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Strada statale 408 di Montevarchi

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Strada statale 408
di Montevarchi
Denominazioni successiveStrada Provinciale 408
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Toscana
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSiena
FineMontevarchi
Lunghezza45,180[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 21/03/1963 - G.U. 133 del 20/05/1963[2]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Provincia di Siena e alla Provincia di Arezzo)

La ex strada statale 408 di Montevarchi (SS 408), ora strada provinciale 408 di Montevarchi (SP 408)[3][4], è una strada provinciale italiana di collegamento interprovinciale.

La strada ha origine a Siena, dove si innesta sulla ex strada statale 2 Via Cassia, per uscire dalla città in direzione nord-est superando la ferrovia Centrale Toscana.

Il tracciato raggiunge quindi il torrente Arbia nel comune di Castelnuovo Berardenga, risalendone per qualche chilometro il percorso, prima di abbandonarlo e seguire invece uno dei suoi affluenti, il Massello. Sul percorso si innesta quindi la ex strada statale 484 del Castello di Brolio, raggiunge poi Gaiole in Chianti e prosegue fino ad incrociare la ex strada statale 429 di Val d'Elsa presso l'abbazia di San Lorenzo a Coltibuono.

Entra quindi nella provincia aretina, dove lambisce Cavriglia e termina il proprio percorso a Montevarchi innestandosi sulla ex strada statale 69 di Val d'Arno.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Toscana che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Arezzo e della Provincia di Siena per le tratte territorialmente competenti[5].

  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Toscana (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Decreto ministeriale del 21/03/1963
  3. ^ Classificazione delle strade provinciali (JPG) [collegamento interrotto], su provincia.siena.it, Provincia di Siena.
  4. ^ Strade gestite (2º Reparto Valdarno, 3ª zona - Terranuova), su viabilita.provincia.arezzo.it, Provincia di Arezzo (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).
  5. ^ D.C.R. 19 dicembre 2000, n. 274, su regione.toscana.it, Regione Toscana. URL consultato il 1º agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).

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