QUELLI CHE NON
Sarà che non mi sono mai sentito sufficente, sarà che in famiglia
c'erano più capaci di me, sin da bambino, un secolo fà, ho sempre
trovato simpatia per le persone poco capaci. Per maestro di vita ho
avuto Neno e quelli che mi leggono sanno chi è stato, ho scelto lavori
dove gli altri lo rifiutavano, per partito ho avuto un partito sempre
all'opposizione, quando è andato al governo
mi sono sentito a disagio, ho fatto tv quando era tutto moderno io
parlavo di viottoli, tifo Pisa mentre tutti gongolano con la Fiorentina,
insomma se uno e modesto e un poco sempliciotto mi chieda l'amicizia,
sarò lieto di accoglierlo nel clab dei- non- In politica mi piace
Civati: è il mio, può essere tranquillo che io lo rispetto, certo se
usciva mi poteva stare meglio ma: contento lui.....
E ora che sono
in sù con gli anni ho solo un desiderio: ritornare in un piccolo
comune, ma potrei incappare in quanche unificazione o raggruppamento,
avrei detto ai miei: mai sepoltura a San Miniato! troppi morti celebri, a
me va bene un cimiterino in qualche paesetto sperduto:
Ooo, mi hanno preso alla parola: scegli: dopo tanto girare l'avevo trovato:
Entro: questo mi garba, buongiorno signora, dico ad una donna anziana,
quindi più giovane di me,Sà signora, quando esarà.... verrò quassù.
Ma ce l'ha il domicilio? no! stò a San Miniato! Un pole mia venì, quì
c'è solo posto per i domiciliati. Sennò un posto bello così, sai quanti
ne verrebbe. Sarebbe a dì che di gente che piace il piccolo
insignificante .... cioè di quelli che - non -sono tanti??? Quando si
danno le complicazioni, avrebbe detto mimà! A forza di scanzare mi
trovo fra i più....
DIMENSIONE
Sai che facciamo, si va con la macchina al Tesorino, si entra subito il Gabbiano, si sale poi a sinistra in quel sentiero che sale alla via uliveta, quella che collega Montopoli a Montebicchieri........ stop, ferma il discorso.
Uno passa, osserva, e và: crede camminando osservando di avere conosciuto tutto di quella minuscola valletta semiabbandonata regno di cinghiali, dove ogni tanto vedi un rudere. Ti viene da pensare: ma come è possibile, in un posto simile possono avere vissuto famiglie? ma come facevano a vivere quaggiù?. Poi pensi ai tanti ruderi visti in altre realtà più isolate nelle campagne?.
Gabbiano: io l'ho visto! e ne rimasi incantato nel 1945 quando si veniva a trovare i Martini, l'altro ramo della mia famiglia che abitava li proprio ora dove i ruderi della casa sono coperti dai rovi.
Appena scendemmo in quella conchetta mi sembrò il tanto decantato da mia nonna:- paradiso celeste- campi allineati con fossette ricavate a pala, i cigli delle fosse falciati, campi con erba medica e granturco, in fondo la casa sotto la collina e dalla casa partivano filari di olivi su fino alla collina, fino alla fattoria.
I Martini erano decine di anni che cesellavano quella conchetta magica facendoci- del bene- si diceva cosi di una famiglia che viveva degnamente e con qualche rispamio. Più in basso altre famiglie, alcune sono diventate un nome dell'inprenditoria, allora coltivavano con capacità la valle,Gabbiano, che se ne sà ora! chi vi ha abitato?
Ecco secondo mè il perchè della supecialita di ora: si è andati avanti seppellendo il passato e ampliando l'orizzonte ci siamo smarriti.
Oggi puoi fare viaggi, puoi conoscere geograficamente il mondo ma non hai più quella conoscenza delle cose che piò farti fare un raffronto.
Ritornare al passato: no!, averlo conosciuto meglio ci avrebbe aiutato ad andare avanti.
Sai che facciamo, si va con la macchina al Tesorino, si entra subito il Gabbiano, si sale poi a sinistra in quel sentiero che sale alla via uliveta, quella che collega Montopoli a Montebicchieri........ stop, ferma il discorso.
Uno passa, osserva, e và: crede camminando osservando di avere conosciuto tutto di quella minuscola valletta semiabbandonata regno di cinghiali, dove ogni tanto vedi un rudere. Ti viene da pensare: ma come è possibile, in un posto simile possono avere vissuto famiglie? ma come facevano a vivere quaggiù?. Poi pensi ai tanti ruderi visti in altre realtà più isolate nelle campagne?.
Gabbiano: io l'ho visto! e ne rimasi incantato nel 1945 quando si veniva a trovare i Martini, l'altro ramo della mia famiglia che abitava li proprio ora dove i ruderi della casa sono coperti dai rovi.
Appena scendemmo in quella conchetta mi sembrò il tanto decantato da mia nonna:- paradiso celeste- campi allineati con fossette ricavate a pala, i cigli delle fosse falciati, campi con erba medica e granturco, in fondo la casa sotto la collina e dalla casa partivano filari di olivi su fino alla collina, fino alla fattoria.
I Martini erano decine di anni che cesellavano quella conchetta magica facendoci- del bene- si diceva cosi di una famiglia che viveva degnamente e con qualche rispamio. Più in basso altre famiglie, alcune sono diventate un nome dell'inprenditoria, allora coltivavano con capacità la valle,Gabbiano, che se ne sà ora! chi vi ha abitato?
Ecco secondo mè il perchè della supecialita di ora: si è andati avanti seppellendo il passato e ampliando l'orizzonte ci siamo smarriti.
Oggi puoi fare viaggi, puoi conoscere geograficamente il mondo ma non hai più quella conoscenza delle cose che piò farti fare un raffronto.
Ritornare al passato: no!, averlo conosciuto meglio ci avrebbe aiutato ad andare avanti.