- "Essendo il linguaggio di quegli Eldar i quali erano giunti alle sponde della Terra di Mezzo e invece di traversare il Mare erano rimasti sulle coste del Beleriand. Il loro re era Thingol Grigiomanto di Doriath, e durante il lungo crepuscolo il loro idioma si era trasformato con la mutevolezza delle terre dei mortali, divergendo notevolmente dal linguaggio degli Eldar di là dal Mare"
- —Il Signore degli Anelli, Appendice F
Il Sindarin, conosciuto anche come grigio elfico, è una delle principali lingue parlate nella Terra di Mezzo. Derivata dal Quendi era assai diffusa tra gli Elfi rimasti nella Terra di Mezzo tanto da assurgere praticamente a lingua franca tra le varie razze del Beleriand durante la Prima Era. Era anche parlata correntemente dai Númenóreani prima che prendessero piede gli Uomini del Re, e gli Elendili ne fecero la lingua ufficiale dei regni di Gondor e Arnor accanto all'Ovestron. Inventata da John Ronald Reuel Tolkien, parlata dagli Elfi del Beleriand e derivata dall'idioma primordiale ideato sulle sponde del lago di Cuiviénen.
Estratto: L'Ave Maria:
Suilanno Maria, pant o meleth
i Chîr na le, edh maebennen min bessath
a maebennen i ion e-daew dhîn: Iesus.
Aer Maria, naneth Eru
eglerio ammen úgerthonath
si a ned lû en-gurth vín.
Thenid
Etimologia[]
Il nome Sindarin non è proprio di questa lingua ma deriva dal Quenya e significa "Grigio Elfico". Il suo nome vero e proprio è Edhellen che in Sindarin significa semplicemente "Linguaggio".
Storia[]
Anni degli Alberi[]
Prima e Seconda Era[]
Terza e Quarta Era[]
Grammatica Sindarin[]
L'articolo determinativo singolare Sindarin è i, che diviene ir davanti a parole che iniziano per i. La forma plurale è in.
Il Sindarin non ha articoli indefiniti come l'italiano "un, una"; l'assenza di articolo indica usualmente che il sostantivo è indefinito.
Le desinenze aggettivali sono -eb, -en ed -ui. Gli aggettivi si accordano con i loro sostantivi nel numero, seguendo il modello dei sostantivi plurali.
I verbi Sindarin prendono spesso desinenze per numero e persona. Si aggiunge ad esempio la desinenza -r ai verbi con un soggetto plurale, così come avviene in Quenya.
Verbi derivati[]
L'infinito si forma con la desinenza -o al posto della -a.
La terza persona singolare del tempo presente è identico alla radice in -a.
La terza persona del tempo passato si forma nella maggior parte dei casi col suffisso -nt.
La terza persona del tempo futuro si forma aggiungendo il suffisso -tha.
L'imperativo si forma con la desinenza -o al posto della -a.
Verbi elementari[]
L'infinito si forma con la desinenza -i.
Il presente utilizza la medesima radice verbale, ma nel caso sia monosillabica, la vocale diviene lunga.
Il passato dei verbi elementari in -r si forma con la desinenza nasale -n
Il futuro si forma aggiungendo la desinenza -tha, unita tramite una vocale connettiva se necessario.
L'imperativo dei verbi elementari si forma con la desinenza -o
Il participio attivo prende la desinenza -el. -iel se la radice vocalica è i.
Il participio attivo perfettivo prende invece la desinenza -iel combinata con l'allungamento della radice vocalica. La vocale i diviene semplicemente una i lunga.
Frasario Sindarin[]
Frasi di benvenuto[]
Salve: Suilad
Ben incontrato: Mae govannen
Amico/Amici: Mellon/Mellyn
Stammi bene: Cuio mae
Addio: Namárie
Arrivederci: Tenn' enomentielva
Tanti saluti: Meneg suilaid
Dormi bene: Losto mae
Il sole splenderà sul tuo cammino!: Anar kaluva tielyanna!
Una stella brilla sull'ora del nostro incontro: Elen síla lúmenn' omentielvo
Esclamazioni[]
Sì!: Ná!
Certamente: Tancave
No!: Lau!
Grazie: Hanta
Ascolta!: Lasto!
Non farlo!: Baw!
Fermo!: Daro!
Apri!: Edro!
Urra!: Alayambo!
Ti prego!: A laita!
Evviva!: Almien!
L'ho trovato!: Utúvienyes!
Frasi di augurio[]
Spero che tu possa avere felicità!: Merin sa haryalye alasse!
Vivi e sii per me un amico!: Cuio nin mellon!
Possano i giorni di Natale essere gioiosi!: Ná merye i turuhalmeri!
Possa il nuovo anno essere benedetto!: Ná alya i vinya loa!
Possa il sole estivo illuminare le spiagge!: Nai áre laireva calyuva i falassi!
Conversazione[]
Parli la lingua elfica?: Pedich i lam edhellen?
Quale è il tuo nome?: Man eneth lîn?
Il mio nome è ***: *** i eneth nîn
Sono felice di conoscerti: Valin ie echo lyaa su hanya!
Dove stai andando?: Ias bedich?
Dove sei andato?: Ias bennich?
Cosa hai fatto?: Man agorech?
Ti serve il mio aiuto?: Anírach i tulu nín?
Desideri dell’acqua?: Ma merilyë yulma néno
Desidero parlarti: Aníron peded
Quando vai via? Ir gwannatham?
Cosa hai detto? Man pedich?
Quanto lontano?: Manen anann?
Non è ciò che voglio!: ú-aníron!
Siediti!: Havo dad!
Silenzio! Avo pedo!
Dove? Ias?
Cosa? Man?
Come? Manen?
Quando? Ir?
Scrivi!: Teitho
Ho capito!: Henion
Non preoccuparti: avo 'osto
Comandante: Gon nîn
Mia Signora: Hiril nîn
Mio Signore: Hir nîn
Mio Amore: Meleth nîn
Gridi di Guerra[]
Combatterò fino alla morte!: Dago 'ni ngurth!
Fino alla fine dei tempi!: Mettanna
Morte ai nemici degli elfi!: Gurth a choth-in-edhil!
Morte alle creature malvagie!: Gurth an glamhoth!
Morte ai nostri nemici!: Gurth a choth mîn!
Noi li sconfiggeremo!: Ortheritham sain!
In Battaglia
Dove è il punto di incontro? Ias i 'ovaded?
Stanno arrivando!: Glamhoth anglennar!
In Sella!: Noro i roch chín
Accampiamoci qui: Caro echad sí
Aspetta qui!: Idh sí!
Non aver paura: u-'osto
Nasconditi: Delio
Corri!: Yro!
Uccideteli tutti!: Ti dago pân!
Uccidilo!: Dago han!
Vieni qui: Tolo sí
Seguimi!: Aphado nin!
Ritirata: Drego
Non ucciderlo! Hon avo dhago!
Andrò per primo: Bedithon minui
Andrai tu per primo: Bedich vinui
Varie
La notte sta per finire!: Auta i lóme!
Il giorno risorgerà!: Aurë entuluva!
Il Tuo spirito e fiero: Gerich faer vara
I tuoi capelli brillano come oro: Findelya cala ve laure.
Vieni fuori con me a guardare le stelle: A hótule asinye i meneltannar tirien.
T'amerò nel bene e nel male per il resto dei miei giorni: Le meluvan úne ar alye lúmessen tenna nurucilie
Va a dare un bacio in bocca ad un orco! Bado mîbo orch!
Collegamenti esterni[]
- Ardalambion tutte le lingue di Tolkien
- Dizionario Sindarin - italiano