Pelugo
Pelugo comune | |
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La chiesa di Sant'Antonio Abate | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Chiodega (lista civica) dal 10-5-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 46°05′16.73″N 10°43′23.66″E |
Altitudine | 675 m s.l.m. |
Superficie | 22,98 km² |
Abitanti | 398[2] (31-10-2021) |
Densità | 17,32 ab./km² |
Comuni confinanti | Massimeno, Porte di Rendena, Spiazzo, Strembo, Tre Ville, Valdaone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38079 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022138 |
Cod. catastale | G429 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 408 GG[4] |
Nome abitanti | pelughesi (i pilùch[1]) |
Patrono | san Zeno |
Giorno festivo | ultima domenica di luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pelugo nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
Pelugo (Pilùch in dialetto trentino[5]) è un comune italiano di 398 abitanti della provincia autonoma di Trento.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Situato in Val Rendena, nei pressi dell'imbocco della Valle di Borzago che sale al ghiacciaio del Carè Alto a breve distanza dalla Val Genova e dal ghiacciaio del Lares. Il territorio è tipicamente alpino e di interesse ambientale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Pelugo è un antico paese dominato dal castelliere preistorico di San Zeno. Sul piano a sud est si trovavano i casolari di Arena, nominati nel 1364, probabilmente distrutti da un'alluvione. Il paese fu ricostruito dopo l'incendio del 4 marzo 1922 e vive l'operoso benessere della Rendena.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con deliberazione della Giunta provinciale del 15 giugno 1984, n. 4976.[6]
«D'azzurro, al colle di verde, broccato sul quale sorgono una torre, un campanile ed un tempio diroccato, tutti d'oro, con ai piedi la scritta in nero, in fascia, d'oro PENES LUCUM.»
- Gonfalone
«Drappo rettangolare cadente frangiato in basso d'oro, di colore marrone chiaro, caricato nel centro dello stemma comunale con sopra la scritta in oro "Pelugo" e ornamento di rami fruttati. Asta di metallo.»
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa cimiteriale di Sant'Antonio Abate, che conserva affreschi del Quattrocento di Cristoforo I Baschenis, appartenente alla famosa famiglia di pittori itineranti bergamaschi.
- Chiesa parrocchiale di San Zeno.
- Chiesetta di Baltarino "Baltarin" per l'adorazione alla Madonna.
- Cappella di San Zeno, chiesetta del 1743 situata sul monte Calvario, 15ª stazione della Via Crucis.[7]
- Chiesetta sul monte Carè Alto, nelle vicinanze del rifugio Carè Alto.
- Monumento ai caduti della prima guerra mondiale dove nei pressi è presente un cannone Škoda recuperato nei pressi della vedretta di Niscli.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Attività tradizionali sono l'industria del legname, della seta, l'artigianato del ferro battuto (fucine sul Bedù) e la torchiatura dell'olio di noce.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1991 | 1994 | Riccardo Chiodega | lista civica | Sindaco | |
1994 | 1995 | Armando Ongari | lista civica | Sindaco | |
1995 | 2010 | Silvano Campidelli | lista civica | Sindaco | |
2010 | 2015 | Stefano Pietro Galli | lista civica | Sindaco | |
2015 | in carica | Mauro Chiodega | lista civica | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 480.
- ^ Approvazione dello stemma e del gonfalone del Comune di Pelugo, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 10/07/1984, p. 1433.
- ^ Cappella di San Zeno<Pelugo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 16 giugno 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pelugo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Pelugo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.pelugo.tn.it.