Visualizzazione post con etichetta Blob. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Blob. Mostra tutti i post

lunedì 9 settembre 2013

Gesti eclatanti

Poco fa, su Blob (dal titolo Lo Stato del Dritto), ho visto uno stralcio in differita dello streaming in diretta dei deputati del movimento cinque stelle saliti sul tetto di Montecitorio, in cui due deputati uomini hanno dichiarato, entrambi a turno, con fierezza, che stavano facendo un gesto eclatante, quel gesto eclatante, per difendere l'articolo 138 della Costituzione.
Ecco, volevo solo avvisare che se coloro che compiono un gesto eclatante, sentono allo stesso tempo l'urgenza di dichiararlo, l'eclatanza [dal fréclatant, part. pres. di éclater, propr. «scoppiare, schiattare], più che a un grande scoppio, assomiglia a un piccolo peto silenzioso.
- E se puzzava?
- Non importa: tanto erano all'aria aperta.

giovedì 8 settembre 2011

Blob a Venezia

Sarà forse stata la pausa, lunga pausa estiva, ma aver ripreso questa settimana a vedere Blob non mi ha fatto bene. Non lo sopporto più, mi fa fatica. Mi chiedo se sono cambiato io o è cambiato Blob. Più la prima che la seconda, l'umore, soprattutto. Credo che sarà bello vederlo Blob quando Berlusconi sarà morto, per vedere ricomposta, in un interminabile puzzle televisivo, tutta la storia italiana degli ultimi vent'anni.
Ma lasciamo perdere, nulla più meraviglia. La coscienza è una bestia fottuta che ci rende impermeabili a ogni stupore. Che stupide! Le opposizioni ancora chiedono le dimissioni di Berlusconi come se lui... Ma stiano zitte, è meglio, molto meglio.
Dicevo di Blob, dicevo di quanto sia diventato insopportabile quel giochino di quello con quella videocamera che gira per la mostra di Venezia (o di Cannes o di Sanremo o di cosa volete voi) a ripigliare quei personaggi famosi che oramai sanno che lui è di Blob e si atteggiano di conseguenza facendo gli scafati, i fighetti, i finti irati, i finti sorpresi sapendo benissimo che in quel momento stanno ricevendo un'occasione d'oro per promuovere la loro indecenza. 
Ghezzi, rinnova il canovaccio, straccia questa formula logora ti prego prima che Blob affondi nel ridicolo fors'anche peggio di Striscia o di Chiambretti.

«Mio tema è la memoria, ospite alata che un grigio mattino del periodo bellico si levò a me incontro.
Questi ricordi, che sono la mia vita - poiché nulla possediamo con certezza tranne il passato - non mi hanno mai lasciato. Come i piccioni di piazza S. Marco erano ovunque, in mezzo ai piedi, da soli, a coppie, in melate conventicole, tentennanti, pettoruti, ammiccanti, il soffice piumaggio intorno al collo irsuto a ruota, appollaiati a volte, se restavo immobile, sulla spalla; quand'ecco, all'improvviso, tuonare il cannone di mezzogiorno e in un istante, un fruscio d'ali, avevano fatto piazza pulita e la volta del cielo una voliera immersa in un subbuglio. Così fu quel mattino del periodo bellico

Evelyn Waugh, Ritorno a Brideshead, Libro III, cap. 1, (1945), in Opere, a cura di G.Almansi, Bompiani, Milano 2001, traduzione di Ottavio Fatica.

martedì 8 marzo 2011

Vomita Londra

Non so se avete visto Blob stasera. Fatelo, qui dovrebbe esserci la puntata. Verso la fine, ecco un frammento di una vecchia puntata di Radio Londra trasmessa su Italia Uno anni fa. C'è Giuliano Ferrara che prende l'accendino (ricorderete) e brucia il suo bollettino di pagamento dell'abbonamento Rai Tv¹. Non me le ricordo le motivazioni addotte. Spero che se le ricordi lui quando andrà in onda il prossimo 14 marzo. Magari facendoci vedere il timbro postale di rinnovato abbonamento.
Certo è che, giustamente, dopo il piccolo rogo, Blob si chiude con una gran vomitata (fumettistica) finale².

¹Non lo trovo ancora su youtube, peccato.
²Qualcuno mi saprebbe dire di quale cartoon si tratta?

venerdì 29 ottobre 2010

Blob e l'Assoluto

«[Quanto] è successo mercoledì sera non doveva accadere. Non doveva in assoluto, ma in particolare su una rete del servizio pubblico. Per portare fino in fondo un raffinato giochino intellettuale, Blob non si è minimamente preoccupato di rispettare le regole, alle quali evidentemente si sente geneticamente superiore. Le regole della fascia protetta. Le regole del buon gusto e del buon senso, la regola che ti dice: rispetta sempre la sensibilità della gente, non offenderla mai gratuitamente; perché si sa che la quasi interezza del pubblico, a quell’ora, non può possedere l’abilità critica per decodificare il giochino».

Mi piacerebbe far sapere a Umberto Folena che scrive questi editoriali assoluti su Avvenire, «che la quasi interezza del pubblico» tra le 20 e le 20,10 non guarda Blob su Rai Tre, ma qualcos'altro (purtroppo). E altresì che, di contro, chi lo guarda (Blob appunto), oltre a «possedere l'abilità critica per decodificare il giochino», non si sente affatto geneticamente superiore al resto del pubblico: memeticamente sì, e lo sfido del contrario. Venga Folena venga, accertiamoci chi ha più stronzate in testa. Può darsi io, non lo escludo, ma anche se così fosse com'è bello essere infettato da memi differenti dai suoi.

mercoledì 2 settembre 2009