Hyarmendacil I, nato col nome di Ciryaher, fu un uomo della stirpe dei Dúnedain di Gondor che visse durante la Terza Era. Figlio di Ciryandil, alla morte del padre divenne il quindicesimo Re di Gondor e fu l'ultimo dei grandi Re Navigatori di Gondor. Morì nel 1149 TE all'età di 250 anni, e gli succedette il suo indolente figlio Atanatar II.
Etimologia[]
Inizialmente fu chiamato con il nome Quenya di Ciryaher che significa "Signore delle Navi", tuttavia dopo le sue strabilianti vittorie contro gli Haradrim assunse il nome di Hyarmendacil I cioè "Vincitore del Sud".
Biografia[]
Ciryaher nacque a Gondor nell'899 TE da Ciryandil. Dopo che nel 1015 TE il padre fu ucciso dagli Haradrim durante un attacco di questi al porto di Umbar, egli ascese al trono di Gondor ad "appena" 116 anni. Il nuovo sovrano si trovò subito ad affrontare il problema dei possedimenti meridionali di Gondor: benché suo nonno Eärnil I infatti avesse conquistato la città di Umbar, gli Haradrim, esortati dai Numenoreani Neri, rendevano precaria l'occupazione dei nuovi territori e già due Re erano morti combattendo contro di loro.
Ciryaher riorganizzò dunque l'Esercito di Gondor, creando grandi unità di cavalleria e arcieri per meglio affrontare gli Olifanti e l'arido clima dell'Harad, per poi condurre una guerra spietata e vittoriosa contro gli Haradrim. Il conflitto si concluse nel 1050 TE con un grande vittoria di Gondor nell'entroterra di Umbar; questa comportò la completa sottomissione degli Haradrim, che riconobbero in Ciryaher il proprio sovrano e s'impegnarono a pagare tributi a Gondor.
A seguito di questo successo Ciryaher cambiò il proprio nome in Hyarmendacil e stabilì il primato imperiale di Gondor, facendo aggiungere al regno del sud la sua massima espansione. Nei cento anni successivi il regno conobbe un lungo periodo di pace: i confini furono sicuri, gli accessi a Mordor sorvegliati da solide fortezze e numerose guarnigioni, mente i commerci e la prosperità fiorirono come non mai. Hyarmendacil si spense nel 1149 TE all'età di 250 anni e gli succedette l'indolente figlio Atanatar II.