domenica 28 settembre 2014
6,25
Con la foto di ieri sul giocattolo mi sono montato- la psiche : ho stamattina al risveglio alle 4,20 mi sono detto alla maniera della mi nonna: ho 'ndo vò a consuma la luce e sono ritornato a letto e riaddormentato. E ho fatto il sogno dei ciucchi: volavo Avevo un ultraleggero e con quello sono atterrato a Castelnuovo subito attorniato.... è arrivato uno e mi fà: ho che giri: vado in grignana a tagliare il fieno con la frullana e sono ripartito in discesa in una strada sterrata e corrosa dalla pioggia che poi è finita ad una casa è mi sono svegliato.
-Mi porco buggerone- avrebbe detto Neno, il mio maestro in stramberie senza senso, ho quanto hai mangiato ieri sera.
Subito uno spicologo chissà come lo avrebbe interpretato ma io ripensandoci il sogno l'ho interpretato così:
L'ULTRA LEGGERO è Renzi, con il volo: Icaro? Castelnuovo, paese natale mi ricollega al passato e la frullana mi rappresenta Dalema, il campo di fieno mi rappresenta la voglia di cambiamento, però non lo si trova mai.
martedì 23 settembre 2014
LA SORPRESA
Si arriva li dove comincia il podere di loro e dico: guarda che uva sana, ne vediamo poca di uva sana nelle vigne molte volte prima della vigna arriva l'odore forte dell'uva marcia, ma loro hanno un bel sangiovese maturo e sano, poi gli olivi: una chioma da fare invidia, per forza, loro hanno il concio di mucche, mica lo buttano in bosco come fanno certe aziende. Stiamo parlando di un contadino all'antica con i vitelli nella stalla, le galline che razzolano libere e un figlio giovane che ha scelto di continuare. Grande amicizia la nostra da decine di anni e quando passavamo se non c'era nessuno gli gridavo: ho di casa!!! e lì la gioia di incontrarsi e di raccontarsi l'ultima.
Come un mese fà: Sai l'ultima! mio figlio dalla detta alla fatta una sera ci ha detto: vado in fabbrica, ci ha fulminati: abbiamo fatto vigne, pieno la stalla di vitelli da ingrasso, certo non erano rose e fiori: i vitelli non li vendevamo più bene come un tempo, il vino si stenta a venderlo, ma vivevamo e si tirava avanti.
La fidanzata lavora e vuole andare in ferie, ma come fa un contadino a lasciare ed andare via giorni?. Ha trovato lavoro e ora siamo qui due anziani a pensare il da farsi, vendere? ma chi compera un podere oggi?
Siamo ripartiti gli ho dato una pacca sulla spalla: c'è salute e un figlio a volte deve decidere per due, chissà che dramma ha avuto prima di decidere, anche io ho terra ma mio figlio vende gioielli,il figlio di Maresco, che non porta neanche la fede nuziale perchè non sopporta neanche l'orologio e Chiara ha la pazienza di informarmi delle ore, è allo stesso modo tuo, anche se io sono nel,, piccolo.
La nostra terra caromio? morta la serpe spento il veleno, avanti non prodi ma rovi..
sabato 20 settembre 2014
LA FIERUCOLA DI CASTRA.
A
fine cerimonia del premio letterario di Castra mi avvio verso l'auto
quando all'ultima casa mi sento chiamare: Scusi, lei è Maresco? Si
risponde Chiara che era più vicina, sono tornato indietro e lei ha
detto: che è venuto a registrare? quassù.. No le ho spiegato i miei -
tempi televisivi sono terminati, ero per il concorso...
Poi la donna mi dice: domani! deve venire domani: facciamo un dolce di 6 metri....
lo faccio io.... La mi moglie come fà i dolci lei interruppe il marito, non lo fà nessuno.
Venga domani alla fierucola ci sono animali e tanto altro... E il suo dolce rispondo io. Lo faccio io e lo vendiamo per il Maier. seduta in carozzella una bimba disabile, una carezza alla bimba: il mio fiore .... dice. Li saluto e mentre mi allontano..... Venga!!!! domani.
Sono arrivato all'auto e mi sono dentro di me vergognato di essere apparso a quella gente straordinaria come un personaggio invece loro sono straordinari che hanno una vitalità una sensibilità che a me manca. Chi sono io davanti a gente così? solo un pesticciatore di viottoli impolverato dal fumo della tv , un omino insignificante che forse già questo pomeriggio non ricorderò più che lassù in quel monte c'è gente straordinaria.
Poi la donna mi dice: domani! deve venire domani: facciamo un dolce di 6 metri....
lo faccio io.... La mi moglie come fà i dolci lei interruppe il marito, non lo fà nessuno.
Venga domani alla fierucola ci sono animali e tanto altro... E il suo dolce rispondo io. Lo faccio io e lo vendiamo per il Maier. seduta in carozzella una bimba disabile, una carezza alla bimba: il mio fiore .... dice. Li saluto e mentre mi allontano..... Venga!!!! domani.
Sono arrivato all'auto e mi sono dentro di me vergognato di essere apparso a quella gente straordinaria come un personaggio invece loro sono straordinari che hanno una vitalità una sensibilità che a me manca. Chi sono io davanti a gente così? solo un pesticciatore di viottoli impolverato dal fumo della tv , un omino insignificante che forse già questo pomeriggio non ricorderò più che lassù in quel monte c'è gente straordinaria.
giovedì 18 settembre 2014
SENTIERI
Quanti ne ho visti da bambino molte decine di anni fà quando fra noi il più attrezzato aveva un ciuco- asino- e un barroccio, una bicicletta a famiglia, gli altri camminavano: per mercato, per dottore per esigenze locali, chi faceva cammini lunghi? nessuno, i vescovi, fattori e ricchi si spostavano o in carrozza ho col calesse le auto? una ogni tanto. Poi gli altri camminavano preti, frati, contadini, operai terrieri. Poi la guerra allora si evitava anche il treno e i sentieri erano una rete fissa intorno a qualunque paese. Erano viaggi per brevi tragitti quasi tutti per necessità ma era tutto un brulicare intorno a tutti i paesi e i sentieri erano puliti e mantenuti efficenti dai piedi del viandante. Poi l'esplosione della motorizzazione e dell'edilizia sfrenata e i sentieri sono spariti o sotto il cemento ho ricoperti dalle macchie. Ora ritorna di moda la scoperta del pellegrinaggio storico ma se non ci fossero stati secoli di camminanti sconosciuti che hanno a loro insaputa mantenuto la sentieristica di bisogno non avremo avuto neppure un disegno vago di come si camminava, Esiccome da bambino sono stato uno di quelli, soffro un poco a sentire nominare potenti e storici avere onori che non hanno.
Quanti ne ho visti da bambino molte decine di anni fà quando fra noi il più attrezzato aveva un ciuco- asino- e un barroccio, una bicicletta a famiglia, gli altri camminavano: per mercato, per dottore per esigenze locali, chi faceva cammini lunghi? nessuno, i vescovi, fattori e ricchi si spostavano o in carrozza ho col calesse le auto? una ogni tanto. Poi gli altri camminavano preti, frati, contadini, operai terrieri. Poi la guerra allora si evitava anche il treno e i sentieri erano una rete fissa intorno a qualunque paese. Erano viaggi per brevi tragitti quasi tutti per necessità ma era tutto un brulicare intorno a tutti i paesi e i sentieri erano puliti e mantenuti efficenti dai piedi del viandante. Poi l'esplosione della motorizzazione e dell'edilizia sfrenata e i sentieri sono spariti o sotto il cemento ho ricoperti dalle macchie. Ora ritorna di moda la scoperta del pellegrinaggio storico ma se non ci fossero stati secoli di camminanti sconosciuti che hanno a loro insaputa mantenuto la sentieristica di bisogno non avremo avuto neppure un disegno vago di come si camminava, Esiccome da bambino sono stato uno di quelli, soffro un poco a sentire nominare potenti e storici avere onori che non hanno.
martedì 16 settembre 2014
DA POGGIBONSI A GAMBASSI. A RITROSO SULLA FRANCIGENA
Con due amici Paolo e Michele lasciando un auto a Gambassi e con l'altra a Castelfiorentino poi treno fino a Poggibonsi e poi in cammino per ritornare a Gambassi attraversando San Gimignano. Una sgambata di 35 km su un percorso da incanto
Scesi dal treno subito a cercare il ben sentiero costruito sulla ex ferrovia Colle vald'Elsa quella ferrovia famosa per il romanzo di Cassola: La Ragazza di Bube.
Questo bel camminamento sono più di sei km e ci porta a Colle Vald'Elsa
Questo semaforo sul verde annuncia Collee la fine della ex ferrovia.
Saliti in Colle alta ci siamo incamminati verso Badia a Coneo dove vi qgiungiamo alle 11.
Qui si respira la storia alla bellezza unica di questa chiesa romanica citata da Sigerico prima del mille tuttintorno ci sono documenti visivi di storia, quì a due lm c'è una grande necropoli etrusca, casolari, fattorie tutte costruite in pietra locale bellissima.
Come in un luogo così non farci sosta pranzo.
In cammino di nuovo direzione san Gimignano
Un bel gregge riposa col classico capo fra le gambe dell'altra
Due cani pastore Maremmano ci scortano per il tratto del recinto
Eccoci al guado del torrente Foci facilitato dai lavori che la regione Toscana ha fatto sulla francigena per facilitare il cammino.
e la foto in vista delle famose torri scattata da un turista australiano figlio di emigranti.
Ecco dopo essere risaliti dalla vallebuia con le celebri torri davanti a noi
Eccoci AD ATTRAVERSARE San Gimignano col classico fiume di persone in visita quasi tutti stranieri
Ese entro in san Gimignano non posso evitare di salutare un mio grande amico il famoso fotografo naturalista conosciuto in tutto il mondo CLAUDIO CALVANI. questo scatto è d'autore nella sua galleria in piazza sant'Agostino.
Qui siamo a metà cammino fra san Gimignano e Gambassi terme zona Pancole
Non mi chiedete foto dell'arrivo a Gambassi non le ho fatte, quando abbiamo visto la mia Panda sembrava un mercedes dopo 35 km di cammino. comunque in buono stato. A Paolo che inventa questi cammini ho detto: se telefoni dico a Chiara di risponderti: Paolo chì???? Oggi ha telefonato: pronto, sono Pietro, si và in Valdorcia!!!!
Scesi dal treno subito a cercare il ben sentiero costruito sulla ex ferrovia Colle vald'Elsa quella ferrovia famosa per il romanzo di Cassola: La Ragazza di Bube.
Questo bel camminamento sono più di sei km e ci porta a Colle Vald'Elsa
Questo semaforo sul verde annuncia Collee la fine della ex ferrovia.
Qui si respira la storia alla bellezza unica di questa chiesa romanica citata da Sigerico prima del mille tuttintorno ci sono documenti visivi di storia, quì a due lm c'è una grande necropoli etrusca, casolari, fattorie tutte costruite in pietra locale bellissima.
Come in un luogo così non farci sosta pranzo.
In cammino di nuovo direzione san Gimignano
Un bel gregge riposa col classico capo fra le gambe dell'altra
Due cani pastore Maremmano ci scortano per il tratto del recinto
Eccoci al guado del torrente Foci facilitato dai lavori che la regione Toscana ha fatto sulla francigena per facilitare il cammino.
e la foto in vista delle famose torri scattata da un turista australiano figlio di emigranti.
Ecco dopo essere risaliti dalla vallebuia con le celebri torri davanti a noi
Eccoci AD ATTRAVERSARE San Gimignano col classico fiume di persone in visita quasi tutti stranieri
Ese entro in san Gimignano non posso evitare di salutare un mio grande amico il famoso fotografo naturalista conosciuto in tutto il mondo CLAUDIO CALVANI. questo scatto è d'autore nella sua galleria in piazza sant'Agostino.
Qui siamo a metà cammino fra san Gimignano e Gambassi terme zona Pancole
Non mi chiedete foto dell'arrivo a Gambassi non le ho fatte, quando abbiamo visto la mia Panda sembrava un mercedes dopo 35 km di cammino. comunque in buono stato. A Paolo che inventa questi cammini ho detto: se telefoni dico a Chiara di risponderti: Paolo chì???? Oggi ha telefonato: pronto, sono Pietro, si và in Valdorcia!!!!
giovedì 11 settembre 2014
LA REGIONE E IL PAESAGGIO
Si vuole chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. La regione Toscana fa il nuovo piano per la difesa del paesaggio quale? Una grossa quantità di oliveti sono abbandonati, i terreni che non sono a vigneti in collina non sono coltivati escluso pochi terreni, il pino marittimo è quasi espinto, i castagneti muoiono,in montagna non si vede quasi più una pecora, quelle poche sono pasto per i lupi, le piccole valli e sono tante sono spazzate da annuali alluvioni. Il bello è solo nei vigneti, ma anche li c'è chi coltiva ma anche chi abbandona in complesso la coltivazione regge e allora in do si picchia : limitare i vigneti. Nessuno si preoccupa più che intere vallate si spopolano, basta girare per paesi e vedere le case vuote, intorno i paesi orti abbandonati con capanni sfasciati e rovi macchia che si avvicina alle case, e torrentelli nati sull'abbandono che scendono in diretta nei fondo valle. Paesaggio toscano io che sono un lamentone non perche sono un vecchio ma perchè ancora lucido mi ricordo come era prima e stò male a sentir parlare di piani per il paesaggio: con chi lo vogliono fare questo piano? con tre scribacchini al compiùter? o con chi ci abita? ma chi ci abita nei nostri paesi semiabbandonati? nelle ville Tedeschi, nelle case fattiscenti: stranieri. Dove lo trovate un toscano contadino? ormai c'è solo quel che è stato creato in tanti anni: degrado.
lunedì 1 settembre 2014
A NORD E EST DI VOLTERRA
BELLA CAMMINATA OGGI NEL COMUNE DI VOLTERRA
Arrivati in fondo la Salita ecco la chiusura per frana, male per chi vi passa noi camminiamo tranquilli
ecco la frana che dall'inverno impedisce il transito su una strada importante per il turismo e non solo.
La immensa boscaglia del poggio del comune e del parco castelvecchio che nasconde il grande borgo medievale abbandonato da secoli
Al Cornocchio ci vogliono queste giornate fredde per vedere la bellezza del volterrano
Questa colonica e siamo a Pignano è una delle più fotografate e dipinte della zona
Altra colonica agrituristica di una fattoria molto gettonata dagli stranieri, il parcheggio alla villa era pieno di auto
il castello trasformato in villa: agriturismo da quattrinai....
presa di culo : io ci ho lavorato con quegli attrezzi,
Strada bianca per turisti che collega i vari agriturismi.
Piagge e querce solitaria, un paesaggio dove mi ci trovo benone!
Questo è il volterrano: argilla e boscetti sui crinali
Siamo vicino un pastore, il gregge è nella lecceta
casa del pastore, molti cani ci accolgono ma si limitano a seguirci , non siamo persone sospette e loro lo sanno.
La casa del pastore vista dalla valle. C'era anche un grosso recinto a 5 stelle dove quattrinai credono di essere liberi in campagna pagando in realtà se non si rinchiudono non sono felici.
U
Un bosco bello e verdissimo ci accompagna sulla statale per Volterra e non poteva mancare i rotoli di fieno nelle immense piagge.
E la lontano fra volterra e Montecatini Valdicecina brilla lontanissimo il mare della Caprraia.
Arrivati in fondo la Salita ecco la chiusura per frana, male per chi vi passa noi camminiamo tranquilli
ecco la frana che dall'inverno impedisce il transito su una strada importante per il turismo e non solo.
La immensa boscaglia del poggio del comune e del parco castelvecchio che nasconde il grande borgo medievale abbandonato da secoli
Al Cornocchio ci vogliono queste giornate fredde per vedere la bellezza del volterrano
Questa colonica e siamo a Pignano è una delle più fotografate e dipinte della zona
Altra colonica agrituristica di una fattoria molto gettonata dagli stranieri, il parcheggio alla villa era pieno di auto
il castello trasformato in villa: agriturismo da quattrinai....
presa di culo : io ci ho lavorato con quegli attrezzi,
Strada bianca per turisti che collega i vari agriturismi.
Piagge e querce solitaria, un paesaggio dove mi ci trovo benone!
Questo è il volterrano: argilla e boscetti sui crinali
Siamo vicino un pastore, il gregge è nella lecceta
casa del pastore, molti cani ci accolgono ma si limitano a seguirci , non siamo persone sospette e loro lo sanno.
U
Un bosco bello e verdissimo ci accompagna sulla statale per Volterra e non poteva mancare i rotoli di fieno nelle immense piagge.
E la lontano fra volterra e Montecatini Valdicecina brilla lontanissimo il mare della Caprraia.
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