Parlavo di bellezza e di come può essere una benedizione e una maledizione insieme, parlavo di quanto la bellezza esteriore possa condizionare tutta la vita di una persona, di esempi ce ne sono molti, donne distrutte dalle troppe attenzioni, dalla fama immediata che sfiorisce con l'età, icone di bellezza per tutto il mondo tranne che per se stesse...oggi vi parlo di Brigitte Bardot, la ragazzina in blue jeans e maglietta, lunghi capelli biondi e bellezza magnetica. Diventa famosa che non era neanche maggiorenne, in un età in cui, e questa fatemela passare, non tutte le ragazze si sentono belle, anzi...sguardo fiero, beffardo, broncio tremendamente sexy, è stata la prima donna ad esibire il bikini nel 52 mentre girava il film " Manina ragazza senza veli ", il suo è stato il primo topless della Costa Azzurra, la moda e le riviste patinate ricalcavano il suo stile innato, Andy Worhol la immortala in una sua opera, Alain Gourdon scolpì ispirandosi al suo il volto della "Marianne" simbolo della Repubblica francese...insomma BB è una diva! Il primo matrimonio a 18 anni con il regista Vadim, con lui gira molti film, per lo più romantici e poco impegnati, fino al 56, quando la Nouvelle Vague risveglia i giovani registi francesi, Vadim la scrittura per " Et Dieu...creà la femme", storia di una ragazzina appena uscita da un orfanotrofio che si trova a vivere in un piccolo villaggio di pescatori...la sua bellezza e la sua malizia porteranno scompiglio tra gli uomini, questo film la lancia definitivamente sulla scena mondiale e la consacra come icona sexy. BB sbarca negli Stati Uniti, ma il cinema americano non era ancora pronto per la bellezza ingombrante della francese. Nel frattempo divorzia da Vadim e dopo poco si risposa con l'attore J. Charrier, da cui ha il suo unico figlio, figlio di cui non si prese cura...intanto continua a fare molti film, che non la soddisfano, le piacerebbero ruoli più impegnati, ma il mondo continua a vederla solo come una bambolina sexy. Nuovo divorzio e comincia il suo lento ritiro a Saint Tropez, la stampa non le da tregua, siamo nei primi anni 60, la rivoluzione sessuale imperversa e lo stile di vita della diva comincia ad apparire "normale", forse proprio questo stress la porterà a tentare il suicidio. Nel 66 sposa il playboy tedesco Ghunter Sachs, altro matrimonio durato poco più di tre anni, anni durante i quali alla carriera cinematografica affianca quella musicale, collaborando con Gainsbourg...altro scandalo! Nel 74 annuncia il suo ritiro dalle scene, dopo circa una cinquantina di film girati, si ritira definitivamente a Saint Tropez e nel 99 sposa il politico Bernard D'Ormale...matrimonio che dura ancora adesso. BB è una dona irrequieta, che sfoga tutta la sua rabbia verso il genere umano, accusata più volte di razzismo e misantropia, ha dedicato e dedica la sua vita alla protezione degli animali, dai lupi della Norvegia ai cavalli pronti per il macello...insomma nonostante abbia fatto di tutto negli ultimi anni per rovinare il ricordo che il mondo ha di lei, è e rimane un'icona del Novecento.
La ricetta di oggi è stata "inventata" da un pasticciere francese Alexandre Micka, proprio durante le riprese del film " Et Dieu...crea la femme", la tarte tropezienne diventò da allora il dolce preferito da Brigitte Bardot
Piccola doverosa precisazione, per la ricetta originale vi lascio due link uno
francese e uno
italiano, io ne ho fatto una rivisitazione gluten free per il contest di
Stefania
Tarte Tropezienne gluten free
Ingredienti: ricetta adattata da
questa 55g di farina di riso integrale
55g di farina di riso
110g di farina di tapioca
400g di amido di mais ( controllare che sia privo di tracce di glutine )
7g di lievito di birra disidratato
2 cucchiai di xantano
1 cucchiaino di sale
600ml di latte intero
100g di zucchero semolato
4 uova L
245g di burro morbido
la buccia grattugiata di 1 arancia
1 tuorlo + 2 cucchiai di latte per spennellare
zucchero semolato per la finitura
per la crema: ricetta di Montersino
500g di latte intero
150g di tuorli
80g di zucchero
20g di amido di mais
20g di farina di riso
1 baccello di vaniglia
1 punta di agar agar ( opzionale )
300g di panna liquida
Preparazione:
Cominciamo dalle farine, ho avuto delle serie difficoltà a reperirle, per cui dopo vari tentativi e litigi ho deciso di fare da me quelle di riso, ma devo fare una precisazione, serve un blender, un normale frullatore non riuscirebbe a ridurre in polvere i chicchi di riso...io ho fatto così, ho tostato il riso in una padella calda, senza grassi, quindi l'ho ridotto in una polvere molto fine, che ho setacciato per due volte, per essere sicura di aver eliminato i pezzetti più grandi, quindi l'ho pesata e mescolata alle altre polveri. Scaldate leggermente circa 60ml di latte, in una ciotola versate il lievito, un cucchiaino di zucchero e 50g di mix di farine, bagnate con il latte mescolate bene e lasciate riposare per circa 40 minuti, o fino a che non risulta ben gonfio e spumoso...rovesciate questo blob nell'impastatrice, aggiungete il resto del mix. Mescolate bene insieme gli ingredienti liquidi, quindi latte e uova e con l'impastatrice al minimo cominciate a versare i liquidi, poco per volta facendoli assorbire bene e pulendo spesso il fondo e i bordi, una volta incorporati tutti i liquidi sempre lavorando al minimo aggiungete il burro a fiocchi e la buccia d'arancia...l'impasto diventerà lucido, ma non aspettatevi che sia elastico, coprite con un panno e lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 2 ore, quindi coprite con della pellicola e mettete a riposare in frigorifero per una notte. La mattina seguente rovesciate l'impasto su una spianatoia e formate delle piccole palline di circa 60g, oppure, se volete farla grande poggiate l'impasto in una teglia rotonda, posizionate le palline su una teglia, distanziandole leggermente, coprite con della pellicola e lasciate che l'impasto torni a temperatura ambiente. Preriscaldate il forno a 180°. Poco prima di infornare pennellate la superficie con un mix di tuorlo e latte...cuocete per circa 15 minuti se ne avete fatto delle palline, circa 40/45 se avete infornato la brioche intera. Prepariamo la crema a me ne è venuta molta, potreste dimezzare le dosi...montate i tuorli con lo zucchero e i semini del baccello di vaniglia, appena sono ben spumose aggiungete le polveri e mescolate bene...mettete a bollire il latte, appena spicca il primo bollore versatelo sui tuorli poco per volta...la crema fatta con la farina classica non strappa perchè il glutine la protegge, in questo caso bisogna fare molta attenzione, un altro consiglio, io ho aggiunto al latte la punta di un cucchiaino di agar agar, per sostenere un po la crema. Trasferite la crema in una ciotola copritela con della pellicola a contatto e mettete a raffreddare in frigorifero...appena è ben fredda montate la panna e incorporatela alla crema...il metodo è sempre lo stesso, aggiungete un paio di mestoli di panna alla crema, mescolate solo nel centro, per amalgamare i composti, quindi aggiungete il resto della panna mescolando dal basso verso l'alto...non vi resta che tagliare a metà le brioche e farcirle. Spolverate di zucchero a velo e servite...ah dimenticavo...lo zucchero l'ho fatto io sempre nel blender, non ho trovato uno zucchero a velo certificato gluten free.
Questa è la mia ricetta per le (St)Renne di questo mese che dedicano le loro ricette a delle Donne (St)raordinarie...domani si va da
Mai e giovedì da
Patty