La Dagor Bragollach fu una delle quattro Grandi Battaglie del Beleriand combattute durante la Guerra dei Gioielli e risultò una delle più gravi sconfitte subite dai Noldor e dai loro alleati Edain nel corso della Prima Era per mano delle Forze del Male.
La Dagor Bragollach segna la fine del secolare Assedio di Angband e l'inizio dell'offensiva di Morgoth contro i Noldor e gli Uomini, sempre meno potenti e in preda a divisioni e dispute. Oltre a spezzare l'assedio alla sua roccaforte, Morgoth con questa grande offensiva si sarebbe proposto di conquistare il nord del Beleriand e scacciare i Noldor e gli Edain dall'Hithlum, dal Dorthonion e dalla Marca di Maedhros; tuttavia, nonostante la sorpresa e le grandi perdite, gli Elfi e gli Uomini riuscirono a ritirarsi in buon ordine e ad organizzare una controffensiva, così l'Oscuro Signore riuscì a conquistare solo il Passo del Sirion e il Dorthonion.
Durante la scontro il Fingolfin, disperato per la rovina attorno a lui, montò a cavallo del suo destriero Rochallor raggiunse i cancelli di Angband cavalcando come una furia attraverso il campo di battaglia; qui sfidò a duello Morgoth in persona, il quale, di controvoglia, emerse dalle profondità della fortezza e combatté un duro duello contro il Re Supremo dei Noldor.
Alla fine Morgoth risultò vincitore, ma Fingolfin prima di morire riuscì ad infliggere sette gravi ferite all'Oscuro Signore e a mozzargli un tendine con la sua spada, rendendo per sempre zoppo il Vala Ribelle.
Etimologia[]
Dagor Bragollach è un nome Sindarin che significa letteralmente "Battaglia della Fiamma Improvvisa".
Antefatti[]
Per approfondire, vedi le voci Dagor Aglareb e Assedio di Angband. |
Nell'anno 60 PE gli eserciti dei Noldor avevano inflitto una cocente sconfitta alle armate di Morgoth in quella che poi era diventata nota come la Dagor Aglareb, ovverosia la Battaglia Gloriosa. Dopo questa vittoria i Noldor circondarono Angband e la misero sotto assedio per oltre tre secoli e mezzo; anche se ciò non impedì del alle forze di Morgoth di continuare a perpetrare delle piccole scorrerie, in quel tempo il Beleriand conobbe un periodo di relativa pace.
Negli anni in cui i Noldor mantennero l'assedio accaddero molti avvenimenti importanti: Turgon terminò la città di Gondolin e nel 116 PE vi condusse il suo popolo diventando noto come il Re Celato, mentre Finrod costruì la propria reggia del Nargothrond. Inoltre gli Uomini delle tre stirpi degli Edain fecero la propria comparsa nel Beleriand, attraversando gli Ered Luin e stringendo una solida alleanza con i Noldor.
I Noldor vivevano in armonia e Turgon aveva già costruito e abitato Gondolin. Tuttavia, Morgoth aveva nel frattempo creato un esercito numeroso e aveva dato vita a Glaurung.
Forze in Campo[]
Noldor e Edain[]
L'esercito dei Noldor che sorvegliava l'Assedio di Angband nel grande accampamento dell'Ard Galen era assai numeroso e ben armato: il settore occidentale era tenuto dai Noldor dell'Hithlum, guidati da Fingolfin e Fingon, ai quali andavano ad aggiungersi i guerrieri Edain della Casa di Hador; al centro si trovavano i Noldor guidati a Angrod e Aegnor, Signori del Dorthonion, assieme ai loro alleati della Casa di Bëor, mentre il settore orientale era sorvegliato da Maglor e dai guerrieri della Casa di Fëanor. Nel complesso si trattava quindi di una forza numerosa e agguerrita, anche se forse oltre tre secoli di relativa "pace armata" avevano spinto ad abbassare la guardia.
Forze di Angband[]
Dopo aver scatenato fiumi di fuoco e fiamme contro i suoi nemici, Morgoth riversò contro i Noldor e gli Edain una forza soverchiante, composta da innumerevoli orchi, troll, lupi e altre orribili creature, tra le quali i terribili Balrog guidati da Gothmog. Fu il primo grande scontro al quale prese parte il drago Glaurung.
La Battaglia[]
Nell'anno 455 PE, in una notte d'inverno, improvvisamente da Angband si riversarono fiumi di fuoco su tutte le terre circostanti; la pianura di Ard-galen venne completamente incenerita, e da allora prese il nome di Anfauglith ("cenere soffocante"); molti Elfi perirono per le fiamme o asfissiati dal fumo in questa prima fase.
A seguito delle fiamme, Morgoth scatenò i suoi eserciti: Orchi, Balrog e, per la prima volta, il Drago Glaurung si avventarono sull'altopiano del Dorthonion, e negli scontri morirono Angrod e Aegnor. I cavalieri di Maglor vennero bruciati vivi nella pianura di Lothlann, ed egli fu costretto, a causa delle gravi perdite, a ritirarsi dai suoi territori e ripiegare verso Himring in aiuto di Maedhros, e dando così in pratica agli eserciti di Morgoth libero accesso al Beleriand.
Anche il Passo di Aglon fu forzato e Celegorm e Curufin lasciarono il nord del Doriath per riparare a Nargothrond. Gli Orchi di Morgoth occuparono le foreste del Monte Rerir, aggirarono il Lago Helevorn, sciamando verso sud attraverso il Thargelion verso la parte orientale del Beleriand. Caranthir riparò ad Amon Ereb, dove insieme ad Amrod costruì solide difese contro gli Orchi. Da qui i due ricominciarono una lenta riconquista del Beleriand Orientale mentre Maglor e Maedhros tennero i confini settentrionali.
Minas Tirith sul Passo di Sirion resistette, tenuta da Orodreth, e suo zio, Finrod Felagund, giunse da Nargothrond con un'imponente armata. Tuttavia cadde in un'imboscata tesagli da una larga schiera delle forze di Morgoth presso i Cancelli del Serech. I Noldor si trovarono intrappolati e Finrod sarebbe caduto, se non ci fosse stata una sortita da parte di Barahir, il quale discese dal Dorthonion e salvò il sire elfico. Fu per questo servigio che Barahir ottenne da Finrod il suo anello, più tardi conosciuto come l'Anello di Barahir. Orodreth resistette circa due anni, ma alla fine venne scacciato da Tol Sirion da Sauron e dal lupo Draugluin, i quali fecero della torre il loro quartier generale.
Finrod e la sua gente si ritirarono a sud, verso Nargothrond, mentre Barahir continuò a difendere il Dorthonion. Anche le fortezze montane dell'Ered Wethrin intorno allo Hithlum resistettero, ma a fatica.
Duello tra Fingolfin e Morgoth[]
Per approfondire, vedi la voce Duello tra Fingolfin e Morgoth. |
Quando Fingolfin, Supremo Re dei Noldor, si rese conto del disastro e delle enormi perdite subite dai Noldor, in preda ad una rabbia irrefrenabile si lanciò da solo, a cavallo, attraverso le ceneri di Anfauglith: Orchi e Balrog fuggirono di fronte alla sua ira, convinti che fosse ritornato Oromë.
Giunto a Thangorodrim, Fingolfin urlò a Morgoth la sua sfida a duello, e si disse anche che Morgoth raccolse la sfida controvoglia, e solo per non perdere la faccia di fronte ai suoi generali. I due duellarono davanti ai cancelli di Angband. La spada di Fingolfin, Ringil, ferì Morgoth sette volte e gli tagliò il piede (Morgoth in seguito non guarì mai da queste ferite, e da allora andò in giro zoppicando).
Tuttavia la stanchezza ebbe presto il sopravvento sul re elfico, che cadde sotto i colpi di Grond, il Martello degli Inferi, l'arma di Morgoth; questi avrebbe anche fatto scempio del cadavere dell'eroe, se non fosse intervenuto Thorondor, il Re delle Aquile, a sottrargli il corpo di Fingolfin dalle grinfie.
Conseguenze[]
Per approfondire, vedi la voce Nirnaeth Arnoediad. |
La battaglia segnò un autentico trionfo per Morgoth: l'assedio che lo cingeva venne spezzato, i Figli di Fëanor dispersi o uccisi e i loro regni distrutti, e le forze del Male libere di aggirarsi per tutto il nord.