giro in rete, da WIKIO ho trovato e copiato quel che segue, ne ero a conoscenza, ma letto così capillarmente è istruttivo.
Biografia non autorizzata di don Pierino Gelmini
L'accusa di molestie sessuale mossa da alcuni ex ospiti di don Pierino Gelmini ha fatto venire alla luce il passato pluripregiudicato di questo sacerdote. E' stato condannato a quattro anni di carcere e, dopo un omicidio avvenuto nel 1991, si inizia a parlare di abusi sessuali. Di seguito una breve biografia non autorizzata del fondatore della Comunità incontro.
1963 - L'uso fraudolento del titolo di Monsignore
Don Pierino Gelmini viene diffidato dalla curia nell'uso del titolo monsignore, che ancora non possiede. Ancora oggi sul sito della comunità incontro si sostiene che nel 1963 era già monsignore.
1969 - Il primo arresto
E' il 13 novembre, i Carabinieri arrestano don Gelmini, all'epoca segretario del cardinale Luis Copello, arcivescovo di Buenos Aires. E' accusato emissione di assegni a vuoto, truffa e del fallimento di una cooperativa di costruzioni delle Acli. E' anche convolto negli affari poco chiari di una ditta di import-export tra Italia e Argentina costituita grazie al suo incario nella curia romana. Nella sua villa viene trovata una Jaguar.
1970 - La fuga in Vietnam
Don Pierino, fugge nel Vietnam del Sud. Qui venne denunciato per appropiazione indebita ai danni della vedova del Presidente da parte del fratello di quest'ultimo, l'arcivescovo di Hué Nho-Dihn Thuc.
1971 - Quattro anni di carcere
Costretto a tornare in Italia, non può sfuggire alla condanna del luglio 1971 a quattro anni di carcere per fallimento, truffa ed emissione di assegni scoperti. Viene isolato a causa delle lamentele degli altri detenuti per i suoi comportamenti promiscui.
1976 - Il secondo arresto
Don Gelmini viene arrestato per la seconda volta insiema al fratello frate Eligio, noto frequentatore di feste mondane, confessore di calciatori, cappellano del Milan e amante del lusso. Sono accusati di aver ricevuto una bustarella di 50 milioni da Vito Passera, un imprenditore in difficoltà, per farlo diventare console onorario della Somalia ed avere facilitazioni nel commercio di burro tra gli Usa e il paese africano.
1977 - Ritorno alla Villa del lusso
Mentre il fratello frate Eligio continua a vestire maglioncini di cashmire, don Pierino ritorna ad abitare nella villa romana che La Stampa descrive così: «due piani, mattoni rossi, largo muro di cinta con ringhiera di ferro battuto, giardino, piscina e due cani: un pastore maremmano e un lupo. A servirlo sono in tre: un autista, una cuoca di colore e una cameriera».
1979 - Il nuovo business
Don Gelmini disse di aver rinunciato alla "carriera per salire su una corriera di balordi". Nasce il nuovo business delle Comunità incontro per il recupero dei tossico dipendenti. La prima è ad Amelia, nel cuore dell'Umbria, in un vecchio casale ottenuto in concessione 40ennale dal comune. Oggi sono oltre 150 in tutto il mondo, costruite grazie ad ingentissime donazioni tra cui 100 milioni di euro da Silvio Berlusconi.
1988 - Abuso nell'uso dell'anello vescovile
Don Pierino è un prete di rito latino, ma nel 1988 viene insignito del titolo di Esarca Mitrato della Chiesa cattolica greco-melkita. Ha diritto all'uso dell'anello, della mitra, della croce e della pastorale quando celebra la messa con rito greco, anche se non è vescovo. Don Gelmini commette spesso gravi abusi celebrando la messa in rito romano, ma vestendo paramenti greco-ortodossi. Inoltre utilizza l'anello da vescovo pur non essendolo.
1991 - Omicidio e prime indagini su abusi sessuali
Il 23 novembre Fabrizio Franciosi viene ritorvato morto sgozzato al grattacielo di Rimini. E' un cittadino di San Marino ed era stato ospite della casa madre della Comuntà incontro, il Mulino Silla. Dopo l'omicidio, tuttora avvolto nel mistero, il fratello aveva raccontato agli inquirenti riminesi di abusi sessuali ad opera di don Gelmini avvenuti in una casetta del parco della comunità. Carlo Franciosi, padre di Fabrizio, è uno stimato medico ed è Consigliere della Repubblica di San Marino. Ha dichiarato di essere molto turbato dalle nuove accuse a don Gelmini.
1993 /2003 - Una lettera a don Mazzi accusa don Gelmini
Nel 2003 don Antonio Mazzi riceve una lettera da parte di un ragazzo che sostiene di aver subito molestie sessuali da parte di don Gelmini nel 1993. E' stato per due anni ospite anche della comunità di don Mazzi, dove ha raccontato quello che è accaduto.
2004 - Un libro di Marco Salvia racconta la vita in comunità
Nell'ottobre 2004 esce il libro di Marco Salvia "Mara come me" che racconta la vita all'interno di una comunità di recupero di tossicodipendenti. La storia è romanzata e i nomi dei presonaggi non sono quelli reali. Il 23 gennaio 2005 il quotidiano Il Manifesto pubblica una lettera on cui l'autore usciva allo scoperto, dichiarando, al contrario di come solitamente avviene, che nulla di quanto raccontato è “puramente casuale”. Inoltre, il personaggio chiamato “don Luigi”, è in realtà don Pierino Gelmini.
2006 - Il sostegno alla legge Fini-Giovanardi
Don Pierino fu uno dei maggiori sostenitori della nuova legge sulla droga che ha eliminato la differenza tra droghe leggere e pesanti. Ad un'anno e mezzo dalla sua entrata in vigore, iniziano ad essere evidenti i danni di tale provvedimento. I dati contenuti nell'indagine ipsad presentata dal ministro Ferrero in Parlamento e quelli della relazione annuale della Polizia parlano chiaro: è aumentato il consumo di droghe pesanti.
2007 - Bruno Zanin accusa don Gelmini di violenza sessuale, il Vaticano sapeva
L'attore Bruno Zanin (Amarcord, L'Agnese va a morire, Il caso Moro), è l'autore dell'autobiografia "Nessuno dovrà saperlo" dove racconta di aver subito abusi sessuali da Don Gelimini all'età di 13 anni. Il capitolo che parle dell'abuso è disponibile gratuitamente in rete per volontà dell'autore sul sito Bipensiero, può essere scaricato cliccando qui. Zanin, che è stato collaboratore di Radio Vaticana durante le guerre della ex-Yugoslavia, aveva raccontato gli abusi al direttore dell'emittente Padre Lombardo, che oggi portavoce del Vaticano. Zanin aveva informato anche un altro alto prelato: Monsignor Giovanni d' Ercole.
2007 - Il portavoce massone
Aldo Curiotto, addetto stampa di don Gelmini e sua moglie Maretta, segretaria del prete, lasciano gli incarichi presso la comunità dopo 18 anni. Il nuovo responsabile della comunicazione della comunità è Alessandro Meluzzi, psichiatra, onnipresente sugli schermi TV. Meluzzi è membro della Loggia massonica Madre Ausonia massoneria dal 1982, l'unca cosa a cui ha tenuto fede. Per il resto è un ex comunista, ex socialista, ex forzista, ex cossighiano, ex buttiglionano, ex diniano, ex mastelliano e ex verdi. E' anche sposato, divorziato e risposato.
2007 - Nuove accuse di abusi sessuali
Pochi giorni fa' si è diffusa la notizia che don Gelmini è indagato da sei mesi per presunti abusi sessuali nei confronti degli ospiti della comunità. Le accuse sono mosse da cinque ragazzi e sembrano credibili. Il cardinale Marchisano, ex vicario per la città del vaticano, invita don Pierino a farsi da parte e ad affidare la comunità ad un fiduciario. Si scatena il pandemonio: c'è chi grida santo subito, chi tace e chi come don Pierino non perde occasione per stare zitto combinando un gran casino.
2007 - Vittima delle lobby, non si devono risarcire le vittime
Don Gelmini dichiara di essere vittima di un complotto ebraico, suscitando le reazioni di Alan Elkan, del Rabbino Di Segni e di Riccardo Pacifici, il vicepresidente della comunità ebraica romana. Il giorno dopo ritratta e dice di essere vittima di un complotto della massoneria, lobby a cui appartiene il suo addetto stampa. Tuttavia, non ritratta le accuse di essere vittima della lobby gay, della lobby radicale e della lobby della magistratura anticlericale.
Inoltre, Don Gelmini ha sostenuto che la chiesa cattolica sbaglia a risarcire le vittime dei reati di pedofilia commessi dai sacerdoti.
A seguito di queste esternazioni, il portavoce di don Pierino "la peste" Gelmini ha dichiarato il silenzio stampa e l'avvocato Coppi, difensore anche di Andreotti e di Licio Gelli, ha comunicato la propria rinuncia a difendere il sacerdote.
E se un avvocato col pelo sullo stomaco rinuncia alla difesa del suo assistito una qualche ragione deve averla, o lo trova degno di internamento o lo trova indifendibile, quanto al Meluzzi, portavoce ufficiale dell’ex Don, ha messo nero su bianco il protocollo alla modica cifra di 14 €, questa è la presentazione che si trova in rete
GELMINI – MELUZZI Cristoterapia
Cristoterapia Dialogo di vita, fonte di speranza
In esso gli autori descrivono il loro metodo di cura nei termini seguenti: "Cristoterapia è anzitutto imitazione di Cristo non è quindi né una filosofia, né una tecnica psicoterapeutica, né una semplice pedagogia etica e sociale. E' incece l'esperienza concreta di un incontro con Cristo" Si tratta dunque di compiere un percorso di amore e di libertà, al termine del quale "la pietra scartata dai costruttori, che si chiami malato mentale, tossicodipendente, deviante, emarginato, o semplicemente persona sola e disperata, è chiamata a diventare testata d'angolo nella costruzione del tempio e del Regno di Dio"
Prosaicamente: “non ho capito un c@@@o di questa presentazione del protocollo, se lo avete capito e me lo spiegate…grazie”…santo…manco fosse sant’Agostino o Ignazio di Loyola.
p.s. l’attuale “pensiero Gelmini” sulla dottrina e suoi amministratori la potete leggere nell’indirizzo sotto.
…del 21° secolo,… “I tuoi scagnozzi anche nelle scuole, a costruire un gregge vendendo le parole”…
Tratto da “bianchezza di P.Bertoli”.
“se vuoi avere un popolo cosciente radi al suolo le chiese e al loro posto erigi scuole” Voltaire.
Personalmente metterei al bando ogni forma di insegnamento religioso nelle scuole di ogni ordine e grado, almeno fino alle superiori.
Pur non parlando di dio e suoi derivati a mio figlio (sarei stata faziosa) ed esonerandolo dalle lezioni di religione a scuola (sarebbero stati faziosi), non gli ho mai messo paletti nel frequentare i suoi amici nell’oratorio, un pomeriggio è tornato a casa e mi ha chiesto:
“cos’e’ il peccato”?
La voglia di alzare le braccia in forma di resa c’era tutta, ma, avete presente uno stronzetto di 6 anni che vi fissa con l’aria di chi pensa: “vediamo come te la cavi”
Gli porsi la fetta di pane e marmellata e:
“se prendi a calci un cane, un compagno di giochi, se dici parolacce, se vai in giro puzzando, se rispondi in modo arrabbiato, se rubi…tutto questo Don Sebastiano lo chiama peccato, ma fuori dall’oratorio si chiama comportamento da incivile e maleducato”
Gigi mi guardò e dopo aver ingoiato sintetizzò: “insomma, il peccato è quella cosa che tu dici sempre, fino a li posso fare, se vado oltre le prendo”
“Esatto, quando vai a dormire devi sapere che non hai fatto niente che possa avere offeso volontariamente qualcuno”.
Questo ieri, oggi mi sono gustata (per dire) opinioni di parte e quella di Bagnasco mi è sembrata la più Giudaica, chiama in causa il concordato, non il principio del credo, ma un accordo tra due Stati che stabiliscono quali “dogmi” inculcare nella testa di un bambino di 6 anni, mi chiedo, dove diavolo sono gli psicologi dell’età evolutiva? Sempre pronti a darci spiegazioni sul: come, perché, per chi, per come e a che fine, ora latitano, sempre pronti a dire quali danni subisce un bambino sottoposto a indottrinamento, davanti a dio, maometto, halla, budda, kalì, Jeova etc si fanno da parte?
Date uno sguardo a questa vignetta di MARCO CAREDDU e ditemi se ha torto, una domanda e la risposta che non può essere contestata
Marco Car http://www.insertosatirico.com/
…in rima che strappa un sorriso…la notizia per esteso QUI
"La giustizia, cari amici,
è ormai un fatto sol di visi
compiacenti ed assai proni,
anzi un fatto di calzoni
o calzini ben portati!
Tenga duro il buon Mesiano
che noi tutti lo portiamo
in un sol palmo di mano!
La giustizia dei calzini
è il conforto dei cretini".
…mentre le le due vignette strappano una risata e nello stesso tempo sintetizzano il livello di marcescenza raggiunto dai mezzi di comunicazione…
…BATTIATO
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Agli odierni duri e puri sostenitori del PD che non vedono alternative diverse da quel "contenitore ecologico" dove si puo' scaricare dentro di tutto (definizione dell'amico Bruno710).
Chi continua a nascondersi dietro il dito del "i socialisti sono stati tutti dei ladri", da socialista Lombardiana orgogliosa di esserlo ancora oggi dico:
Noi ci siamo battuti per dare una svolta all'oscurantismo che era questo paese, l'abbiamo pagata cara la modernizzazione, l'abbiamo pagata con la perdita del lavoro rei di aver scioperato, occupato, fatto picchetti (sempre che sappiate cosa erano i picchetti), le nostre colonne sonore erano quelle che seguono, noi lo abbiamo avuto il coraggio di combattere, non lo avete il diritto di critica nei nostri confronti, non lo avete per una sola ragione, non siete stati in grado di difendere quello che "NOI" vi abbiamo creato e trasmesso.
Quindi cari compagni, non rompete le palle con insulti di bassa lega contro i socialisti, Lombardi e' stato l'antitesi di Craxi, ma nei vostri slogans la conoscenza del "cugino" non è analitica, piantatela col generico che fa massa, se a voi il PD di Franceschini calza a pennello ... fatti vostri, a me i brodini insipidi non sono mai piaciuti.
Leggetevi questo post e se vi riesce, siate meno faziosi e più realisti.
http://luigiruffolo.it/2009/10/il-pd-deve-andarsene-dalla-binetti/
Buon pro vi faccia, se ne avete voglia, ascoltate la colonna sonora che accompagnava le nostre marce...e ... al diavolo, bambocci senza passato sociale, capaci di pontificare e incapaci di passare a vie di fatto!!!
CONTESSA
http://www.youtube.com/watch?v=8GCsinY5ELc
O CARA MOGLIE
http://www.youtube.com/watch?v=N5c7yMfSDZs
LOTTA CONTINUA
http://www.youtube.com/watch?v=R41uBLHSEo4&feature=related
ITALIA D'ORO
http://www.youtube.com/watch?v=ifIVo2xMwOA
ROSSO COLORE
Finalmente mi sono data la spiegazione del significato PD, è successo ieri sera dopo aver sentito la motivazione data da Paola Binetti al suo voto contro il decreto legge sull’omofobia.
PD è il riassunto della bestemmia nazionale dopo che Veltroni è stato eletto segretario, visti i risultati delle ultime elezioni il popolo della sinistra ha esclamato: P…..D…!!!
Lo ha urlato a gennaio per colpa della Binetti nel caso Englaro, lo ha urlato ieri sempre a causa di questa …
Ieri al telefono un amico più rosso di me lo ha sparato al mio orecchio esclamando:
“quel c@@@o di miscuglio non è un partito, chiamarlo partito è solo una bestemmia”
La mia risata lo ha mandato in bestia, ma gli ho detto che senza volerlo mi aveva dato la spiegazione inopinabile di quel contenitore di tutto e il contrario di tutto.
Provo una sola consolazione, non aver votato PD, la mia coscienza non si ribella per quel peccato mortale con l’uso della parola in parlamento.
La Binetti sta alla sinistra come Berlusconi sta alla democrazia.
Ma la ricerca scientifica ha le sue colpe, dovrebbe parlare dei dotti di Wolf e Muller, spiegare cosa sono e cosa genera una loro devianza.
Senza parole…bastano e avanzano le sue (intendo il catramato).
L’onda d’urto della risata liberatoria per la sentenza della consulta si continua a sentire, ma arriva dal mondo della satira, vignette e scritti satirici l’hanno fatta e la fanno da padroni.
Dal mondo dell’opposizione solo blandi messaggi degni del colesterolo politico che affligge Franceschini & C, semplici belati in risposta agli insulti in diretta a Rosy Bindi (meno male che sa difendersi senza puntelli caineschi)
Non sono tra coloro che gridano “al voto, al voto”, mi basta (per ora) che sia stata ristabilità la sacralità dell’articolo 3, la legge è uguale per tutti, almeno fino a quando non tutti risponderanno al fruscio dei soldi smazzati , tale principio sarà salvo.
Noi, orfani della sinistra assistiamo a questa stupida danza delle primarie, una domanda me la sto ponendo: “ma la dirigenza del PD si accorge che a furia di sventolare l’importanza della PRIMARIA sta sprofondando nell’ERA QUATERNARIA della politica?
Una vignetta di Pulci che deve far riflettere e un sonetto di Stefanopz che racchiude il pensiero di molti di noi orfani della sinistra che non intendono essere adottati da questi patrigni inadeguati.
Di Stefano non ho bisogno di scrivere niente, si presenta benissimo da solo.
AL FANO e ROMINA POWER
Dovrei essere felice
urlando “Come godo!”
adesso che l’Italia
è libera dal Lodo,
adesso che sentenza
ha emesso la consulta
e ancora vespa ha dato
lo spazio a chi ci insulta.
L’arringa delirante
di un azzeccagarbugli
aveva partorito
ancora guazzabugli:
“Ma quali tutti uguali?
Legge uguale per tutti?
Soltanto Lui è l’altissimo
Voi siete farabutti”
E i suoi leccapiedi
gli pseudo giornalisti,
accusano la corte,
covo di comunisti,
la lega imbizzarrisce
cicchitto poi s’incazza
inventano che il popolo
incendierà la piazza
Ma la felicità
non dura che un secondo
mi fermo a riflettere
un poco più in profondo:
l’Italia oggi è un cumulo
di fango e di macerie,
sarebbe giunta l’ora
delle persone serie,
sarebbe giunta l’ora
di cose straordinarie
non certo di litigi
non certo di primarie.
Questo è il confronto,
amaro e drammatico:
di là c’è berlusconi,
qui il vuoto pneumatico
Stefano Pizzutelli
FATTO DI CHINOTTO http://stefanopz.splinder.com./
Passata la commozione resta la rabbia, mi sono incollata a ogni contenitore di notizie (tranne porta a porta, quello neanche sotto minaccia di morte) che mostrassero non solo immagini, ma testimonianze sullo scempio quarantennale della mia città di origine.
Dichiarazioni che si potrebbero usare nel caso di necessità di vomito (Schifani, Alfano e il sindaco di Messina), alla stregua di farmaco salva-ulcera.
Bertolaso se n’è andato frettolosamente e nessuno ha sentito l’uomo intervistato che ha detto:
“Se ne sono andati lasciando tutto in mano ai privati, cooperative di dubbio gusto e di dubbia origine, è questa la protezione civile? Non avevamo bisogno di lui per sapere quanti morti ci sono e quanti dispersi, sappiamo contare”
Paolo mi ha segnalato il seguente video su Youtube, certo, Erminia mi ha scritto che il “capobranco” dei contestatori non è amato a Messina, ma non siamo stati amati nemmeno noi dai nostri partiti, ci chiamavano “schegge impazzite” e alla lunga abbiamo avuto ragione noi.
Se avete voglia di seguirlo per i 9 minuti della sua durata, sentirete quanto è stata “calorosa” l’accoglienza che le “schegge impazzite Messinesi” hanno riservato al “catramato di Stato”.
http://www.youtube.com/watch?v=qZ6q3rCEOMM
http://www.youtube.com/watch?v=y5WQ8NrTvtQ
Agli altri, a quelli che si sono ingobbiti a furia di inchinarsi al “gattopardo” di turno dico:
Questa è l’unica icona e l’unico vangelo che accetto e conosco, lui è uno dei Siciliani che mi fa sentire orgogliosa di essere nata nella Trinacria, che mi fa digerire che Schifani (il nome è un programma), Alfano, DellUtri, Cuffaro e tanti, troppi altri, hanno sporcato e sporcano il nome della Sicilia, tra loro e Bossi, la differenza la fa la scolarizzazione, ma la scolarizzazione non è mai stata sinonimo di intelligenza e onestà, né intellettuale, né politica.
Lui, Dalla Chiesa, Borsellino, gridano vendetta davanti a due leggi, Lodo Alfano e Scudo fiscale, che permettono al pidiusta e “all’onorata società” di delinquere e farla franca con l’aiuto di due suoi conterranei…se i morti potessero risorgere, prima di ammazzare gli spuri, ammazzerebbero voi che li avete eletti…se state pensando che sono con i denti da vampiro in discesa…pensate bene.
NA SPLENDIDA RIGINA NU GRAN TISORU, U ZEFIRU D’INCANTU L’ARIA SPIRA, U MARI, U SULI, U CELU TI RISCHIARA…
Una vecchia canzone registrata su nastro (quei nastri stile pizza) con un registratore “geloso” in un pomeriggio passato in casa con una decina di ragazzi tirati fuori da una situazione incresciosa e ridicola, generata “da babbaria” del loro accompagnatore, diciamo che aveva peccato di “eccesso di fiducia” unita a una buona dose di megalomania (il marchio di fabbrica della dinastia da parte materna, mi va di culo che ho ereditato per intero il DNA paterno), il suo orgoglio deve essere andato in frantumi non per la situazione creatasi, ma per essere stato tirato fuori dai guai “dalla pecora nera della famiglia”, che a ogni infornata di ragazzi che salivano nelle macchine per essere distribuiti nelle nostre case in attesa del treno che li riportasse a Messina, si sganasciava dicendo: Ok, altri ostaggi liberati.
Guardando lo scempio della mia città mi e’ venuta in mente quella giornata e quei ragazzi che si sono esibiti a mio uso e consumo davanti a un registratore, creandomi un nodo di commozione alla gola, oggi la canticchiavo, malignamente ho concluso…
…e tinni stai calannu o funnu, provincia babba eri e provincia babba resti.
Messina è un territorio senza radici etniche, una città che non ha cittadini propri che ne difendano la storia, Messina esiste, i Messinesi no, mi spiego con un sunto di storia.
Messina vede la luce nel 735 a.C. col nome ZANCLE che significa FALCE, dalla forma del suo porto, appunto a forma di falce.
Sulle origini etniche dei primi abitanti del territorio non c’è univocità: Siculi, Greci, Calcidesi, Cumani.
La sua posizione geografica la rende appetibile, a partire dal 494 a.C., a cicli storici costanti viene rasa al suolo e caparbiamente ricostruita, subisce una lunga serie di colonizzazioni, cominciano nel 494 i Milesi, 475 Anassilla che le cambia il nome in MESSENE prima e MESSANA dopo, 426 Ateniesi, 425 Siracusa, nel 396, rea di aver appoggiato ACRAGAS viene prima saccheggiata e poi distrutta fino alle sue fondamenta dai Cartaginesi.
Viene riedificata dal tiranno di Siracusa Dionisio che, per difendersi da altri attacchi fonda due rocche che guardano il mare, Tindari e Taormina, nel 282 viene invasa dai Mamertini che nel 264 la elargiscono ai Romani di Appio Claudio.
Nel 48 passa Giulio Cesare, nel 36 Sesto Pompeo ci fa una sosta stabilendovi il suo quartier generale nella guerra contro Ottaviano, questo vale a Messina un declassamento a “municipio romano”, ciò non toglie che resta una città florida e prospera, tutto questo Avanti Cristo.
Dopo Cristo.
468 passano i barbari di Genserico, re dei vandali, nel 476 Odoacre re dei Goti, segue il bizantino Belisario, inviato da Giustiniano, passa dal dominio Bizantino a quello degli imperatori romani di Bisanzio che restano fino all’831, anno della definitiva occupazione Araba, una tregua che finisce nel 1060 con la calata dei Normanni, nel 1266 una capatina la fanno gli Angioini, nel 1282 un’occhiata la danno gli Aragonesi, nel 1342 tornano gli Angioni, nel 1392…a rieccoli, gli Aragonesi, altra tregua.
Nel 1600 la città conta 120 mila abitanti, nel 1659 arrivano i Borboni e tra rivolte sedate nel sangue ed esiliati, la popolazione si riduce a 11 mila abitanti, nel 1702 un indulto permette ai fuorisciti di tornare, dal 1734 tutta la Sicilia e’ sotto il dominio dei Borboni.
Tregua? Naaa…nel 1743 viene colpita dalla peste, 40 mila morti, il tempo di prendere fiato e nel 1783 un terremoto ne ammazza altri 7 mila, Messina prende parte alle rivolte per far sloggiare i Borboni e dal 1861 una tregua, quella bastante a rimpolpare il numero degli abitanti.
Il 28 dicembre del 1908 viene sbriciolata, rasa al suolo da un violento terremoto, 60 mila morti, all’inizio del 1909 Messina conta 5 mila abitanti.
Lentamente rinasce, direte, finalmente è finita, ma va…tra il 1940 e il 1943 le piovono addosso 30 mila bombe tutte esplose.
Col dopoguerra comincia la tregua, la ricostruzione, l’economia che tiene attraverso i collegamenti dei traghetti tra Messina, Reggio Calabria e Villa S.Giovanni, i Cantieri navali Rodriguez, l’avvento di una linea privata dei traghetti, Caronte, il miraggio del lavoro attira gente dalla Calabria e dall’entroterra della Sicilia, il che significa che il Messinese come etnia non esiste, la città si, il cittadino no. Esiste l’immigrato stanziale che non ha potuto dare vita a una dinastia in quanto, tra invasioni, saccheggi, dominazioni di ogni tipo, emigrazioni, il messinese con radici storiche non esiste, il mio dialetto e’ la testimonianza di quanto affermo, la scatola in dialetto messinese è “buatta”, in francese “boat” e vi risparmio il resto.
La città è abitata da apolidi stanziali, quelli che, trovato il posto che procura cibo vi piantano quattro assi, un tetto di lamiera e va bene così, le baracche si vendono, chi esce dalla baracca per entrare in una casa popolare, vende la magione perpetuando i “quartieri signorili”, il mondo politico sa e non muove un dito, nessuno si priva di un serbatoio di voti garantito dall’assistenzialismo.
Amo la mia città come un’amante ama una donna che sa dover condividere, l'ama ma con astio, andandomene non sono riuscita a buttarmi dietro le spalle il fatidico pugno di sale che nella tradizione Messinese significa “a mai più ritornare”, la mia infanzia e la mia adolescenza sono radicate la, ma non posso non criticare le scelte scellerate che ha fatto, consegnarsi mani e piedi a una classe dirigente clericale, reazionaria e in qualche caso mafiosa, tutto inizia con la ricostruzione del dopoguerra e con il boom economico italiano, a partire dagli anni sessanta la speculazione edilizia dissennata e selvaggia costruisce sulle pendici delle colline sabbiose dei monti S. Rizzo. Quello che è successo a Giampilieri è solo la conseguenza del malaffare, quello che succederà con la prima colata di cemento che darà vita al ponte…andate a visitare Torre Faro, Ganzirri e quella parte di costa, prima che vada a fondo, del resto, per Messina non ci saranno “Porte a Porte”, sono sicura che Bertolaso se n’è andato tranquillo, qualcuno deve averlo rassicurato dicendogli:
TRANQUILLO, MESSINA COSA NOSTRA E’.
A me sale una sola invettiva contro gli amministratori dell’Isola parafrasando "cavalleria rusticana":
Aviti aviri na malanova o ionnu fino a quannu campati.