venerdì 29 ottobre 2010

Spezzatino di pollo al sidro con purè di patate e mele




Devo dire di essere contenta...mi state spingendo sempre un po' oltre e superare i propri limiti è sempre una bella soddisfazione...ok mi spiego! Fino ad un mese fa per nessuna ragione avrei messo la frutta con il salato e invece questa è già la seconda ricetta testata e approvata da tutta la ciurma....che naturalmente conosce solo a pasto completato gli ingredienti che contiene :D. Questo grazie a tutti i contest che ci sono in giro, oggi, per esempio, partecipo a quello di Araba Felice, questo è un blog che seguo da tempo, divertente, pulito...e parlo di candore non di non-sporcizia, la passione per quello che fa traspare senza troppi orpelli inutili...insomma mi piace, anche se devo dire che non è stato facile, proprio per quel pregiudizio di cui parlavo all'inizio...come si fa ad "inventare" qualcosa che non appartiene alla sfera dei tuoi "mammachebuono"?? Come si fa a liberare l'idea giusta dalla cameretta dei "maneancheapagamento"?? Bah! Io ci ho dormito sù e un neurone rivoluzionario ha fatto il resto! Mi sono svegliata con il solito odore di spezie che proviene dal mio armadio...voi lo sapevate vero che i chiodi di garofano sono un ottimo tarmicida naturale??...e da lì l'idea! Le spezie erano la chiave giusta! Voi direte...tutto questo sproloquio per una cosa così ovvia??? Si perchè per me non lo era affatto...uffa!! ;)

Spezzatino di pollo al sidro con purè di patate e mele

Ingredienti ( per 4 persone )
2 petti di pollo ( non due fette...due petti )
1 cipolla rossa
1 spicchio d'aglio
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di cumino
1 cucchiaio di curry piccante
1 bicchiere di sidro ( o di succo di mela senza zucchero aggiunto )
5 patate grandi ( a me piace molto il purè! )
1 mela fuji
5/6 steli di erba cipollina
1 noce di burro
1 bicchiere di latte
noce moscata

Preparazione:
Cominciamo col mettere a bollire le patate con tutta la buccia, aggiungete una presa di sale grosso e portate a cottura. Passiamo al pollo che deve essere liberato da ossicini e parti troppo grasse, quindi tagliato a dadi il più possibile regolari, tritare la cipolla...non troppo fine, devono esserci dei bei pezzi di cipolla che insiame alla mela aiuteranno ad equilibrare la dolcezza nel piatto...dicevo della ricetta...in una padella con un filo d'olio evo fate soffriggere la cipolla fino a che non perde un pochino di tono, con una schiumarola toglietela dalla padella, alzate la fiamma e rosolate il pollo in più riprese se necessario, poi togliere anche lui e mettere in padella le spezie e lo spicchio d'aglio....inebriatevi di profumi...e rimettete pollo e cipolla in padella, appena riprende calore bagnate con il sidro...io l'ho fatto poco per volta e sempre su fiamma viva...il pollo non deve stracuocere, nè bollire, quindi ho cercato di regolare i liquidi poco per volta, aggiustate di sale, anche se non sarà necessario aggiungerne molto...questo è il bello delle spezie! Appena cotto incoperchiate e tenete al caldo mentre ci dedichiamo al purè...pelate e schiacciare le patate, se le avete cotte con la buccia e non vi si sono rotte, dovrebbero essere belle asciutte, in caso contrario fatele asciugare mescolando continuamente su fiamma bassa. Pelate la mela e grattugiatela direttamente nel tegame con le patate, giratina veloce...quindi armatevi di braccio bionico, aggiungete il burro freddo e la noce moscata e cominciate a mantecare, mescolando con un certo vigore...a questo punto il discorso dei liquidi poco alla volta resta, io ho indicato un bicchiere di latte, ma potrebbe servirne meno, dipende dalle patate, da quanto era succosa la mela e dal gusto personale, a me per esempio non piace molto liquido, quindi regolatevi voi. Aggiustate di sale, aggiungete una generosa grattata di noce moscata e l'erba cipollina tagliata con le forbici, un'ultima mescolata...e tutti a tavola!
Con questa ricetta partecipo a...


giovedì 28 ottobre 2010

La patata in giacchetta!



Che freddo stamattina!! Io vivo nella ex palude pontina...che anche se è stata bonificata...rimane palude dentro, il clima quindi non è mai molto freddo o, al massimo, è molto molto umido...stamattina invece fa un freddino niente male...tanto che anche la patata si è messa la giacchetta!! Mi piacciono molto le patate cotte in forno così, perchè mantengono tutto il loro sapore, non si inzuppano e....non si sporca assolutamente niente per prepararle! Ragionamenti da casalinga disperata a parte, in realtà sono molto versatili, una volta cotte possono essere condite in mille modi diversi o usate per farne gli gnocchi....ma questo lo vedremo più avanti....

Jacket Potatoes con salmone e salsa alla senape

Ingredienti per 2 persone:
2 patate di medie dimensioni
2 fogli di alluminio
2 fette di salmone affumicato
5/6 cucchiai di panna acida
2 cucchiai di senape
paprika
pepe nero
erba cipollina

Preparazione:
Lavate bene le patate ed avvolgerle nel foglio di alluminio...c'è chi le buca, io trovo che non sia necessario, si mettono con il loro vestitino luccicante in forno già caldo a 220° per un'oretta, spegnete il forno e lasciatele al calduccio mentre preparate il condimento. Io in questo caso ci ho fatto una salsetta con panna acida, senape, erba cipollina, una grattata di pepe nero e un pizzico di paprika che riprende la nota affumicata del salmone. Con le mani d'amianto...o con un guanto tirate fuori dal forno le patate e aprite il cartoccio di alluminio, poi con un coltello incidete la patata e cercate di aprirla un po' senza romperla, ora si condisce con sale e pepe....e si accompagna con salmone e salsa alla senape! Tutto questo merita una bella biretta, no?? 

mercoledì 27 ottobre 2010

Sushi...o forse dovrei dire susci!!




Il mio frigo piange da giorni, anzi, devo dire che ormai sono diventate urla disperate che echeggiano ogni volta che qualcuno prova ad aprirne la porta, purtroppo però, oltre che da un misterioso entusiasmo sono stata colta da una letargia fulminante...ma roba che ci si sveglia 2 o 3 minuti prima dell'apertura dei cancelli delle scuole...e quindi del successivo inizio della giornata lavorativa, potrei vincere il campionato mondiale di velocità di ispezione cartelle....(e di nuovo) quindi, di fare la spesa non se ne parla...e...esaurite le paste col pomodorino e la matricianina dell'ultim'ora...avevo voglia di qualcosa di diverso. L'ultimo cassetto del frigo, tra covoni di paglia e soffi di vento, mi ha regalato una carota, una zucchina e un vasetto di senape...quella con tutti i semini, dalla dispensa ho tirato fuori un vasetto di tonno al naturale comprato in un raptus salutistico dal marito in vena di dieta, vi dico la verità, stavo per capitolare, quando, le alghe nori di cui faccio incetta tutte le volte che capito da Castroni, sono rimaste incastrate nel cassetto girevole...era un segno!! Così ho cercato di tirare fuori qualcosa di anche solo vagamente originale dal...quasi niente!

Come lo chiamiamo??
  MaKè Sushi :D

Ingredienti:
1 scatoletta di tonno
1 carota
1 zucchina
1 tazza di riso per sushi
1 1/2 di acqua
senape con grani
2 cucchiai di condimento per sushi (è una miscela di sake, aceto di riso e spezie)
2 fogli di alga nori
pepe nero
salsa di soia

Preparazione:
Cominciamo dal riso, è un riso dal chicco tondo che contiene molto amido e che quindi diventa parecchio colloso, cosa che in questo caso non rappresenta un difetto, deve essere lavato prima di essere cotto, io lo metto in un colino è lo passo sotto l'acqua corrente fino a che l'acqua che corre via non è completamente limpida, una volta lavato va messo a cuocere in un pentolino partendo da acqua fredda con una proporzione di 1:1/2, quindi con una tazza di riso va messa una tazza e mezza di acqua fredda, impostate in fornello al minimo e calcolate più o meno venti minuti...durante i quali non dovrete toccare nè il riso, nè la pentola...l'unica accortezza una volta spiccato il bollore sarà quella di incoperchiare. Trascorso il tempo di cottura il riso avrà assorbito tutta l'acqua, lasciarlo coperto per altri 8/10 minuti, quindi con i rebbi di una forchetta sgranarlo e condirlo con i due cocchiai di condimento...mi raccomando niente sale! Mentre il riso si raffredda occupiamoci del ripieno...ho sgocciolato il tonno premendolo leggermente contro le pareti del colino per far uscire tutta l'acqua, l'ho trasferito in una ciotolina e l'ho condito con tre cucchiai di senape, del pepe nero e un pizzichino di sale, ho dato una bella mescolata e l'ho lasciato riposare. Ho pelato la carota, spuntato la zucchina e ne ho ricavato solo la parte verde scartando tutta la parte che contiene acqua e semi, poi ne ho fatto una julienne...ora entriamo nel vivo!! Se come me avete il tappetino per arrotolare il sushi usatelo...altrimenti potete usare della pellicola, su cui dovete poggiare il foglio di alga, sul foglio d'alga va steso il riso, compattandolo per benino e lasciano un bordo di 2/3 centimetri, poi sul lato più vicino a voi stendere uno strato di tonno, qualche bastoncino di zucchina e di carota e arrotolate aiutandovi con la stuoietta, cercando di stringerlo il più possibile....attenzione...qui bisogna essere decisi, ma delicati perchè il foglio di alga si può rompere! Una volta chiuso va ulteriormente arrotolato in un foglio di pellicola, formando una caramella e, tenendo ben salde le estremità, farlo rotolare più volte così da stringerlo per bene e far uscire tutta l'aria. Queste caramelle di sushi devono riposare in frigo per almeno 30 minuti. Non ci resta che magiare adesso....ops....non prima di averlo tagliato con un coltello ben affilato...io lo accompagno con la salsa di soia perchè mi piace molto, ma anche una classicissssima salsa verde con questo susci forse non ci starebbe troppo male!!

lunedì 25 ottobre 2010

Cocco-milk cupcakes





Buon lunedì! Anche se la pioggia ha portato via a secchiate il fine settimana...devo dire che questo lunedì mi ha portato un'entusiasmo tutto nuovo...non voglio farmi troppe domande sulla sua origine, lo cavalco a briglia sciolta...e chissà cosa ne verrà fuori!!

Cupcakes al cocco con glassa al Malibu

Ingredienti per 12 cupcakes:
250g di burro morbido
2 cups di farina (se l'avete autolievitante è meglio...io che non l'avevo ho aumentato la dose di lievito)
1 cup di zucchero semolato
1/2 cup di cocco rapè
4 cucchiai di latte condensato
1/2 bustina di lievito per dolci ( se usate la farina autolievitante ne basta 1 cucchiaino colmo)
 Per la glassa:
250g di zucchero a velo
5/6 cucchiai di malibu
1 cucchiaio di acqua fredda


Preparazione:
Preriscaldare il forno a 180° e posizionare i pirottini  nella teglia da muffin...o in alternativa imburrarla. In una boule setacciare la farina con il lievito, aggiugere il burro a pezzetti, le uova e lo zucchero, con uno sbattitore miscelare tutto insieme, quando è ben amalgamato aggiungere anche il cocco e il latte condensato, mescolare ancora e versarne un cucchiaio abbondante in ogni pirottino, infornare per 20 minuti...anche se nel mio forno ne sono bastati 15...quindi diciamo che vale la prova stecchino. Una volta cotti lasciateli raffreddare completamente su una gratella, intanto preparate la glassa...setacciando lo zucchero a velo e aggiungendo poco per volta prima il malibu...che per intenderci è un rum al cocco...e poi l'acqua fino a raggiungere la densità desiderata, che nel mio caso tende sempre ad essere un pò liquida, perchè io non amo le glasse troppo invadenti, se vi piace l'idea io li ho spolverati con dell'altro cocco poco prima che la glassa solidificasse. Candidi, no??

domenica 24 ottobre 2010

Di staffette e nuove amiche...


Vi dico la verità...come si dice dalle mie parti...stavo traccheggiando...stavo, cioè, temporeggiando...non mi piace molto raccontarmi soprattutto se sono domande "imposte", ma poi ho pensato che fare parte di un gruppo vuol dire anche mettere da parte i limiti personali e concedersi di più...per cui...siccome sono stata chiamata in causa...rispondo! solo due regolette due...

A - Creare un post inserendo il logo della staffetta 
B - Postare le 8 domande indicate qui di seguito: 

1. quando da piccoli vi veniva chiesto cosa volevate fare da grandi, cosa rispondevate? 
La biologa marina...da grande però ho scoperto che c'era troppa matematica :(

2. quali erano i vostri cartoni animati preferiti? 
Yattaman...ma a raccontarvela tutta da piccola non ho visto moltissimi cartoni, sarà per questo che da grande...non me ne perdo uno!
3. quali erano i vostri giochi preferiti? 
Barbie luce di stelle...aveva il vestito pieno di stelline che si illuminavano al buio e i capelli lunghissimi

4. quale e' stato il vostro piu' bel compleanno e perche'? 
Il 29esimo ero a Bali con mio  marito, vaca nza meravigliosa...sole surf e natura rigogliosa,in più  il giorno del mio compleanno era anche il giorno della loro festa dell'indipendenza...meraviglioso! anche perchè io sono nata di 17...numero che di solito non suggerisce proprio dei festeggiamenti!

5. quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
andare a New York

6. quale e' stata la vostra prima passione sportiva o non? 
Il nuoto...il tarlo è rimasto ;) credo di essere stata un pesce nella vita precedente

7. quale e' stato il vostro primo idolo musicale? 
James Taylor...gli Eagles... i Doobie Brothers...i Chicago...i Dire Straits...i Depeche mode...il Duca bianco...e molti molti molti altri...non ascoltavo molta musica italiana

8. quale e' stata la cosa piu' bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesu' Bambino, Santa Lucia? 
Posso proprio essere sincera? non lo ricordo :(
C - Rispondere alle stesse sul proprio blog. 

Molti di vi hanno già risposto a queste domande per cui invece di nominare 10 di voi...vi lascio liberi di scegliere...se vi va di condividere qualcosa...scopiazzare prego!!!

sabato 23 ottobre 2010

Quiche broccolo romano e spek




E' iniziato il fine settimana e ha portato un po' di fresco...e a dire la verità io non vedo l'ora di rispolverare la copertina e accoccolarmi sul divano, con una tisana o una zuppa calda tra le mani a godermi il calduccio mentre fuori c'è tempesta...oppure le cenette con gli amici che finiscono sempre sul divano...ma tutti sudati dopo estenuanti tornei con la Wii...dopo tutto non è male l'inverno

Torta salata broccolo romano e spek

Ingredienti:
Pasta sfoglia quadrata
1 broccolo romano
100g di spek (io in una sola fetta)
200g di ricotta di mucca
200ml di panna liquida
2 uova
formaggio grattugiato (io ho usato il montasio stagionato)
noce moscata 
pepe nero

Preparazione:
Preriscaldare il forno a 200°. Il broccolo deve essere lavato per benino e diviso in cimette, io l'ho sbollentato per un paio di minuti in acqua bollente salata,, come dico sempre ha solo perso un po' di tono, ma è rimasto comunque croccante. Ho foderato lo stampo con la pasta sfoglia ho poggiato sul fondo lo spek tagliato a bastoncini, sopra lo spek ho messo le cimette di broccolo e ho messo tutto a riposare in frigo mentre in una boule ho mescolato insieme la ricotta lavorata a crema, la panna liquida, le uova intere, ho profumato con pepe nero e noce moscata, aggiustato di sale e ho versato il tutto nello stampo sopra al broccolo...per ultimo ho grattugiato il montasio che aiuta a gratinare le cimette...e ho infornato per 20 minuti. Buono Buono Buono

giovedì 21 ottobre 2010

Zuppa di porro e patate con pera caramellata e rosa di coppa



...Allora...la storia di oggi si intitola..."La paZZa in terraZZa"...c'era una volta una donna sui 30 che viveva in una città del centro, in un palazzo alto alto, uno di quelli dove a stento arriva babbo natale, uno di quei palazzi di recente costruzione in cui la privacy viene tutelata a tutti i costi, tanto che il balcone non è un vero balcone, ma una stanza senza tetto...uno di quei palazzi in cui la natura occupa un posto solo nel televisore a led...o nel pratino finto sul finto terrazzo...la donna sui trenta, da fiera abitante del palazzone in questione è disturbata da tutti gli insetti, proprio come capita ad altri abitanti della terra, non è un disturbo eccessivo, si potrebbe definire un fastidio, che le provoca un leggero brividino lungo la schiena ecco tutto....tutti, ma tutti tranne....le cavallette...le cavallette provocano nella trentenne delle crisi di isteria paragonabili alla reazione di un comune mortale di fronte alla notizia di un'immimente catastrofe...bene la scena è questa...la trentenne in pausa da lavoro e famiglia era intenta a prepararsi un bel pranzetto, la zuppa era fumante ed infondeva nella stanza un profumo paradisiaco, fuori un timido sole scaldava il pratino del finto terrazzo, il tavolino arancio era già pronto, aspettava soltanto la fondina calda e un cucchiaio pulito....quando accadde il peggio...l'odiato insetto aveva superato tutte le barriere architettoniche,  scalato il muro del finto terrazzo e era finito senza altri indugi nella bionda chioma della trentenne....che a quel punto ha perso la testa!! Per provarvi che la pazza della terrazza...poi così pazza non è ho immortalato da una distanza di sicurezza quell'insettaccio che pensava di gabbarmi fingendosi un picciolo di pera!!




Zuppa di porri e patate con pera caramellata e rosa di coppa

Ingredienti:
1 porro
2 patate di medie dimensioni
1 foglia di alloro
250ml di brodo ( o di acqua....sicuramente non di dado!)
pepe nero
2 noci di burro
1 pera williams
1 cucchiaino di aceto balsamico
3/4 fettine di coppa

Preparazione:
in una casseruola fate fondere una noce di burro con un filo d'olio, appena comuncia a spumeggiare aggiungete il porro privato della parte più verde e tagliato a fettine sottili, un pizzico di sale e lasciate stufare a fiamma bassa, nel frattempo pelate le patate e tagliate anche queste a fettine sottili e non appena il porro diventa morbido aggiungere le patate, il brodo e la foglia di alloro, lasciar sobollire per 10/15 minuti, o fino a che le patate non siano leggermente stracotte, frullare il tutto con un frullatore ad immersione, aggiustare di sale e pepe e tenere in caldo. Per la pera...una volta lavata va tagliata a spicchi e fatta caramellare in un padellino molto caldo in cui avrete messo la noce di burro restante, basterà un minuto di cottura per lato, sfumare con l'aceto balsamico e sempre con una fiamma allegra lasciare che perda il forte. Formare un piccolo fiorellino con le fettine di coppa e assemblare il piatto....io l'ho mangiata ormai tiepida a causa di quel piccolo disguido (!!!) ma bollente era davvero strepitosa

mercoledì 20 ottobre 2010

Yellow cupcake e...un leone!




 Era un po' che non facevo dei cupcake, o dei muffin...e siccome la mania dilaga, aspettando i grandi festeggiamenti di domenica, non ho resistito e ho preparato dei cupcake profumati alla vaniglia e Udite Udite una piccola decorazione con la sugar paste...il leone e la scimmia naturalmente li ho comprati...ma prima o poi proverò a fare anche quelli! Ho girovagato sul web per trovare la ricetta per la sugar paste...e alla fine, proprio per non sbagliare, ho scelto le dosi di  Valentina Gigli...l'altra variante che ho apportato rispetto alla maggior parte delle ricette in giro è la totale assenza della crema al burro per il frosting, a me non piace per niente, la trovo eccessiva, quindi per far aderire la sugar paste al cupcake ho usato una crema pasticciera al cioccolato ben fredda e considerato il risultato...direi che è andata bene, no??

 Ingredienti:
per 12 cupcakes 
2 cup di farina
1/2 cup di burro morbido
1 cup di zucchero
3 uova
2 cucchiai di estratto di vaniglia
2 cucchiaini di lievito per dolci
3/4 di tazza di latte intero
per la sugar paste (dosi per 1 kg)
55ml di acqua fredda
16g di gelatina in polvere
115g di glucosio liquido
20g di glicerina
1kg di zucchero a velo

Preparazione:
Io ho cominciato dai cupcake che devono raffreddare completamente prima di essere glassate e coperti con la pasta...quindi...ho lavorato a crema il burro con lo zucchero fino a renderlo bello liscio e leggermente spumoso, poi ho aggiunto un uovo alla volta mescolando bene prima di aggiungere il successivo, quindi ho incorporato l'estratto di vaniglia e poi è stata la volta della farina che avevo setacciato insieme al lievito, l'ho aggiunta in tre volte, alternandola al latte e sbattendo bene tra un passaggio e l'altro. Ho riempito dei pirottini colorati fino ai 3/4 e infornanto a 180°per 20/25 minuti, senza lasciarli colorare troppo, devono rimanere gialli. Una volta pronti vanno fatti raffreddare completamente su una gratella, tempo che ho utilizzato per preparare la pasta di zucchero...in una boule ho messo l'acqua fredda e la gelatina, leggera mescolatina e poi l'ho lasciata a riposare in modo che potesse assorbire l'acqua, ho messo la ciotola a bagnomaria con una fiamma bassa e ho aggiunto la glicerina e il glucosio, ho mescolato bene, fino ad ottenere un composto perfettamente liscio, poi nella planetaria con il gancio montato ho versato lo zucchero a velo e a filo il composto con la gelatina fino ad ottenere un composto molto sodo...tanto che avevo paura che mi si smontasse la planetaria! Dalla palla bianca che ho ottenuto ho staccato un pezzo e l'ho lavorato tra le mani per ammorbidirlo, poi con uno stuzzicadenti ho prelevato dalla fialetta di colorante un po' di celeste alla volta fino a che non sono arrivata al colore che volevo...ho spolverato di zucchero a velo il piano di lavoro e ho steso la pasta di zucchero, l'ho coppata con un tagliapasta di diametro leggermente più grande del cupcake e l'ho lasciata da parte. Con l'aiuto di un cucchiaio ho spalmato la superficie del cupcake con la crema al cioccolato e poi...vediamo se riesco a spiegarmi...ho poggiato il disco di pasta sul palmo della mano, quindi ci ho poggiato sopra il cupcake rovesciato e con una piccola rotazione ho fatto aderire la pasta...anche se dalla foto si vede che un pochino di crema è uscita lo stesso ;)


martedì 19 ottobre 2010

Tortiglioni ai peperoni e un compleanno



Oggi post velocissimo di una ricetta non troppo ricetta...Vi ricordate della verrina spagnola? Bene mi era avanzata un po della crema di peperoni...e io ci ho condito una pasta aggiungendo soltanto un cucchiaio di ricotta per commensale e dei bastoncini di spek resi croccanti da un passaggio in padella...era buonissima! Adesso scappo...oggi è il primo compleanno del mio ultimo nanetto...




lunedì 18 ottobre 2010

Salmon Apple Pie e che sfida sia!


Pensavo a questa ricetta da settimane...il challenge è partito da 5 giorni, sono già state pubblicate le prime  ricette...una più bella dell'altra, come sempre da queste sfide viene fuori il vero genio nascosto in ognuno, il mese scorso ho saltato l'appuntamento, era proprio troppo il Jap cheesecake per me...poi le idee hanno ristagnato troppo nella pozzanghera del mio cervello e avevo gli occhi troppo pieni delle ricette già in concorso...questo mese però....col cavolo che me lo sarei perso!! Stamattina, quindi, complice la mattinata libera, mi sono messa all'opera, ma arrivata in cucina ancora non avevo la minima idea di quello che avrei fatto...l'unica cosa certa era che mi sarei buttata sul salato...io non sono una golosa...preferisco la pizza bianca con la mortazza al dolce....comunque...l'idea di partenza era una pie inglese classica...di quelle con la carne di maiale, grasse, goduriose, speziate....ma ieri sera il marito ha deciso di mettersi a dieta e quindi niente pie di mele e maiale! Come se non bastasse appena mi sono avvicinata alla cucina con una voce  che sembrava il bramire di un orso bruno mi fa.."mica starai facendo dei profumi per casa vero?? io sto a dieta!" Chi io?? Noooo...così mentre l'orso strofinava la schiena sul divano...in segno di possesso, io ho preparato la pasta e l'ho messa a riposare...tutto quello che è venuto dopo...dato il clima animalesco che si respirava in casa...e stato puro istinto!

Salmon Apple Pie con salsa leggera alla Vodka


Ingredienti per una pie monoporzione:
per la pasta:
3/4 di cup di farina 00
2 cucchiai di farina di mandorle
1 cucchiaio di burro
2 cucchiai di acqua ghiacciata
1 pizzico di sale
pepe nero macinato
per il ripieno:
2 fette di salmone affumicato
1/2 mela
qualche goccia di limone
1/2 bacca di vaniglia
2 cucchiai di yogurt greco
per la crema alla vodka:
1 cucchiaio di panna acida
qualche goccia di vodka
erba cipollina fresca 



Preparazione:
Cominciamo con il preparare la pasta, riunire in una ciotola le farine, aggiungere il sape e una generosa grattata di pepe, formare una fontana...anzi viste le quantità direi una fontanella :D, e al centro mettere il burro tagliato a pezzetti, con la punta delle dita lavorare il burro e farina fino a formare delle grosse briciole, a questo punto aggiungere l'acqua poca per volta e solo fino a che l'impasto non sta insieme, appiattirlo leggermente, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo. Riposerà al freschetto per una mezz'ora...oppure se come me avete poco tempo, il congelatore è la soluzione! Basteranno 10 minuti perchè sia ben freddo. Accendere il forno a 200° e cominciamo a rivestire lo stampo, io ne avevo uno a cerniera e non l'ho imburrato...però ognuno conosce i suoi stampi per cui...fate vobis! La pasta deve essere divisa in due pezzi, uno un po' più piccolo dell'altro e stesa abbastanza sottile, la parte più grande naturalmente servirà per rivestire lo stampo, il resto farà da cappello, una volta stesa io l'ho rimessa in frigo ad attendere il ripieno. E' finalmente arrivato il turno della mela, che ho tagliato a dadini piccolissimi e bagnata con qualche goccia di limone per evitare che annerisse, ho inciso a metà il baccello di vaniglia e ho prelevato i semini che insieme allo yogurt sono andati a fare compagnia ai dadini di mela. Riprendiamo lo stampo dal frigo e assembliamo il tutto cominciando dal salmone, cercando di coprire bene tutta la base in modo da proteggere il fondo dai succhi che lasceranno i dadini di mela, coprire con il composto mela-vaniglia-yogurt compattandolo un pochino e quindi sovrapporre il cappello di pasta facendo aderire bene i bordi, con un coltello ben affilato fare una croce al centro o il classico buchino per il vapore e infornare a 200° per 15 minuti...o fino a doratura. 
Mentre il pie è lì che cuoce prepariamo la salsetta "allungando" la panna acida con la vodka e con l'aiuto di una forbice tagliate l'erba cipollina in pezzetti, incorporatela alla panna e...spero di non fare una figuraccia! :)


Questa è la mia ricettina per l' MT Challenge





sabato 16 ottobre 2010

Mash & Meat casserole...



L'ho già detto vero quanto mi piacciono i piatti unici? Di quelli che nel piatto c'è un tripudio di colori, di profumi...di quelli che si resta tutti seduti a tavola a chiacchierare...di quelli che non c'è televisione che tenga, ma si mangia tra una risata e l'altra snocciolando sciocchezze....ecco questo è quello che mi ronzava nella mente guidando direzione casa dopo il lavoro....a ora di pranzo avevo acceso il forno e preparato questa casserole...ubriaca di profumi sono andata a lavorare con il sorriso sulle labbra...e si sa...quando si è contenti il tempo fila via veloce! Ok parcheggio trovato...sono le 20:45...avranno già apparecchiato, non mi resta che scaldare il tutto...Mmmmmmm! Chiave nella porta, apro e.......ARGHHHHHHHH.....e NOOOOOOOO....così NON VALEEEEEEE!!!! La scena era questa...panze gonfie, seduti in ordine sparso sul divano....e a tavola la casserole orrendamente mutilata!! E con il candore di sempre mi fanno...." tu ci hai lasciato qui con quel profumino tutto il pomeriggio...non abbiamo resistito"....l'hanno mangiata fredda...tanta la gola! "ti abbiamo lasciato quel pezzetto per la foto".... Ah! Grazie!!!

Ingredienti:
5 patate grandi
500g di macinato di manzo
300g di macinato di maiale
3 carote
3 coste di sedano
1 cipolla rossa
1 bicchiere di buon vino rosso
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
pepe nero
5 cucchiai di burro
noce moscata 
1 cucchiaio colmo di paprika dolce

Preparazione:
Attenzione la preparazione è di una difficoltà impressionante! bisogna bollire le patate con tutta la buccia partendo da acqua fredda salata, mentre loro sono lì che se la sguazzano preparare la carne, la preparazione è la stessa del ragù...quindi soffritto con sedano carota e cipolla tagliati a dadini, rosolarli per bene quindi su fiamma viva aggiungere la carne e la paprika, lasciarla colorire, sfumare con il vino,  appena l'alcol è evaporato aggiungere l'alloro, salare, pepare, incoperchiare e lasciar cuocere su fiamma dolce per 12/15 minuti. Una volta cotte le patate vanno schiacciate e aggiustate di sale, aggiungere la noce moscata 4 dei 5 cucchiai di burro, mantecate bene e se vedete che il purè è troppo sodo allungatelo con qualche cucchiaio di latte. Adesso in una pirofila stendere in uno strato la carne con tutti i succhi...magari eliminando la foglia di alloro, coprire con il purè di patate, livellare e cospargere di fiocchetti di burro...infornare...naturalmente in forno già caldo...a 200° per 15 minuti, o fino a gratinatura


venerdì 15 ottobre 2010

La verrina spagnola...



Allora….adesso vi racconto una cosina, che magari è successa a tante di voi…mi è arrivata una mail che mi invitava a partecipre al concorso Verrine in rete, come suggerisce vagamente il titolo si tratta di  rielaborare dei bicchierini preparati da tre mostri sacri…quindi la sfida non è delle più semplici….maaaa….moglie, mamma di tre bambini, lavoratrice a tempo pieno e chef della mia cucina….secondo voi  quanto tempo ci ho messo a rispondere, anche con un certo candore…”ma certo!” mezzo secondo! La ricetta in questione è una tortilla di patate e salame piccante con una crema di peperone che Ady Melles ( una delle tre autrici ) ha presentato in uno spoon…qui è entrata in gioco la contaminazione con il mondo del bere miscelato per cui al  solo pensare ad un bicchierino mi è venuto in mente un mangia e bevi…con tanto di cannuccia per la crema! Neanche a dirlo ho apportato dei cambiamenti anche nell’esecuzione della tortilla, per cui non ho lessato le patate, ho aggiunto della cipolla di Tropea  e del chorizo piccante al posto del nostrano salamino…ma vediamo nel dettaglio…


Ingredienti:

per la tortilla:

4 uova

1 patata grande

½ cipolla rossa di Tropea

2 cucchiai di latte

2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato

15 fette sottili di chorizo ( o di salsiccia secca piccante )

per la crema di peperone:

1 peperone rosso

½ cipolla rossa di Tropea (quella che è avanzata dalla tortilla)

4 – 5 foglie di basilico

1 cucchiaino di aceto balsamico

pepe nero


Preparazione:

Direi di cominciare dalla tortilla...quindi armatevi di tagliere e coltello da verdura che bisogna tagliare cipolla e patata sottilissime, se preferite potete usare una mandolina, una volta pronte mettere a bagno in acqua fredda sia le patate che le cipolle in due ciotoline differenti mentre prepariamo il resto. Affettate il chorizo a fette non troppo sottili e rosolatelo in una padella caldissima senza aggiunta di grassi, una volta pronto tamponatelo con della carta da cucina per eliminare il grasso che ha rilasciato in cottura. In una ciotolina sgusciare le uova, salare, pepare e aggiungere il latte e il formaggio grattugiato, sbattere tutto insieme con una forchetta per rompere i legami proteici delle uova...ora siamo pronti per la cottura...in un padellino munito di coperchio scaldare un filo d'olio quindi aggiungere un mestolino di uova, quindi uno strato di cipolle ben asciugate, quindi un'altro po' di uovo, le patate asciugate, ancora uovo e quindi è il turno del chorizo, terminate l'uovo, incoperchiate e lasciate cuocere su fiamma bassa per 12/14 minuti....tempo durante il quale ci prepariamo la crema di peperone....allora, dopo aver pulito il peperone tagliatelo grossolanamente e fatelo stufare per qualche minuto in una padella unta con un filo d'olio insieme alla cipolla tagliata ad anello, salate pepate e lasciate cuocere solo per qualche minuto, il peperone deve perdere soltanto un po' di tono, ma deve rimanere comunque molto croccante, un minuto prima di spegnere alzate la fiamma e aggiungete l'aceto balsamico, appena il forte ha lasciato la padella lasciando il posto alla dolcezza....trasferite il tutto nel bicchiere di un frullatore, aggiungere il basilico spezzettato e frullare per benino, aiutandosi se necessario con un pochino di acqua, fino ad avere una bella cremina liscia. Pronti per assemblare il tutto!! Coppare la frittata, trasferire in un bicchierino la crema di peperone, poggiate la tortilla sul bordo , una piccola cannuccia...e il gioco è fatto!!


mercoledì 13 ottobre 2010

Zuppa piccante di miso, funghi shitake e alga wakame


Con la testa in viaggio verso il giappone...ho comprato on line tantissime cosette interessanti...in verità le avevo comprate per partecipare al contest sul cibo etnico del blog Zucchero e Farina...ma non ho fatto in tempo :( mi consolo con questa zuppetta che io ho leggermente adattato ai miei gusti rendendola un po' piccantella e anche se con il giappone non c'entra molto non ho resistito ad aggiungere un filino d'olio extravergine a crudo :)

Ingredienti:
500ml di acqua
1 cucchiaino di dashi
1 cucchiaio di miso
10 g di wakame
4/5 shitake secchi
1 cipollotto
1 cucchiaio di gamberetti essiccati
1 peperoncino fresco

Preparazione:
Per prima cosa bisogna mettere a bagno i funghi e le alghe in due ciotoline separate, fino a che non risultano ben reidratati, poi in un pentolino mettere a bollire l'acqua, aggiungere il dashi, i funghi, i gamberetti, le alghe e il cipollotto tagliato ad anelli sottili...devono essere dei veli, lasciar sobollire a fuoco basso per una decina di minuti, poi aggiungere il peperoncino tagliato a pezzetti e qui sta un po' al vostro gusto quanto aggiungerne, io di solito lo apro, lo privo di quasi tuti i semi e poi lo uso, in modo da conservarne la fragranza senza uccidere i commensali!! Un'altro minuto sul fuoco, poi spegnere e aggiungere il miso....qui mi fermo...solo per una precisazione...il miso è ottenuto dalla fermentazione dei fagioli di soia e si trova in commercio in due modi...o disidratato, quindi sotto forma di polvere in sacchi da un kilo di solito, o, in pasta...in un barattolo di vetro simil marmellata ed ha un colore bruno...diciamo...marrone. Io ho usato la polvere, quindi per incorporarlo alla zuppa l'ho prima mescolato in una ciotolina con un mestolino di brodo e poi l'ho versato nella pentola...una bella mescolatina per fare le presentazioni con il resto degli ingredienti e poi tutti a tavola che si fredda!!! Volendo la si può arricchire con dei dadini di tofu o con degli udon...anche se io li preferisco in altre preparazioni



martedì 12 ottobre 2010

Sgonfiotti di patate...


...ovvero cronaca di un disatro annunciato! Ma quanto sono brutti?! Mammamia!! Questa è una ricetta che volevo fare da un po' e che ho trovato sul blog di Adriano Profumo di Lievito, la sua spiegazione era così ben scritta che me li immaginavo già belli e fatti...pronti e profumatissimi sul tavolo della mia cucina, solo che tra il dire e il fare c'è di mezzo superpippo e tutta la sua goffagine! Mi ero messa di buona lena ieri mattina...i bambini a scuola, il piccoletto che giocava sul tappeto, niente marito, al lavoro il lunedì si va di pomeriggio...il momento era propizio! Rapida sbirciatina alla ricetta e via che si parte per nuove avventure!! Sciolgo il lievito, certo la ricetta prevedeva il malto che io non avevo, ma decido comunque di continuare sostituendolo con un cucchiaino di miele, non avrà proprio la stessa funzione, ma che ci devo fà! Solo che qualcosa non mi convinceva...a me solo 6 grammi di lievito mi sembravano un po' pochini...quindi decido di metterne ancora....oddio e ora le proporzioni??? In un'attimo, come in un fumetto, il cielo sulla mia testa si è fatto buio....tra mille imprecazioni...sempre tra me e me che la creaturina ascolta e, con la fortuna che mi ritrovo, vuoi che non capita che la sua prima parola sia uno scivolone di mamma??! Comunque il danno era fatto, sapranno un pochino di lievito, ma magari la scelta del miele un po' li salverà....comunque...il primo impasto l'ho messo a lievitare come diceva il maestro coperto con un canovaccio, per due ore...sbirciando ogno tanto per paura che un blob ingoiasse casa mia...invece tutto bene, rincuorata prendo la planetaria e comincio a pesare il resto degli ingredienti, dopo il primo errore volevo evitare di farne altri, quindi anche cercando di darmi un tono...ero lì con mille ciotoline, naturalmente tutte diverse, che mi staravano la bilancia...e di nuovo si fece buio...!! Riprendo il primo impasto e proprio come raccontava la ricetta comincio ad aggiungere il resto degli ingredienti poco per volta...allora...le patate, la farina restante, l'acqua....ops...maaaa....forse l'acqua conteggiata nella ricetta era quella in cui ho sciolto il lievito all'inizio.....tuoni fulmini e saette!!! Mi tocca aggiungere altra farina...e a questo punto per fortuna che all'inizio ho esagerato con il lievito! continuo ad impastare e anche se con le ossa rotte, ne esco viva...e doveva essere una passeggiata!


Lascio lievitare ancora fino a raddoppio e il risultato devo dire che è stato piuttosto soddisfacente, nel frattempo avevo con molta cura tagliato a dadini piccolini spek, mortadella e pecorino toscano, che avevo deciso di mettere dentro agli sgonfiotti. Riprendo l'impasto e mi sembrava bellissimo, quasi impossibile che dalla tempesta precedente fosse nata tanta quiete, era morbido, elastico, liscio....bello! Spolverata di farina sul tagliere...e comincio a stendere...ora...secondo voi mi sono fatta venire in mente che avendo aggiunto più lievito, più acqua e più farina, forse il mio impasto era più grande di quello originario?? Noooo! quindi invece di dividerlo in 2 panetti e lavorarli separatamente, ho arrotolato una specie di siluro atomico che era più grande del tarocco che ho usato per mozzarlo!



Sta di fatto che...sono venuti fuori dei mostri che neanche se li avessi fatti apposta sarebbero venuti così brutti...ma, nonostante l'iniziale riluttanza e la voglia di buttare via tutto, li ho fritti e per fortuna! Perchè erano di una bontà unica...ma buoni buoni buoni!!! per cui facciamo così...io vi rimando alla ricetta originale per dosi e metodi...io intanto me ne mangio un'altro!!


lunedì 11 ottobre 2010

Bucatini alici e pecorino




Oggi piatto tipico!! Scusate per la foto che è venuta peggio del solito, ma è uno scatto rubato ad una cena in famiglia...e poi i bucatini vanno mangiati bollenti quindi dovevo proprio sbrigarmi! Dicevo questo è un piatto tipico delle mie parti e di tutto il litorale "romano", ne esistono come sempre tante versioni...con o senza pomodori, con le alici fresche o sotto sale...insomma come ogni piatto tradizionale ogni famiglia ha la sua ricetta, io ho scelto la versione alici fresche - pomororo - pecorino.

Ingredienti:
500g di alici fresche
400g di bucatini
100g di pecorino romano grattugiato
1 spicchio d'aglio
10 pomodorini
pepe nero

Preparazione:
Per prima cosa bisogna eviscerare le alici e aprirle a libro...l'altra opzione è farvi fare quest'operazione in pescheria...le alici vanno lavate bene, soprattutto sulla parte della pancia, altrimenti in cottura i residui di sangue tendono all'amaro. In una padella grande rosolare in un filo d'olio lo spicchio d'aglio, aggiungere le alici e su una fiamma bella vivace scottarle velocemente, sfumare con un goccio di vino bianco e appena evaporato aggiungere i pomodorini divisi in 4 e appena appassiscono leggermente incoperchiate e spegnete la fiamma. Il piatto è quasi pronto, non ci resta che cuocere i bucatini e...adesso un po' di attenzione, mentre aspettiamo che i bucatini siano al dente, allunghiamo il sughetto di alici con un mestolo di acqua di cottura e cerchiamo con un cucchiaio di legno di disfare le alici, creando una sorta di cremina, appena pronta la pasta trasferitela in padella su fiamma alta e aiutandosi con l'acqua di cottura portarla a cottura, tenendo il sughetto un po' all'onda, come se fosse un risotto, spegnete la fiamma e aggiungete il pecorino e il pepe macinato fresco....e adesso con un po' di vigore mantecate i bucatini...l'ideale sarebbe farlo solo con padella e gioco di polso, ma un cucchiaio di legno va bene lo stesso. Appena il sugo è ben legato impiattare e mangiare subitissimo!
Con questa ricetta partecipo al contest di Provare per Gustare


sabato 9 ottobre 2010

Pasta reale in brodo

Giovedì al mare...e oggi cielo nero...ma che dico nero...che promette tempesta! e siccome tante di voi sono un po acciaccatine, in preda a malanni di stagione o a denti dolenti, ho pensato di postarvi un toccasana, uno di quei brodi che ti rimettono al mondo già al primo cucchiaio! Io lo arricchisco in cottura con delle spezie, e con della pasta reale...no no non quella siciliana...sono dei piccolissimi simil bignè, che mai avrei messo in un brodo, fino a quando mio suocero non ci ha portato per la prima volta in vacanza in Sud Tirolo, dove invece sono un comunissimo accompagnamento al brodo di carne...e da allora ce ne siamo innamorati, tanto che i miei figli mi chiedono il brodo con le palline anche in pieno agosto...roba da matti!

ingredienti:
per il brodo:
1 pollo ruspante privato di interiora zampe e testa
4 coste di sedano
4 carote con la buccia
2 cipolle
4 pomodori ramati
2 foglie di alloro
7/8 chiodi di garofano
20 grani di pepe nero (una manciata)
1 presa di sale grosso
1 spicchio di mela (fidatevi di me!)
1 pezzetto di peperone...diciamo come un dito
1 crosta di parmigiano ben lavata
per la pasta reale:
60g di farina
40g di burro
150ml di latte
2 uova
1 pizzico di sale

Preparazione:
Per il brodo...fiammeggiare il pollo se dovesse avere ancora qualche piumetta attaccata, lavarlo accuratamante, lasciando sotto l'acqua corrente la cavità dov' erano le interiora fino a che l'acqua che ne fuoriesce non è limpida, metterlo in una pentola grande e aggiungere le coste di sedano,i pomodori, le carote con tutta la buccia, il pezzetto di peperone, lo spicchio di mela sbucciato, le foglie di alloro, il sale e le cipolle che dovrete privare della buccia e dei primi due strati esterni e steccarle con i chiodi di garofano...no non mi sono dimenticata del pepe...le prime volte mettevo dentro anche il pepe dall'inizio, ma, siccome il brodo va schiumato spesso all'inizio e il pepe galleggia finivo per buttarlo tutto...allora preferisco metterlo successivamente. Questo bel pentolone va riempito d'acqua fino a coprire completamente sia pollo che aromi e va messo su fuoco medio. Preparatevi mestolo e una ciotola per schiumare il brodo e togliere tutte le impurità che affiorano. Appena vedete che la situazione si è stabilizzata...cioè appena vedete che non è più necessario schiumare il brodo aggiugete il pepe e la crosta di parmigiano, incoperchiate e lasciate sobollire almeno un'oretta. Di solito preparo il brodo il giorno prima, così ho modo di filtrarlo, raffreddarlo e sgrassarlo, anche se tendo comunque a lasciare qualche occhietto di grasso! Passiamo adesso alla pasta reale, in una casseruola con un manico lungo...o comunque in un pentolino che riuscite agevolmente a maneggiare mettete il latte, il burro tagliato a pezzetti e il sale su fiamma bassa, lasciategli prendere il bollore, togliete dal fuoco e in un colpo solo scaravoltate dentro tutta la farina...ora armate di mestolo e olio di gomito lavorate questo composto fino a che diventa bello liscio, riportate il pentolino sul fuoco e sempre mescolando lasciare che la massa si asciughi fino a quando naturalmente tenderà a staccarsi dalle pareti e formare una palla. Trasferite il tutto in una ciotola e aggiungete un uovo alla volta, lavorando con forza il composto, a questo punto con l'aiuto di un sac a poche su una teglia ricoperta di carta forno formare delle piccole palline di composto, ben distanziate tra loro, infornate in forno già caldo a 220° per 2/3 minuti, o fino a che non sono belle gonfie, quindi abbassare la temperatura a 180° per 8/10 minuti...calcolate però che il tempo di cottiura dipende anche da quanto sono grandi le vostre palline. Mentre il forno fa la sua magia riscaldare il brodo e preparare le fondine che appena la pasta reale è pronta tutti a tavola....e la crosta di formaggio è mia!

venerdì 8 ottobre 2010

Polipetti affogati


Ci sono pochi altri piatti che mi piacciono come i polipetti affogati...la callosità delle carni, la docezza che regalano al pomodoro, il piccante, il sapore del mare...mi conquistano ogni volta che li mangio. Come vi dicevo ieri sono andata al mare, e tra un passeggiata e una birretta al sole mi sono fermata in pescheria...dove ho trovato dei bellissimi moscardini, alici freschissime e dei calamaretti che sono finiti prima ancora di poter prendere la macchina fotografica! Ma vi parlavo dei moscardini, ne aveva di varie pezzature, ma io come al solito l'ho fatto impazzire e mi sono fatta prendere i più piccoli..."che faccio li pulisco??" e io "no, no...faccio io grazie!", torniamo a casa e ieri, come mai prima, armata di guanti alle mani, comincio a pulire il pesce...così almeno per una volta l'odore del pesce sarà solo nel piatto e non sulle mie mani per giornate intere...Siiiii! dopo la prima alice aperta a libro i guanti sono finiti nel secchio insieme alla lisca! Non c'è verso! Non riesco a fare niente con i guanti alle mani...quindi mi tengo la puzza! :D

Ingredienti:
4 /5 moscardini
1 spicchio d'aglio
10 olive nere di Gaeta ( faccio un po' di pubblicità alla mia terra! )
1 bicchiere di vino biano secco
1 peperoncino
100g di pelati

Preparazione:
La preparazione di questo piatto è molto semplice, bisogna soltanto stare molto, molto attenti alla cottura, perchè come tutti i molluschi se cotto troppo perde acqua e si indurisce, costringendovi poi a trattarlo come un brasato...a cuocerlo, cioè, molto a lungo, ma vediamo nel dettaglio...in una casseruola a bordi alti versare un filo d'olio e appena è caldo far imbiondire l'aglio con il peperoncino, alzare la fiamma e mettere in pentola i moscardini, prendendoli per la testa...questa operazione farà arricciare i tentacoli, appena la casseruola riprende calore sfumare con il vino e lasciare evaporare completamente, aggiungere le olive e i pelati, aggiustare di sale e incoperchiate tenendo sempre la fiamma piuttosto vivace. Non allontanatevi dai fornelli è questione di minuti perchè siano pronti, devono essere teneri, ma conservare la loro struttura rimanendo comunque un po' callosi. Io li ho accompagnati con dei dadini di pane croccante, ma con quel bel sughetto vengono fuori dei piatti di pasta da urlo!!

giovedì 7 ottobre 2010

Blueberry cheesecake...



E' tornata l'estate! La spiaggia è bellissima, qualche ondina di risacca, solo a cullare la mente e tanto tantissimo sole! E pensare che avevamo tirato fuori dalla dispensa gli ingredienti invernali, niente da fare, per oggi niente cambio di stagione, e approfittando del giorno libero me ne vado in spiaggia a godermi questo cheesecake!!

Ingredienti:
per la base:
3 cup di biscotti secchi
4 cucchiai di burro
2 cucchiai di zucchero di canna
per il filling:
500g di formaggio fresco
2 cucchiai di amido di mais
2/3 cup di panna acida ( o di yogurt greco )
4 uova grandi
il succo e la buccia di 2 lime
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
1 cup di mirtilli freschi

Preparazione:
tritare i biscotti in un cutter aggiungere il burro fino ad ottenere dei bricioloni con cui fodererete il fondo di uno stampo a cerniera, il mio era da 20, raffreddare questa base in frigorifero mentre prepariamo il resto. La cottura di questo cake è a bagnomaria, per cui preriscaldiamo il forno a 180° mettendoci all'interno una teglia che possa contenere comodamente lo stampo e l'acqua. Ora armatevi di una frusta e cominciamo a preparare il ripieno....in una boule capiente lavorare il formaggio, aggiungere lo zucchero e lavorare bene, fino a renderlo un po' spumoso, aggiungere l'amido e la panna acida mescolare bene, quindi cominciare ad incorporare le uova una per volta, per ultimi aggiungere la vaniglia e il succo e la scorza dei lime, tirare fuori dal frigo la base, sistemarci sopra i mirtilli, quindi versare nello stampo anche la crema di formaggio...qui le possibilità sono due...o inserite lo stampo in un contenitore di alluminio che lo contiene di misura e poi li sistemate nella teglia con l'acqua, oppure, se come me avete un foglio di alluminio molto grande avvolgeteci la base e i lati dello stampo prima di metterlo nell'acqua. Deve cuocere per 40 - 45 minuti...i lati saranno ben cotti, il centro, invece, sarà ancora morbido...va fatto intiepidire e riposare in frigo per una notte.