La Rond Giliath era un magnifico edificio che sorgeva a Osgiliath e che per diversi secoli fu la più grande e bella costruzione della città. A progettarlo fu Isildur in persona, ma il suo completamento richiese molti anni, venendo ultimata solamente durante il regno di Ostoher.
Custodiva il più grande dei Palantíri, la Sfera di Osgiliath, ma andò in rovina a seguito della Guerra delle Stirpi e lo spostamento della capitale deciso da Re Tarondor. All'epoca della Guerra dell'Anello esisteva ancora benché in condizioni rovinose, ma è probabile che sia stata restaurata da Aragorn con l'aiuto dei Nani di Gimli.
Etimologia[]
Il nome Rond Giliath deriva dal Sindarin e significa letteralmente "Cupola delle Stelle".
Descrizione[]
La Rond Giliath era il palazzo più grande della città e si ergeva al centro del Grande Ponte,fungendo in questo modo anche da fortificazione aggiuntiva. Le mura erano alte e massicce, ricoperte di marmi e pietra pregiata, mentre gli ingressi erano sovrastati da due statue colossali che rappresentavano Isildur (rivolto ad est) e Anárion (rivolto a ovest).
Grandi cancelli in acciaio e bronzo dorato, costruiti durante il regno di Turambar ed erano incisi con figure che rappresentavano le figure dei grandi Re di Gondor (Elendil e i suoi figli Isildur e Anárion, oltre ai loro discendenti), chiudevano entrambi gli ingressi alla cupola. L'interno era ancora più magnifico dell'esterno: le alte pareti erano tutte affrescate con grandi episodi della storia di Númenor o di Gondor, mentre i pavimenti alternavano coperture di marmi policromatici a magnifici mosaici che rappresentavano episodi gloriosi della Prima Era.
La parte più spettacolare era però il salone centrale che si trovava esattamente sotto la grande cupola, che era talmente alto da far sentire piccolo persino il più alto dei Dúnedain, era rivestito di marmo e arredato con preziosi arazzi, ma il vero tesoro era posto al centro della sala: su un grande piedistallo vi era infatti la più grande delle Pietre Veggenti, che permetteva di mettersi in contatto con tutte e sette le pietre contemporaneamente. La sua funzione principale era quella di custodire il Grande Palantír, ma sembra che ospitasse anche degli altari dove i Dúnedain più devoti si recavano ad onorare i Valar; dopo la perdita del Palantír la cupola perse parte della sua importanza ma i Re la utilizzarono come luogo per magnifiche feste e cerimonie.
Storia[]
La costruzione[]
La costruzione di questo grande edificio fu ideata da Isildur dopo la vittoria contro Sauron, nell'ottica del grande piano di ricostruzione messo in atto per riparare i danni dovuti alla guerra. Tuttavia il grande Re non vide mai l'opera completata poiché morì nella Battaglia dei Campi Iridati nel 2 TE. Il progetto venne così continuato da Meneldil e dai suoi successori, subendo diverse modifiche nel corso della sua costruzione, per essere completato durante il regno di Ostoher; tuttavia anche i sovrani successivi misero mano il progetto come ad esempio Turambar che fece costruire i magnifici cancelli istoriati.
La Guerra delle Stirpi e il declino[]
La Guerra delle Stirpi segnò l'inizio del declino oltre che per la città anche per l'edificio: durante l'Assedio di Osgiliath ad opera di Castamir, scoppiò un grande incendio in città e le catapulte colpirono duramente la Cupola; fu in questa occasione che il Grande Palantír andò perduto. Dopo che Eldacar recuperò il trono pose mano al restauro, ma l'edifico non tornò mai al suo antico splendore. Sul finire della Terza Era la Rond Giliath era ormai una grande rovina che spiccava su Osgiliath per la sua maestosità. È ignoto se sia stata restaurata o meno durante i regni di Re Elessar o suo figlio Eldarion.