Ponto Valentino
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Ponto Valentino frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Blenio |
Comune | Acquarossa |
Territorio | |
Coordinate | 46°29′N 8°56′E |
Altitudine | 715 m s.l.m. |
Superficie | 10,3 km² |
Abitanti | 218 (2000) |
Densità | 21,17 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6724 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5044 |
Targa | TI |
Cartografia | |
Ponto Valentino è una frazione di 218 abitanti del comune svizzero di Acquarossa, nel Canton Ticino (distretto di Blenio).
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel Medioevo formava una vicinia assieme a Castro e Marolta[1].
Fino al 3 aprile 2004 è stato un comune autonomo che si estendeva per 10,3 km²; il 4 aprile 2004 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Castro, Corzoneso, Dongio, Largario, Leontica, Lottigna, Marolta e Prugiasco per formare il nuovo comune di Acquarossa.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Martino di Tours, attestata nel 1258[1];
- Oratorio di San Francesco Saverio, del 1708[senza fonte].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[2]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Vanessa Giannò, Ponto Valentino, in Dizionario storico della Svizzera, 9 gennaio 2017. URL consultato il 2 settembre 2017.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 253.
- Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944; Idem, Inventario delle cose d'arte e d'antichità, volume I, Le tre valli superiori, S. A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 161-166.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 178, 179, 280, 410, 463, 480.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 78-79.
- Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
- Lara Calderari, Da e verso il Canton Ticino. Scambi artistici tra Quattro e Cinquecento, in «Arte+Architettura in Svizzera», LVIII, 2007, 54.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 85, 89, 103, 105.
- Lara Calderari, Orafi milanesi (?), Croce astile, in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi, «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini», Officina Libraria, Milano 2010.
- Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 210 nota 30, 233, 241.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito istituzionale del comune di Acquarossa, su acquarossa.ch. URL consultato il 2 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2017).
- Vanessa Giannò, Ponto Valentino, in Dizionario storico della Svizzera, 9 gennaio 2017. URL consultato il 2 settembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 178535908 · LCCN (EN) no2011147095 · GND (DE) 7712459-5 |
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