Con emozione ho ricevuto l'invito del sindaco di Montaione di partecipare alla cerimonia per l'inaugurazione del parco. Come si capisce dai miei interventi sul blog sono legato a quel territorio da sempre. Gambassi e Montaione sono state per me da bambino la montagna del cuore, anche se sono colline, ma viste da Castelfiorentino lo sembrano, poi da grande non ho passato mai una settimana senza faci una visitina. Sono colline magiche, in poco territorio trovi, bosco, torrenti, roccia. distese argillose, sorgenti solfuree,panorami mozzafiato, chiese famose ecc. E la gente che ti accoglie è di una gentilezza unica.
Ecco una iniziativa, quella dei parchi locali, che nella nostra regione prendono forma e si estendono a macchia di leopardo aiutando il territorio a conservarsi ed a svilupparsi con regole ambientali, che insieme ai grandi parchi: Appennino settentrionale, Alpi Apuane, Parco delle foreste Casentinesi, parco della Maremma, fanno della Toscana una regione ben conservata.
Auguri ai due bei comuni e arrivederci sui bei sentieri del parco.
domenica 30 maggio 2010
venerdì 28 maggio 2010
LAVORARE LA TERRA: CHE PASSIONE
Col ritorno di giornate belle ho approfittato per lavorare il piccolo podere. E finalmente posso dire che ho fatto un buon lavoro. Nell'orto ho piantato i pomodori, le cipolle, le zucche per i familiari, a me non piacciono, le melanzane, i peperoncini abruzzesi, grazie a natura grezza. Ho incominciato la raccolta di patate novelle, ed altri prodotti. Gli ulivi sono in fiore e li ho già zappato attorno. Mi dico: bravo Maresco resisti agli anni!
lunedì 24 maggio 2010
LA PANIA DELLA CROCE
Che dire, sono ormai più di ventanni che saliamo lassù, per noi salire in pania, come dicono i locali, è un rito. Bella, come solo le Apuane sono a cavallo fra il mare e gli appennini, faticosa ma facile da scalare col tempo bello e d'Estate. ma in caso di pioggia e soprattutto con la neve può tradire.
Un grandissimo elogio al cai di Lucca e di Viareggio per la perfetta segnalazione e frecciatura dei sentieri. basta! ho parlato della pania anche in un libro. Da ora la guarderò dalla finestra là, come un puntino lontano sperando l'anno prossimo con i miei 75 anni sul groppone possa ritornare!.
Un grandissimo elogio al cai di Lucca e di Viareggio per la perfetta segnalazione e frecciatura dei sentieri. basta! ho parlato della pania anche in un libro. Da ora la guarderò dalla finestra là, come un puntino lontano sperando l'anno prossimo con i miei 75 anni sul groppone possa ritornare!.
venerdì 21 maggio 2010
I coltivatori del bosco
Quando 33 anni fà tonai dove risiedo oltre alla casa c'era 20000 metri di terreno agricolo coltivato ad ulivi nella parte esposta al sole. Il terreno era dislocato a conca: partiva dalla abitazione e scendeva a valle. la parte meno soleggiata, circa7000 metri, era incolta un poco franosa. Decidemmo di impiantare pini. Facemmo richiesta alla forestale che ci diede 1200 piantine. I pini sono venuti bellissimi ma nel sottobosco con sorpresa vedo nascere tante piante di diversa specie.
Alloro, leccio, carpine aborniello, querce nocciolo diverse piante di noce perfino piante da siepe e un platano. Sappiamo che per quanto riguarda i semi delle erbe può portarle il vento, ma semi pesanti come la ghianda della querce o del leccio o la pesante noce e nocciola chi le porta?. L'uccelli che abbondano in questa mini oasi che si è creata a mia insaputa. Il pino si sà a vita relativamente breve,ma ci hanno pensato gli uccelli a cercare i sostituti dei pini. Merli, ghiandaie. persino il giallo rigogolo ed altri uccelli popolano questa conchetta e a loro insaputa seminano, dei semi che le sfuggono dal becco. A loro insaputa partecipano a rigenerare la natura.
giovedì 20 maggio 2010
Pallerino,fra presente e memoria.
E passo a sinistra del grande recinto
Non gente, solo un cane abbaia
tutto e lindo, tutto è restaurato,
all'ingresso prima del cancello
rocce e erbe aromatiche.
Come sei bella e finta,Pallerino
Intorno a vista d'occhio
campagna desolata,
solo sui cigli, nei calanchi
sei rimasta come allora,
rose canine e ginestre fiorite
a ricordare che anche nelle argille
si raccoglieva.
E le coloniche franate,
coperte a metà da rovi ed edera
ultimi residui di un mondo lontano.
Da questo mondo provengo
e in quel mondo
cerco qualche traccia, ma è silenzio.
Dovè il Pallerino di allora
popolato e vivace
giorni di fatiche, sere di racconti.
Niente è rimasto,
era tutto da cancellare
o qualcosa andata salvato?
E io solitario proseguo il cammino
comincio a salire a Quercecchio
Il bel filare di cipressi
mi accompagna in cima al colle
Quanti fiori nei cigli, nel calanco
anche qui niente, solo rovine
Il più bel colle della zona
è deserto, incolto, abbandonato.
Mi affaccio al calanco e guardo:
giù nella valle dell'Elsa c,è Castello.
Mentre ricordo e cerco nella memoria
una traccia del tempo lontano
una coppia di poiane
sembra gridare dall'altro: intruso!!!!!!!
il tuo mondo è lontano,
forse svanito per sempre...............
martedì 18 maggio 2010
ESCURSIONECOLLINE D'ELSA
Oggi non avevo voglia di stare tanto in macchina, Chiara d'accordo. Abbiamo fatto un percorso familiare.Fontanella, comune di Empoli, siamo saliti verso Monterappoli, in cima siamo andati a destra segnavia Castelfiorentino, fattoria Bellosguardo, Pallerino Quercecchio, strada provinciale Castelfiorentino Montespertoli, indicatore Paterno,Paterno, Ormicello risaliti Bellosguardo, Fontanella. Circa km 20. Non credevo di trovare una fioritura così bella, vi prego di ingrandire le immagini e vedrete come è bella questa campagna!
venerdì 14 maggio 2010
Ristramberie dedicata a trek il mio cane
Un cane bastardo sbuffava alla rete
della cagna vicina andata in calore
sputava la bava moriva di sete.
Ma la cagna dicevano e un cane di razza
per cacciare fagiani e qualcaltro uccello
deve restare didentro al cancello.
Al povero Trek cane bastardo
non resta che stare a far poveretto
la sorte amara del cane di Betto.
---Per i non toscani, dice il proverbio: fare come il cane di Betto: Gli altri chiavano , il cane di Betto si lecca la fava.--
della cagna vicina andata in calore
sputava la bava moriva di sete.
Ma la cagna dicevano e un cane di razza
per cacciare fagiani e qualcaltro uccello
deve restare didentro al cancello.
Al povero Trek cane bastardo
non resta che stare a far poveretto
la sorte amara del cane di Betto.
---Per i non toscani, dice il proverbio: fare come il cane di Betto: Gli altri chiavano , il cane di Betto si lecca la fava.--
giovedì 13 maggio 2010
Oggi escursione: Collegalli- Sughera
--Finalmente oggi non piove, un bel maestrale ha pulito il cielo. Possiamo finalmente vedere la fioritura delle rose canine. Abbiamo iniziato il percorso dalla croce di Collegalli e fino dopo Doderi era in ghiaia, temevamo, dopo la pioggia di ieri e di stanotte, il fango, invece il sentiero era praticabile. Sono molti anni che veniamo a vedere la fioritura, temevamo di perderla, come si sà le rose durano pochi giorni, è andata bene non solo rose canine ma anche la ginestra è fiorita. Fino alla Sughera sul lato sinistro è tutto un fiore, a destra i grandi panorami di Toiano, di Legoli,e in lontananza le colline di Montecatini val di Cecina. Questa è la parte meno nota di Montaione, ma credetemi è favolosa.
CHI VUOLE IL PERCORSO DETTAGLIATO CLICCARE.--- I SENTIERI DI MARESCO----
CHI VUOLE IL PERCORSO DETTAGLIATO CLICCARE.--- I SENTIERI DI MARESCO----
Iscriviti a:
Post (Atom)