Aurigeno
Aurigeno frazione | |
---|---|
Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Vallemaggia |
Comune | Maggia |
Territorio | |
Coordinate | 46°13′51″N 8°42′44″E |
Altitudine | 341 m s.l.m. |
Abitanti | 384 (2003) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6677 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5301 |
Targa | TI |
Nome abitanti | aurigenesi |
Cartografia | |
Aurigeno (in dialetto ticinese Aurìgen, in dialetto locale Aurigan[senza fonte]) è una frazione di 384 abitanti del comune svizzero di Maggia, nel Canton Ticino (distretto di Vallemaggia).
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1276 il comune fu indicato su una mappa[senza fonte] come Urigeno[1]; altre denominazioni storiche furono Aurigenum, Oerigeno, Aurizzono, Aurigano e Aurigane[senza fonte]. Nel Medioevo Aurigeno formò una vicinanza con Lodano e Moghegno[1], che si separò alla fine del XVIII secolo[senza fonte]. Gli abitanti durante la stagione invernale si spostavano nella frazione di Ronchini o a Dunzio poiché ad Aurigeno non batte il sole[1]. Dalla fine del XX secolo sono sorte diverse case di vacanza secondarie e c'è stata una ripresa demografica[1].
Già comune autonomo che si estendeva per 11,04 km²[2], il 4 aprile 2004[3]è stato accorpato al comune di Maggia assieme agli altri comuni soppressi di Coglio, Giumaglio, Lodano, Moghegno e Someo. La fusione è stata approvata da una votazione popolare il 22 settembre 2002 (73 favorevoli, 65 contrari)[2] e ratificata dal Gran Consiglio l'8 ottobre 2003[4].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma dell'ex comune di Aurigeno, in uso fino al 2004, è blasonato come segue: d'argento, alla fascia d'azzurro carica di due stelle d'argento, accompagnata in capo da un'aquila nascente di nero, in punta da tre pali di rosso. Lo stemma riprendeva, quasi fedelmente, l'arma della famiglia Vanoni, con la brisura del colore delle due stelle bianche, originalmente dorate, con la quale il comune aveva voluto onorare uno dei suoi cittadini più illustri e noti, il pittore Giovanni Antonio Vanoni.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, eretta nel XII-XIII secolo e ricostruita nel 1761[1];
- Oratorio della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, eretto nel 1708[senza fonte];
- Oratorio della Madonna di Montenero in località Dunzio, eretto nel 1830[senza fonte];
- Cappelle ed edicole votive sparse sull'intero territorio[senza fonte].
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Patricia Highsmith, situata in montagna[senza fonte];
- Mulino con impianto idraulico, costruito nel 1840 e funzionante fino al 1924[senza fonte];
- Ponte romanico che serviva per attraversare il Rii della Terra di Fuori[senza fonte].
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[5]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1907 al 1965 il comune è stato servito dalle stazioni di Aurigeno-Moghegno e di Ronchini della ferrovia Locarno-Ponte Brolla-Bignasco.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Daniela Pauli Falconi, Aurigeno, in Dizionario storico della Svizzera, 18 gennaio 2017. URL consultato il 6 dicembre 2017.
- ^ a b Aggregazione dei Comuni di Aurigeno, Coglio, Giumaglio, Lodano, Maggia, Moghegno e Someo in un unico Comune denominato Comune di Maggia (DOC), in Messaggio 5374, Gran Consiglio, 18 marzo 2003. URL consultato il 6 dicembre 2017.
- ^ Comune di Maggia, su maggia.ch.
- ^ Decreto legislativo concernente l’aggregazione dei Comuni di Aurigeno, Coglio, Giumaglio, Lodano, Maggia, Moghegno e Someo (PDF), in Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi, Gran Consiglio, 5 dicembre 2003. URL consultato il 6 dicembre 2017.
- ^ Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gastone Cambin, Armoriale dei Comuni Ticinesi, 1953.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 198, 382.
- Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
- Rinaldo Giambonini, Agostino Robertini, Silvano Toppi, Aurigeno, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1971, 33-34.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 176-177.
- Rivista Patriziale Ticinese, numero 264, marzo 2007, 7-8.
- Rivista informativa del Comune di Maggia; A Tu per Tu, No. 1-2.
- Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aurigeno
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito istituzionale del comune di Maggia, su maggia.ch. URL consultato il 6 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2019).
- Daniela Pauli Falconi, Aurigeno, in Dizionario storico della Svizzera, 18 gennaio 2017. URL consultato il 6 dicembre 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134952508 · LCCN (EN) n86092909 · GND (DE) 1067337873 · J9U (EN, HE) 987007562437405171 |
---|