Born of Hope: The Ring of Barahir è un fan-movie del 2009 della durata di circa un'ora, diretto da Kate Madison e sceneggiato da Paula DiSante sulla base delle Appendici de Il Signore degli Anelli.
Il film ripercorre le vicende di Arathorn II, padre di Aragorn II Re di Gondor e Arnor, e la storia d'amore con sua moglie Gilraen, oltre ad incentrarsi sull'importanza della linea di sangue di Isildur e delle comunità che si oppongono a Sauron
Trama[]
La vicenda si svolge all'incirca nel 2928 TE nel territorio dell'Eriador. Gli Orchi, dopo secoli di inattività, cominciano ad attaccare i villaggi dei Dúnedain e a tendere imboscate ai viaggiatori isolati. A causa di queste incursioni Dírhael, appartenente al popolo dei Dúnedain e che ha appena perso un figlio a causa degli attacchi, decide di trasferirsi con la moglie Ivorwen e alla figlia Gilraen in un luogo più sicuro. Durante il viaggio vengono attaccati da un folto gruppo di orchi, ma a soccorrerli giunge una squadra di Raminghi del Nord guidati da Arathorn figlio del Capitano dei Raminghi Arador e lontano parente degli aggrediti.
Convinto che sia troppo pericoloso lasciare che Dírhael e la sua famiglia viaggino da soli in un territorio infestato da orchi, Arathorn decide di scortarli al villaggio principale dei Raminghi di Taurdal, dove vengono accolti da Arador. In seguito Arathorn decide di partire da solo al fine di appurare lo scopo degli ormai troppo frequenti attacchi degli orchi ai Dúnedain.
Durante una di queste missioni l'uomo, infiltratosi non visto in una caverna infestata dagli orchi, alla fine scopre la verità origliando le conversazioni di un capo-orco con i suoi sottoposti: Sauron è tornato e, stabilita la propria residenza a Dol Guldur, ha sguinzagliato i suoi servi alla ricerca dell'Anello di Barahir con l'ordine di spezzare la linea di Isildur.
Ritorna quindi immediatamente a fare rapporto al padre Arador, il quale decide di partire alla volta di Gran Burrone per chiedere consiglio a Elrond. Intanto durante la permanenza della famiglia a Taurdal Gilraen s'innamora, ricambiata, di Arathorn ma il padre si oppone a quell'unione ritenendo Gilraen troppo giovane per sposarsi secondo le tradizioni dei Dúnedain.
Alla fine però questi si lascia convincere dalla moglie e il matrimonio viene celebrato, anche per fare si che vi sia una continuazione della Linea di isildur e vanificare così i piani di Sauron. L'anno successivo Arador muore mentre sta dando la caccia a dei Troll delle Colline, così Arathorn diventa a tutti gli effetti Capitano dei Raminghi. Gilraen nel 2931 TE dà alla luce un figlio, cui viene dato il nome di Aragorn e per un po' Arathorn sembra godersi la pace familiare.
Tuttavia nel 2933 TE giungono a Turdal i figli di Elrond Elladan e Elrohir che mettono in guardia Arathorn dal pericolo ancora attuale rappresentato dagli Orchi e lo esortano, nonostante la dura opposizione di Gilraen, ad inviare la moglie e il figlio a Gran Burrone sotto la protezione di Elrond. Arathorn promette di pensarci, ma pochi giorni dopo il villaggio Taurdal viene attaccato dagli orchi e nella battaglia che segue il Capitano ferito a morte. Gravemente ferito ha appena le forze sufficienti per fare un ultima dichiarazione d'amore alla moglie raccomandandole di raggiungere Elrond.
Produzione e cast[]
Il film è stato girato in Inghilterra nella regione del Suffolk ed è costato un budget iniziale di 8,000£ poi divenuto di 25,000£ grazie alla raccolta fondi online lanciata con il traile. Per gli ambienti si è scelto di utilizzare il West Stow Anglo-Saxon Village e molte scene sono state girate nella foresta di Epping e nel Parco Nazionale di Snowdonia. Oltre agli attori principali, quasi tutti sconosciuti al grande pubblico, sono state ingaggiate circa 400 comparse.
Accoglienza[]
Il film ha ricevuto generalmente recensioni positive sia dalla critica che dal pubblico, anche considerando che si tratta di una produzione quasi amatoriale. Il giornale londinese The Times nella sua critica cinematografica di Wndy Ide ha assegnato al film ben 4 stelle su 5, lodando particolarmente gli attori.