Sale delle Langhe
Sale delle Langhe comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Ferrero (lista civica) dal 2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°24′N 8°05′E |
Altitudine | 480 m s.l.m. |
Superficie | 10,51 km² |
Abitanti | 449[1] (30-6-2024) |
Densità | 42,72 ab./km² |
Frazioni | Arbi |
Comuni confinanti | Camerana, Ceva, Montezemolo, Priero, Sale San Giovanni |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12070 |
Prefisso | 0174 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004199 |
Cod. catastale | H695 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 910 GG[3] |
Nome abitanti | salesi |
Patrono | Maria Vergine Assunta |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
Posizione di Sale delle Langhe nella provincia di Cuneo | |
Sito istituzionale | |
Sale delle Langhe (Sare dle Langhe in piemontese[4]) è un comune italiano di 449 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]A soli 10 chilometri a sud dal suo comune vicino più grande, ovvero Ceva, e ben 60 km da Cuneo, Sale delle Langhe si trova quasi al confine (20 km) con la Liguria, nell'estrema parte orientale delle valli Mongia-Cevetta[5] della sponda destra del fiume Tanaro; si formò grazie al piccolo rio Salessola, fra le colline della Langa cebana, ad un'altitudine di 480 m s.l.m.[6] È classificato nella zona sismica 4[7][8] (zona non a rischio sisma).
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è stato inserito nella zona climatica E ed ha un fabbisogno termico di 2910 gradi giorno. La normativa attuale pone il limite di 14 ore giornaliere per l'accensione degli impianti di riscaldamento, che possono essere attivati dal 15 ottobre al 15 aprile[6].
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]L'intero territorio dei due comuni di Sale delle Langhe e Sale San Giovanni è noto alla storia con il nome di Sale o Sale delle Langhe fino al 2 marzo 1948, quando le rivalità fra gli abitanti della frazione Bricco e quelli della Valle, l'attuale Sale delle Langhe, culminarono con il decreto che portò alla scissione del primo con la costituzione del comune di Sale San Giovanni.[9]
Sull'origine del toponimo Sale esistono due ipotesi: la prima riporta al nome di antichi abitatori della zona, i Salii, Sallui o Salluvi, mentre l'altra si rifà ad un antico vocabolo stante ad indicare grotta, stanza, sala o villaggio.[10]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Sale sembra sia stato abitato già in epoca romana, come testimoniato dal ritrovamento di una lapide databile fra il I e II secolo[11].
Verso l'anno 890 il territorio di Sale, come l'intera regione limitrofa, subì le incursioni saracene.
Per i primi documenti scritti giunti fino a oggi si devono attendere gli anni a cavallo del 1000, dove vien citato negli atti di donazione di Ottone III a favore del vescovo Bernardo[10].
Attorno al 1135 il territorio di Sale entrò nei domini del Marchesato di Ceva, il quale concesse gli Statuti alla comunità nel 1330, con Guglielmo V. Questi statuti vennero poi rivisti e confermati decenni dopo da Cossano Doria[11].
Nel 1531 il territorio di Sale passa sotto i domini di Casa Savoia per volere dell'imperatore Carlo V.
Il 16 aprile 1796 Sale subisce l'arrivo delle truppe napoleoniche con i relativi saccheggi e soprusi. A questa tragedia, seguirono anche calamità atmosferiche che misero a dura prova gli abitanti della zona[10].
Nel XIX secolo la costruzione della ferrovia Bra-Ceva-Savona, l'integrazione della rete stradale e la costruzione nel 1907 di una fornace (attiva fino agli anni ottanta) portano al paese un buon livello di benessere e prosperità[10].
Nel 1948 Sale delle Langhe vide la scissione della sua frazione Bricco, che divenne comune autonomo con il nome di Sale San Giovanni.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma di Sale delle Langhe è descritto nello statuto comunale in termini araldicamente impropri: «Lettera S in alto a sinistra e lettera L in basso a destra, di colore giallo, separata da barra trasversale in visione prospettica con base superiore bianca e bordi gialli, il tutto su sfondo bianco. Lo stemma è sormontato da corona gialla e circondato sulla parte inferiore da ghirlanda di foglie di colore verde.»[12][13] All'atto pratico, la descrizione risulta concettualmente inappropriata in quanto menziona tinte non previste (giallo e bianco, che in araldica sono rispettivamente oro e argento) e pone a diretto contatto elementi metallici (oro e argento), il che è vietato dalla disciplina araldica.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa parrocchiale dell'Assunta: originata da una cappella del XVI secolo ampliata in successivi lavori fino a diventare chiesa parrocchiale, nel 1576 venne indicata in un documento come cappella della Madonna dei Prati. Oggi è una chiesa di tre navate con altare maggiore in marmo, facciata in pietra grigia e finestre in vetro colorato. Vi è custodita una scultura lignea raffigurante l'Assunta, acquistata dalla parrocchia nel 1816 dallo scultore savonese Brilla
- Chiesa parrocchiale di San Giacomo: iniziata nello stesso periodo della parrocchiale dell'Assunta, si trova nella frazione Arbi
- Cappella di San Lazzaro: è l'edificio religioso più antico sul territorio comunale e si trova in località San Lazzaro. Venne edificata nel Medioevo ed era originariamente dotata di un piccolo ospedale, un rifugio per i lebbrosi ed un cimitero.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è dimezzata.
Abitanti censiti[14]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 luglio 1985 | 7 giugno 1990 | Piero Trincheri | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
7 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Piero Trincheri | Indipendente | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Piero Trincheri | Centro | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Piero Trincheri | Lista civica | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Piero Trincheri | Lista civica | Sindaco | |
4 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Marco Ferrero | Lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Marco Ferrero | Lista civica | Sindaco | |
26 maggio 2014 | in carica | Maurizio Ferrero | Lista civica | Sindaco |
Dati del Ministero dell'Interno[15].
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il comune faceva parte della comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese[16].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ gioventurapiemonteisa.net (PDF). URL consultato il 16 giugno 2013.
- ^ ATL - Azienda Turistica Locale del Cuneese: Valli Mongia e Cevetta, Langa Cebana
- ^ a b Sale delle Langhe: Clima e Dati Geografici, su comuni-italiani.it. URL consultato il 7 agosto 2013.
- ^ Rischio sismico: nuova classificazione (PDF), su regione.piemonte.it. URL consultato il 6 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).
- ^ Rischio sismico: elenco finale (PDF), su regione.piemonte.it. URL consultato il 6 agosto 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2014).
- ^ Aldo Grasso, Quel paesino tagliato in due per una lite sulla processione, in Corriere della Sera, 17 agosto 2011.
- ^ a b c d Consiglio regionale del Piemonte, Comuni della provincia di Cuneo, Cuneo, Nerosubianco, 2008, pp. 430-431.
- ^ a b Consiglio regionale del Piemonte, Comuni della provincia di Cuneo, Cuneo, Nerosubianco, 2008, pp. 432-433.
- ^ Statuto del Comune di Sale delle Langhe (PDF), Art. 4, c. 2 Stemma e gonfalone.
- ^ Stemma su araldicacivica.it, su araldicacivica.it. URL consultato l'8 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Anagrafe degli amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 4 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2013).
- ^ Comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese, su vallinrete.org. URL consultato il 12 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Padre Arcangelo Ferro, Sale San Giovanni e Sale Langhe, memorie storiche dall'epoca romana ai nostri giorni, La Poligrafica, a cura della Pro Loco di Sale San Giovanni, 1977.
- Donatella Ferrari, Tegoli, coppi e mattoni. Filomena Ferrari e l'avvio dell'industrializzazione di Millesimo e Sale delle Langhe, Millesimo, Tipografia Grafiche Gambera, 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sale delle Langhe
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.saledellelanghe.cn.it.
- Sale delle Langhe, su sapere.it, De Agostini.