I Re di Gondor furono i sovrani del regno dei Dúnedain del sud sorto dalla divisione di Arnor e Gondor avvenuta alla morte di Isildur. I Re di questo glorioso regno appartenevano alla Linea di Anárion in quanto erano discendenti di Meneldil figlio Anárion, secondogenito di Elendil e fratello di Isildur. Ci fu un totale di 32 sovrani appartenenti a questa dinastia, che durò sul trono più a lungo rispetto alla Linea di Isildur (spodestata nel 1975 TE) ma si estinse prima con Eärnur nel 2050 TE. Dopo quella data il potere a Gondor fu esercitato per quasi 1,000 anni dai Sovrintendenti della Casa di Húrin, fino al 3019 TE quando Re Aragorn Elessar, che discendeva sia dalla Linea di Isildur che da quella di Anárion, non restaurò il Reame Unito di Gondor e Arnor.
Simboli del potere e tesori della casata[]
Benché la maggior parte dei tesori reali salvati da Númenor fossero conservati dai Re di Arnor, anche Gondor possedeva alcuni tesori che divennero simbolo della regalità del Sovrano. Tra questi vi erano:
- Albero Bianco di Gondor: questo era l'albero nato dall'arbusto di Nimloth che Isildur era riuscito a sottrarre dal palazzo reale di Armenelos a Númenor. Inizialmente fu piantato a Minas Ithil, ma successivamente venne trasferito a Minas Anor dove tuttavia, a seguito dell'estinzione della Linea di Anárion, appassì.
- Corona di Gondor: ricavata dall'elmo di Isildur (forgiato nell'antica Númenor) divenne la corona di tutti i Re di Gondor fino ad Aragorn Elessar. Fu impreziosita con sette pietre preziose, un diamante e intarsi di argento sotto il regno di Atanatar II. Tradizione voleva che gli eredi del Re prendessero la corona dalle mani del predecessore o, quando non fosse possibile, si recassero alle Case dei Re per prendere la corona dalla tomba del Re precedente.
- Palantír di Osgiliath: la più grande delle Pietre Veggenti portate da Elendil nella Terra di Mezzo. Custodita nella Rond Giliath di Osgiliath, era in grado di mettersi in contatto con tutte le altre pietre veggenti contemporaneamente. Andò perduta durante l'Assedio di Osgiliath nel corso della Guerra delle Stirpi.
- Palantír di Minas Anor: uno dei sette palantír salvati dalla distruzione di Númenor, era inizialmente custodita nella cittadella di Minas Anor sulla Torre del Re e per secoli fu il segreto meglio custodito di Gondor. Dopo la caduta di Minas Ithil non venne più utilizzata fino al regno di Denethor II, il quale la utilizzò per mettersi in contatto con la pietra di Minas Ithil; essa era però nelle mani di Sauron e fece lentamente scivolare il Sovrintendente nella follia.
- Palantír di Minas Ithil: era la pietra veggente custodita in quella che fu la fortezza di Isildur a Gondor. Dopo la conquista della fortezza da parte dei Nazgûl venne portata a Barad-dûr e probabilmente andò distrutta nel crollo della torre.
- Palantír di Orthanc: custodita nella fortezza di Orthanc e a lungo dimenticata, venne ritrovata dallo Stregone Saruman e da esso utilizzata per mettersi in contatto con Sauron. Fu l'unica delle Pietre Veggenti ad arrivare intatta nelle mani di Re Elessar.
Lista dei Re[]
DI seguito è riportata la lista dei Sovrani di Gondor e le relative dinastie.
Linea di Anárion (2 TE - 2050 TE)[]
La Linea di Anárion, ovverosia i discendenti del secondogenito di Elendil l'Alto, fu la prima dinastia regale di Gondor ad affermarsi al comando del regno. Ebbe un totale di 31 Re estinguendosi con Eärnur nel 2050 TE.
- Meneldil (TE 2 – TE 158). Fu il quarto figlio di Anárion.
- Cemendur (TE 158 – TE 238)
- Eärendil (TE 238 – TE 324)
- Anardil (TE 324 – TE 411)
- Ostoher (TE 411 – TE 492)
- Rómendacil I (Tarostar) (TE 492 – TE 541)
- Turambar (TE 541 – TE 667)
- Atanatar I (TE 667 – TE 748)
- Siriondil (TE 748 – TE 840)
- Tarannon (Falastur) (TE 840 – TE 913)
- Eärnil I (TE 913 – TE 936)
- Ciryandil (TE 936 – TE 1015)
- Hyarmendacil I (Ciryaher) (TE 1015 – TE 1149)
- Atanatar II (TE 1149 – TE 1226)
- Narmacil I (TE 1226 – TE 1294). Anche lui morì senza figli, e lasciò il trono al fratello più giovane, Calmacil.
- Calmacil (TE 1294 – TE 1304)
- Rómendacil II (Minalcar) (TE 1304 – TE 1366): egli era stato Principe Reggente del regno di Gondor dal 1240 col nome di Minalcar.
- Valacar (TE 1366 – TE 1432)
- Eldacar (Vinitharya) (TE 1432 – TE 1437)
- Castamir (TE 1437 – TE 1447): Usurpò il trono a Eldacar nel 1437 T.E., durante la Lotta delle Stirpi; fu ucciso dallo stesso re pochi anni più tardi.
- Eldacar (TE 1447 – TE 1490)
- Aldamir (TE 1490 – TE 1540)
- Hyarmendacil II (Vinyarion) (TE 1540 – TE 1621)
- Minardil (TE 1621 – TE 1634)
- Telemnar (TE 1634 – TE 1636). Morto durante la Grande Epidemia assieme a tutti i suoi figli. Gli successe il nipote, Tarondor.
- Tarondor (TE 1636 – TE 1798)
- Telumehtar (detto Umbardacil) (TE 1798 – TE 1850)
- Narmacil II (TE 1850 – TE 1856)
- Calimehtar (TE 1856 – TE 1936)
- Ondoher (TE 1936 – TE 1944)
- Eärnil II (TE 1945 – TE 2043)
- Eärnur (TE 2043 – TE 2050) (?)
Sovrintendenti Regnanti (2050 TE - 3019 TE)[]
Per approfondire, vedi la voce Sovrintendente di Gondor#Elenco_di_Sovrintendenti. |
Benché lontanamente imparentati con la Linea di Anárion, i Sovrintendenti della Casa di Húrin non rivendicarono mai il trono di Gondor proclamandosene semplici custodi, anche se alla fine finirono per esercitare l'effettivo potere dei Re. In totale vi furono 26 Sovrintendenti Regnanti di Gondor e il ventisettesimo fu Faramir, figlio di Denethor II, che rimise l'incarico nelle mani di Re Elessar.
Casa di Telcontar (3019 TE - ... QE)[]
- Aragorn Elessar (TE 3019 - QE 120)
- Eldarion (QE 120 - ? QE)