Sono sinceramente preoccupato.
Il Governo di B. è in evidente difficoltà. E non mi preoccupa questo.
Alfano deve rassicurare il Quirinale che la legge-bavaglio sarà cambiata. E non mi preoccupa questo.
L’accordo tra Governo e Regioni è saltato, i Governatori minacciano di restituire le deleghe. Pure quelli del centro destra, che a fare la figura di quelli che “mettono le mani in tasca agli italiani” proprio non ci tengono. E non mi preoccupa nemmeno questo.
Adesso che vorrebbero scaricare Fini non riescono, non possono, non ancora. Ci vorrebbe Casini, ma ancora non c’è.
Il PD dal canto suo fa il possibile, per andargli in soccorso.
Ed è tutto questo, che mi preoccupa.
C’è bisogno di diversivi. C’è bisogno di far credere ad esempio, che gli Aquilani abbiano “assaltato la casa di Berlusconi”.
Poco importa che non sia così, e tutto il resto del mondo lo abbia testimoniato.
Nessuno si accorge che alle nostre richieste di soccorso, egli abbia risposto con un “dategli delle brioches” adeguato al 2010.
L’importante è recitare sfrontatamente la parte che fu di Maria Antonietta, e sperare che qualcuno di noi voglia ghigliottinarlo.
Intendiamoci bene: nessuno di noi lo vuole e nessuno di noi lo farà.
Ma si sa. Quando un Governo annaspa, quando c’è una legge bavaglio che va cambiata perché altrimenti non passa, quando le Regioni governate da amministratori di centro-destra si ribellano al loro capo, quando si dice ” se non si fa come dico,andiamo tutti a casa”,quando il castello di carta rischia di andare i pezzi, c’è solo una o due mosse da tentare.
Rendersi vittima di un folle è una di queste. Ed è già successo.
Sappiate sin d’ora, che il Duomo dell’Aquila è quello ritratto in foto.
Sappiate anche che non mi risultano produzioni di sue miniature.
Sappiate che quando B. non riesce, improvvisamente balbetta. Anzi, “tartaglia”.
Sappiate che di menti fragili non ve ne sono, e che le manganellate lo hanno, se possibile, dimostrato: sono ancora intatte quelle teste.
Sappiate che è già accaduto e può ripetersi.
Sappiate che tra di noi non c’è nessun Tartaglia.
Sappiate che la vittima non è Berlusconi. Siamo noi.
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