Quando anche questa sarà fatta, inizieremo a prendere la pala, e scaveremo.
Più giù, senza ausili meccanici, non si riesce ad andare. Più giù del fondo, se vuoi, puoi scavare anche a mano nuda, ma sempre ti tocca scavare.
In tutti i sondaggi che vengono citati dalla tv o sui giornali, emerge che il “campione” esaminato è nettamente contrario alla legge bavaglio. Chiamatelo così, se siete dei concreti, o chiamatelo “DDL Intercettazioni” se vi fa figo.
Da un populista come Berlusconi mi sarei aspettato tutto, meno che l’incapacità di convincere anche stavolta la massa che le sue necessità personali siano anche le nostre.
E’ forse la prima volta, che non ci riesce. Eppure, prosegue: è troppo importante.
Quanti danni gli hanno fatto le intercettazioni? Tanti, decisamente troppi. Le telefonate tra lui e Dell’Utri che parlano della bomba che Mangano (l’eroe) aveva messo in casa di Berlusconi, sono un esempio tra tanti.
Con la legge bavaglio chi l’avrebbe mai saputo?
Le intercettazioni dei nostri magistrati, quanti danni hanno fatto al governo? Ancor di più, se possibile.
Case regalate, appalti, grandi opere, G8 della Maddalena, massaggi al Salaria Village, e così via. Con le intercettazioni è persino tramontata la Protezione Civile SpA, per ora.
Con la legge bavaglio, chi l’avrebbe mai saputo?
E quale regalo hanno fatto le intercettazioni a noi Aquilani?
Uno. Enorme.
Abbiamo avuto la prova provata, la certezza d’averlo sentito con le nostre orecchie, che siamo un affare economico di proporzioni storiche, in tutta Europa.
Al solo pensiero, ridevano nel letto; contemporaneamente 308 di noi, nel letto morivano.
Certe notizie non stupiscono, magari. Ma indignano e uniscono.
Ci siamo ritrovati allora, e non ci siamo più lasciati. E oggi siamo tanti, diversi e consapevoli di esserlo, ma più svegli e indignati di prima.
Con la legge bavaglio chi l’avrebbe mai saputo?
Al telegiornale che ho intravisto stamattina pare che ieri in Piazza Navona ci fosse anche la D’Addario, e che l’abbiano contestata. Lei, si difendeva: le sue registrazioni (estorte con l’inganno), ci hanno fatto sapere, diceva lei.
Grazie a lei abbiamo saputo che c’era una “escort” (che mi dicono essere il termine tecnico e politically correct che sostituisce quello, abusato e un po’ anni ’80, di “troia”) a palazzo Grazioli.
Che favori sessuali possono essere merce di scambio con il Presidente del Consiglio.
Chi l’avrebbe mai detto.
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