.. dell'anno.
Stasera la festa delle feste, c'è tutta questa allegria nell'aria, nevica a manetta da ore ormai, le stradine sono di neve, tutto sembra più piccolo, più vicino. Al negozietto prendo il numero 96 e stanno servendo il 36 (crisi? ma quale crisi? si fanno un culo a capanna ma raccolgono quattrini come foglie secche. Chi frequenta questo posto apparentemente la crisi non sa dove stia di casa) (o forse il resto dell'anno non mangia)(così conserva la linea). Nonostante le 60 persone in coda, la gente non litiga. Mah .... strano.
Ed io, sarò retorica, ma mi lascio prendere da quest'atmosfera di festa collettiva e mi piace. Ricordo qualche capodanno, zero soldi e bambini piccoli. Una voglia di festa e di leggerezza ed invece chiusi a casa. Che frenesia, che voglia di andare.
Spero che i ragazzi si divertano. Entrambi hanno detto che gliene frega poco, non sanno cosa faranno, non gli interessa. Uno dice che fa capodanno tre o quattro volte la settimana, che vuoi che gli freghi di questo in particolare, sperava di lavorare ma è andata male. L'altra è già soddisfatta di avere il moroso a portata di mano, del resto frega poco. Mi fa un pò tristezza, li vorrei più allegri, temo che questo disinteresse nasconda in realtà la loro fragilità e solitudine.
Papà sarà da solo ma non ne ha voluto sapere di venire in montagna con noi. Mi sento un pò in colpa, avrei forse dovuto rimanere in città per non farlo stare solo? Da un certo punto di vista si, ma sta bene, non ha problemi di sorta e se cominciamo così oggi dove finiamo mò a cent'anni che non starà altrettanto bene?
Cos'è quindi questo misto di tristezza-nostalgia-eccitazione-aspettativa che se non faccio attenzione mi metto a piangere? E poi perchè una ad un certo punto si ritrova ad essere così emotiva? piangerei per qualsiasi cosa, proprio de' core. Gli ormoni? assieme alle caudane arrivano anche i magoni gratuiti?
Mah ....
Di malattia e di ampiezza di sguardi.
3 mesi fa